Cipro: Scoperta struttura templare a pianta triangolare

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-Kiya-
00lunedì 16 marzo 2009 19:57

Una nuova costruzione è stata scoperta e messa in luce nel 2008 a sud della zona industriale. Una costruzione unica, consistente di due stanze sistemate in pianta triangolare. Come la costruzione vicina essa probabilmente è stata distrutta dal terremoto ed è stata abbandonata nel 1800 a.C. circa. (Fig.1)

La costruzione sembra destinata al culto, vista la presenza di un altare, fiancheggiato da una scanalatura da due lati. La scanalatura è fatta di ciottoli pesanti di basalto ed è intonacata ai lati, è servita probabilmente per l'eliminazione del sangue delle vittime e dell'acqua lustrale. L'ultimo era preso da un pozzo quadrato individuato sul lato nord dell'altare. La destinazione religiosa è confermata dai materiali abbondanti trovati (non solo ceramica), compresi 4 corni di calcarenite di formati differenti, un certo numero di ossa d'animali sacrificati (pricipalmente frammenti di teste di toro e d'ariete e decine di conchiglie. La particolare forma triangolare della costruzione (temenos) sembra attribuibile all'ultimo episodio di ricostruzione del tempio, tenendo conto della cronologia della ceramica che va dalla prima età del bronzo (2500-2350 a.C.) all'età del bronzo centrale II (1850-1800 a.C.). (Fig.2)

Di importanza e di interesse storico, particolarmente per la cronologia estremamente alta del complesso (2500-1800 a.C.), sono i confronti con simili aree, ma non triangolari, descritte in parecchi passaggi della Bibbia, particolarmente riguardo alla presenza dell'altare con la scanalatura al lato per la raccolta e l'eliminazione dei liquidi sacrificali (Fig.3).

Inoltre la figura triangolare unica del complesso sembra essere la replica ingrandita di una più piccola costruzione triangolare, posizionata nel mezzo della "ipotenusa" della costruzione principale. Questo più piccolo triangolo potrebbe appartenere alla prima ubicazione del tempio, nella prima età del bronzo, poiché le sue fondazioni sono più profonde delle pareti esterne.

Un grande foro circondato da una doppia linea di pietre nel mezzo del piccolo triangolo era probabilmente la posizione originale della giara pithos trovata nei frammenti intorno all'altare.

I frammenti di un secondo vaso pithos erano al lato del sud dell'altare. Inoltre, una ciotola frammentaria a quattro gambe di ceramica lucidata rossa, di un modello raro, è stata trovata sul canale, vicina al passaggio della porta.

La sala n°2 è stata divisa dalla n°1 nella fase finale di riorganizzazione del complesso, con una parete di divisione che copre un riempimento di terra. La stanza è rettangolare, affusolata verso sud-est per seguire la figura triangolare del complesso. È divisa in due parti: quella a nord era coperta, quella a sud scoperta. La parte nord mantiene intatte le rovine del crollo delle strutture ai tempi del terremoto. Il crollo, che non è stato rimosso, ci dà informazioni importanti sull'assetto originale. Ad esempio il fatto che la faccia ovest del muro fosse stata rinforzata, precisamente nel punto in cui ci era una piccola finestra rettangolare. Il crollo della parete ad ovest, con le pietre ancora connesse, mostra chiaramente la sua esistenza. (fig.4)

Ciò ricorda un modello d'argilla di Arkanes del II millennio a.C. (J.Boardman, RDAC, 1971 37-42), che ha un'apertura sul tetto da cui si può guardare all'interno, e un secondo modello dello stile cipriota arcaico con gente che guarda dalle finestre laterali i musicisti che suonano (Karageorghis, 2006, 103 fig.90). La finestra di Pyrgos è la prima prova di una realtà registrata soltanto dalla coroplastica, anche se non abbiamo alcun collegamento con una funzione specifica di culto.

Il materiale trovato all'interno della sala n° 2 è molto differente da quello della sala n° 1. Nessun vaso riconstruibile è stato trovato in collegamento con le pareti crollate ed alcune ciotole dell'età del bronzo centrale e una brocca sono state disposte vicino al passaggio fra la parte coperto e le zone all'aperto. Le ossa di buoi e di capre, particolarmente parti della testa, oltre a molte conchiglie di varie forme che potevano essere usate come pendenti o decorazioni di abiti, sono state trovate principalmente nella zona all'aperto.

Un ago bronzeo con una cruna rotonda, un paio di bronzi del tipo Philia con caratteristici orecchini della prima età del bronzo, trovati nei livelli più profondi, suggeriscono che la costruzione, in una delle prime fasi di costruzione, fosse una delle costruzioni più antiche dell'insediamento. Inoltre non possiamo escludere che il piccolo complesso del tempio si sia sviluppato su strutture domestiche molto più vecchie.

Dovrebbe essere notato che lo scavo del 2008 ha confermato uno degli aspetti più interessanti dell'architettura di Pyrgos/Mavroraki, la disposizione assiale dell'impianto del "palazzo". Un sistema che è stato mantenuto anche per la costruzione triangolare messa in luce nel 2008.

Infatti, con poca deviazione dalle coordinate geografiche nord, sud ed est-ovest, il "palazzo" di Pyrgos/Mavroraki mostra un orientamento intenzionale delle pareti principali e secondarie, che dividono le grandi e piccole stanze del complesso, entro i limiti di precisione di un'architettura preistorica. Anche se la struttura delle pareti è caratteristica delle dimore di Cipro dell'età del bronzo antica e centrale, c'è una cura meticolosa nel mantenimento del complesso architettonico in una specie di modello architettonico, e questo fornisce le regole molto specifiche sia per la costruzione dei muri nelle stanze interne sia per gli spazi, dal punto di vista delle finiture strutturali.

A partire dall'inizio dell'insediamento industriale, sembra che la zona sia stata inizialmente divisa in settori di dimensione quasi uguale. Ciò significa che ogni stanza aveva approssimativamente lo stessa taglia, quadrati di 13-15 metri di lato. Le tre zone principali che sono distinte da diverse destinazioni industriali erano molto simili nel formato, ma non per l'uso progettato: la pressa per le olive, la stanza di tessitura ad ovest, il cortile per la metallurgia a sud. Infatti, le divisioni interne di questa zona appartengono ad episodi seguenti di riutilizzazione dello spazio. Ciò non può essere per caso, poiché la costruzione dei muri richiede regole molto specifiche che seguono fasi specifiche.

Esse includono il livellamento della costruzione dalla definizione del perimetro, l'imposizione delle fondazioni, la costruzione di una griglia di legno in cui disporre le file rustiche dei mattoni, la costruzione del tetto, lo scavo del livello interno del pavimento almeno 30 centimetri sotto le fondazioni, l'intonacatura di tutte le superfici orizzontali e verticali e la costruzione dell'arredamento interno, fissato con fango ed intonaco.

La posizione del complesso del tempio, confrontata conla scelta industriale, sembra adatta, se paragoniamo con questo edificio le costruzioni di culto della fine del II millennio a.C. a Cipro, visto che esso sta di fronte alla zona dove si svolgevano le attività metallurgiche.

Questa caratteristica conferma l'uso progettato della costruzione e precede di parecchi secoli la tradizione religiosa cipriota che collegava i luoghi di culto alla produzione del rame ed invocava la protezione divina sulla produzione dei metalli. Ciò è ampiamente documentatoda famosi luoghi di culto ciprioti della conclusione del secondo millennio a.C. come Myrtou Pigadhes, Kytion, Athienou e Enkomi.




[fonte: www.laportadeltempo.com]
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