Discutiamo su: Monoteismo Ebraico -

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-Kiya-
00giovedì 26 ottobre 2006 01:16
Vi riporto questo artiicolo che ho letto su www.adncronos.com.

L'ho trovato molto interessante, poichè attesta quanto ho sempre creduto e quanto anche molti fra voi condividono (vero, Pizia? [SM=x822711] )
Ossia la teoria che il monoteismo e l'aniconismo non nacquero con la religione ebraica, bensì con Akhenaton [SM=x822706]


"Presso gli Ebrei l'affermazione del monoteismo, accompagnato dall'aniconismo, cioe' il divieto di rappresentare la divinita' con immagini, e' collocabile solo a partire dal VII secolo a.C. ''E ancor piu' dopo l'esilio babilonese del VI secolo, quando di ritorno da Babilonia, grazie all'editto del re persiano Ciro il Grande, con la scomparsa delle strutture politiche, la comunita' israelitica trovo' nella fede religiosa il suo principale elemento di coesione nazionale''. E' quanto sostiene Ida Oggiano, ricercatrice dell'Istituto per lo studio delle civilta' italiche e del Mediterraneo antico del Cnr, nel volume ''Dal terreno al divino. Archeologia del culto nella Palestina del primo millennio'', edito da Carocci e presentato oggi a Roma nella sede del Consiglio nazionale delle ricerche.

A rivelare queste nuove datazioni sulla storia della religione in Palestina, in modo autonomo rispetto alla Bibbia, e' l'archeologia, mediante l'interpretazione di testi materiali delle antiche pratiche di culto. Durante l'eta' del Ferro, spiega Ida Oggiano, nell'area palestinese convivevano numerose espressioni delle divinita': dalle statue ammonite, alle piu' umili ma assai espressive terracotte di En Hazeva e Horvat Qimit, fino alle rappresentazioni divine in forma di simboli della glittica sia locale che d'importazione.

''Nella tradizione religiosa vicino-orientale esisteva anche una coppia divina - continua Oggiano - pertanto la rappresentazione di una divinita' femminile accanto a Yahweh sarebbe coerente con quanto accade in altri ambiti religiosi di questo territorio. A testimoniare la presenza di una divinita' femminile nella Giudea, tra VIII e VI secolo a C, e' il ritrovamento di un tipo di figurina in terracotta, identificabile con una dea, forse Asherah, contraltare di Yahweh. Tale divinita' e' rappresentata con un corpo conoidale, privo di indicazione delle gambe e del sesso, con le braccia piegate a sostenere un grosso seno e il volto incorniciato da una capigliatura a casco movimentata da fitti riccioli di tipo egittizzante''.


Non conosco il testo citato, quindi non sono in grado di valutare quanto sia attendibile la tesi presentata. A giudicare da quanto indicato (prove archeologiche), sembrerebbe però appurato che in origine Yahweh... non era solo [SM=x822712]
pizia.
00sabato 28 ottobre 2006 21:42

L'ho trovato molto interessante, poichè attesta quanto ho sempre creduto e quanto anche molti fra voi condividono (vero, Pizia? )



[SM=x822750] verissimo!

A proposito di ciò, vi racconto una cosa che mi è accaduta:

Gironzolando per forums con l'intento di discutere con dei tecnici alcuni aspetti della storia egizia, ho fatto anche il passo di iscrivermi ad un forum di psicoanalisti e neurologi.
L'argomento che intendevo discutere era naturalmente uno dei miei cavalli da battaglia, il totemismo nella genesi della religione.

Ho scritto in un topic che ho trovato l'opera di Freud "Totem e Tabù" molto interessante ed applicabile senza difficoltà alla materia di cui mi interessavo, cioè l'Antico Egitto, ma chiedevo il loro aiuto per andare oltre, cioè conoscere i pareri degli oppositori e continuatori di quest'opera.

In tutta risposta, (devo ammettere però tempestiva), mi è stato consigliato un titolo di un autore, autorevole, per carità, ma fuori tema, che ha studiato la tesi di Freud del "Der Mann Mose", e confutata in toto.

