In sintesi
Questa introduzione intende essere uno strumento agile e sintetico per offrire una visione della attuale conoscenza dell'antica lingua dei faraoni alla luce del più recente dibattito scientifico. A differenza della generalità dei manuali correnti, non ha cedimenti di fronte alla "communis opinio". Contiene inoltre diversi suggerimenti innovativi sotto il profilo grammaticale (osservazioni originali ed incontrovertibili dell'autore) e storico (nessun manuale ha mai affrontato davvero la questione della natura e dello sviluppo della lingua egizia). Ciò porta ad una notevole distanza rispetto alla maggioranza delle opere disponibili (soprattutto al pubblico italiano, ma non solo), ma è maturato in mezzo secolo di studi e approfondimenti personali. La presentazione è però ristretta all'essenziale in modo che gli interessati possano rapidamente cogliere il senso della struttura linguistica (secondo le conoscenze attuali), e trovare applicazioni mirate, scelte tra materiali disponibili nella collezione del Museo Egizio di Torino. Inoltre una tabella di corrispondenze è predisposta per agevolare la consultazione del principale manuale tradizionale, la Egyptian Grammar di Alan H. Gardiner, strumento sempre insostituibile anche se oramai parzialmente invecchiato.
La redazione di questa opera risponde alla necessità di predisporre una manualistica adeguata nell'allargamento attuale dell'insegnamento universitario dell'egittologia, che sia messa però a disposizione di quanti desiderino accostarsi seriamente a questa disciplina. La brevità dell'esposizione si accorda inoltre con le esigenze dell'attuale ordinamento didattico, consentendo di raggiungere rapidamente una visione d'insieme.
Certamente questo strumento sarà meno gradito a quanti si sono adagiati in una visione tradizionale e dogmatica, rinunciando alle sfide della ricerca.
In allegato l'indice dell'opera: