Giuseppe Esposito (Hotepibre sul Forum): "Complotti a Tebe"

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Hotepibre
00venerdì 15 settembre 2006 22:56
A voi indovinare di chi si tratta...

"La microscopica goccia zuccherina stillò dal fiore e scivolò lentamente lungo i petali azzurri, si soffermò nell’incavo e proseguì nella sua corsa solo rallentata dal desiderio di cristallizzarsi nell’aria immobile, in ciò contrastata dal sole caldo di quella meravigliosa mattina che la costringeva nella sua dolce liquidità… l’ape volteggiò ancora a lungo sui petali poi, pigramente, si diresse verso il lago; qui sfiorò le acque immobili, si posò per un attimo sull’alto stelo di un giunco e proseguì nel suo volo .
Là, poco più in basso, la giovane fanciulla sdraiata sull’erba la vide librarsi ancora per un istante nell’aria per poi sparire: “…cosa darei per essere libera come lei…”, disse rivolta al giovane che le stava sdraiato accanto."
-Kiya-
00venerdì 15 settembre 2006 23:12
peccherò ....
e dico Kiya.
Se anche sbaglio non importa. Ma ho un'ottima ragione per credere che sia così.... [SM=x822750]
pizia.
00sabato 16 settembre 2006 11:04
Anche io dico Kiya, vorrei fosse lei, perché penso ad una catena di fatti che sono un po' una forzatura, però potrebbe essere AnkhesenpaAton, razionalmente parlando... [SM=x822706]
Hotepibre
00venerdì 22 settembre 2006 23:45
mi permettete una piccola parentesi "poetica"? (dal Cap. XVI)

"ai tuoi occhi
immense profondità in cui mi perdo,
alle tue labbra
sigillo geloso dei miei baci,
alle tue mani
rami flessuosi al vento d’amore,
ai tuoi fianchi nella luce lunare,
al tuo respiro
falco che vola in alto
ad incontrare l’azzurro del cielo,
a te, giovane amore,
da sempre conosciuto
e mai riconosciuto"

[Modificato da Hotepibre 22/09/2006 23.46]

pizia.
00lunedì 25 settembre 2006 00:13
Illustraci Hotepibre, sono parole rivolte alla stessa persona?
[SM=x822710] Eh eh, piano piano lo leggiamo tutto...
[SM=x822713]
Hotepibre
00martedì 26 settembre 2006 09:57
beh, questo è davvero impossibile da conoscere, vi dirò solo che ha a che fare con l'occhio in meno del busto di Nefertiti! [SM=x822714]
-Kiya-
00martedì 26 settembre 2006 23:43
Re:

Scritto da: Hotepibre 22/09/2006 23.45
mi permettete una piccola parentesi "poetica"? (dal Cap. XVI)

"ai tuoi occhi
immense profondità in cui mi perdo,
alle tue labbra
sigillo geloso dei miei baci,
alle tue mani
rami flessuosi al vento d’amore,
ai tuoi fianchi nella luce lunare,
al tuo respiro
falco che vola in alto
ad incontrare l’azzurro del cielo,
a te, giovane amore,
da sempre conosciuto
e mai riconosciuto"

[Modificato da Hotepibre 22/09/2006 23.46]




ecco qui racchiuse in poche righe le parole che ogni donna vorrebbe sentirsi sussurrare dal proprio uomo, magistralmente riportate da Giuseppe nel suo bellissimo libro.
Lo so.... sono ripetitiva.... sorry.... ma, che dire? quasi quasi me lo rileggo! (che fatica faccio a non rivelarvi nulla!!!) [SM=x822723]
Hotepibre
00mercoledì 27 settembre 2006 11:25
...mi fai arrossire... Grazie, comunque, per il giudizio positivo. Spero non sia solo per la percentuale astronomica che ti ho promesso [SM=x822710]

Lo hai letto tutto? fino all'ultimo capitolo? Critiche, commenti, giudizi spassionati... spara pure qui, o "privatamente" se preferisci (come diceva quella mattonella: "se siete soddisfatti ditelo ai vostri amici, se non lo siete ditelo a noi!" [SM=x822713] )

Hotepibre
00mercoledì 27 settembre 2006 11:33
Un altro pezzetto... provate a indovinare, anche qui, di chi si tratta?

"La freccia lasciò l’arco e con una traiettoria leggermente curva volò sopra il campo, quasi si fermò alla sommità della parabola, poi precipitò verso il suo bersaglio accelerando impercettibilmente. Un leggero vento trasversale tentò di deviarla dalla sua corsa, ma la rossa impennatura che la qualificava come scagliata dal Re in persona, la mantenne stabile nell’aria finché incontrò il bronzo della corazza del Generale..."

