L'Egitto prima dei Faraoni (1): Il Paleolitico

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-Kiya-
00lunedì 1 giugno 2009 15:06
E' questa l'epoca in cui il Sahara vide alternarsi periodi di estrema aridità a periodi caratterizzati da un clima fortemente umido, che diede vita a numerosi corsi d'acqua, laghi di grande entità, flora e fauna rigogliose.
L'epoca viene abitualmente distinta in due fasi: Paleolitico Superiore e Paleolitico Inferiore. Quest'ultima è quella a cui si riconduce la comparsa dell'uomo nel Sahara preistorico. Risalgono infatti a circa 850.000 anni fa i primi segni delle basi della futura umanità, intesa come sistema improntato su credenze morali, magico-religiose e artistiche.

Nell'area geografica che oggi comprende l'Egitto e la Nubia, le cosiddette "industrie paleolitiche" sono dislocate sulle alture che circondano l'attuale Valle del Nilo e nella zona del Deserto Occidentale.
Tracce di "industria su nucleo", caratterizzata da pietre lavorate a forma di mandorla o a goccia, tipiche del Periodo Acheuleano, sono state individuate lungo tutta la Valle del Nilo compresa tra il Cairo e l'Alta Nubia. Antichi laboratori, strutturati in veri e propri villaggi, sono tornati alla luce nel Deserto Occidentale.
In seguito, si passò all'"Industria su scheggia", diversificata in base al territorio.
antonio crasto
00martedì 2 giugno 2009 10:14
Mi sembra di cogliere una certa confusione.
Il Paleolitico Inferiore è quello più antico. Esso vide la comparsa degli ominidi e dell'homo habilis e sembra essersi concluso almeno in Europa e Africa intorno al 75000 a.C., agli inizi dell'ultima grande glaciazione.
Il Paleolitico Superiore dura molto di meno e termina in pratica con la fine della glaciazione intorno al 10000 a.C.
Viene considerata anche una separazione a circa metà periodo così da definire la prima metà come Paleolitico Medio.
E' durante il Paleolitico Superiore (Medio e Finale) che compare l'homo sapiens del tipo Neandertal e Cro-Magnon.
Fra il 10000 e il 5500 a.C. si ha il Mesolitico, periodo molto poco conosciuto nel quale si ebbe un deciso incremento dell'evoluzione umana. L'homo sapiens sviluppa l'agricoltura e l'allevamento del bestiame, ma anche le prime forme di vita sociale.

Questa ricostruzione "lineare" è però messa in discussione da alcune importanti scoperte.
Sembra che l'agricoltura sia molto più antica e che si sia sviluppata in certe regioni della Terra (indocina) alla fine del Paleolitico.
Stesso discorso vale per l'alto grado di cultura dei Cro-Magnon (circa 30000 a.f.), i quali sicuramente avevano una loro religione.
Si ha poi la misteriosa presenza della città fortificata di Gerico, che lascerebbe intendere un sviluppo della civiltà molto antico e una regressione a causa di qualche catastrofe (diluvi).
Sembra dunque che la linea di sviluppo "lineare" finora considerata possa essere stravolta e che l'umanità abbia conosciuto un periodo di grande sviluppo già nel Paleolitico Superiore (finale). In questo periodo potrebbe essersi formata una grande civilta nell'Asia sud-orientale (Mu), la quale forse colonizzò tutte le regioni dell'Asia meridionale, dando origine alle future civiltà dell'India, Mesopotamia e forse Egitto.
Un ramo dell'antichissima civiltà di Mu avrebbe colonizzato anche l'America e da qui si sarebbe portata nelle vaste terre, allora emerse, dell'Atlantico, creando la grande civiltà di Atlantide, civiltà che, come dice Platone, sarebbe stata distrutta intorno al 9600 a.C.
Questa civiltà dell'Era glaciale avrebbe conosciuto: agricoltura, allevamento del bestiame, metallurgia, navigazione d'alto mare e avrebbe colonizzato le regioni del Mediterraneo, arrivando a contatti con le civiltà, altrettanto progredite, della penisola balcanica e dell'Egitto.
-Kiya-
00martedì 2 giugno 2009 14:56
In effetti mi sono lasciata traviare dai termini, dando per scontato che superiore fosse quello più distante, mentre inferiore quello più recente. Sto approfondendo soltanto ora su questa parte di storia, quindi vogliate scusare eventuali imprecisioni, e se vorrete rettificare ve ne sarò grata.

Il riferimento alla comparsa dell'uomo nell'area, indicata a 850.000 anni fa, tuttavia l'ho prelevata dal testo di Damiano-Appia, "Dizionario Enciclopedico dell'Antico Egitto".
E' da ritenersi corretta? mi pare che l'indicazione si discosti parecchio da quanto riporti tu...
antonio crasto
00martedì 2 giugno 2009 16:51
Mi sembra di aver capito che il Paleolitico Inferiore vide la comparsa degli ominidi e dell'homo habilis.
Solamente col Paleolitico Superiore si può parlare della comparsa dell'homo sapiens nelle sue diverse forme.
Se parliamo dunque di civiltà umana dobbiamo limitarci agli ultimo 80.000 anni.

Per quanto riguarda lo studio della preistoria, ma anche della storio, consiglio il primo volume dell'enciclopedia "Storia Universale Feltrinelli". Io ho un'edizione degli anni cinquanta, ma è possibile che sia stata ristampata e aggiornata.
Biceleon
00mercoledì 3 giugno 2009 12:14
Re:
antonio crasto, 02/06/2009 10.14:


Un ramo dell'antichissima civiltà di Mu avrebbe colonizzato anche l'America e da qui si sarebbe portata nelle vaste terre...



