Segni del cancro alla prostata su una mummia di 2250 anni fa

Le analisi effettuate su resti umani di un individuo vissuto all'incirca nel 285 a.C. rivelano che l'uomo morì di cancro alla prostata, in un'età compresa tra i 51 e i 60 anni.

La mummia in questione fa parte della Collezione del Museo Archeologico di Lisbona e recentemente è stata sottoposta ad esame per mezzo di sofisticate apparecchiature per la TAC. Le immagini così ottenute hanno rivelato tracce tumorali evidenti alle pelvi e alla parte inferiore della spina dorale, lesioni rivelatrici di un cancro alla prostata e relative metastasi che, con ogni probabilità, sono state causa di una morte lenta e dolorosa.

Si tratta del caso più antico di cancro alla prostata noto fino ad oggi, in relazione all'antico Egitto ed è al secondo posto in termini generali. Ancora più antico è, infatti, quello scoperto nel 2007, durante le indagini condotte su uno scheletro di 2700 anni fa appartenente a un Sovrano Scita deceduto in Siberia.

La Dott.ssa Paula Veiga, Egittologa, ha riferito al Discovery News che il caso della mummia di Lisbona conferma l'esistenza del cancro già nell'antichita, in Egitto. La scarsità di riscontri è probabilmente quindi dovuta esclusivamente alla bassa prevalenza di agenti cancerogeni e all'aspettativa di vita più breve.

-Kiya-, 03/11/2011 22.26:

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La Dott.ssa Paula Veiga, Egittologa, ha riferito al Discovery News che il caso della mummia di Lisbona conferma l'esistenza del cancro già nell'antichita, in Egitto.

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Non l'avrei mai detto!

-Kiya-, 03/11/2011 22.26:

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La mummia in questione fa parte della Collezione del Museo Archeologico di Lisbona

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Ecco, come rimpiango di non averlo visto... Ero proprio lì davanti quel giorno... Era un lunedì: purtroppo, giorno di chiusura!!!

Temo che gli scarsi riscontri di residui tumorali nelle mummie sia strettamente collegato alla modestissima aspettativa di vita: è noto, infatti, che l'incidenza di questa terribile malattia aumenta con il progredire dell'età.Inoltre le mummie venivano di norma eviscerate, quindi manca l'ooportunità di indagare lo stato di salute dei vari organi.