Il rito "nini"

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roberta.maat
00mercoledì 15 luglio 2009 12:15
Leggo di un rito antico legato all'acqua offerta dalla divinità in accoglienza di un defunto.
Un benvenuto espresso con l'acqua !
Scene che ritraggono questo rito sono in una cappella si Sesostri ed in una a Karnak di Hatshepsut, sarebbe interessante reperirne le immagini.
Mi pare di ricordare che Bata in un suo ultimo viaggio visitò la cappella di Sesostri.......forse ha una foto col rito "nini" ?
-Kiya-
00mercoledì 15 luglio 2009 13:46
Il gesto di "fare njnj" è infatti prerogativa di un Dio verso il defunto, che è rappresentato con le mani tese all'altezza della cintola; sulle stesse è posizionato il segno N35, il filo d'acqua increspata, che si legge n o n(y). Si ritiene possa rientrare tra i riti di purificazione.


Una scena di questo tipo è rappresentata anche su una delle pareti della tomba di Amenherkhepshef , situata nella Valle delle Regine. Vi sono rappresentate Iside e Nefti nell'atto di "fare njnj" al defunto.

Per quel che riguarda la Cappella Bianca di Sesostri, il rito compare nel testo di uno dei pilastri della facciata interna, quella rivolta verso sud, ma non è rappresentato. Nello specifico è Amon che si rivolge a tutti gli Dei dicendo "facciamo njnj a mio figlio Sesostri...", ma la scena rappresentata al di sotto mostra Montu nell'atto di offrire l'ankh a Sesotri, mentre Amon alle spalle del Re solleva la mano in segno di saluto.


Mi hai fatto tornare alla mente un altro rito connesso all'acqua... la dea Nut che, sotto le sembianze di Sicomoro (albero della Vita), nutre il defunto. Dai rami si dipanano gli stessi segni rappresentativi dell'acqua...
Hatshepsut76
00mercoledì 15 luglio 2009 13:55
A parte il fatto che adesso ho un vuoto, e non ricordo cosa significhi l'espressione "fare njnj", sto pensando che se volete posso provare a controllare sul volume Mito e rito da me acquistato tempo fa... E' vero che il sottotitolo è Le costanti del sacro, però hai visto mai che non si riesca a saperne di più! [SM=g999103]
Diego Baratono.
00mercoledì 15 luglio 2009 14:15
Ecco una parte dimenticata ma del tutto complementare della religione dell'E.A., che torna a "galleggiare". Mi ripeterò, ma mi fate venire i brividi perché si sta ricostruendo un percorso completamente abbandonato da tutti. Stiamo recuperando, con ogni probabilità, una pagina importante della cultura dell'E.A. E' bellissima.
-Kiya-
00mercoledì 15 luglio 2009 14:23
sul dizionario geroglifico ir njnj è tradotto con "ringraziare, rendere grazie"; nyny con "ringraziamento".
Hatshepsut76
00mercoledì 15 luglio 2009 14:38
grazie! [SM=g999103]
-Kiya-
00mercoledì 15 luglio 2009 14:43
come verbo, il dr. Secco, nel suo dizionario lo traduce con "fare omaggio, salutare".

Quindi, effettivamente sulla facciata sud interna della cappella bianca di Sesostri potrebbe essere rappresentato Amon che "rende omaggio" al Re.

Inserisco l'immagine relativa. Ho indicato con la freccia la parte di testo che mostra la sequenza G17 - N35 - N35, m (jrt) nyny, ma purtroppo le mani del Dio non sono chiaramente visibili (speriamo che .Bata. abbia un'immagine più chiara):

pizia.
00giovedì 16 luglio 2009 00:09
Non ricordo dove, ma ho letto da qualche parte che "njnj" sia la parola usata al posto del nostro "ciao".
Forse inizialmente indicava un rito particolare, ma ad un certo punto divenne normale prassi salutarsi amichevolmente così.
Anche il nostro ciao ha subito una repentina trasformazione nel giro di poche centinaia di anni, diventando da frase di rito rispettosa ("servo vostro!" secondo la versione di cui sono a conoscenza) a saluto fra persone in confidenza, da rivolgersi l'un l'altro.
-Kiya-
00giovedì 16 luglio 2009 13:23
Probabilmente è così; in fondo questa sarebbe la naturale evoluzione che interessa determinati gesti, i quali, in origine, avevano magari tutt'altro significato.
In proposito, riflettevo ad esempio sul Cristiano segno di pace, che ci si scambia abitualmente durante ogni funzione. Possiamo escludere che l'altrettanto classica (per noi) stretta di mano, quando si incontra qualcuno, non ne sia un refuso?

Certo è interessante che in questo rilievo (e anche negli altri casi già riferiti) sia la divinità a compiere il gesto e non il devoto.
-Kiya-
00giovedì 16 luglio 2009 18:44
.Bata. ti ho risposto ;)
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