Non mi risulta l’esistenza della civiltà di Mu se non nelle fantasie di James Churchward

pizia.
00mercoledì 3 giugno 2009 23:00
Le definizioni di Paleolitico, Mesolitico e Neolitico, e Superiore ed Inferiore sono generalmente date ai modelli culturali, quindi le date possono variare un po' da un autore all'altro e si riferiscono a punti particolari del passato in cui si possono rilevare certi cambiamenti.
A questo fine e per il mio uso personale, preferisco fare riferimento a testi di autori ben individuabili piuttosto che ad enciclopedie, e in particolare a pubblicazioni molto recenti perché spesso le ultime scoperte si sono rivelate decisive ed alcune novità degli ultimi anni hanno portato a qualche cambiamento nelle cronologie di massima di tali classificazioni.
In questo periodo ad esempio, uso il libro di Natale Barca, "Sovrani Predinastici Egizi".
-Kiya-
00giovedì 4 giugno 2009 08:36
Re:
pizia., 03/06/2009 23.00:


A questo fine e per il mio uso personale, preferisco fare riferimento a testi di autori ben individuabili piuttosto che ad enciclopedie, e in particolare a pubblicazioni molto recenti perché spesso le ultime scoperte si sono rivelate decisive ed alcune novità degli ultimi anni hanno portato a qualche cambiamento nelle cronologie di massima di tali classificazioni.
In questo periodo ad esempio, uso il libro di Natale Barca, "Sovrani Predinastici Egizi".



Vorresti riassumere la posizione del dr. Barca a questo riguardo, pizia?

ho una copia del suo libro, ma in questo momento non mi è possibile accedervi...
pizia.
00sabato 25 luglio 2009 23:45
Ho preparato una tabella con excel ultimo modello, ma non solo non riesco a trasformarla in un file immagine da poter iserire qui, in questo momento non riesco nemmeno ad aprirlo perché sul pc ho la versione vecchia di excel e (meraviglia del marketing!) con la versione vecchia non si possono leggere i files di quella nuova, nemmeno cambiando l'estensione da .xlsx a .xls!
Sono proprio incompatibili [SM=x822731]

Non mi resta che stamparla e scannerizzarla, poi forse potrò postarla... [SM=g1619697]
Biceleon
00domenica 26 luglio 2009 02:49
Re:
pizia., 25/07/2009 23.45:

Ho preparato una tabella con excel ultimo modello, ma non solo non riesco a trasformarla in un file immagine da poter iserire qui, in questo momento non riesco nemmeno ad aprirlo perché sul pc ho la versione vecchia di excel e (meraviglia del marketing!) con la versione vecchia non si possono leggere i files di quella nuova, nemmeno cambiando l'estensione da .xlsx a .xls!
Sono proprio incompatibili [SM=x822731]

Non mi resta che stamparla e scannerizzarla, poi forse potrò postarla...



Prova a visualizzare il file sul monitor, poi sulla tastiera premi il pulsante Print Screen/SysRq, in seguito apri il programma Paint vai in modifica ed incolla, così avrai la tua immagine.

Considerato che non riesci ad aprire il file sul tuo computer, dovresti eseguire l’operazione di cui sopra sul PC dove hai preparato la tabella con l’ultimo modello di excel.


-Kiya-
00domenica 26 luglio 2009 13:51
in alternativa:

esiste un programma che si chiama Open Office. E' completamente free (non serve licenza) e si scarica da internet. Ha tutte le funzionalità dell'Office classico, ma, in aggiunta, permette di salvare i file in pdf.
Una volta salvato il file in questo formato, se le dimensioni non eccedono quelle stabilite da FFZ, puoi inserirlo come allegato.

;)
Hatshepsut76
00domenica 26 luglio 2009 20:48
Un'altra soluzione sarebbe scansionare (o se preferisci scannare) l'immagine e salvarla come file immagine... Se poi vuoi, puoi inviarmelo e vedo se è possibile aprirlo con IrfanView e salvarlo come immagine...
pizia.
00lunedì 27 luglio 2009 20:25
Grazie Biceleon, Kiya e Hat, seguirò i vostri consigli: domani proverò a fare le operazioni di trasformazione sul file dal pc su cui l'ho prodotto, poi vedrò di procurarmi il programma free ed installarlo.
Nel frattempo mi stamperò la tabella e riporterò i dati in forma discorsiva, scustae l'OT [SM=x822706]
pizia.
00mercoledì 29 luglio 2009 01:41

Ecco, ho seguito il suggerimento di Biceleon [SM=x822754]
pizia.
00mercoledì 29 luglio 2009 01:43
Il paleolitico è, per definizione, l’età della pietra, durante la quale varie specie di Homo sperimentano e si specializzano nella produzione di utensili con cui svolgere le proprie attività.

Teoricamente quindi esso inizia con i più antichi segni di lavorazione della pietra, risalenti a circa 2milioni e 600mila anni fa (=2.6 million years ago, mya) e rinvenuti in Africa, nelle zone del Kenya e dell’Etiopia, ed attribuibili alla specie umana detta Homo Rudolphensis.

Circa 2 milioni di anni fa compare l’Homo Abilis, il quale comincia a produrre strumenti abbastanza caratterizzati, come choppers (sassi di selce “scolpiti” su una faccia) e chopping tools (sassi lavorati su entrambe le facce), l’insieme dei quali viene definito “Olduvaiano”, a sua volta diviso in due fasi, dette “Antico” ed “Evoluto”.

Di 200mila anni più recenti sono i primi Homo Ergaster ritrovati, corrispondenti in area eurasiatica con la specie Homo Erectus, i quali, in un primo tempo, adottano lo stesso strumentario Olduvaiano degli Abilis, per poi evolverlo in quello Acheuleano.
La fase evolutiva in cui gli strumentari Olduvaiano e Acheuleano coesistono è detta Fase Transizionale.

