Deir el-Medina:Le divinità del pantheon locale - Ahmes Nefertari e Amenhotep I

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-Kiya-
00giovedì 6 luglio 2006 01:38

Ahmes Nefertari e Amenhotep I in una raffigurazione
conservata al Museo di Berlino



Innumerevoli monumenti votivi (statuette, bassorilievi, ex voto, stele, ostraca figurati), venuti alla luce a Deir el Medina, testimoniano l'esistenza di un fervente culto postumo riservato alla memoria della regina Ahmes Nefertari e di suo figlio Amenhotep I, due sovrani dell'inizio della XVIII dinastia (1550 - 1500 a.C.), considerati i santi patroni del villaggio e della comunità che lo abitava. Un secolo dopo la loro morte, durante il regno di Amenohotep III (1391-1353 a.C.), la regina e suo figlio divengono oggetto di un culto postumo eccezionale, in cui assumono il ruolo di antenati protettori e di eroi carismatici. In uno slancio collettivo e spontaneo, la popolazione tebana e quella di Deir el Medina si pongono sotto la protezione di questa coppia premurosa, che sa ascoltare ed esaudire le preghiere, per quanto esse siano modeste. Questa capacità di prestare attenzione a tutte le richieste e di ricomporre le liti interne del villaggio è sottolineata dalla presenza di orecchi incisi sulle stele o depositati come oggetti votivi ai piedi dei santuari. Divinità della vita quotidiana, i due sovrani erano spesso associati anche alle divinità dell'oltretomba, con il compito di propiziare il passaggio dei defunti nell'aldilà. È del resto probabile che le bellissime statuette in legno raffiguranti la regina, splendide testimonianze dell'abilità degli scultori di Deir el Medina, provengano dalle tombe degli artigiani locali.
pizia.
00giovedì 6 luglio 2006 18:11
E' da notare come la coppia divinizzata sia Madre-Figlio, anziché Moglie-Marito.

La teologia egizia conia un tipo che sarà alla base della religiosità cattolica, più orientata verso la divinizzazione del rapporto fra i primi due, considerato sacro e pulito, al contrario del secondo decisamente "pagano"
-Kiya-
00giovedì 6 luglio 2006 18:23
Re:

Scritto da: pizia. 06/07/2006 18.11
E' da notare come la coppia divinizzata sia Madre-Figlio, anziché Moglie-Marito.

La teologia egizia conia un tipo che sarà alla base della religiosità cattolica, più orientata verso la divinizzazione del rapporto fra i primi due, considerato sacro e pulito, al contrario del secondo decisamente "pagano"



essendo questo un caso isolato, non so se è corretto riconoscere un filo conduttore con un'ipotetica assimilazione alla coppia divina Iside-Horus...
pizia.
00lunedì 10 luglio 2006 00:44
Fammi cercare... la coppia divina Iside - Horus ha una tradizione molto antica, sono convinta di aver visto qualcosa delle prime dinastie.
Però era un Horus - bambino, non già adulto.
Ma la pelle nera vuol dire qualcosa, ho letto da qualche parte, (ah! la vecchiaia!), devo andare a cercare.
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