Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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La statua "viaggiante" del faraone approda da Berlino al Metropolitan

Ultimo Aggiornamento: 21/08/2011 13:15
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= Useret mes en Ra,
Sepet em-bah Aton =
20/08/2011 18:40
 
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I reperti archeologici si possono rubare (purtroppo!), restaurare, mettere in mostra e anche... prestare! Il Museo Egizio di Berlino e il Metropolitan Museum di New York, per esempio, hanno recentemente stretto tra loro un accordo in base al quale la statua di un faraone rappresentato in posizione seduta farà bella mostra di sé al Metropolitan per un periodo di dieci anni, al termine del quale tornerà nella capitale tedesca. Si tratta di una scultura monumentale, alta oltre 3 metri, di quasi 9 tonnellate di peso, realizzata in un unico blocco di granodiorite proveniente da una cava di Assuan. Fu scolpita circa 4 mila anni fa per essere collocata in un complesso templare dell'area di Menfi ed entrata a far parte della collezione berlinese nel 1837.

Non è un caso che la statua arrivi a New York: il suo spostamento, infatti, è dovuto ai lavori di rinnovamento a cui è sottoposto il sito che negli ultimi tempi la ospitava e gli organizzatori del progetto hanno pensato bene di farle varcare l'oceano, invece di spostarla soltanto di qualche centinaio di metri.

La statua probabilmente raffigura il faraone Amenemhat (o Hekenemaat) II, figlio di Sesotris I, sovrano della XII dinastia che regnò tra il 1919 e il 1885 a.C. circa. L'identificazione si basa su motivazioni stilistiche, poiché le iscrizioni sono molto più tarde: risalgono, infatti, ai regni di Ramsete II e di suo figlio Merenptah, faraoni della XIX dinastia, quando fu probabilmente trasportata nella capitale ramesside, Piramesse.

Due secoli dopo, la statua cambiò nuovamente sito, raggiungendo Tanis, sede dei sovrani della XXI e XXII dinastia: il trasporto non dovette essere del tutto indolore, perché la statua reca ancora tracce di un restauro in antico. Fu a Tanis che venne riscoperta agli inizi del diciannovesimo secolo. Per un periodo di circa un anno sarà esposta nella Great Hall del Metropolitan, per poi essere accolta nella galleria dell'arte egizia intitolata a Lila Acheson Wallace.

www.alibionline.it/mostre/storia/2329-la-statua-qviaggianteq-del-faraone-approda-da-berlino-al-metropoli...

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