I più antichi segni di fuochi sono stati rinvenuti in associazione con questo tipo di industrie e datati a 1.5milioni di anni fa.

Anche le industrie acheuleane possono essere distinte in fasi, dette Antico, Medio e Recente.

Della divisione in tre periodi, Inferiore, Medio e Superiore del Paleolitico avete già detto più sopra, ma il fatto determinante per l’ingresso nel Paleolitico Medio è la comparsa delle industrie dell’Homo Sapiens (Uomo di Neandertal e affini).

Anche se la comparsa di esemplari di Sapiens si può far risalire a 1.1milioni di anni fa, le industrie prodotte acqusiscono unità, importanza e caratteri propri solo verso 200mila anni fa, con la comparsa del Musteriano e di molte altre varianti.

Le più antiche tracce di Homo Sapiens Sapiens (la specie a cui apparteniamo con tutte le sue varianti), risalgono a 120mila anni fa, ed in breve tempo soppiantò la specie Sapiens, che si estinse 28mila anni fa.

Con la prevalenza della nuova specie si vuole introdurre il Paleolitico Superiore propriamente detto, quindi l’Epipaleolitico, caratterizzati da industrie tendenti alla geometrizzazione e al microlitismo: la mente umana si sta formando, gli oggetti assumono forme regolate dalle idee astratte e l’abilità delle mani consente di esegiure lavori di estrema precisione.
Hatshepsut76
00mercoledì 29 luglio 2009 09:11
Bel lavoro, Ivana! [SM=g999103] E' interessante notare la corrispondenza con le varie trasformazioni, o progressioni che ci sono state, e che tu hai ben sintetizzato nella tua tabella!
-Kiya-
00mercoledì 29 luglio 2009 13:04
ottimo lavoro piziuccia ;)

te la sentiresti di procedere a viaggiare nel tempo, proseguendo col raccontarci quali fasi si sono susseguite dal momento dell'estinzione dell'Homo Sapiens, fino agli albori del Neolitico, sì da colmare la lacuna che ho lasciato tra questa discussione e la successiva?

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8601428
emilioraffaele
00mercoledì 29 luglio 2009 16:17
Le epoche faraoniche - Periodo Predinastico e Protodinastico
 

COMINCIAMO DA LONTANO

 

L'eruzione che ha formato la caldera 1.3 milioni di anni fa presso il Parco di Yellowstone, eruttò 280 chilometri cubici di piroclasti; quella di 2.1 milioni di anni fa un'impressionante volume di 2450 chilometri cubici di cenere. Queste e quella della caldera di Toba a Sumatra sono le più grandi eruzioni vulcaniche quaternarie conosciute al mondo. L'eruzione del 1980 del Mount St. Helens, in confronto, appare davvero piccola: appena 1.3 chilometri cubici di lava. Le eruzioni vulcaniche più recenti a Yellowstone avvennero 70.000 anni fa. Chi ricorda l’eruzione del Pinatubo, che ebbe grandi effetti sulle condizioni climatiche dell’anno 1991?


LA CALDERA DI TOBA

 

Nel 1949 il geologo olandese Rein van Bemmelen dimostrò che il lago Toba è il risultato di una caldera vulcanica, completamente ricoperta di ignimbrite. Ulteriori ricerche dimostrano che le ceneri di riolite che l'eruzione emise si trovano sparse in un raggio di 3000 km. Esse interessano oltre all'isola di Sumatra anche la Malesia e l'India inoltre se ne trovano anche sul fondo dell'oceano Indiano e nel golfo del Bengala.

Anche l'eruzione del supervulcano Toba viene fatta risalire a 70-78mila anni fa. Essa è ritenuta una delle più catastrofiche degli ultimi 500 mila anni. Nella scala Volcanic Explosivity Index viene classificata con una magnitudo di 8. Ben 800 km³ di ceneri seppellirono l'intera regione sotto numerosi metri di depositi. Si calcola che nella regione attorno al vulcano esse raggiunsero un'altezza superiore ai 400 metri e sedimenti di oltre 4 m sono presenti in molte regioni indiane. L'eruzione ebbe luogo su più settimane e alla fine l'intera regione collassò lasciando un grande cratere che si riempì d'acqua e al centro una nuova montagna che oggi raggiunge i 1600 metri di altitudine e che forma l'isola di Samosir. Sicuramente un simile evento lasciò delle ferite tremende in tutto l'ecosistema mondiale del tempo. Molti organismi vennero spinti sull'orlo dell'estinzione e da studi sul mitocondrio umano alcune ricerche suggeriscono che circa 75.000 anni or sono, la specie umana fu ridotta a poche migliaia di individui. Questo collo di bottiglia nella numerosità della popolazione umana spiega in parte la scarsa variabilità genetica nella nostra specie. Alcuni ricercatori fanno risalire all'eruzione del Toba la causa scatenate di quella drastica riduzione. Questa teoria per ora non appare in contraddizione con i recenti studi svolti sul DNA mitocondriale umano. A tal proposito qualche tempo fa ho letto uno dei più recenti libri sull’argomento, scritto dal brillante scienziato Richard Dawkins (brillante in quanto sa scrivere in modo sciolto ed il “tomo”, molto, molto voluminoso, non risulta mai noioso) “Il Racconto dell’Antenato – La Grande Storia dell’Evoluzione”  che poi conduce il lettore all’ipotesi finale, riguardante la possibilità che l’umanità possa aver avuto condizioni favorevoli ad un suo sviluppo, in una sola regione del mondo.

