Come diventare Egittologo

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-Kiya-
00lunedì 15 maggio 2006 01:54
di Alessandro Roccati



Alcune informazioni...

La formazione di egittologo è stata a lungo perseguita in Italia in forma privata (da pochi), spesso appoggiandosi a strutture scientifiche progredite presenti in altri paesi europei.

Dal 1955 l'istituzione di cattedre universitarie per l'insegnamento dell'egittologia presso atenei sempre più numerosi ha offerto la possibilità da un lato di conseguire una preparazione di base all'interno di un piano di studi inquadrato nel corso di laurea in Lettere, che poteva essere ulteriormente approfondita con scuole di perfezionamento o di specializzazione in archeologia (orientale); d'altro lato ha aperto prospettive di apprendimento secondo metodi ed esperienze difformi a seconda dell'orientamento dei docenti.

Un dottorato di ricerca specifico per l'egittologia è stato fondato nel 1991, con il VII ciclo, consorziando alcune sedi universitarie principali in cui si insegnava allora questa disciplina. L'ammissione al dottorato avveniva per concorso e prevedeva annualmente tre posti per cittadini italiani, finanziati da borse di studio. Nel 2000, secondo una nuova struttura del dottorato, circoscritta all'ambito di singole università, è stato istituito un indirizzo egittologico all'interno del dottorato di ricerca su "studi filologici e letterari sul Vicino Oriente antico e l'Iran pre-islamico", XVI ciclo, presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma. Altre tipologie di dottorato sono state create presso le università di Bologna, Napoli e Pisa. In questa nuova formula solo alcuni posti sono coperti da borsa di studio (in genere due tra tutte le aree) e altri sprovvisti di sussidi economici diretti. La durata del ciclo di studi è triennale in tutti i casi e prevede consistenti soggiorni all'estero. Solo un paio di studiosi hanno beneficiato di borse di studio post-dottorato di durata biennale. Al dottorato italiano sono equiparabili cicli di studio corrispondenti condotti presso università di altri paesi europei.

Dopo l'istituzione del Dottorato, il conseguimento del titolo rappresenta il dato preferenziale per il riconoscimento della professionalità. Alcuni dottori di ricerca in egittologia hanno successivamente trovato stabile occupazione presso strutture universitarie o museali, altri hanno ripiegato sull'insegnamento secondario e sono collegati all'università da contratti temporanei. Le pubblicazioni di parecchi di essi testimoniano dell'alto grado di qualificazione e della raggiunta autonomia nel condurre ricerche di alto livello. Tale capacità, che potrà essere oggetto di valutazione comparativa in occasione di concorsi, costituisce la premessa dello sviluppo delle istituzioni in cui sono inseriti coloro che la detengono.
-Kiya-
00lunedì 15 maggio 2006 01:57
...e le sedi attrezzate
Nella ricerca egittologica la creazione di sedi attrezzate è una esigenza prioritaria. Anche per la formazione di studiosi l'esistenza di una biblioteca scientifica è importante quanto – e forse più – l'insegnamento universitario. All'avanguardia in Italia per soddisfare tale bisogna è stato il Museo Egizio di Torino che, per impulso del Soprintendente Silvio Curto, ha ottenuto dal Ministero competente i fondi necessari all'allestimento di una struttura libraria che è stata posta a lungo al servizio di frequentatori di ogni provenienza, in Italia ma anche d'Oltralpe.

Per motivi giustificabili, ma pur sempre deplorevoli (nel non averli potuti o saputi evitare) la biblioteca del Museo Egizio è dal10 ottobre 2005 inaccessibile a tempo indeterminato, dopo che il suo incremento è sospeso da oramai un anno, in seguito alla cessazione delle funzioni della Soprintendenza soppressa. La situazione è tuttavia meno drammatica per le prevedibili conseguenze: dal 2003 l'Università Statale di Milano è entrata in possesso di un prestigioso fondo specialistico con l'acquisto della biblioteca privata di Elmar Edel, illustre egittologo tedesco che fu ordinario di Egittologia nell'Università di Bonn. Con encomiabile celerità ed efficienza questa biblioteca è stata ordinata e resa disponibile. "Archaeogate" ha già presentato un articolo sulla Biblioteca e gli Archivi di Egittologia del Dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Università degli Studi di Milano.
La direzione, nella persona della titolare della cattedra di Egittologia dell'Università di Milano, Prof. Patrizia Piacentini, ha generosamente accordato la sua fruizione anche ai "naufraghi" piemontesi.