Kiya è ovviamente esclusa dall'indovinello [SM=x822711] !
-Kiya-
00mercoledì 27 settembre 2006 22:20
Re:

Scritto da: Hotepibre 27/09/2006 11.25
...mi fai arrossire... Grazie, comunque, per il giudizio positivo. Spero non sia solo per la percentuale astronomica che ti ho promesso [SM=x822710]

Lo hai letto tutto? fino all'ultimo capitolo? Critiche, commenti, giudizi spassionati... spara pure qui, o "privatamente" se preferisci (come diceva quella mattonella: "se siete soddisfatti ditelo ai vostri amici, se non lo siete ditelo a noi!" [SM=x822713] )




mai avrei creduto di aver cotanto potere! [SM=x822714]
e in quanto alla percentuale.... hai tenuto conto del fatto che lo sto ..."spingendo" anche in libreria? [SM=x822720]

Letto tutto???? DIVORATO! come anticipato via mail, sul treno, venerdì sera, ho scatenato la curiosità dei vicini che morivano dalla voglia di sapere a cosa erano dovuti quei lacrimoni, impossibili da frenare durante la lettura del capitolo XXXII. A dire il vero non ho nemmeno accennato a frenarli.... in fondo c'è così poca emozione a questo modo, perchè distruggerla sul nascere?
Hai visto giusto.... ora sono davvero combattuta nel tentare di stabilire quale sia il più bello, tra questo e il XVI.... opto per il primo ovviamente, ma solo per questioni di.... affetti molto forti [SM=x822712]

mi riservo un giudizio più approfondito in via privata,però. Non per altro, semplicemente per evitare di rivelare contenuti che i lettori apprezzeranno molto di più scorrenndo il libro passo passo [SM=x822713]
Hotepibre
00mercoledì 27 settembre 2006 22:51
Beh, devo ritenere che il Cap. XXXII sia davvero forte se anche durante la presentazione, qui a Roma, il relatore lo ha addirittura voluto leggere alle circa 200 persone presenti [SM=x822708] !
Sono certo che la curiosità stia rodendo i nostri amici che non hanno letto il libro e, in un certo senso, mi sembra di comportarmi scorrettamente perchè sembra che stia volutamente alimentando questa curiosità per vender libri (che poi è il motivo per cui un libro viene scritto, non trovate?).
Credetemi però, la cosa più bella, per me, è avere i giudizi dei lettori (e Kiya è, ovviamnte, tra questi), sinceri e spassionati.
Ci ho lavorato un anno e mezzo rubando il tempo al sonno ed alle feste comandate e, come ho già detto, ho VISSUTO con i protagonisti e con loro ho sofferto ed amato! E se qualcuno addirittura piange su quel che ho scritto, vuol dire che la loro sofferenza è stata davvero la mia e che sono riuscito a trasmetterla così come la provavo!

[Modificato da Hotepibre 27/09/2006 22.53]

Hotepibre
00sabato 7 ottobre 2006 00:11
dal XIV capitolo
L’acquitrino si stendeva a perdita d’occhio, enormi massi lucidi emergevano dalle nere acque e, di tanto in tanto, si ergevano improvvisamente più alti sollevando grandi nubi d’acqua; dalle nere narici gli ippopotami soffiavano aria e cambiavano la loro indolente posizione mentre piccoli uccelli dal lungo becco ripulivano loro la schiena.
Sulle rive, altrettanto indolenti, i coccodrilli si crogiolavano nel caldo sole morente e neppure minimamente si arrischiavano ad entrare in acqua o ad attaccare gli enormi pachidermi. Esisteva, tra i due mostri, un tacito accordo ed i coccodrilli, d’altronde, sapevano perfettamente che, specie in quei giorni, gli ippopotami li avrebbero, in ogni caso, riforniti di cibo... bastava aspettare!
Hotepibre
00sabato 7 ottobre 2006 00:15
XVI
chissà come lavorava Thutmosi, lo scultore di Akhetaton... beh, io l'ho immaginato così, una sorta di Michelangelo ante litteram:

"Le mani, grondanti acqua, si riappoggiarono su quella massa informe, umida e maleodorante premendola e lisciandola; affondarono in essa spremendone l’acqua e scivolarono trasformandola lentamente in esseri splendenti di vita.