 

 E Magari parliamo proprio dell’Egitto (a quei tempi una delle poche terre libera dai ghiacci che opprimevano le regioni più a nord e più a sud)!!. Io credo che questo argomento debba avere il privilegio della trattazione, in quanto costituisce la toppa nella quale inserire la chiave per l’accesso alla conoscenza della storia di quei popoli. Quindi la ricostruzione che viene proposta, estremamente stimolante, dovrebbe tenere conto di ogni fattore utile, ma anche di quelli climatici, degli sconvolgimenti naturali e delle selezioni genetiche verificatesi a seguito di migrazioni, invasioni o altro (difficile èh?), situazioni che poi hanno sicuramente costretto i popoli del Nilo, a scegliere di riunirsi per costituire una società organizzata e protetta.


Dario 
pizia.
00giovedì 30 luglio 2009 07:48
Un'ipotesi molto interessante, grazie Emilio/Dario!
Certamente è un argomento da trattare e potrebbe in parte spiegare la funzione di "culla" che l'Africa ha sempre avuto nella nostra storia e preistoria.
Ma spiegaci meglio: l'idea di spiegare il polimorfismo genetico, relativamente scarso, della nostra specie con questo particolare evento eruttivo del Toba viene avanzata dal Dawkins oppure è una considerazione tua scaturita da riflessioni seguite alla lettura del libro?

Nel libro sui "Sovrani predinastici egizi" il Barca, da buon archeologo, espone su questo argomento una sintesi di poche semplici nozioni, utili come premessa all'oggetto della trattazione, ma su queste, si astiene da qualunque ipotesi tesa a spiegare questioni su cui, persino gli specialisti della materia hanno ancora oggi problemi a trovare un accordo.

Kiya: Ok, vado avanti ampliando il discorso sull'Epipaleolitico.
emilioraffaele
00venerdì 31 luglio 2009 09:51
Periodo Predinastico e Protodinastico
Il libro l'ho a Roma, ma ricordo bene che il Dawkins chiude la sua trattazione, ricordando che le migrazioni dell'uomo sono state molteplici, ma il suo DNA Mitocondriale non è così diversificato come si possa pensare. Pertanto l'origine dell'uomo moderno potrebbe essere unica, concentrata fra l'Europa, l'Africa e L'Asia (non credo che sia difficile pensarlo). Io credo che lo studio dell'origine del popolo egizio non abbia necessità di partire da troppo lontano, ma debba tener comunque conto dei fattori climatici in mutazione, dei disastri naturali, che, più di una volta, nel passato, hanno spinto l'uomo a emigrare in terre più favorevoli. Un'altra cosa di cui non teniamo conto e che un pò disorienta, è che una regione, un lago, una montagna, non hanno avuto sempre la stessa conformazione e la stessa posizione. Esagero per farmi capire: i dinosauri sono vissuti in ogni parte del mondo, ad un certo punto si sono evoluti in forme diverse, a seconda del continente; da cosa è dipeso ciò, dalla deriva delle terre emerse che ha isolato molte popolazioni di animali, o viceversa dall'occasione presentatasi agli stessi di spostarsi in terre vicine?. Altro esempio calzante è Ostia Antica, fiorente porto antico romano, che ora si trova a due chilometri dal mare. E poi i popoli migrano, spinti anche dall'orologio biologico, ma spesso sono costretti a fuggire da luoghi colpiti da eventi sfavorevoli. Il fenomeno delle migrazioni ha sicuramente favorito un interscambio culturale ed uno sviluppo intellettuale fra popoli diversi, attraverso la conoscenza di tecniche e metodologie per la lavorazione di manufatti. Qualche giorno fa si parlava di Niellatura; essa è originaria ddell'Egitto, o della Mesopotamia?

Mi scuso delle genericità delle mie ipotesi (che poi non sono mie), ma parlo a "braccio" e spero di non essermi esposto a critiche. Sto pensando a quali possono essere le fonti a cui attingere per impostare e svolgere la ricerca?

Dario 
-Kiya-
00venerdì 31 luglio 2009 17:21
Re: Periodo Predinastico e Protodinastico
emilioraffaele, 31/07/2009 9.51:

...Sto pensando a quali possono essere le fonti a cui attingere per impostare e svolgere la ricerca?

Dario 



Caro Dario, spero davvero che tu intenda continuare ad approfondire queste tematiche, perchè ti sto leggendo davvero con grande interesse, al pari di ogni altro intervento presente nella discussione.
Onestamente non saprei dire a quali fonti poter attingere per procedere nella ricerca, ma so che da qualche giorno ai nostri iscritti si è aggiunto un Geologo, la cui esperienza e conoscenza in materia rappresenterebbe certo un apporto notevole.
Confido, pertanto, che accolga il mio invito di prendere parte a questa discussione.

Ovviamente mi rivolgo a ExploraTetide, che colgo l'occasione per salutare [SM=g999103]
pizia.
00sabato 1 agosto 2009 07:37
emilioraffaele, 31/07/2009 9.51:



Mi scuso delle genericità delle mie ipotesi (che poi non sono mie), ma parlo a "braccio" e spero di non essermi esposto a critiche.

Dario 



[SM=x822710] non preoccuparti delle eventuali critiche, in qualunque forum è normale riceverne, l'importante è non dar loro troppo peso!


emilioraffaele, 31/07/2009 9.51:

Io credo che lo studio dell'origine del popolo egizio non abbia necessità di partire da troppo lontano,



Forse è così, già gli egittologi si sono "allargati" abbastanza con l'ipotesi dell'unione dello stato nella Dinastia Zero e il predinastico, per quanto possa essere esteso, può essere un limite ragionevole all'indagine sul popolo egizio e la sua cultura in formazione.
Però siamo curiosi di natura e spesso superiamo i limiti della nostra materia andando a indagare eventi successivi, troppo recenti per essere storia egizia, oppure altri popoli, altre culture più o meno vicine.