Non ho avuto il coraggio di replicare, anche perché in quel forum sono molto tesi, si danno del lei e si chiamano dottore l'uno con l'altro, quindi mi ripropongo di leggere il testo che mi hanno indicato prima di tornare a bussare con la storia del totemismo!
[SM=x822752]
Però è significativo, come quando si parli di Egitto venga sempre fuori Mosè e l'ebraismo... [SM=x822737]

[Modificato da pizia. 28/10/2006 22.02]

-Kiya-
00mercoledì 1 novembre 2006 15:15
Credo sia normale, in effetti, Cara Pizia...

è nota infatti l'ossessione di Freud per la figura di Mosè. Ed è approfondibile nel suo studio "L'Uomo Mosè" edito da Bollati Boringhieri.

Per continuare sul filone, ti consiglierei di procurarti in biblioteca anche l'opera di Jan Assmann, indubbiamente altrettanto interessante [SM=x822712]

Hotepibre
00giovedì 2 novembre 2006 18:39
Sullo stesso argomento "Mosè l'egiziano" (in cui ci sono parecchi rimandi al "Der Mann Mose" di Freud) di J.Lehmann, ed. Garzanti.
Merytaton62
00martedì 30 marzo 2010 17:35
In materia di ebraismo sono notevolmente ignorante, ma anche a me pare di ricordare che,inizialmente , Jahvè fosse affiancato da una divinità femminile.

Forse sto per dire una sciocchezza, ma sono dell'idea che il pensiero umano evolva spontaneamente verso la semplificazione, per cui è possibile che più popoli siano approdati autonomamente all'idea di un dio unico.Mi spiego meglio:è possibile che gli ebrei avrebbero dato vita al monoteismo anche se non ci fosse stato Akhenaton (non lo sapremo mai).

E' noto che,a lcuni secoli più tardi, i popoli iranici avrebbero diffuso lo zoroastrismo, religione pure essa grossomodo monoteista, in cui la forza creatrice era simboleggiata dal fuoco e che, come icona, aveva il disco solare alato.
pizia.
00martedì 30 marzo 2010 22:29
[SM=x822752] divertentissimo questo topic, grazie per averlo riesumato!
Vi racconto un ultimo sviluppo della vicenda: al forum di psicoanalisti è stato interdetto l'accesso ai non psicoanalisti, non so se questo fatto possa essere in connessione con la mia (dichiarata) intrusione nel loro ambito, o meno, fatto sta che non riuscii più ad entrare!
Non sono dunque riuscita a rispondere al gentile consiglio, né a far capire loro quanto poco mi interessasse il Mosé di Freud, a discapito di argomenti più ... psicologici.

Ma per tornare in topic, nel libro di Finkestein e Silberman, "Le tracce di Mosé", viene spiegato molto bene come gli archeologi ricostruirono la storia dell'evoluzione della teologia ebraica.
In pratica la regione del Vicino Oriente, teatro delle vicende bibliche, è stata letteralmente passata al setaccio, proprio per la sua importanza storico-religiosa, spesso alla ricerca di risposte, ancor più spesso alla ricerca di sole conferme.
Il risultato è stato il ritrovamento e la datazione, anche assoluta, di una grandissima quantità di luoghi di culto legati a tradizioni antiche, definibili idolatre secondo la logica del libro sacro.
Il territorio di Israele e di Giuda pertanto, era abitato da persone molto legate ai culti tradizionali, anche quando a Gerusalemme già si teorizzava l'esistenza di un Dio unico e di un unico luogo di culto.
Successe un po' come ad Akhetaton: l'autorità politica ufficiale stava formando una nuova dogmatica da imporre a tutta la popolazione, però, nelle famiglie, nell'intimità delle case private si continuava a invocare la protezione degli dei tradizionali, tramite strumenti tangibili e più facilmente comprensibili.
Merytaton62
00martedì 30 marzo 2010 22:47
Credo che nessuna religione sia mai riuscita ad imporsi nel giro di pochi anni.