Khnum, il Grande Vasaio, sorrise di certo guardando quel suo discepolo del mondo umano, lui, Dio primevo che plasmava continuamente l’uomo sul suo tornio, non poteva che riconoscere la sua scintilla. Che plasmasse l’argilla, o picchiasse il suo mazzuolo sulla durissima diorite o sul granito, Thutmosi, scultore di Akhetaton, sapeva che suo compito era estrarre dalla materia ciò che essa certo già conteneva e che era lì, in paziente attesa di essere portata alla luce."

-francis-
00sabato 7 ottobre 2006 11:17
Ho iniziato a leggere anch'io il romanzo, e mi sono sorte due curiosità. Tu parli di eunuchi, ma non credo che allora esistessero. Credo siano stati importati dagli arabi. Infatti l'harem, nel senso che lo intendiamo noi oggi, allora non esisteva.
E poi parli del colore verde che significa lutto. Per me questa è una novità. Ma non sono bianche le fasce che cingono la fronte degli antichi egizi nelle scene funebri?
Il verde non è il colore della rinascita?
Hotepibre
00sabato 7 ottobre 2006 13:05
Giuste osservazioni, interessanti e che dimostrano un'attenta lettura del testo (il che non può che farmi piacere), ma ci saremmo mai sognati di andare a chiedere a Manzoni se i "bravi" davvero portavano i capelli nella reticella o se sia corretto che, gli stessi bravi, all'osteria, giocassero a morra stando seduti o in piedi, come in realtà dovrebbe essere? E poi chi ha parlato di "harem" nel senso "arabo" del termine? Esistevano, comunque, quartieri femminili e perchè non accettare l'ipotesi che ci fossero anche eunuchi? C'è chi ci ha scritto serie di romanzi su un eunuco alla corte del faraone, io ho usato quella parola una sola volta in oltre 300 pagine [SM=x822710] !
Per quanto documentato e basato su realtà storico-archeologiche è pur sempre un romanzo, e qualche piccola "licenza" ci si deve pur permettere [SM=x822709] !
Più avanti, ad esempio, vedrai che si parlòa della "skitala", o "scitala", ma gli antichi egizi ne conoscevano l'uso? Quasi sicuramente no (come peraltro riportato nella nota 82)!
Quando una cosa è palesemente "fuor di luogo" nel testo, ho provveduto ad indicarlo nellenote, ma non potevo farlo per TUTTO, avrei scritto un'encilcopedia, non un romanzo. [SM=x822711]

Quanto al colore verde associato ad una cattiva notizia, rammento che agli egizi il mare NON piaceva, tanto che lo chiamavano "il grande Verde". E lo stesso Osiride, non viene forse rappresentato di colore verde quale colore della putrefazione mentre è nero il colore della rinascita?

[Modificato da Hotepibre 07/10/2006 13.13]

Maat Ka Ra
00sabato 7 ottobre 2006 17:24
Penso che i l discorso del colore vada rapportato anche al periodo storico a cui ci si riferisce. Mi sembra ( non ne sono certa) che il verde di Osiride simboleggi la rinascita e che questo concetto sia stato ripreso e reinterpretato durante la fine della XVIII dinastia e fino in età tarda, acendo riferimento ad una usanza risalente invece al Medio Regno...se vi interessa, provo a cercare qualcosa....

Per il resto, cavolo!Vorrei avere il tuo libro! Ora! [SM=x822736] Mi state facendo morire di curiosità..... [SM=x822712]
Hotepibre
00martedì 10 ottobre 2006 16:20
XXVI
...e questo è Horemhab in un momento particolare...

"La piccola sfera nera, lucida come uno specchio d'argento, rifletteva, deformandolo, il bel seno brunito dai cento e cento soli della sua terra lontana.
Horemhab, la testa poggiata sul suo ventre piatto, guardava nella sfera incastonata nell'ombelico di lei e, se solo cambiava di pochi millimetri la sua posizione, vedeva riflesso il suo stesso occhio deformato allo stesso modo.
Poco oltre la minuscola perla, degna di una regina e di cui non se ne vedevano altre nelle Due Terre, un serico ciuffo di peli neri indicava ben altro e più prezioso gioiello. Non ricordava più il suo impronunciabile nome asiatico, ormai lei era, per Horemhab e per tutti, solo Ankh-Nefer, la Bella per Sempre".

pizia.
00mercoledì 11 ottobre 2006 01:36
E bravo Horemheb!
Spero che tu non sia stato troppo cattivo con lui, a me è così simpatico! [SM=x822710]
Hotepibre
00martedì 24 ottobre 2006 15:25
XXXV
...ancora un piccolo "assaggio":

"Il sottile oggetto di metallo si fece strada nella coriacea pelle e, lentamente, strisciò silenzioso verso il basso aprendo un lungo squarcio in cui, altrettanto silenziosamente, l’uomo si insinuò trovandosi nell’ampia tenda.