Tormentata dal mal d'Africa poi, sono attratta dalla storia di questo continente e ancor più dalla sua preistoria, quindi sono particolarmente gradite le tue osservazioni sull'argomento, e visto che questo è proprio il topic adatto, possiamo approfondire gli avvenimenti del Paleolitico sotto tutti i profili.

Sempre restando sul problema della variabilità genetica.
Il Barca riferisce come la nostra specie, definita Homo Sapiens Sapiens, pare sia apparsa in Africa, e da qui irradiata nel resto del globo.

Ciò si deduce dalle datazioni dei ritrovamenti più antichi: 120mila anni fa in Africa, 75mila anni fa in Asia, seguendo una rotta rasente il suo confine meridionale, 45mila anni fa in Australia ed Europa, 15mila anni fa in America (dato in via di revisione), seguendo un percorso perduto formatosi sul limite meridionale della banchisa durante la glaciazione di Wurm e progredendo dal nord verso sud.

Durante questa migrazione sembra aver progressivamente soppiantato la specie Homo Sapiens, tranne nel continente asiatico, in cui questa non era approdata.
Che dire?
pizia.
00giovedì 6 agosto 2009 13:00
Già dal Paleolitico Medio la situazione in Nubia si differenzia rispetto al basso corso del Nilo.
Le industrie diventano più elaborate e presentano maggiori differenze regionali, per cui assumono vari nomi, legati ai siti di ritrovamento.

ExploraTetide
00giovedì 6 agosto 2009 16:12
e colgo volentieri l'occasione per intervenire...
premetto che per aggiornarmi in velocità su questa discussone (per altro molto ma molto interessante ... come direbbe A. Albanese) ho letto in velocità ... cosa che potrebbe avermi tratto in errore su alcuni "pezzi".
Detto ciò considerazione numero 1: evoluzione umana riporto la tabella di wiki che personalmente trovo abbastanza (ma non integralmente) corretta




Paleolitico inferiore


    * intorno a 2,5 milioni di anni fa
    o inizio del paleolitico (inferiore)
    o Primi utensili in pietra utilizzati da Australopithecus garhi
    o Tecnica litica Olduvaiana (fino a circa 750mila anni fa)
    * intorno a 2,4 milioni di anni fa - comparsa di Homo habilis nella gola di Olduvai in Tanzania (fino a 1,6 milioni di anni fa)
    * intorno a 2 milioni di anni fa - comparsa di Homo ergaster in Africa Orientale (fino a 1,0 milioni di anni fa)
    * intorno a 1,9 milioni di anni fa - Migrazione di Homo ergaster in Pakistan (Riwat)
    * intorno a 1,8 milioni di anni fa
    o Inizio del plestiocene - (fino al 10000 a.C)
    o Migrazione di Homo ergaster in Georgia (Dmanisi)
    o comparsa di Homo erectus in Africa (fino a 200mila di anni fa)
    * intorno a 1,7 milioni di anni fa - Migrazione di Homo erectus a Giava
    * intorno a 1,6 milioni di anni fa - Migrazione di Homo erectus in Cina
    * intorno a 1,5 milioni di anni fa - Migrazione di Homo ergaster in Israele (El-'Ubeidiya)
    * intorno a 1 milione di anni fa -Migrazione di Homo erectus in Thailandia
    * intorno a 900mila anni fa
    o Inizio delle migrazioni di Homo erectus in Europa (Atapuerca, Pakefield)
    o Medio Oriente: le più antiche tracce di ominidi; queste segnano l'inizio del paleolitico inferiore. Nello stato attuale delle conoscenze dei fatti e dello schema teorico, la congettura che i primi ominidi provenissero dall'Africa sembra plausibile.
    * intorno a 850mila anni fa - Europa: le più antiche tracce di ominidi scoperte; queste segnano l'inizio del paleolitico inferiore europeo, con degli strumenti di pietra scheggiata. Nello stato attuale delle conoscenze dei fatti e dello schema teorico, la congettura che i primi ominidi provenissero dall'Africa passando attraverso il Medio Oriente, l'Asia Minore e i Balcani sembra plausibile.
    * intorno a 750mila anni fa - Tecnica litica Acheuleana - (fino a circa 120mila anni fa) - manufatti litici a forma di mandorla e lavorati su due lati in modo simmetrico ("bifacciali" o "amigdale") associati a diversi strumenti ricavati da schegge (raschiatoi e punte)
    * intorno a 700mila anni fa - comparsa di Homo rhodesiensis in Africa
    * intorno a 600mila anni fa - comparsa di Homo heidelbergensis (Homo sapiens arcaico antico) in Africa, Europa e Vicino Oriente (fino a 200mila di anni fa)
    * intorno a 200mila anni fa
    o comparsa di Homo sapiens neanderthalensis in Africa, Europa e Vicino Oriente (fino a 30000 a.C.)
    o comparsa di Homo sapiens helmei (Homo sapiens arcaico recente) in Africa (fino a 100mila di anni fa)
    * intorno a 150mila di anni fa
    o Prime sepolture
    o Primi Homo sapiens moderni in Africa -Affini agli attuali Khoisan-





