Grenoble: Vende online capelli e bende di Ramesse II

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-Kiya-
00giovedì 30 novembre 2006 23:41
La vicenda, per quanto bizzarra, potrebbe addirittura innescare una crisi diplomatica: «Se quel materiale è autentico, sarebbe uno scandalo che rischia di pregiudicare i rapporti tra Francia ed Egitto», ha in effetti commentato Zahi Hawass, capo del Supremo Consiglio egiziano per le Antichità, sollecitando la «massima trasparenza» da parte degli inquirenti francesi.

Un anonimo ha messo in vendita su un sito Internet francese quelle che afferma essere ciocche di capelli di Ramsete II, il più famoso dei faraoni, provocando l'avvio di un 'inchiesta in Francia e l'indignazione degli archeologi.

''Vendonsi ciocche di capelli della mummia di Ramsete II'', afferma l'annuncio su Internet, che offre inoltre, con il corredo di foto e presunti certificati, resine per imbalsamazione e bende, per una cifra minima di 2.000 euro a lotto. Il sedicente venditore spiega di essere in possesso di tali oggetti straordinari perchè suo padre faceva parte di una 'equipe' di scienziati francesi incaricati di analizzare la mummia del faraone, che regno' tra il 1279 e il 1213 avanti Cristo.

Poco dopo la diffusione dell'annuncio sul web - ha detto alla France Presse l'archeologo francese Christian Leblanc, uno dei più autorevoli studiosi di Ramsete II - la polizia francese ha aperto un'inchiesta. Leblanc ha riferito di aver parlato con un ufficiale di polizia giudiziaria francese del caso, che ha definito ''scandaloso''.

Quanto all'eventualità che i pezzi siano autentici, ''purtroppo potrebbe essere vero'', ha dichiarato l'archeologo. Il segretario del Consiglio superiore delle antichita' (Csa), Zahi Hawass, ha detto di essere al corrente della vicenda e che i suoi servizi ''lavorano sul caso''. ''Si vedra' di cosa si tratta realmente'', ha pronosticato. L'anonimo venditore ha affermato soltanto di essere residente a Saint-Egreve, nell'Isere (est della Francia).

Conservata nel museo del Cairo, la mummia di Ramsete II era stata inviata 30 anni fa in Francia - era la prima volta che lasciava l'Egitto - per accertare le cause del 'male oscuro' che la consumava. Fu ''accolta'' all'aeroporto parigino del Bourget, il 26 settembre 1976, con gli onori riservati a un capo di Stato. Le analisi individuarono in un raro fungo, la 'Deadalea Biennis', l'agente patogeno. Come terapia, il Commissariato francese per l'energia atomica (Cea) sottopose la mummia a un ciclo di raggi gamma.''Curata'', la mummia di Ramsete II ritornò in Egitto, da dove non si è mai più mossa.


(fonte:Il resto del Carlino)
-AndreaMI-
00venerdì 1 dicembre 2006 14:04
All'asta i capelli di Ramses.

E' stato arrestato a Saint-Egreve, sulle Alpi francesi, l'uomo che su internet aveva messo un insolito annuncio: <>. Garantiva anche certificati relativi al più celebre faraone d'Egitto. Avrebbe avuto tutto in eredità dal padre.
Metro
Messalinaxxx
00venerdì 1 dicembre 2006 17:05
Re:
c'e' da indagare infatti... e' una cosa grave
[SM=x822717]

-Kiya-
00venerdì 1 dicembre 2006 22:23
molto grave, sì! oltre che molto triste e alquanto vergognosa. Temo che alcune persone sottovalutino il fatto che trovarsi davanti a una mummia e avere a che fare con essa, sia un po' come toccare un vaso, piuttosto che un papiro o ancora una statua. Si è perso di vista un parametro fondamentale: si è di fronte a un defunto. E con questo si è perso anche il rispetto che gli è dovuto. [SM=x822739]
Hatshepsut76
00venerdì 1 dicembre 2006 22:58
Re:

Scritto da: -Kiya- 01/12/2006 22.23
si è di fronte a un defunto. E con questo si è perso anche il rispetto che gli è dovuto. [SM=x822739]



concordo! [SM=x822713]
meren
00sabato 2 dicembre 2006 19:06
Eh, sì. Sono perfettamente d'accordo con voi... questo fatto porta a una riflessione sullo stato di degrado della nostra società che non rispetta nemmeno i defunti.

Qualcuno sa se l'hanno beccato nel frattempo?
-Kiya-
00sabato 2 dicembre 2006 19:46
Sì, è stato arrestato. Si tratta di un postino di 50 anni, residente in un paese vicino Grenoble (Isere) e rischia un' accusa per ricettazione.
Il ministero degli esteri francese, intanto, ha fatto sapere che la vicenda "non nuocerà alla cooperazione esemplare che dura da oltre due secoli tra Francia e Egitto in questo settore".


Chissà se Zahi la pensa allo stesso modo... [SM=x822741]
Messalinaxxx
00domenica 3 dicembre 2006 00:06
Re:
sono contenta lo abbiano preso e mi aguro in galera ci resti per molto tempo, sia se si tratti di un falso che di originali.
ma possibile che come nel caso della mummia in vendita (ne parlavamo di recente appunto) esistano carogne che mettano in vendita dei cadaveri?
e' come mettere in vendita il proprio nonno, padre... ma sono persone santoddio!
quando leggo queste cose mi sento molto male

davvero c'e' gente che non ha rispetto ne per la vita ne per la morte

[SM=x822743]
pizia.
00lunedì 4 dicembre 2006 23:49
Secondo me era un falso clamaoroso!

