Giuste osservazioni, interessanti e che dimostrano un'attenta lettura del testo (il che non può che farmi piacere), ma ci saremmo mai sognati di andare a chiedere a Manzoni se i "bravi" davvero portavano i capelli nella reticella o se sia corretto che, gli stessi bravi, all'osteria, giocassero a morra stando seduti o in piedi, come in realtà dovrebbe essere? E poi chi ha parlato di "harem" nel senso "arabo" del termine? Esistevano, comunque, quartieri femminili e perchè non accettare l'ipotesi che ci fossero anche eunuchi? C'è chi ci ha scritto serie di romanzi su un eunuco alla corte del faraone, io ho usato quella parola una sola volta in oltre 300 pagine
!
Per quanto documentato e basato su realtà storico-archeologiche è
pur sempre un romanzo, e qualche piccola "licenza" ci si deve pur permettere
!
Più avanti, ad esempio, vedrai che si parlòa della "skitala", o "scitala", ma gli antichi egizi ne conoscevano l'uso? Quasi sicuramente no (come peraltro riportato nella nota 82)!
Quando una cosa è palesemente "fuor di luogo" nel testo, ho provveduto ad indicarlo nellenote, ma non potevo farlo per TUTTO, avrei scritto un'encilcopedia, non un romanzo.
Quanto al colore verde associato ad una cattiva notizia, rammento che agli egizi il mare NON piaceva, tanto che lo chiamavano "il grande Verde". E lo stesso Osiride, non viene forse rappresentato di colore verde quale colore della putrefazione mentre è nero il colore della rinascita?
[Modificato da Hotepibre 07/10/2006 13.13]