Paleolitico medio


    * intorno a 120mila anni fa
    o Inizio del Paleolitico medio
    o Tecnica litica Musteriana - (fino a circa 33000 a.C.) - manufatti caratterizzati da un perfezionamento delle tecniche di lavorazione (scheggiatura "levalloisiana" o "levallois", dal sito di Levallois, differenziazione dei strumenti su scheggia, aumento degli strumenti derivati da lama)
    * intorno a 100mila di anni fa
    o Primi Homo neanderthalensis in Medio Oriente
    o Primi Homo sapiens in Maghreb
    * intorno all'anno 80000 a.C.
    o Primi insediamenti certi di Homo neanderthalensis in Medio Oriente: Shanidar (Mesopotamia), nord-ovest Iran e Monte Carmelo (Palestina)
    * intorno all'anno 75000 a.C. - Separazione gruppo Khoisan con gruppo protoustraloide (Australoide e Pigmei)
    * intorno all'anno 70000 a.C.
    o Prime forme di Arte primitiva in Africa
    o Primi Homo sapiens in India (Etnie Proto-australoide, antenati dei Munda)
    * intorno all'anno 60000 a.C.
    o Invenzione del primo strumento musicale (flauto) nella grotta di Idria in Slovenia
    o Primi Homo sapiens in Cina - separazione gruppo sinodenecaucasico da gruppo Australoide-
    * intorno all'anno 50000 a.C.
    o Primi Homo sapiens in Australia -gruppo australoide austronesiano-
    o Primi Homo sapiens in Asia centrale -gruppo sinodenecaucasico (burushaski) e protoindoeuropeo (Tocario)-
    * intorno all'anno 45000 a.C. - Primi Homo sapiens in Medio Oriente -gruppi semitici-
    * intorno all'anno 42000 a.C. - Scoperta a Ksar Akil in Libano di scheletri e ornamenti di Homo sapiens
    * intorno all'anno 40000 a.C.
    o Primi Homo sapiens in Europa -gruppo protoindoeuropeo mediterraneo (antenati degli Iberi, Pelasgi, Etruschi, Berberi, Minoici di Creta, Ciprioti, Egiziani, Ittiti, Sumeri e Dravidi), diffusi, da ovest a est, dalla Spagna alle rive del Gange, e alcuni già presenti del gruppo sinodenecaucasico (antenati dei Baschi)-
    o Primi insediamenti certi in Grecia settentrionale: Tracia, Penisola calcidica e Tessaglia (protopelasgi?)
    * intorno all'anno 35000 a.C. - Primi insediamenti certi in Egeo: Beozia, Argolide, Eubea, Isole Ioniche (Gli abitanti sono cacciatori e raccoglitori e conducono una vita seminomade)

    (protominoici?)






Paleolitico superiore

    * intorno all'anno 33000 a.C.
    o Inizio del Paleolitico superiore
    o Tecnica litica Aurignaziana in Europa e Medio oriente - (fino a circa 18000 a.C.) - manufatti litici ricavati soprattutto da lame e microlamine e la diffusione dei manufatti in osso
    * intorno all'anno 30000 a.C. - Estinzione dei neanderthal
    * intorno all'anno 27000 a.C. - Tecnica litica Gravettiana - (fino a circa 12000 a.C.) - caratterizzato da bulini, punte ritoccate (punte gravettiane) e armi da lancio in osso. A questa cultura appartengono molte delle più note veneri paleolitiche.
    * intorno all'anno 20000 a.C. - inizio del mesolitico in Medio Oriente
    * intorno all'anno 19000 a.C. - Tecnica litica Solutreana - (fino a circa 16000 a.C.) - caratterizzato dalla tecnica di scheggiatura a pressione, che consente di ottenere manufatti di grande raffinatezza. Viene utilizzato anche l'osso (aghi) e il corno. Compaiono i primi esempi di arte rupestre (pitture nelle caverne).
    * intorno all'anno 18.000 a.C.
    o Le comunità sono relativamente piccole (dai 40 ai 50 individui) e vivono in caverne. La loro vita nomade diventa limitata al seguito degli spostamenti delle greggi caprine e ovine, all'interno delle quali l'uomo ha imparato a selezionare gli animali da abbattere. La selezione riguarda anche la raccolta intensificata delle leguminose e delle graminacee. A vantaggio di ciò, i primi attrezzi di pietra permettono di frantumare la dura gluma che ricopre i chicchi dei cereali ma l'industria litica si specializza anche sotto altri aspetti: gli attrezzi divengono più piccoli, geometrici e precisi. Ciò permette la caccia verso specie animali di minori dimensioni (gazzelle, ovini e caprini). Le culture di maggior rilevanza si trovano in Palestina (Kebariano) e in Iraq (Zarzi).
    * intorno all'anno 16000 a.C.
    o Tecnica litica Magdalieniana in Europa Occidentale - (fino a circa 8000 a.C.) - **Caratterizzato dalla lavorazione di lame e nelle fasi intermedie di manufatti di piccole dimensioni ("microliti"). Si diffonde la lavorazione dell'avorio e dell'osso, con raffinata decorazione e vengono realizzate collane con denti di carnivori. A questo periodo appartiene la fioritura dell'arte rupestre (pitture nelle caverne).
    * intorno all'anno 15000 a.C. - Primi Homo sapiens nelle Americhe
    * intorno all'anno 12500 a.C.
    o Inizio della cultura mesolitica Natufiana nel Levante -Produzione incipiente- (fino al 9500 a.C)
    o L'uomo inizia ad abbandonare gradualmente il nomadismo e possiamo ipotizzare almeno insediamenti mobili prolungati. Questi erano situati, quasi totalmente, in zone di bassa montagna, così da avere a disposizione, a corto raggio, una certa gamma di unità ecologiche diverse che garantissero varietà di cibo (per mezzo di un loro sfruttamento in successione o contemporaneo), nonché averne disponibilità in diversi periodi dell'anno. L'economia si basa essenzialmente su caccia, pesca e raccolta (frutti e piante). La caccia e la pesca continuano a migliorare grazie ai progressi litici, che ora permettono di avere punte di freccia, ami e arpioncini, ma anche falcetti per la raccolta del cibo. Comincia a diffondersi l'ereditarietà e la proprietà privata. Le sepolture riguardano sia singoli che famiglie.
    * intorno all'anno 12000 a.C. - Addomesticamento del cane (Cultura Natufiana, sito di Ain Mallaha)
    it.wikipedia.org/wiki/Cronologia_della_preistoria