Tracce di antichi riti pagani sono riconoscibili pure in molte cerimonie che fanno parte della nostra religiosità popolare:mi riferisco - tanto per fare un esempio - ad una ricorrenza in cui la statua di un santo viene portata in processione attorniata da serpenti (visto alla TV molti, molti anni fa). Mi pare sia una tradizione di qualche paese dell'Italia centro-meridionale (qualcuno mi corregga se sbaglio).

roberta.maat
00martedì 30 marzo 2010 23:21
La statua del santo di cui parli rappresenta S.Domenico. La cerimonia si svolge a Cocullo, in provincia dell'Aquila, credo la prima domenica del mese di maggio, ma non sono sicura della data. Nei giorni che precedono la ricorrenza si organizzano vere e proprie battute di caccia per la raccolta delle serpi che, successivamente vengono poi restituite all'ambiente nel rispetto dell'equilibrio naturale.
Si possono vedere fedeli al Santo di tutte le età, compresi bambini, che partecipano alla processione "ornati" di rettili inoffensivi ma, a mio parere, comunque orripilanti.

Non so dire se vi siano riferimenti pagani se non quello di propiziarsi il Santo che pare avesse liberato il paese dalla piaga delle serpi.
Non aggiungo altre notizie su questa strana festività di cui si può agevolmente leggere girando nel web e che non mi attrae assolutamente. [SM=g1619695] [SM=x822740]
Hotepibre
00martedì 30 marzo 2010 23:26
...beh, considerando che Maometto iniziò la sua predicazione nel 610 e che morì nel 632, direi che ci troviamo proprio dinnanzi ad una religione affermatasi nel giro di pochissimi anni (sia pur con le sue differenze che ancora oggi spaccano la religione islamica, ma del resto non è così anche per la religione cattolica?) e che oggi raccoglie oltre 1,5miliardi di persone.

Ah, dimenticavo, a proposito di religioni affermatesi nel giro di pochi anni, anche Gesù predicò SOLO per TRE anni...

Che le religioni (di qualunque si tratti) siano, poi, una "summa" di altre religioni e credenze precedenti, direi che è un dato di fatto. Niente di più semplice, infatti, che sostituirsi alla religione precedente (ha anche un nome preciso questo sistema, ma non ricordo quale ora) acquisendone metodi e lughi di culto.

Peraltro, la stessa religione cattolica forse che non si sostituì, più o meno moderatamente e pacificamente, a religioni "pagane" preesistenti?
Andare al tempio e vedersi mutare la statua della "vergine" di turno con quella di un'altra "vergine" e quella del bambino che ha tra le braccia con un altro bambino è la cosa più "semplice" che si possa fare: "da oggi non si chiamerà più così, ma avrà altri attibuti e si chiamerà...".

Ne abbiamo parlato già altre volte, ma non è certo un caso se la Madonna venga rappresentata, esattamente come Iside, in piedi su una falce di luna, o se la data di nascita del Cristo corrisponda a quella di Mitra. Quanto al paganesimo, direi che la religione cattolica ne è intrisa, anche se non ce ne rendiamo conto e se coloro che di quella religione sono i detentori fanno di tutto per dire il contrario.
-Kiya-
00martedì 30 marzo 2010 23:40
Aldilà dei tempi di imposizione, indubbiamente lunghi anche a mio parere, c'è da aggiungere che tutte e tre le grandi religioni mondiali moderne hanno subito "contaminazione" da parte delle religioni pagane dell'antichità.
Forse "subire" non è il verbo più corretto, poichè abbiamo già appurato in altre discussioni che spesso si è volutamente adottato determinati usi pagani, adattandoli al "nuovo" Credo, per rendere più semplice la conversione dei fedeli.
Visto che siamo in periodo Pasquale, mi rifaccio ad esempio al rito dell'ulivo, quale simbolo di pace.
Un simbolo molto forte nella religione Cristiana, il quale, apparentemente, rimanda a un episodio biblico che narra di una folla di Ebrei che vanno incontro al Cristo, ognuno tenendo tra le mani un rametto d'ulivo. Eppure, da una superificiale ricerca è riscontrabile che questo era un simbolo molto forte già nella mitologia Greca (Atena vinse una battaglia contro Poseidone, donando un semplice ramo d'ulivo agli Ateniesi e guadagnando così il loro seguito) e, presumibilmente, anche in quella Egizia.
Ipotizzo che lo fosse, semplicemente perchè non ho mai avuto occasione di approfondire in proposito, tuttavia vi sono riscontri che inducono a ritenerlo tale. Ho particolarmente presente un frammento proveniente da Akhetaton (non vogliateme se insisto con quel periodo, dipende solo dal fatto che essendo il mio preferito è quello che ho più ampiamente documentato), nel quale si vede con chiarezza una mano che offre un ramo d'ulivo all'Aton, il quale lo accoglie con una delle manine dei suoi raggi. E' un frammento bellissimo, che condivido qui di seguito con voi e che lascia intuire una profonda valenza religiosa associata a questa pianta.
RAMSY
00martedì 30 marzo 2010 23:43
Re:
Merytaton62, 30/03/2010 22.47:

Credo che nessuna religione sia mai riuscita ad imporsi nel giro di pochi anni.