Comunque ben gli sta la galera, spero che almeno quella sia vera.

Se si sapesse in giro che si possono far soldi impunemente con capelli e bende di mummia reale, sai quante ne escono fuori?!?
iset83
00giovedì 7 dicembre 2006 14:16
Concordo con voi e su tutto! Io comunque, se avessi posseduto una qualunque cosa sull' Egitto, me la sarei tenuta più che stretta! [SM=x822748]
-francis-
00sabato 27 gennaio 2007 10:26
L’antico Egitto su eBay

Accusato di ricettazione per aver cercato di vendere capelli di mummia

Finito male il tentativo di un utente di Internet che ha cercato di vendere online i capelli del faraone Ramsete II.
L’uomo che ha deciso di mettere in vendita la ciocca di capelli del faraone egiziano è un postino di 50 anni, figlio di uno degli esperti francesi che aveva partecipato alle analisi effettuate sulla mummia del faraone nel 1976.
La polizia, dopo essere venuta a conoscenza del fatto, ha fermato il postino residente in un paese vicino Grenoble che rischia l’accusa di ricettazione.
L’uomo ha subito spiegato alla polizia che la ciocca apparteneva al padre ma le forze dell’ordine hanno trovato e sequestrato altre ciocche di capelli e piccole bende.
L’uomo aveva messo in vendita, a circa 2000 euro l’uno, questi cimeli su eBay e sul sito www.vivastreet.fr.
Preoccupati per la reazione del governo egiziano, il Ministero degli esteri francese ha garantito la restituzione dei cimeli sequestrati al Cairo.

Fonte: Pc-facile
-Kiya-
00giovedì 1 marzo 2007 02:43
Aggiornamento: la Francia restituirà i capelli di Ramesse II
Le autorità francesi hanno deciso di restituire all’Egitto i frammenti di capelli confiscati lo scorso novembre dopo che un postino di Grenoble, il cinquantenne Jean-Michel Diebolt, li mise in vendita su Internet.
La procura di Grenoble ha reso noto che la settimana scorsa i diplomatici egiziani hanno fatto un passo ufficiale per ottenere la restituzione dei frammenti di capelli di Ramesse II. Attualmente essi sono a disposizione dell’Ufficio centrale dei Beni culturali, a Parigi.
-Kiya-
00venerdì 6 aprile 2007 01:01
In data 3 aprile u.s. le ciocche di capelli di Ramesse II sono tornate in terra d'Egitto
pizia.
00domenica 8 aprile 2007 22:30
Veri o falsi, ben gli sta! [SM=x822710]
-francis-
00mercoledì 11 aprile 2007 17:39
I capelli del faraone Ramses II sono di nuovo al Cairo, dove sono stati riportati da Parigi dalla delegazione di archeologi. La vicenda aveva avuto inizio lo scorso dicembre, quando su internet erano stati messi in vendita delle ciocche autentiche dei appartenute al faraone della diciannovesima dinastia e vissuto all'incirca tra il 1304 e il 1237 a.c. I capelli furono probabilmente prelevati dalla mummia durante una trasferta nel 1976, quando la mummia fu inviata dall'Egitto alla capitale francese per alcune analisi scientifiche. A metterli in vendita infatti era stato Jean Michel Diebolt, figlio di uno dei componenti di quella delegazione.
www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/capelli-mummi...
-Kiya-
00mercoledì 11 aprile 2007 22:18
ecco l'immagine di un campione tra le mani di Zahi Hawass

-francis-
00venerdì 13 aprile 2007 15:50
Giro di vite del Governo sulle esposizioni dei reperti
D’ora in poi solo gli archeologi egiziani potranno avere accesso alle mummie dell'antico Egitto per sottoporle ad esami, mentre gli stranieri potranno farlo solo in presenza e sotto sorveglianza dei loro colleghi egiziani.
Lo ha reso noto il ministro della cultura egiziano, Faruq Hosni, durante una conferenza stampa insieme con il segretario generale del Consiglio Superiore delle Antichità, Zaqi Hawass e del direttore delle antichità di “Mit Rahina” nel museo egizio, Ahmed Saleh.
Tema principale dell'incontro è stato l'annuncio dello stesso ministro del ritorno in Egitto di ciocche di capelli della mummia del gran faraone Ramses II, “trattenute” in Francia quando nel 1976 la stessa mummia vi era stata trasferita - unico spostamento nella storia del prezioso reperto - per esami di laboratorio.
Lo scopo della trasferta fu quello di accertare il microrganismo che stava provocando un grave pericolo di disfacimento dei resti del faraone, individuato dagli esperti francesi in un raro fungo, deadalea biennis fries. Le cure salvarono la mummia, che fu quindi riportata in Egitto.
Ma nell'occasione uno dei ricercatori prelevò le ciocche, riapparse per incanto di recente in un'asta su Internet, nella quale venivano proposte in sacchetti di plastica per somme comprese tra 2.000 e 2.500 dollari. Ad offrirle era il figlio di quel ricercatore, che nel frattempo era morto.
L'Egitto chiese immediatamente che quella offerta fosse bloccata e che i preziosi reperti venissero restituiti. Così è accaduto nelle settimane scorse.
Se da una parte Faruq Hosni ha ringraziato la Francia per la sua correttezza, dall'altra ha disposto le limitazioni di accesso alle mummie per gli archeologi stranieri.

Fonte: Il Denaro-Italy
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