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[edit by Kiya: impaginazione]
ExploraTetide
00giovedì 6 agosto 2009 16:24
colgo l'occasione 2 ...
bene fatta questa premessa passo alla seconda considerazione...
da anni ormai la comunità internazionale si sta allegramente e forbitamente "scannando" sulle datazioni evolutive dell'homo (con tutte le varie varianti) ma sembra abbastanza concorde sul fatto che il ramo homo distinguibile sia collocabile (almeno nella sua fase embrionale) a circa 6.5 milioni di anni fa (+/-)
ora se questo ragionamento puramente paleontologico è accettabile diviene un po più dura farlo da un punto di vista genetico (con buona pace delle variazioni e/o fluttuazioni (cosa ben differente) lette in precedenza: questo perchè tali mutazioni, a seconda della teoria accettata possono essere lineari o meno, continue o intervallate ecc.
(personalmente per darvi un'idea io sono un Goulduniano, by Stephen Jay Gould) insomma possono avere innumerevoli varianti ..... attenzione E RIBADISCO IL TERMINE ATTENZIONE ...
che la maggior parte delle estrapolazioni applicate alle teorie evolutive avviene per parallelismi su colonie di moscerini studiate!! (o colonie di batteri data la rapidità riproduttiva del loro ciclo vitale) ora è ben comprensibile la complessità di un trasferimento teorico del genere ... sia per gli ordini di grandezza differente sia per la complessità degli ambienti sia per la complessità/differenza degli organismi umani (e simili)

segue --->
(gentili lettori e lettrici sto scrivendo di getto per evitare di perdere il filo e quindi abbiate la pazienza e la comprensione per questo povero geologo "scriba" (eh eh eh)
ExploraTetide
00giovedì 6 agosto 2009 16:38
colgo l'occasione 3 ....
bene, aggiungiamo a queste variabili (come qualcuno ha in modo interessante riportato) l'effetto delle catastrofi naturali ... in particolare del cataclisma TOBA ... verissimo e ho letto anch'io quegli articoli ascrivibili al collo di bottiglia nonchè al crollo numerico della popolazione umana.... (li trovo al momento abbastanza verosimili) ..
ma quello che trovo interessante è l'effetto singhiozzo nella linea evolutiva che questi eventi possono avere
in sintesi (attenzione ... estrema sintesi) l'evoluzione delle specie non sarebbe affatto continua e lineare ... seppur lenta, anzi sarebbe in stato di quiete fine a quando in modo molto veloce (e probabilmente su stimolo esterno) non compie balzi notevoli (un piccolo passo per l'uomo ma un passo gigantesco per l'umanità ... avvenuto in appena un decennio ... esempio di evoluzione tecnologica-culturale), ...
tutto ciò sarebbe anche dimostrato geneticamente .... con l'analisi del genoma dell'uomo moderno (in realtà su questo termine ci sarebbe da intendersi ma per il momento lasciamo perdere) che indicherebbe un incredibile accelerazione negli ultimi millenni (link in una versione di sintesi italiana quella inglese è molto più completa)
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/L_evoluzione_dell_uomo_continua,_anzi_accelera/1319565
questo aspetto ha delle implicazioni gigantesche ... tra cui quella che anche l'uomo procede a balzi (evolutivi) con conseguente avanzamento a singhiozzo (per quanto concerne le civiltà del passato) culturale ....
come disse un grande ... è inutile inventare il fuoco se non c'è nulla da cucinare!...
bene per il momento sono costretto a fermarmi ma conto di tediarvi ancorda con altre puntate
a presto
exploratetide
pizia.
00venerdì 7 agosto 2009 16:07
Decisamente molto più completo, grazie ExploraT.!

Naturalmente le tabelle sono fatte da me, quindi, per rendere giustizia al Barca, devo aggiungere qualche considerazione:

- nel suo libro gli argomenti vengono trattati abbastanza diffusamente, ma ho dovuto, per dovere di sintesi, estrapolare alcune informazioni fondamentali e schematizzare in modo da presentare in maniera comprensibile i vari nomi delle industrie, delle culture, delle tecniche...
- sempre per sintetizzare al massimo il discorso ho anche omesso tutte le informazioni non direttamente collegate con l'ambito nord-africano, tranne alcune fondamentali;
- mi sembra che la cronologia riportata da Wikipedia sia abbastanza concorde con le informazioni tratte dal libro di Barca, è probabile che maggiori differenze possano essere riscontrate sui grandi temi della storia predinastica.

Ma, a perte ciò che può dire Wikipedia, vorrei conoscere il tuo parere su alcune questioni.
Certo il discorso sulla comparsa degli ominidi è sempre aperto e forse non si saprà mai con certezza datare quando ciò avvenne.

Siamo d'accordo sulla definizione di Paleolitico come "età della pietra", cioé quel periodo che inizò nel momento in cui l'uomo fece uso di strumentario litico appositamente preparato?