Due bracieri rendevano calda l’aria all’interno del vasto spazio, ma non per questi l’uomo sudava copiosamente mentre, al chiarore di lucerne ad olio sapientemente disposte per non turbare il sonno dell’occupante della tenda, si avvicinava alla multicolore pila di cuscini su cui due ombre dormivano strettamente abbracciate… era un inconveniente non previsto, l’uomo sapeva che una sola sarebbe dovuta essere la persona, ma non si scompose più del necessario, avrebbe solo dovuto organizzare la propria attività in maniera differente e confidare in un premio maggiore, visto che maggiore sarebbe stato il lavoro."
...
Hotepibre
00venerdì 24 novembre 2006 00:44
...beh, se quello (Drake intendo) mi sfida con il suo "bistrot" in riva al Nilo, con la sua "lista dei vini" DOC, e le sue romantiche coppiette sotto altrettanto romantiche lanterne, allora io vi invito nella mia bettola:

"...[nel suo ricordo] prese di nuovo forma quella fumosa bettola in riva al Grande Fiume, di cui non ricordava neppure il nome, sempre ammesso che ne avesse mai avuto uno… era un vasto stanzone in cui la luce del sole poteva entrare solo da una stretta feritoia per ogni parete, quasi si trattasse di una fortezza, o della più fetida cella della più fetida prigione di Kemi! È vero che non c’era uomo lì dentro che meritasse qualcosa di diverso, ma a lui, pur abituato ai disagi degli accampamenti o a quelli del campo di battaglia, a lui quell’aria proprio non piaceva…"

...forse non altrettanto elegante e sofisticata, ma di certo più veritiera e credibile!
-Kiya-
00venerdì 24 novembre 2006 02:15
Basta!

cedo alla tentazione.... e poi con te che mi stuzzichi come posso farvi fronte????


me lo rigodo daccapo! [SM=x822714]


ho bisogno di Tutmosiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii




(Edizione straordinariaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa:

Svelati i segreti della corte di Akhetaton!

Kiya, ormai stufa della concorrenza con la mielosa e plastica Nefertiti, volge altrove lo sguardo. Abbandona per sempre Akhenaton e trova la gioia fra le braccia dello scultore Tutmosi, che, a sua volta vittima della Bella che Viene (hai capito!!! Un nome un programma...) e desideroso di vendicarsi delle false moine della Grande Sposa Reale, le cava un occhio! .... in senso.... simbolico/metaforico!


Attenzione: dicesi sclero Kiyano, da non confondere assolutamente col genio illustre di Hotep [SM=x822714].... niente niente che qualcuno lo prenda per verità.... [SM=x822718] )


Hotepibre
00venerdì 24 novembre 2006 08:59
...scusa...vuoi dire che ti rileggi il mio libro [SM=x822741] ?

...delle due l'una, o è proprio bello, oppure tu sei matta [SM=x822748] !
Hotepibre
00venerdì 24 novembre 2006 09:07
...un piccolissimo omaggio a Kiya:

"Quante volte la Dea Iside, la Luna, si era rivolta a lui con la sua dolce voce accarezzandolo e mostrandogli interminabili strade, che si perdevano nel nulla, lungo le quali egli avrebbe voluto incamminarsi conversando della sua arte con un discepolo che, però, non esisteva poiché sembrava quasi che la razza stessa degli scultori di Akhetaton si stesse spegnendo con lui."
-Kiya-
00martedì 28 novembre 2006 02:13
Re:

Scritto da: Hotepibre 24/11/2006 9.07
...un piccolissimo omaggio a Kiya:

"Quante volte la Dea Iside, la Luna, si era rivolta a lui con la sua dolce voce accarezzandolo e mostrandogli interminabili strade, che si perdevano nel nulla, lungo le quali egli avrebbe voluto incamminarsi conversando della sua arte con un discepolo che, però, non esisteva poiché sembrava quasi che la razza stessa degli scultori di Akhetaton si stesse spegnendo con lui."



[SM=x822748]

spero non me ne vorrai per essermi permessa di riportare questo brano, ma la mia sfrontatezza andrà oltre...