Tracce di antichi riti pagani sono riconoscibili pure in molte cerimonie che fanno parte della nostra religiosità popolare:mi riferisco - tanto per fare un esempio - ad una ricorrenza in cui la statua di un santo viene portata in processione attorniata da serpenti (visto alla TV molti, molti anni fa). Mi pare sia una tradizione di qualche paese dell'Italia centro-meridionale (qualcuno mi corregga se sbaglio).





Non credo che "rito pagano" sia il termine giusto: credo tu stia parlando di San Domenico che visse nell’atmosfera della spiritualità monastica benedettina, dedito alla fondazione di eremi e di conventi in Abruzzo e nel Lazio, quindi un uomo di chiesa a tutti gli effetti.

www.comune.cocullo.aq.it/festa.asp
RAMSY
00martedì 30 marzo 2010 23:51
Re:
Hotepibre, 30/03/2010 23.26:


Andare al tempio e vedersi mutare la statua della "vergine" di turno con quella di un'altra "vergine" e quella del bambino che ha tra le braccia con un altro bambino è la cosa più "semplice" che si possa fare: "da oggi non si chiamerà più così, ma avrà altri attibuti e si chiamerà...".




E che dire delle Madonne nere? come devono essere considerate?
Hotepibre
00martedì 30 marzo 2010 23:52
...a proposito dell'ulivo, questo ha, nella religione cattolica, una duplice valenza: simbolo di rinascita e di pace.

Non dimentichiamo, infatti, che dopo i 40 giorni del diluvio Noè lasciò uscire dapprima un corvo, poi una colomba ed entrambi tornarono all'arca poichè non avevano trovato un luogo asciutto su cui poggiarsi. Uscita nuovametne la colomba questa tornò con il ramo d'olivo nel becco a simboleggiare, quindi, il ritorno alla pace del Dio che aveva scatenato il diluvio, ma anche la rinascita della vita.

Ma si consideri anche quanto importante era la coltura dell'olivo, ad esempio, presso i greci, visto che per la legge "solonica" era prevista addirittura la condanna a morte per chi non rispettava gli olivi mentre a Roma, chi coltivava olivi era esentato dal servizio militare.

La sacralità dell'olivo, inoltre, derivava anche dal fatto che, proprio nei templi egizi, con l'olio si alimentavano le lampade che illuminavano i sancta sanctrorum degli Dei.

Ma un'altra credenza di tipo pratico è pure legata all'olivo ed alla pace che esso rappresenta: come noto, perchè un olivo giunga a maturazione e dia frutti, ci vogliono anni ed anni; si riteneva, perciò, che se un olivo era giunto alla fase fruttifera fosse sintomo che, in quella terra, da anni ed anni, non c'erano guerre che, altrimenti, avrebbero devastato i campi!
-Kiya-
00martedì 30 marzo 2010 23:55
Una cosa indubbiamente pagana c'è, ma non solo in questa specifica celebrazione, bensì in tutte le processioni che interessano i santi : la processione è di per sè un rito che ha radici antiche. Portare a spalla la divinità per le vie della città, durante giorni prestabiliti, rispondeva all'esigenza di accontentare il popolo, che in quella circostanza aveva l'unica opportunità di poter ammirare la statua del dio. Come in Grecia, così ancora prima, in Egitto, nei luoghi sacri, in cui la statua della divinità era posta, potevano infatti accedere soltanto i sacerdoti.