La Biblioteca di Egittologia dell'Università degli Studi di Milano è aperta anche a studiosi e studenti esterni all'Ateneo la cui ammissione è a completa discrezione della Direzione.



Fonte:Archeogate.org

[Modificato da -Kiya- 15/05/2006 1.57]

Djed
00lunedì 29 settembre 2008 21:07
Dunque, su richiesta di Kiya, scrivo il percorso di studi che, personalmente, ho scelto per diventare Egittologo:

Al momento sto frequentando il corso triennale di Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali, ad indirizzo Archeologico, a Venezia, presso l'Università Cà Foscari.

Dopo ciò, ci sarà la Laurea Specialistica in Archeologia (periodo storico di specializzazione a scelta tra: Storia greca, Storia romana, Storia del Vicino Oriente Antico, Egittologia, Assiriologia, Storia medievale, Storia delle Religioni)

Da qui, dottorati di ricerca e/o eventuali master possono essere scelti in ambito nazionale.


Questo percorso è stato "assemblato" seguendo l'offerta formativa ATTUALE, che è diversa da quella dell'anno scorso, e quindi non ritengo impossibile possa cambiare ancora negli anni a seguire.

Djed
-Kiya-
00lunedì 29 settembre 2008 21:20
Grazie per la solerzia, Djed ;)

quelloche vorrei sapere, oltre a quanto hai scritto, è:

tenuto conto che non esiste una vera e propria laurea in Egittologia, che peso ha, nella preparazione degli studenti che seguono corsi attinenti, come il tuo, con l'intento di avvicinarsi il più possibile alla tematica, la preparazione sull'argomento vero e proprio?

quani esami, di contenuto effettivamente egittologico, contiene, ad esempio, il tuo piano di studi e quali sono i contenuti dei medesimi?
Djed
00lunedì 29 settembre 2008 21:39
Il mio piano di studi attuale, essendo di preparazione generale al campo dell'Archeologia, ha un solo esame di Egittologia, che viene suddiviso in due macro-argomenti: storia e cultura egiziani il primo, lingua egiziana il secondo.

In seguito, man mano che il percorso si farà più specifico, la preparazione sarà più selettiva, e quindi più approfondita. Ma mi risulta difficile dirti, ora, cosa ci sarà, poichè tende ad essere migliorato e modificato anno per anno!
-Kiya-
00lunedì 29 settembre 2008 21:46
Immagino che con l'attuale piano di Studi tu ti riferisca al triennio. Quali sono i testi consigliati per quei due esami?
Per la parte storico/culturale, probabilmente, ci si riferirà al Grimal ("Storia dell'antico Egitto") e al Gardiner ("La civiltà Egizia"), e per quella filologica?

Allo stato attuale, saresti in grado di dirmi quanti esami di Egittologia pura comprende la specializzazione in Archeologia?

perdona il terzo grado-.... spero di non risultarti antipatica e impicciona, ma, come preannunciato, mi interessa personalmente.
Djed
00lunedì 29 settembre 2008 21:58
Sì, mi riferivo al triennio.

I testi sono questi:

Grimal, Storia dell'Antico Egitto.
Baines-Malek, Cultural Altlas of Ancient Egypt.
Kemp, Ancient Egypt. Anathomy of a civilization.

per la parte sulla lingua:

Roccati, Introduzione allo studio dell'Egiziano.
Lichtheim, Ancient Egyptian Literature
Gardiner, Egyptian Grammar.
Allen, Middle Egyptian.


Come numero di esami me ne segna due, ma credo di aver sbagliato qualcosa nella ricerca. Dopotutto, la specializzazione desiderata la si ottiene dando un certo tipo di "taglio" al proprio piano di studi, scegliendo un certo tipo di materie. Non a caso la denominazione della laurea specialistica è "Archeologia Orientale". L'Egittologo vero e prorpio si forma attraverso dottorati e master.

Comunque a Pisa c'è il corso (già dal triennio) di Conservazione dei Beni Egittologici e Vicino Orientali.
-Kiya-
00lunedì 29 settembre 2008 22:17
Re:
Djed, 29/09/2008 21.58:



Comunque a Pisa c'è il corso (già dal triennio) di Conservazione dei Beni Egittologici e Vicino Orientali.