In tal caso, non solo è implicito che varie specie di ominidi possano essere comparsi molto prima, ma anche che fino ad un certo punto questi abbiano usato, per le loro attività manuali, pietre varie così come si trovavano in natura.
Dunque in ciò essi non si distinguevano molto da quelle specie animali in grado di utilizzare strumenti.
roberta.maat
00venerdì 7 agosto 2009 16:34
Questa discussione è molto interessante , mi spiace non poter partecipare perchè poco preparata, però vorrei dire che a grandi linee una infarinatura l'ho avuta dal testo di Pfeifer "la nascita dell'uomo" dove ho appreso che superati gli stadi dei vari austalopitechi e ramapitechi arrivati alle scimmie un balzo avanti molto importante fu la comparsa del "pollice opponente" che permise di usare le mani per gli spostamenti mentre le braccia potevano evitare di sorreggere i piccoli a loro volta aggrappati alla madre. Una postura che garantiva ampia libertà di movimento, utile per la caccia, la fuga.....la sopravvivenza, insomma un cambiamento fondamentale verso la "stazione eretta".
ExploraTetide
00giovedì 13 agosto 2009 14:11
Risposte varie in ordine sparso ...
Ribuongiorno a tutti,
scusa se intervengo in modo spot ma ho dei problemi al lavoro che mi prendono molto tempo;
allora mi sono riaggiornato dal mio ultimo intervento e per quanto concerne la postura eretta esistono datazioni e teorie alquanto contrastanti (in merito vi passo i 2 link sotto):
se mi chiedete un'opinione personale ritengo che a livello ufficiale non se ne abbia la più pallida idea (ribadisco che sono tutte congetture più o meno verosimili) ma penso che il passaggio sia stato alquanto veloce 8da un punto di vista evolutivo) e spostato indietro nel tempo di un bel pò (milionate di anni ... almeno)

quando si salto giù dagli alberi: ...Questo imporrebbe quindi di spostare la data della comparsa dell'andatura bipede almeno a 15 milioni di anni fa....
www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/06_Giugno/05/domini...
e chi non la pensa così
www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_aprile_14/ominidi_alberi_c5c6909a-28ea-11de-aa72-00144f02aa...

segue --->
ExploraTetide
00giovedì 13 agosto 2009 14:28
risposte varie in ordine sparso 2 (la vendetta ... si fa per dire!)
intervento di pizia del 07/08/2009: aggancio per semplicità le mie risposte al suo intervento

"Ma, a perte ciò che può dire Wikipedia, vorrei conoscere il tuo parere su alcune questioni.
Certo il discorso sulla comparsa degli ominidi è sempre aperto e forse non si saprà mai con certezza datare quando ciò avvenne."
----> assolutamente in linea con la tua conclusione (almeno fino a quando qualcuno non passerà dalla teoria alla pratica sul discorso tempo ... vedi esperimenti fatti dai matti del MIT)

Siamo d'accordo sulla definizione di Paleolitico come "età della pietra", cioé quel periodo che inizò nel momento in cui l'uomo fece uso di strumentario litico appositamente preparato?
---> a mio parere si, assolutamente si (è quasi nella definizione della parola, dal greco palaios, "antico", e lithos, "pietra", ossia "età della pietra antica" ... quindi gestione delle pietre antiche ...)

In tal caso, non solo è implicito che varie specie di ominidi possano essere comparsi molto prima, ma anche che fino ad un certo punto questi abbiano usato, per le loro attività manuali, pietre varie così come si trovavano in natura.
---> l'uso degli strumenti è ormai ampiamente dimostrato in molti animali, quindi non vedo perché i nostri progenitori antichi non possano aver usato in modo primitivo degli strumenti (di qualunque natura)

Dunque in ciò essi non si distinguevano molto da quelle specie animali in grado di utilizzare strumenti
---> assolutamente no, almeno nelle prime fasi... l'uso degli utensili deriva da 3 elementi (almeno e semplificando di molto):
a) la possibilità di impugnarli e maneggiarli .. e quindi su questo punto si aggancia il discorso del pollice opponibile ... molti ricercatori sostengono +/- apertamente che la nostra intelligenza deriverebbe dal pollice (un estremizzazione che rende abbastanza l'idea)
b) la casualità dell'osservazione e del vantaggio ... in poche parole come faccio a figurarmi il vantaggio di uno strumento se non l'ho mai usato prima? ovviamente con la scoperta casuale del suo vantaggio usando il pezzo in questione in un certo modo ... è il concetto della causa/effetto.... (occhio che anche oggi molte scoperte importanti avvengono in questo modo! ad esempio è vero che al CERN stanno cercando la particella di Dio (acceleratore di particelle) ma in realtà, anche se ufficiosamente, nessuno ha veramente idea di quello che succederà (di sicuro non scomparirà la terra come qualche matto sostiene)
c) la relativa semplicità nel reperire i materiali e nel loro uso... teniamo conto che siamo in una situazione primitiva e con tentativi fatti alla cieca (i primi esemplari con questo comportamento devono essere sembrati alquanto strani agli elementi del gruppo) .... a livello di studio dell'evoluzione tecnologica si ipotizza che le partenze siano estremamente lente e frustranti ma che poi nel tempo accelerino in modo esponenziale...

per quanto concerna le tabelle che hai fatto .. sei stata bravissima .. il riportare quella di wiki non è da intendersi come sfregio alle tue ... solo come atto di pigrizia mio (in quanto non avevo tempo per buttarla giù) e già vidimata dai ficcanaso presenti in rete (su wiki le cavolate di solito hanno vita alquanto breve) ...
ciaoooo
expl
ExploraTetide
00giovedì 13 agosto 2009 14:30
domanda futile ma utile (per me)
wow
mi sono accorto solo ora l'avatar che si è appiccicato al mio nick (stavo curiosando nella sezione di pannello di controllo, hi hi hi mi deve essere rimasto agganciato):
sondaggio che ne pensate?


ps
scusate ... vaneggio un pò deve essere il caldo!
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