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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Ultimo Aggiornamento: 27/10/2013 16:53
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
12/05/2006 18:28
 
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Veniva praticata nell'antico Egitto, ma prettamente in luoghi appartati o comunque in case di piacere situate ai margini delle città.

Non sono giunte fino a noi rappresentazioni in proposito, se vogliamo escludere quelle riportate sul Papiro Satirico-Erotico di Torino(clicca sul nome per leggere l'approfondimento).

Il lato sinistro è dedicato a una vicenda che si svolge in una casa di piacere.

In merito a questo argomento, nei testi scolastici del Nuovo Regno troviamo un rimprovero del maestro allo scolaro dissoluto che recita:

"Siedi nella casa e le etère (*) ti circondano e desideri esser tenero e fare ciò che ti piace. Stai seduto davanti alla ragazza, unto d'unguento. La tua ghirlanda di fiori di iscetepen è al tuo collo, e batti il tamburo sul tuo ventre..."
.



(*) Questo è un termine che di norma usavano in Grecia, per identificare quelle donne che rappresentavano l'eccezione (in Grecia la donna raramente compariva in pubblico, relegata nei Ginecei e non rivestiva certo l'importanza delle donne egiziane sue contemporanee), che partecipavano ai banchetti con gli uomini, ove suonavano e cantavano per loro, pagate per il divertimento e il piacere maschile. In realtà molte donne considerate etere erano persone di grande cultura e sensibilità: tra tutte ricordiamo la più nota e influente, Aspasia, la compagna di Pericle.
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
21/03/2012 23:05
 
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Vorrei chiedere ai numerosi dispensatori di sapere (in un primo momento ho scritto di piacere fuorviato dall'argomento o_0) se vi è attestazione nella storia egizia dell'istituto della prostituzione sacra.

Ovvero la presenza nei santuari di divinità femminili di sacerdotesse (che potevano prestare servizio continuativo oppure essere donne "libere" che prestavano servizio per un periodo limitato di tempo), le quali conoscevano bibblicamente il fedele (o magari un altro sacerdote). Mentre la sacerdotessa personificava la divinità femminile adorata nel tempio, l'uomo rappresentava una divinità maschile.

Tale pratica aveva lo scopo di un rituale della fertilità, aveva quindi la funzione di invocare l'aiuto degli dèi per assicurare la fertilità della terra, degli uomini e degli animali. La prostituzione sacra era particolarmente diffusa presso i Sumeri, che veneravano la dea Inanna, e successivamente presso i Babilonesi, che veneravano Ishtar. I Fenici la praticavano in onore di Astarte, mentre i Greci riferirono il culto ad Afrodite.
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Artista del Re
22/03/2012 08:09
 
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... "Dispenser" di che????!!!!
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
22/03/2012 08:53
 
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La questione proposta da Waenra è interessante e merita approfondimenti.

Più volte, trattando la storia Egizia ci siamo trovati al cospetto di 'miti' coevi (se così mi è concesso chiamarli) elaborati con precise intenzioni il cui primato va senz'altro alla necessità Sovrana di legittimare il proprio trono. Comune denominatore in queste narrazioni è la figura della Divinità incarnatasi in un uomo (generalmente il padre del Re in carica, che fu Re a sua volta) per concepire l'erede del Trono e infondergli così l'essenza divina.
Dal lato femminile, aldilà della Grande Sposa Reale, spesso divinizzata in vita, non mi sono mai imbattuta in nulla che potesse riferirsi a quanto qui sopra proposto da Waenra. Va detto, tuttavia, che la figura delle Sacerdotesse è tuttora piuttosto velata, non essendoci del tutto chiare le prerogative di tale carica. Sappiamo, però, che alle Spose del Dio fosse imposto di mantenere intatta la loro purezza, al punto che, perchè gli fosse consentito di avere una erede a cui lasciare il proprio titolo non avevano altra scelta che non fosse quella di ricorrere all'adozione (per approfondire: La pratica delle adozioni nell'Antico Egitto).

Mi riprometto di consultare i testi in mio possesso, appena possibile, per cercare approfondimenti.
[Modificato da -Kiya- 22/03/2012 08:54]
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Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro


- ShemsetRa -
Architetto Reale

24/03/2012 16:31
 
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Secondo me quella della prostituzione è un'invenzione tarda, da mettere in relazione con lo sviluppo delle città, anche se di solito si dice sia il mestiere più antico del mondo.
Mi riesce difficile immaginare la prostituzione nei periodi più antichi, quando lo stato era in formazione e l'economia prevalentemente agricola articolata in piccoli villaggi, oppure nelle società seminomadi che gravitavano attorno alla Valle fino ai tempi più recenti.
In pratica si tratta di un commercio, di una compra-vendita, quindi obbedisce alle normali leggi di mercato, come quella della domanda e dell'offerta e l'utenza deve essere abbastanza vasta da richiedere tale specializzazione.
Queste condizioni forse si sono verificate prima nell'area mesopotamica che in Egitto, quindi stavolta non posso reclamare per gli egizi il merito del primato [SM=x822710]