Sì, di Pisa sono al corrente. Purtroppo da Treviso è alquanto inaccessibile, soprattutto se si è superata l'età "scolare" da un paio di decenni! [SM=x822714]

Grazie per le informazioni fornite in merito ai testi. Lieta di appurare che li posseggo in buona parte, almeno, se deciderò d'azzardare, non partirò da sprovveduta [SM=g999103]
)-Horus-(
00venerdì 21 novembre 2008 15:19
salve a tutti mi inserisco in ritardo nella discussione....vi metto al corrente della mia utopia,sperando che non rimanga tale, ma ancora di strada ne devo fare...esite un Master di II livello bandito dall'università di Torino in Egittologia...so che vi metto davanti "la fine della corsa" ma...SOGNATE CON ME!! [SM=x822730]
www.archaeogate.org/egittologia/article/909/1/master-di-ii-livello-in-egittologia-delluniversita-d...
-Kiya-
00sabato 22 novembre 2008 00:10
e davvero uno splendido sogno, che condivido pienamente. Se potessi tornare indietro lo abbraccerei con tutte le mie forze, fino a concretizzarlo.

Tu che puoi, non cedere. Fallo [SM=g999103]

p.s. sei di Torino, quindi?
)-Horus-(
00sabato 22 novembre 2008 17:00
E sempre stata la mia una prospettiva per il futuro...è la mia speranza di vita [SM=g999103] ...
Comunque io sono di Firenze, che putroppo da poch sbocchi professionali in campo orientalistico... evabè [SM=g1621246]
Drago Mavericks
00martedì 30 dicembre 2008 08:56
Allo stato attuale, lo studio dell’Archeologia (in Italia) risulta incline alla sfera classica e medievale, in concomitanza con l’analisi pre – protostorica.
Impossibile studiare Egittologia (a livello accademico), senza avere maturato una degna conoscenza preliminare del greco, del latino e soprattutto della storia greco – romana.
Queste discipline, infatti, rappresentano il fondamento cardine della scienza archeologica (nella sua globalità).
Lo studio dell’Egittologia, dunque, è maggiormente fattibile in materia di Master, di Laurea Magistrale, di Dottorato e di Scuola di Specializzazione.
Non certamente, però, a livello di Laurea triennale.
Al riguardo, comunque, è necessario puntualizzare quanto segue: esistono variegati corsi di Laurea mirati allo studio dell’antico oriente.
Tali corsi, tuttavia, giacché privi di fondamenta greche, filosofiche, filologiche e latine, andrebbero evitati come la peste.

Spero di esserti stato utile.

Saluti.
roberta.maat
00martedì 30 dicembre 2008 12:36
La precisazione è molto utile per chi dovesse ritenere completo, in questo settore, un corso di laurea triennale. Indispensabile la conoscenza della lingua e della cultura greca e latina negli aspetti filosofici filologici nonchè storici ; non comprendo però, e mi scuso,
il perchè consigli di evitare i corsi sullo studio dell'antico oriente
come la peste. Chi dovesse ritenere di avere titoli e conoscenza della fondamenta culturali di cui parliamo, secondo te, troverebbe questi corsi non adeguati a completare la preparazione nel campo egittologico ?
Drago Mavericks
00martedì 30 dicembre 2008 13:39
Ciao Roberta.
Ti rispondo subito.

Partendo dal presupposto che la migliore tipologia di studio esistente sulla faccia della terra, a mio avviso, sia quella autodidattica (poiché trainata, alimentata e coltivata dalla vera passione), temo che i corsi di Laurea triennale, improntati addirittura su una branca altamente qualificata come quella egittologica (ma privi di nozioni basilari a carattere storico, greco e latino) siano assimilabili ai corsi di Laurea triennale in Astronomia (privi di nozioni fondamentali in materia di fisica generale).

Prima che subentrasse l’attuale riforma universitaria, era necessaria una Laurea in Lettere Classiche, seguita dalla Scuola di Specializzazione in Archeologia.

Oggi, purtroppo, tutto è cambiato.

Questa, tuttavia, rimane una mia impressione (assolutamente opinabile).