RAMSY
00martedì 30 marzo 2010 23:56
Re:
-Kiya-, 30/03/2010 23.40:

Visto che siamo in periodo Pasquale, mi rifaccio ad esempio al rito dell'ulivo, quale simbolo di pace.
Un simbolo molto forte nella religione Cristiana, il quale, apparentemente, rimanda a un episodio biblico che narra di una folla di Ebrei che vanno incontro al Cristo, ognuno tenendo tra le mani un rametto d'ulivo. Eppure, da una superificiale ricerca è riscontrabile che questo era un simbolo molto forte già nella mitologia Greca (Atena vinse una battaglia contro Poseidone, donando un semplice ramo d'ulivo agli Ateniesi e guadagnando così il loro seguito) e, presumibilmente, anche in quella Egizia.


Non vorrei fare confusione ma l'ulivo non era nel becco della colomba che è andata incontro a Noè in segno che il diluvio era finito? [SM=x822741]

RAMSY
00martedì 30 marzo 2010 23:58
Re:
Hotepibre, 30/03/2010 23.52:

Non dimentichiamo, infatti, che dopo i 40 giorni del diluvio Noè lasciò uscire dapprima un corvo, poi una colomba ed entrambi tornarono all'arca poichè non avevano trovato un luogo asciutto su cui poggiarsi. Uscita nuovametne la colomba questa tornò con il ramo d'olivo nel becco a simboleggiare, quindi, il ritorno alla pace del Dio che aveva scatenato il diluvio, ma anche la rinascita della vita.




Ecco...appunto [SM=g999108] [SM=g999108]
-Kiya-
00mercoledì 31 marzo 2010 00:02
Re:
Hotepibre, 30/03/2010 23.52:



La sacralità dell'olivo, inoltre, derivava anche dal fatto che, proprio nei templi egizi, con l'olio si alimentavano le lampade che illuminavano i sancta sanctrorum degli Dei.





Indubbiamente l'ulivo fu apprezzato, forse più per le sue qualità estetiche (albero da giardino) che non per i suoi frutti. In effetti fu introdotto in Egitto soltanto durante il Nuovo Regno. Per la maggiore, quindi, si utilizzava olio di palma e non solo per le lucerne, ma anche come condimento. Mentre per quest'ultimo utilizzo, l'olio d'oliva restò scarsamente apprezzato.

Leggo su alcuni siti che l'ulivo sarebbe stato introdotto in Egitto addirittura dalla dea Iside, che ne fece apprezzare le proprietà. Tuttavia non trovo riscontri nel mito a riguardo.

Hotepibre
00mercoledì 31 marzo 2010 00:02
...quanto alla leggenda greca citata da Kiya, in realtà si trattava di una vera e propria gara a chi tra i due Dei avrebbe dato all'uomo la cosa più utile.
Poseidone, Dio del mare e delle acque, fece scatirure da una roccia una sorgente i cui flutti impetuosi diedero vita al cavallo utile all'uomo per lavorare e per far la guerra, ma Atena piantò a terra la sua lancia (quindi oggetto di guerra) e questa si trasformò in un albero verde che produceva frutti buoni da mangiare, che davano calorie nella vita di tutti i giorni, cosmetici, ma anche la luce nelle notti buie.
Gli uomini avrebbero perciò decretato la vittoria di Atena e, in suo onore, fondarono una città: Atene.

Non a caso, sull'Acropoli, proprio nei pressi del Partenone, ancora oggi viene coltivato un Olivo.
RAMSY
00mercoledì 31 marzo 2010 00:06
Re:
-Kiya-, 30/03/2010 23.55:

Una cosa indubbiamente pagana c'è, ma non solo in questa specifica celebrazione, bensì in tutte le processioni che interessano i santi : la processione è di per sè un rito che ha radici antiche. Portare a spalla la divinità per le vie della città, durante giorni prestabiliti, rispondeva all'esigenza di accontentare il popolo, che in quella circostanza aveva l'unica opportunità di poter ammirare la statua del dio. Come in Grecia, così ancora prima, in Egitto, nei luoghi sacri, in cui la statua della divinità era posta, potevano infatti accedere soltanto i sacerdoti.