"... mai nessun amore era stato più dolce, mai nessun amante era stato più delicato, mai le parole avevano saputo narrare amore più grande ed eterno... Thutmosi era seduto sotto il frondoso sicomoro e guardava verso l'abitazione aspettando che ne uscisse il motivo stesso del suo sguardo. A che servivano gli occhi se non per ammirare l'amore?"
-Kiya-
00martedì 28 novembre 2006 02:30
ed ecco la reale motivazione per cui ho riaperto questo topic. Dopo svariati brani inseriti dall'autore, su sua personale selezione, mi prendo una libertà non autorizzata e riporto qui a seguire le prime righe del volume in oggetto.
Un inizio magistrale e carico di tristezza per me.

"La corona doppia, su cui svettavano le Due Signore, rotolò sul braccio, poi indugiò sulle ginocchia e quindi, quasi timorosa di essere causa del più grande cataclima dopo il Nun, il caos primordiale, cadde al suolo, seguita dai lunghi nastri posteriori, sfiorando i sandali d'oro sotto cui erano incisi i Nove Archi, i nemici delle Due Terre.
Pigramente la corona rotolò ancora per qualche istante, poi si fermò schiacciando contro la terra Nekhbet, l'avvoltoio Signora del paese del Sud, e Uto, la dea cobra Signora del Delta.

Nefer-Kheperu-Ra tentò di alzare il capo e rivolse, per quanto glielo permetteva quella stanchezza spossante, lo sguardo al sole che moriva oltre le colline, quindi chinò la testa verso il petto ansante e si addormentò... per sempre!

La mano, ormai inerte, lasciò cadere la coppa d'oro che ancora stringeva e che ruppe il silenzio della sala facendo sobbalzare, per quanto fossero pronte al suo rumore, le quattro persone che circondavano il trono."



Non riesco a negarlo e nemmeno intendo mentirvi:
leggendo queste parole ho veramente desiderato di essere colei che 3300 anni fa portava, con diritto, il nome che mi sono cucita addosso. Ma, ancor di più, ho desiderato poter afferrare una coppa dorata e scagliarla via, con tutta la forza che l'Amore mi avrebbe concesso.

Provate a soffermarvi per un istante sulla frase riportata in rosso. Leggetela più d'una volta, se necessario (ma sono certa che una sarà suffciente). Chiudete li occhi e provate ad immergervi in quell'immagine....





...sapreste trattenere le lacrime?
Hatshepsut76
00martedì 28 novembre 2006 08:56
direi proprio di no...
Hotepibre
00martedì 28 novembre 2006 10:26
eh si, si si! Qualche post fa mi chiedevo se quella di Kiya fosse follia, ora debbo dire che lo è certamente [SM=x822748] .

Vorrei ringraziare Kiya per le bellissime cose che scrive del mio libro; è attraverso le sue parole, più che le mie, che i miei personaggi diventano vivi.. d'altro canto, gli antichi egizi non credevano forse che pronunciare il nome di un defunto servisse a farlo rivivere?

pizia.
00giovedì 10 maggio 2007 23:34
Hop letto e riletto sette volte la seconda/terza pagina del primo capitolo...
Eh sì, come sempre è Smenkhkara che non mi lascia dormire.
So che poi sparerai a zero su di lui, ma per ora mi lusingo del fatto che fosse anche lui bello come Tut! [SM=x822749]
Hotepibre
00venerdì 11 maggio 2007 11:28
Beh, che "il mio Smenkhara" sia bello è un dato di fatto... del resto... non potrebbe essere altrimenti... [SM=x822711]

Buon proseguimento di lettura... poi mi dirai!
Hotepibre
00martedì 26 giugno 2007 16:24
16/07/2007: presentazione libro a Roma
...il 16 luglio 2007 ore 20.30, al "Belvedere Cederna" che sovrasta i Fori Imperiali a Roma (una cornice stupenda, sovrasta il Colosseo ed è dinanzi alla Basilica di Massenzio), verrà presentato il mio libro.

...e fatemi essere un po' orgoglioso di quel che ha detto uno scrittore famoso come Valerio Massimo Manfredi: "...l’autore, adotta un formato molto particolare, direi unico, io non ne ho mai visti! ...Ci sono dei passaggi in questo libro di grande, grandissima intensità, le scene d’amore, per esempio, sono tutte bellissime, i dialoghi sono bellissimi, ed anche le scene di "noir", del delitto, o le scene violente degli scontri armati; in più una cosa che, quando lo leggerete vi colpirà, l’occhio del regista cinematografico.
...bisogna aver passato una vita a leggere e a studiare, ...bisogna avere una cosa che non si può invece imparare, o ce l’hai o non ce l’hai, il talento! Ecco, Giuseppe ce l’ha!


...se quella sera non avete proprio nulla da fare, se siete a Roma, fatevi una passeggiata! ...sarà anche l'occasione per conoscerci!
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