Comunque la risposta al tuo quesito è affermativa: se possiedi le conoscenze giuste, allora segui la tua strada.
Ti faccio tanti auguri per i tuoi studi.
Ciao.
roberta.maat
00martedì 30 dicembre 2008 14:05
Drago, ti ringrazio per la risposta immediata ma voglio ulteriormene ribadire che, come te, penso che una cultura classica di base sia indispensabile e , in linea di massima, che i corsi di laurea triennali vadano tutti eliminati. Ritengo infatti che questa nuova "moda" abbia penalizzato assolutamente la qualità della nostra cultura .....continuando su questa strada ridurremo le nostre università alla stregua delle migliaia di "accademie" nel mondo tipo Bangladesh, Albania, Romania ecc. dove è altissima la percentuale di laureati ma
ovviamente questa parola non ha senso trattandosi piuttosto di titoli di specializzazione settoriali, più o meno superficiali, che nulla hanno a che fare con la vera cultura in senso pieno.
Al di là di questa amara polemica ti aggiungo che, a mio parere, ben
vengano i vari corsi specialistici per integrare ed arricchire la
preparazione di chi ha trascorso molti anni tra quei banchi che hanno costituito lo zoccolo duro su cui continuare a costruire.
In questo mondo non si pensa più ma si cerca in tutti i modi di consumare il più possibile e più velocemente possibile. Ciao un saluto e....buon capodanno.
SESHASET
00lunedì 14 settembre 2009 11:47
Io sono siciliana, e praticamente ci ho perso le speranze. Ci sono varie sedi universitarie con specializzazione in egittologia in Italia, ma non qui. Nessun convegno, o corsi specializzati su determinate argomentazioni....
Come toccare l'Egitto qui? C'è una stanzetta in un museo di Palermo in cui sono contentute alcune stele, tra cui la celebre Pietra di Palermo.
Vi devo confessare che mi sono commossa quando l'ho vista, ma come può, chi ama l'Egitto, accontentarsi di ciò?
emilioraffaele
00martedì 15 settembre 2009 08:56
Noi viviamo la nostra vita come se salissimo su un albero. Ci è permesso solo di salire. Ogni ramo su cui ti arrampichi corrisponde ad una TUA scelta. Ma non ti fermare, sali sempre...
Ramses II 85
00domenica 15 novembre 2009 19:02
Frequento il corso di laurea in Scienze Storiche all'università di Palermo...sono cosciente del fatto che, seppur amante ed appassionato dell'Antico Egitto, con la mia laurea pensare alla professione di egittologo è alquanto difficile....credo cmq che l'egittologia in sè, sia forse ancora troppo sottovalutata come disciplina....è incredibile sapere che non esistono lauree triennali dedicate esclusivamente all'egittologia....se qualcuno di voi xò mi vuole correggere e dirmi che così non è, allora mi farete felice....
falcone maltese
00venerdì 18 febbraio 2011 08:03
diventare egittologo
ho letto con molto interesse i vostri post e vorrei portare alla vostra attenzione la mia esperienza.In Italia non esiste un percorso di studi ad hoc per chi voglia dedicarsi solo ed eslusivamente all'egittologia come settore di studi ma devo dire che forse questo è un bene in quanto molti studiosi che vi si dedicano provengono da background assai diversi e portano nella disciplina metodologie e punti di vista nuovi e assai fertili. Io ad esempio mi sono laureato in filosofia all'orientale di Napoli con una tesi di laurea in "lingua e letteratura ebraica biblica". Nel mio corso di laurea era possibile inserire anche un esame di Egittologia e la mia tesi di laurea riguardava il confronto tra il testo ebraico dell'Esodo e alcune epigrafi in medio egiziano al fine di individuare un racconto parallelo della fuga dall'Egitto. il lavoro di tesi mi ha visto esaminare nel dettaglio testi in ebraico e egiziano con la supervisione di entrambe le cattedre. Adesso frequento un dottorato all'università di Chicago proprio presso il dipartimento di Ancient near East studies e quello di Egyptology. Proprio il direttore del dipartimento di Egyptology mi elogia spesso per la mia preparazione eterogenea capace di cogliere aspetti complessi dei fenomeni culturali egizi che non possono essere analizzati sono con le metodologie storico-archeologiche. Per cui vi invito a non scoraggiarvi se nel posto in cui vivete non vi è un insegnamento precipuo di egittologia o se il vostro percorso di studi non è propriamente congruente con questo campo. Studiate tanto e comunque se questa è la vostra passione e posso assicurarvi che vi si possono aprire porte che non immaginavate nemmeno esistessero.
Diego Baratono.
00venerdì 18 febbraio 2011 13:01
Aprire porte? Qui in Italia? Sei un "molto ottimista" Falcon ...
ACUSinpw
00venerdì 18 febbraio 2011 13:07
Infatti, Diego, ora lui studia a Chicago (che sogno...)
-Kiya-
00venerdì 18 febbraio 2011 13:45
Re: diventare egittologo
falcone maltese, 18/02/2011 8.03:

ho letto con molto interesse i vostri post e vorrei portare alla vostra attenzione la mia esperienza.In Italia non esiste un percorso di studi ad hoc per chi voglia dedicarsi solo ed eslusivamente all'egittologia come settore di studi ma devo dire che forse questo è un bene in quanto molti studiosi che vi si dedicano provengono da background assai diversi e portano nella disciplina metodologie e punti di vista nuovi e assai fertili. Io ad esempio mi sono laureato in filosofia all'orientale di Napoli con una tesi di laurea in "lingua e letteratura ebraica biblica". Nel mio corso di laurea era possibile inserire anche un esame di Egittologia e la mia tesi di laurea riguardava il confronto tra il testo ebraico dell'Esodo e alcune epigrafi in medio egiziano al fine di individuare un racconto parallelo della fuga dall'Egitto. il lavoro di tesi mi ha visto esaminare nel dettaglio testi in ebraico e egiziano con la supervisione di entrambe le cattedre. Adesso frequento un dottorato all'università di Chicago proprio presso il dipartimento di Ancient near East studies e quello di Egyptology. Proprio il direttore del dipartimento di Egyptology mi elogia spesso per la mia preparazione eterogenea capace di cogliere aspetti complessi dei fenomeni culturali egizi che non possono essere analizzati sono con le metodologie storico-archeologiche. Per cui vi invito a non scoraggiarvi se nel posto in cui vivete non vi è un insegnamento precipuo di egittologia o se il vostro percorso di studi non è propriamente congruente con questo campo. Studiate tanto e comunque se questa è la vostra passione e posso assicurarvi che vi si possono aprire porte che non immaginavate nemmeno esistessero.




Grazie per aver apportato qui il tuo contributo, falcone maltese. E' importante poter attingere a pareri provenienti dal campo, dalla viva voce di chi determinate esperienze le vive direttamente. Personalmente sono per l'interazione tra discipline appartenenti ad ambiti che apparentemente possono risultare diametralmente opposti, ma realmente non è così. Non lo è mai.

Tempo fa avevamo introdotto l'argomento, interrogandoci sul "dualismo" tra scienza e umanesimo. Ne era scaturita una discussione interessante, nella quale era intervenuto anche il Dott. Massimo Izzo, Ingegnere e Archeologo Orientalista.
Avrei piacere di leggere il tuo parere in proposito, ma devo chiarirti che, pur essendo possibile leggere i contenuti della discussione senza la necessità di registrazione, occorre registrarsi per poter rispondere in coda al thread.
Spero che questo non rappresenti un limite (naturalmente potrai registrarti con il nick che preferisci, senza l'obbligo di fornire generalità reali)


freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8525757
Diego Baratono.
00venerdì 18 febbraio 2011 14:44
Per Acus: è la cosiddetta "fuga di cervelli" ... immagino ...
-Kiya-
00venerdì 18 febbraio 2011 18:06
Non è detto, ma anche se fosse... come biasimarlo?

Attendiamo di conoscere la risposta dal diretto interessato, mi sembra particolarmente antipatico parlarne in terza persona in sua presenza

:)
emilioraffaele
00venerdì 18 febbraio 2011 18:42
Certo che anche la tua tesi di laurea deve essere molto interessante!!
-Kiya-
00venerdì 18 febbraio 2011 21:15
Re:
emilioraffaele, 18/02/2011 18.42:

Certo che anche la tua tesi di laurea deve essere molto interessante!!




Quoto e sottoscrivo! .... e spero che falcone maltese vorrà renderci partecipi della sua conoscenza, in fatto di Esodo. Un tema ampiamente dibattuto, in più di un'occasione, qui su EgiTToPhiLìa [SM=g999103]
marina.l
00mercoledì 18 gennaio 2012 19:14
Ciao a tutti!! io sono nuova nel forum =) sogno l'Egitto da quando ero bambina......vorrei condividere con voi il mio percorso e sapere cosa ne pensate!
Frequento il CdL in Storia e tutela dei beni archeologici con indirizzo orientale presso l'Università di Firenze, sono al II anno in corso e FINALMENTE nel secondo semestre frequenterò il corso di egittologia (12cfu); inoltre nel mio piano di studi ho archeologia e storia dell'arte greca e romana (12cfu di romana e 6cfu di greca), archeologia e storia dell'arte del vicino oriente antico (12cfu), storia del vicino oriente antico (6cfu), ittitologia (6cfu) ecc, in più ho inserito pure un corso di lingua araba (6cfu) perchè penso che se vuoi andare in un certo posto "fuori casa" bisogna sapersi arrangiare!!! questo per la triennale......
Per quanto riguarda la laurea specialistica mi piacerebbe spostarmi all'Università di Torino, sono già andata a dare un'occhiata su internet e mi sembra ci siano corsi validi!!
Però essendo una neofita, mi piacerebbe avere pareri più esperti....grazie a chi vorrà rispondere!! =)
-Kiya-
00mercoledì 18 gennaio 2012 23:39
Ciao Marina e benvenuta su Egittophilìa, prima di tutto ;)
Se ti farà piacere raccontarci qualcosa a riguardo della tua passione e delle tue preferenze Egittologiche, ti invito volentieri ad aprire una discussione nella sezione "Mi Presento", accessibile a questo link:

freeforumzone.leonardo.it/cartella.aspx?idc=329013

La tua scelta del CdL mi pare un ottimo compromesso, in grado di fornirti una base tanto teorica quanto pratica, quest'ultima attraverso lo studio di materie prettamente tecniche. Se non erro, il tuo piano di studi dovrebbe contemplare anche:

-Archivistica
-Biblioteconomia
-Paletnologia

Il corso di Egittologia è quello della Prof. Rosati, giusto? Grande specialista di Medio Regno. Mentre Ittitologia è tenuto dalla Prof. Pecchioli? Hai inserito anche "Civiltà Egee"? Da appassionata del Tardo Nuovo Regno quale sono, lo reputo fondamentale. Nel tuo caso, tuttavia, avrai certamente fatto scelte pertinenti alle tue preferenze e agli ambiti che desideri approfondire.

Mi pare di intuire che ti sei anche già fatta un'idea a riguardo dell'indirizzo della specialistica. Sono comunque del parere che, indipendentemente dal corso prescelto, trarrai sicuramente vantaggio dalla preparazione umanistico/scientifica che ti garantirà la triennale.

Condivido anche la scelta di inserire un corso di arabo. Un approccio al presente del Paese di cui si intende abbracciare la storia sicuramente non guasta ed è di grande utilità. E' pur sempre un modo per mettere a proprio agio i propri interlocutori autoctoni. Il che sicuramente ti garantirà benefici.
marina.l
00domenica 19 febbraio 2012 17:55
scusa il ritardo nella risposta ma è periodo di esami e quindi ci sono veramente tante cose da fare! allora, il mio piano di studi come diceva kiya comprende anche archivistica, biblioteconomia, paletnologia (sulla quale mi sarei buttata se non avessi già le idee chiare!!), legislazione dei beni culturali (non ho ancora seguito il corso ma penso sia fondamentale per un archeologo), archeologia medievale, storia dell'arte medievale e moderna; la professoressa di egittologia è proprio la Prof. Rosati, di cui ho sentito molto parlare bene, il 5 marzo comincerò finalmente il suo corso e sono davvero entusiasta!!! Non ho inserito però civiltà egee (prof. Pecchioli, confermo =) ) ma ittitologia, senza basi fondate sinceramente ma solo perchè mi "ispira" di più...poi il piano di studi si può sempre cambiare quindi intanto vedo un pò i corsi e se sarà necessario farò qualche piccola modifica!!
marina.l
00domenica 19 febbraio 2012 17:59
mi scuso tra l'altro per il mio pessimo italiano, subisce notevoli peggioramenti sotto-esame......
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