Io aggiungerei anche le ostensioni, come la sindone, il sangue di San Gennaro e tutte le reliquie sparse per il mondo, tra cui tante "tarocche"( ricordo di aver sentito in qualche documentario che ci sarebbero oltre dieci chiodi ritenuti appartenenti alla croce di Cristo [SM=g1361799] ) che servivano in origine ad accogliere più fedeli possibili.
pizia.
00mercoledì 31 marzo 2010 00:09
Ah, dimenticavo, la consorte di YHVH era Ashera, credenza diffusa ancora nel VIII secolo a.C. in tutta l'area interessata, dal nord di Israele fino nel Sinai; nel regno di Giuda tutti i siti tardo- monarchici hanno restituito centinaia di statuette femminili riconducibili a culti della fertilità collegati a questa divinità.
E' abbastanza normale per quel periodo, considerando la diffusione di "famiglie" formate da padre, madre e figlio un po' presso tutte le civiltà del bacino del Mediterraneo e delle aree connesse culturalmente.
Anche in Egitto qualche anno prima, i teologi si sforzarono di formare delle improbabili famiglie come Ptah-Sekhmet-Nefertum, Osiride-Nefti-Anubi...
Hotepibre
00mercoledì 31 marzo 2010 00:11
...beh, senza contare le numerose "autentiche lance di Longino", o i pezzi della vera croce (che se incollati assieme forse darebbero una foresta intera), o i denti di Santa Apollonia (protettrice dei dentisti) che se raccolti da tutti i reliquiaru sparsi nel modno basterebbero a dimostrare che 'sta santa doveva essere una specie di capodoglio gigante...

Tuttavia Kiya ha ragione quando dice che la "processione" del "Santissimo" aveva di certo lo scopo di portarlo alla visione di coloro che mai lo avrebbero visto poichè era chiuso nel "sancta Sancotorum" a cui poteva accedere solo il "sommo sacerdote". del resto, ancora oggi, sia pure per "interposta cosa", forse che le ostie (simbolo e corpo del Cristo durante la messa) non sono forse conservate nascoste sopra l'altare?
-Kiya-
00mercoledì 31 marzo 2010 00:11
Re: Re:
RAMSY, 30/03/2010 23.56:


Non vorrei fare confusione ma l'ulivo non era nel becco della colomba che è andata incontro a Noè in segno che il diluvio era finito? [SM=x822741]





Mi sono rifatta a un racconto più recente, quello di Gesù al Getsemani (il Frantoio), dopo l'ultima cena. Sarò stata influenzata dalla cinematografia.... :D
pizia.
00mercoledì 31 marzo 2010 00:16
Accidenti se è andata avanti la discussione nel tempo in cui ho scritto un messaggio, fra l'altro, abbastanza breve!
Forse ho scritto qualcosa già detta, senza volere...
pizia.
00mercoledì 31 marzo 2010 00:20
Re:
-Kiya-, 30/03/2010 23.55:

... la processione è di per sè un rito che ha radici antiche. ...



La processione l'hanno inventata gli egizi [SM=x822710] (sono troppo forti, hanno inventato quasi tutto!)


RAMSY
00mercoledì 31 marzo 2010 00:20
Re:
Hotepibre, 31/03/2010 0.11:

forse che le ostie (simbolo e corpo del Cristo durante la messa) non sono forse conservate nascoste sopra l'altare?




Penso che se fossero sopra una mensola di fianco al confessionale perderebbe un po' di significato [SM=g999103]
Hatshepsut76
00mercoledì 31 marzo 2010 00:27
Re:
roberta.maat, 30/03/2010 23.21:

La statua del santo di cui parli rappresenta S.Domenico. La cerimonia si svolge a Cocullo, in provincia dell'Aquila, credo la prima domenica del mese di maggio, ma non sono sicura della data. Nei giorni che precedono la ricorrenza si organizzano vere e proprie battute di caccia per la raccolta delle serpi che, successivamente vengono poi restituite all'ambiente nel rispetto dell'equilibrio naturale.
Si possono vedere fedeli al Santo di tutte le età, compresi bambini, che partecipano alla processione "ornati" di rettili inoffensivi ma, a mio parere, comunque orripilanti.

Non so dire se vi siano riferimenti pagani se non quello di propiziarsi il Santo che pare avesse liberato il paese dalla piaga delle serpi.
Non aggiungo altre notizie su questa strana festività di cui si può agevolmente leggere girando nel web e che non mi attrae assolutamente. [SM=g1619695] [SM=x822740]



Non conoscevo questa usanza all'Aquila... Non sapevo nemmeno che s. Domenico venisse celebrato in Abruzzo... La celebrazione di cui parli mi sembra così strana... magari poi chiederò dove vado di solito; chissà che non mi sappiano dare ragguagli in merito...


Merytaton62
00mercoledì 31 marzo 2010 09:19
Rispondo a Ramsy: non metto in dubbio che S.Domenico sia stato un autentico uomo di chiesa, ma in questo ed il altri casi la devozione popolare si esprime con modalità prese da riti più antichi.

Per Hotepibre:Gesù hapredicato solo tre anni, ma il cristianesimo per affermarsi ci ha impiegato un paio di secoli (se non di più).Se non erro, in principio era solo una delle "nuove" religioni messianiche provenienti dal medio oriente...pare si sia affermata perchè a diffrenza di altre che privilegiavano determinate categorie , aveva un carattere d'universalità ( es:uomini e donne sullo stesso piano).
Hotepibre
00mercoledì 31 marzo 2010 10:18
Re:
Merytaton62, 31/03/2010 9.19:


...
Per Hotepibre:Gesù hapredicato solo tre anni, ma il cristianesimo per affermarsi ci ha impiegato un paio di secoli (se non di più). Se non erro, in principio era solo una delle "nuove" religioni messianiche provenienti dal medio oriente...pare si sia affermata perchè a diffrenza di altre che privilegiavano determinate categorie , aveva un carattere d'universalità ( es:uomini e donne sullo stesso piano).



...una cosa è imporsi, altra è "affermarsi": è innegabile che anche la religione cattolica si sia affermata, esattamente come ogni altra religione, in secoli proprio perchè, normalmente si devono passare, e talvolta superare, ostacoli come la difficoltà di "disseminazione" della nuova "filosofia" religiosa (e nell'anno "33" circa, e seguenti, questo era di certo difficilissimo), la necessità di usare un linguaggio adatto al "target" cui si vuole giungere con quella particolare ideologia, o la stessa diffidenza iniziale.
Non dimentichiamo, ad esempio, che i cristiani, per il "mondo di fuori", per coloro che cioè non ne conoscevano i "misteri", erano assimilati praticamente a dei mostri: mangiavano la carne di un uomo e ne bevevano il sangue... voi cosa pensereste di una nuova religione, a voi sconosciuta, che dicesse certe cose?

Ovvio che, come per qualsiasi "prodotto", il marketing è importante e ci sono prodotti che "vanno alla grande", mentre altri non li compera nessuno. Diciamo che la religione cattolica ha avuto un ottimo marketing...

Ramsy ha scritto, a proposito delle ostie chiuse in "cassaforte":

Penso che se fossero sopra una mensola di fianco al confessionale perderebbe un po' di significato


...vorrei chiarire, come avevo peraltro accennato con la frase "(simbolo e corpo del Cristo durante la messa)" , che mi riferivo a quel che rappresentano (il corpo di Cristo), e non certo alla materialità della cosa (acqua e farina). In tal senso, il fatto che siano chiuse nel tabernacolo sull'altare in qualche modo evoca il "sancta sanctorum" degli antichi templi.
NEFERNEFERURE
00mercoledì 31 marzo 2010 11:41
Il frammento con l'Ulivo offerto all'Aton è semplicemente meraviglioso....!!

Per quanto riguarda le Madonne nere ho letto che la loro valenza, anche
in questo caso, abbia un richiamo al rito pagano della Madre Terra.
Merytaton62
00mercoledì 31 marzo 2010 12:04
Sì, il frammento amarniano rappresentante il ramoscello d'ulivo è davvero splendido. Qualcuno sa dov'è conservato? [SM=x822741]

Bella anche l'assimilazione del culto delle varie Madonne Nere a quello della Madre Terra. Non ci avevo mai pensato...

Per hotepibre:quando si cerca di ostacolare la diffusione di una nuova corrente di pensiero (che si tratti di una religione o di una ideologia politica non fa differenza) spesso si ricorre ad immagini forti, il più delle volte infondate:anche dei comunisti, se non sbaglio, si diceva che mangiassero bambini... [SM=x822728]
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