Re:
Teie, 19/08/2010 19.18:
Beh in effetti non hai perso nulla, se non due immagini che penso si possono trovare anche su internet e notizie che sappiamo, anche se, onestamente, devo dire che l'articolo è scritto molto bene. Io penso che al livello di conoscenza a cui si è arrivati qui, sull'argomento Egitto, le riviste hanno poco da dire se non mostrarci delle immagini inedite.
Per la lingua delle tavolette ero sicura del mio ricordo. Ma devo aggiungere un ma.
La mia fonte:
lila.sns.it/mnamon/index.php?page=Lingua&id=7&PHPSESSID=121aa6858e6e317be655fc19... fa una precisa distinzione.
Dice che il Babilonese si impose come lingua letteraria ed amministrativa a cavallo degli anni 1900 a.c.-100 d.c. e siccome Akhenaton possiamo collocarlo in questa fascia temporale, dire che la
lingua era il babilonese forse non è un concetto sbagliato.
Chiamarla lingua è probabilmente eccessivo, perchè si tratta di un dialetto come l'Assiro, tant'è che la designazione moderna dell'Accadico è
lingua Assiro-Babilonese.
Teie
Pernigotti è un Egittologo più che autorevole, già solo questo rappresenterebbe una valida ragione per leggere l'articolo.
Ti ringrazio per il parere che esprimi a riguardo della preparazione della Comunità, tuttavia i contenuti odierni delle riviste "di settore" spesso non sfamano nemmeno il lettore meno preparato, quello che si è costruito quanto meno una preparazione di base... senza con questo voler puntare il dito contro Archeo, nello specifico.
In merito al Babilonese: sostanzialmente stiamo affermando la stessa cosa. Lo scritto a cui rimandi infatti dice:
Il babilonese, dialetto accadico della Mesopotamia meridionale, viene suddiviso in quattro fasi storiche: antico- o paleo-babilonese (1900 - 1500 a.C. ca.), medio-babilonese (1500 - 1000 a.C. ca.), neo-babilonese (1000 - 600 a.C. ca.), tardo-babilonese (600 a.C. - 100 d.C. ca.). Definita dai suoi parlanti come “accadico” (akkadûm), il babilonese conoscerà una notevole fortuna come lingua letteraria ed amministrativa anche al di fuori dei confini geografici della Babilonia propriamente detta.
Nel paragrafo viene posto in evidenza che ci si riferisce al dialetto accadico della Mesopotamia meridionale, ovvero la zona in cui si trovava Babilonia e che lo stesso era definito "accadico" dai locali medesimi. Da qui, da questa scissione in dialetti, la denominazione moderna dell'accadico quale "assiro-babilonese". Da qui l'utilizzo diei termini "accadico" e "babilonese" con funzione di sinonimo.
A voler essere precisi, quindi, le lettere di Amarna furono scritte in medio-babilonese, che era l'evoluzione accadica dialettale in auge tra il 1500 e il 1000 a.C. circa. Ma trattandosi di un dialetto e non di una lingua vera e propria, alla domanda "
in quale lingua fu scritta la corrispondenza Amarniana?", alcuni rispondono "
Accadico".
Il babilonese standard ( o "
standard Babylonian") a cui mi riferivo nel precedente intervento, invece trovava impiego esclusivo nell'ambito letterario (è quello con cui fu redatto il Poema di Gilgamesh), dove restò sostanzialmente immutato. Esso corrispondeva all'Antico Babilonese, ovvero la prima variante dialettale dell'Accadico e di fatto, presumo, il più simile al ceppo semitico d'origine.