Stessa cosa per quanto riguarda la prostituzione rituale, quella giustificata da motivi religiosi.
Le fasi più antiche dei templi cittadini (si vedano gli esempi riportati da Kemp nel suo libro: Antico Egitto. Analisi di una civiltà) ci riportano ad un tipo di religiosità volta alla conservazione di un'immagine all'interno di una cella (Elefantina, Abido) oppure all'evocazione della cosmogonia avvenuta sulla collina primordiale (Medamud, Nekhen).
D'altra parte è possibile che semplici rituali dedicati alla fertilità potessero anche essere svolti all'aria aperta, senza la necessità di alcuna struttura oppure utilizzando componenti mobili come i padiglioni leggeri e smontabili molto usati per altre necessità.
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
14/10/2013 18:53
 
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Ormai è diventata una costante nella ricerca del significato delle parole per un traduzione, la comparsa termini che pongono altri quesiti.
E' il caso di "Hiérodoule o Hiérodule", termine francese, accostato
al termine egizio: Hm-Hr [U36-G5] (sarc. Gemenefherbak)
La traduzione preminente cita: servo collegato al servizio di un tempio (in questo caso dedicato a Horus), ma come alternativa aggiunge: prostituzione sacra masch. o femm.
Non ho trovato l'equivalente del termine francese in altre lingue.
Ho utilizzato questo post, già aperto da Kiya, per riporre il quesito della prostituzione sacra in Egitto aggiungendo i dati sopra esposti.

Ciao a tutti ...Nec.

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EgiTToPhiLo/a
Suddito
15/10/2013 14:58
 
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Nel mondo antico, la sessualità e i riti religiosi erano strettamente collegati; questo rapporto venne dissolto con il Cristianesimo, che contrapponeva al mondo pagano la verginità e la castità come virtù fondamentali per le donne.
Si è già detto della Bibbia, che parla di prostituzione sacra nei templi dei Cananei; nel mondo greco c'erano le ètere, simili alle gheishe giapponesi, e le menadi, che partecipavano a riti orgiastici all'aperto, in boschi o in altri luoghi appartati.
Erodoto parla di feste nella città di Bubastis che richiamavano visitatori da tutto l'Egitto nel tempio della dea gatta Bastet; ed è verosimile che i festeggiamenti avessero una componente erotica nemmeno troppo sottintesa. E poi c'erano divinità falliche, come Priapo in Oriente e Min in Egitto.
Non ho notizia di bordelli veri e propri all'interno di santuari in Egitto, mi pare comunque improbabile che le donne del tempio concedessero i propri favori a contadini, marinai o soldati qualsiasi.
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
26/10/2013 22:35
 
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Re:
nectanebo, 14/10/2013 18:53:


Non ho trovato l'equivalente del termine francese in altre lingue.



In italiano si traduce ierodulo:

www.treccani.it/enciclopedia/ierodulo_%28Enciclopedia-Ital...

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EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
26/10/2013 23:08
 
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Grazie dell'indicazione.
Questo mi conferma che la traduzione in "servo di Horus"
è in linea di massima corretta.
Nel testo non c'è comunque altro riferimento in che cosa
consisteva questo servizio.

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EgiTToPhiLo/a
Suddito
27/10/2013 14:16
 
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Beh, è noto che nei templi egizi agiva anche personale femminile come le "divine adoratrici" e "le cantatrici", ma aldilà della loro specifica mansione indicata dall'epiteto non sappiamo in effetti quali fossero i compiti/doveri ai quali dovevano assolvere in toto. Forse le cose erano differenti se consideriamo l'intero corso della storia egizia. Specificando meglio è assai probabile che nell'Antico Regno gli usi e costumi in materia fossero molto diversi da quelli di Epoca Tolemaica.

Diodoro Siculo, Biblioteca Storica, XVII,52 2-5:
"E quasi tutti i re d'Egitto, dopo Alessandro fino alla nostra epoca hanno aggiunto al palazzo costruzioni sfarzose. La città (Alessandria) si è talmente sviluppata nei secoli successivi che quasi tutti la consideravano la più importante del mondo abitato. Per la sua bellezza, le dimensioni, l'importanza delle sue risorse e per tutto quello che riguarda i piaceri sensuali, Alessandria prevale infatti su tutte le altre città"

Properzio:
"Canopo, la prostituta"

Strabone, Geografia, XVII, 1, 17.:
"Una quantità di festaioli scendono da Alessandria a Canopo attraverso il canale, e sulle barche vi sono molte persone, uomini e donne che suonano il flauto e danzano senza alcun ritegno e con estrema licenza. Lungo il canale, gli abitanti di Canopo hanno aperto piccoli locali, dove tutto è predisposto per la distensione e il piacere."

Ma si tratta di descrizioni di città di tradizione greca anche se su suolo egiziano. Non credo esistano simili citazioni risalenti ad epoca faraonica.
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