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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Una rosa per Akhenaton...

Ultimo Aggiornamento: 02/09/2009 19:18
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23/03/2006 12:23
 
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... posta nella sua tomba ad Amarna, sulla base del suo sargofago.

Un gesto d'amore ...

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- ḥtm mr r ry.t '3.t
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09/05/2006 15:10
 
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Alcuni mesi, fa quando trovai in rete questa foto che mi colpì particolarmente, pensando a quanto avrei voluto eseguirlo io stessa, non potevo ancora immaginare che questo fosse un rito che la nostra amica Francis perpetua da anni, ogni qualvolta abbia l'occasione di entrare in questo luogo sacro.

Senza saperlo quindi quella che vedete qui sopra è il gesto da lei compiuto che un turista americano, colpito a sua volta, ha voluto immortalare.

Ieri sera Francis mi ha raccontato di questo suo omaggio ripetuto più volte e dedicato alla memoria di Akhenaton, verso il quale, anche lei, nutre un amore impregnato del grande rispetto che questo sovrano riesce a tirare a sè.

[Modificato da -Kiya- 18/05/2006 11.47]

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- ḥtm mr r ry.t '3.t
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09/05/2006 15:12
 
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Mi rivolgo a Francis ora, pregandola di raccontare cosa la portò a dar vita a questo splendido gesto, nella speranza che voglia condividere con noi le sue emozioni :sm12:

E mi viene naturale chiedermi se, per caso, tra voi che leggete, c'è qualcuno che abbia mai espresso il suo legame o i sentimenti rivolti a qualcosa inerente all'antico Egitto in modo similare.


Per quel che mi riguarda.... quel momento deve ancora arrivare, ma in attesa di concretizzare ciò che da anni ho in serbo nel cuore, c'è una cosa che mi capita di ripetere con una certa contiuità:

ogni qual volta io abbia occasione di recarmi al Museo Egizio di Torino, quando mi trovo al cospetto dell'unica statua di Tutankhamon che possediamo, faccio una cosa che non dovrei fare.... ma è più forte di me.... sporgo la mano fino a sfiorare il suo piede destro e poi resto lì, di fronte a lui per attimi infiniti ad ammirarlo in totale silenzio...

[Modificato da -Kiya- 09/05/2006 15.19]

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EgiTToPhiLo/a
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09/05/2006 15:26
 
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Re:
e' incredibile la tenerezza che si prova davanti alla sua statua.
io provo enorme sentimento nei confronti di un'altra epoca, come sai ;) pero' confesso che la statua del re Tut prende molto anche me.

:heart:
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09/05/2006 15:34
 
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ecco la statua a cui mi riferisco ;)




La sua è un'importanza storica fondamentale, poichè Tutankhamon è rappresentato accanto ad Amon. La statua infatti è stata concepita nell'epoca della restaurazione del culto tebano, dopo la parentesi dell'Aton, quando Tutankhamon si trasferì a Tebe. Qui ebbe luogo la sua incoronazione ufficiale e il sovrano ricevette l'intera titolatura reale.
Ora porta i cartigli di Horemheb, che usurpò il gruppo statuario al suo proprietario originale.
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09/05/2006 18:03
 
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Per il momento voglio parlarvi del mio primo viaggio ad Akhetaten (1987). Partiamo dal Cairo in treno per raggiungere El Minya. E subito la prima meraviglia. Il treno passava praticamente in mezzo ai cortili delle case di fango dentro le quali si potevano vedere animali, bambini, vecchi che vivevano tutti insieme appassionatamente. Scene davvero da presepio che ti infondevano un senso di pace e serenità, anche se la miseria era tangibile, ma non miserabile. Al El Minya prendiamo alloggio nell'albergo prenotato dal nostro amico, un albergo a zero stelle ma dignitoso, vecchissimo ma pulito. Alla reception, se così si può chiamare, ci riceve un vecchietto che si profonde in salamelecchi quando legge la lettera di presentazione del nostro amico, che ha voluto farci a tutti i costi perchè, diceva, in Egitto si usa così. Alla sera, a cena, come cameriere si presenta lo stesso vecchietto, però con una giacchetta bianca striminzita, che gli arrivava appena all'ombelico. Come abbiamo potuto constatare, lui era anche il cuoco. Tutto molto simpatico. La mattina dopo, passeggiando sul lungonilo, vediamo alcuni bambinetti che giocavano a pallone. Mio figlio si è subito inserito ed ha giocato con loro, mentre noi chiacchieravamo, si fa per dire perchè io non conosco l'inglese e mio marito solo quello scolastico, con i residenti meravigliati di vederci in mezzo a loro. Infatti il luogo non è affatto turistico. Essendo rimasti senza soldi egiziani, ci siamo recati in banca a scambiare 50$. L'impiegato della banca (un ufficietto scuro e polveroso) alla vista dei 50$ è rimasto senza parole, non sapeva cosa fare, ed è andato a chiamare il direttore. Questi ci ha fatto sedere, ci ha offerto da bere e solo dopo un certo periodo di tempo ci ha portato i soldi egiziani. Secondo me non ne aveva tanti (per loro) e ha mandato qualcuno a chiedere rinforzi.

Ma torniamo, dopo questa pausa folcloristica, alla spedizione nella Città del Sole. Contrattiamo un taxi che terremo per tutta la giornata. Questo è un buon sistema per viaggiare perchè i tassisti ti fanno anche da guida, portandoti in posti che non sempre sono segnalati sulle guide. Il Medio Egitto è molto verde, si vedono campi coltivati di cotone a perdita d'occhio. Arriviamo sul Nilo, passando in mezzo a queste colture ed a paesini da fiaba, con le donne che lavano i panni e le vettovaglie nel canale parallelo al Nilo, bambini che fanno il bagno fra mucche e montoni, contadini che irrigano i loro campi...

Una volta arrivati sulle sponde del fiume che ci ha "donato l'Egitto", saliamo su un barcone che ci porta sull'altra sponda, attraversiamo a piedi una distesa verde tra case di contadini e bambini che ci hanno accompagnati tenendoci per mano e arriviamo...

alla Città del Sole, Akhetaten. [SM=x822748]

"All'interno di queste quattro stele, dalla montagna orientale a quella occidentale, si trova Akhetaten. Essa appartiene a mio padre, Ra-Horakhty, che vive appagato nella contrada della luce nel nome di Shu che è Aten, il quale dona eternamente la vita, con le montagne, i deserti, le pianure, le terre vergini, gli altopiani, i campi, l'acqua, le rive, la popolazione, il bestiame, gli alberi e tutte le altre cose che mio padre farà esistere per sempre".

Saliamo su un carretto trainato da un trattore ed attraversiamo la distesa desertica che una volta era la città dell'Aton. Ci inerpichiamo sulla salita sassosa che porta all'ingresso delle tombe dei nobili e le visitiamo con estrema calma, accarezzati all'uscita da un fresco venticello che mitica la calura agostana.
Ci sediamo a terra e ammiriamo il panorama che si allarga sotto i nostri occhi. Una immensa distesa dorata sulla quale hanno vissuto i reali di Akhetaten seguita da un nastro verde, le coltivazioni. Poi il nastro argentato del Nilo ed infine, ancora la verde oasi che si perde a vista d'occhio.
Per chi non conosce, o non ama, il periodo Amarniano, tutto questo può sembrare un "vuoto" enorme, ma per me, e per chi invece lo ama, questo vuoto ha un significato immenso, pieno d'amore e di misticità. [SM=x822727]

Questo il resoconto di allora.

Ci sono tornata altre due volte nel 2004 e nel 2006.
Già nel 2004 si iniziavano a intravedere le "ristrutturazioni" che sarebbero poi state eseguite.
Non più il carretto col trattore ma una serie di vecchi furgoncini col tetto fatto di sacchetti di plastica e vecchi cartoni; il percorso da seguire era già tracciato con bassi muretti e la tomba di Akhenaten era in fase di ristrutturazione. Siamo entrati lo stesso...
Nel 2006 l'"eresia" era già compiuta. Il Nilo si attraversa (sul barcone) direttamente col pullmino che non abbandoneremo per tutto il resto della visita. La solita scalinata maniacale porta sul costone delle tombe e, udite udite, lo uadi che porta alla tomba di Akhen è stato asfaltato! Non solo. Ma all'ingresso della tomba è stato costruito, in cemento armato, una specie di portico, e sia il corridoio discendente che la sala del sarcofaco, così come tutto il resto, sono state lastricate da un moderno pavimento in legno!
Una cosa però non è cambiata, ed è stata la più bella. La gente è rimasta sempre quella, accogliente, non invadente, non ancora rovinata dal turismo (che qui è ben poca cosa!). [SM=x822713]

Scusate la lunghezza, ma quando si parla di Akhen perdo la misura. :imb:
(Invio a Kiya alcune foto).



[Modificato da -francis- 09/05/2006 18.54]

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09/05/2006 18:27
 
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Re:

Scritto da: -francis- 09/05/2006 18.03


Ci sediamo a terra e ammiriamo il panorama che si allarga sotto i nostri occhi. Una immensa distesa dorata sulla quale hanno vissuto i reali di Akhetaten seguita da un nastro verde, le coltivazioni. Poi il nastro argentato del Nilo ed infine, ancora la verde oasi che si perde a vista d'occhio.




ed è esattamente così che lo vedo nei miei sogni... :sm12: [SM=x822724]
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09/05/2006 19:26
 
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AkhetAton - veduta da una collina circostante




In Medio Egitto basta una biro a far sorridere un bimbo egiziano... ed una carezza a far felice Anubi
(il cagnone nella foto si chiama davvero così :sm12: )




La Stele U ieri così come la volle Akhenaton




La Stele U oggi attende i visitatori in cima alla scalinata




Wadi Akhetaten - lo uadi che porta alla tomba di Akhenaten, a una decina di chilometri da dove sorgeva la città.
Fino al termine dei lavori iniziati nel 2004 ci si recava con quella specie di furgoncini su strada sabbiosa,
ora direttamente col pullman e su strada asfaltata!




L'ingresso della tomba ove probabilmente fu deposto Akhenaton.
2004: inizio dei lavori di consolidamento




Il medesimo, nel 2006, dopo la ristrutturazione e la costruzione di una tettoia protettiva


















05/06/2007 22:11
 
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Re: Re:

Scritto da: -Kiya- 09/05/2006 18.27



ed è esattamente così che lo vedo nei miei sogni... :sm12: [SM=x822724]




la rosa....
poi il sedersi ed essere parte del luogo,
il viverlo e capirlo dentro....
essere lì come i sassi da sempre, la sabbia e quel cielo
a farne parte

capivo questo dallo scritto e da gatto dico che è bello


ps. scusate il post del gatto....
ma mi piaceva la rosa ed il resto
05/06/2007 23:24
 
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e metteri anche io un fiore
su quella pietra e le parole dopo.....



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