Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Il corso del Nilo nella storia

Ultimo Aggiornamento: 18/08/2011 13:18
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di ATON
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- ḥtm mr r ry.t '3.t
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17/08/2011 18:13
 
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Mi sto ponendo un interrogativo di tipo geologico e confido che qualcuno possa darmi una mano...

Che il Nilo, nei secoli, abbia cambiato il suo corso è un fatto che credo possa dirsi assodato. Dunque mi chiedo sono state fatte rilevazioni, condotti studi per cercare di scoprire l'entità delle suddette variazioni e per collocarle in un periodo storico più o meno preciso? In caso di risposta affermativa esistono pubblicazioni a riguardo?

La domanda nasce dal fatto che osservando le mappe satellitari della zona semplicemente con Google Map, sul lato sinistro del fiume (quindi ad ovest), nei pressi di Dairut, verso il Delta, sussistono tracce molto evidenti che lascerebbero supporre che un tempo il fiume deviasse in quella direzione. Magari è così, ma forse parliamo di decine di migliaia d'anni fa....

La traccia, come potete osservare dall'immagine in allegato, si estende verso ovest aprendosi poi in modo del tutto simile all'attuale foce nel Delta. E se invece non è una traccia lasciata dall'acqua, di cosa si tratta?
[Modificato da -Kiya- 17/08/2011 18:20]
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Akhu-en-inpu
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18/08/2011 01:23
 
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Beh sicuramente scorrendo nelle ere geologiche, è assodato (anche grazie alla presenza delle gigantesche formazioni calcaree del deserto bianco nei pressi dell'Oasi di Dashur) che dove oggi c'è la valle del Nilo, un tempo ci fosse mare...
Ora non saprei dirti se sono stati fatti studi relativi ai cambiamenti del letto del fiume... Gli Wadi che si estendono nel deserto, so che sono antichi letti di affluenti del fiume, quindi, in epoche preistoriche, il fiume e l'intera zona avevano una conformazione molto differente...
Sinceramente, ad occhio e croce, uno spostamento così sostanziale del letto del fiume (perché si parla di decine e decine di chilometri) mi sembra un po' troppo "esagerato"... però cercherò di approfondire domani... Potrebbe esserci stato uno spostamento da Ovest verso Est... Supponendo che il mare che occupava la valle si è ritirato poco alla volta, lasciando la traccia nell'avvallamento, spostandosi la linea costiera, il letto del fiume è andato via via spostandosi verso Est, dove, evidentemente, la depressione poteva essere maggiore...
Quesito interessantissimo, comunque.
Provvedo a informarmi meglio domani sicuramente...
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di ATON
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18/08/2011 10:05
 
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Grazie Acus ;)

Intanto approfondisco le ricerche.
Per il momento, mi limito a riportare poche informazioni che rispondono, almeno in parte, ai miei interrogativi, trovate su Wikipedia. Nnon ho verificato le fonti, ma è pur sempre un punto di partenza. Almeno ora sappiamo che occorre cercare e approfondire a riguardo del cosiddetto "Proto-Nilo":



L'Eonilo

Il Nilo è almeno il quinto fiume che nei milioni di anni è disceso dagli altipiani etiopi attraversando questa immensa regione. Immagini satellitari sono state utilizzate per identificare antichi letti fluviali nel deserto ad ovest dell'odierno corso del Nilo. Un canyon oggi totalmente ricoperto rappresenta il corso di un ancestrale Nilo chiamato Eonilo che scorreva nel tardo corso del Miocene (23-5,3 milioni di anni fa).

Nel tardo Miocene durante la Crisi di salinità del Messiniano, quando il Mar Mediterraneo divenne un bacino chiuso e l'acqua evaporò, il Nilo incise il suo letto fino a trovarsi alcune centinaia di metri sotto il livello degli oceani nella regione di Assuan e 2.400 metri al di sotto dell'attuale Cairo. Questo grande canyon si andò successivamente riempiendo.

Il Lago Tanganica gettò le sue acque nel bacino idrografico del Nilo fino a quando i vulcani del Virunga non ne ostruirono il corso in Ruanda. All'epoca quindi le sorgenti si dovevano spingere fin nel nord dello Zambia.


La formazione del Nilo

Ci sono due teorie in relazione all'età di formazione dell'attuale Nilo. La prima è che la formazione dell'attuale bacino idrico del Nilo sia di età relativamente giovane, che il bacino del Nilo fosse precedentemente suddiviso in una serie di sotto-bacini separati e che solo il più settentrionale di questi bacini (il bacino del Proto Nilo) in seguito formò l'attuale corso del Nilo in Egitto e nel nord del Sudan. L'altra teoria è che le acque provenienti dall'Etiopia attraverso fiumi equivalenti agli attuali Nilo azzurro, Atbara e Tacazzè scorressero verso il Mediterraneo attraverso la regione egiziana del Nilo ben prima del Terziario.

Salama (1987) suggerisce che durante il Terziario fossero presenti una serie di distinti bacini fluviali tra loro chiusi e indipendenti, ognuno dei quali occupava una delle principali fenditure del Sudanese Rift System: Mellut Rift, Nilo bianco Rift, Nilo azzurro Rift, Atbara Rift e Sag El Naam Rift.

I sedimenti del bacino del Mellut Rift sono stati stimati ad una profondità di 12 km nella sua parte centrale. Questa frattura è forse ancora attiva come suggerisce l'attività tettonica nei suoi confini nord e sud. Le paludi del Sudd che costituiscono la parte centrale del bacino sono forse ancora in fase di subsidenza. Il sistema del Rift del Nilo bianco è a 9 km di profondità. Prospezioni geofisiche del Nilo Azzurro Rift System stimano la profondità dei sedimenti tra i 5 e i 9 km.

Questi bacini non sono stati collegati tra loro se non da quando è cessata l'opera di subsidenza e il tasso di deposizione dei sedimenti è stato sufficiente a riempire i bacini a un livello che consentisse la connessione dei vari sistemi fluviali. Il riempimento delle depressioni ha portato alla connessione del Nilo egiziano con il Nilo sudanese, che captava le acque nella regione etiope ed equatoriale durante le ultime fasi di attività tettonica del Sudanese Rift Systems. La connessione dei diversi Nilo si verificò durante periodi umidi ciclici. Il fiume Atbara traboccò dal suo bacino chiuso durante il periodo umido che si verificò circa tra i 100.000 e i 120.000 anni fa. Il Nilo azzurro si collegò al restante corso del (proto) Nilo nel periodo umido verificatosi tra i 70.000 e gli 80.000 anni fa. Il bacino idrico del Nilo bianco rimase un lago chiuso fino a quando non avvenne la connessione con il Nilo Victoria 12.500 anni fa.



Tra le fonti citate: Said, R. (1981). The geological evolution of the River Nile. Springer-verleg.
[Modificato da -Kiya- 18/08/2011 10:39]
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Akhu-en-inpu
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18/08/2011 10:32
 
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Although the Nile seems like an ancient river - after all, it was there long before one of the earliest civilizations began to develop on its banks - it is really a very young river and has gone through many changes over the recent (in geologic terms) past. The Nile consists of a series of steeper and flatter segments, and this is thought to indicate that several independent drainage systems existed in the region now drained by the Nile. There is much that we do not know about how the Nile formed, and much work remains for future scientists to discover. What follows is an outline of what we think we know now.

The oldest parts of the Nile drainage are probably those associated with the Sudd. These follow the axes of sediment-filled rifts that formed over 65 million years ago, and which have continued to slowly sink and fill with sediments since that time. This part of what is now the Nile only became part of the great transcontinental river in the past 1 or 2 million years. The best record of the great river is recorded where the sedimentary sequence is best preserved, in Egypt.

As a result of studying sedimentary deposits in the delta and Egyptian Nile, we know that great river systems carried sediments - preserved today as the Nubian Sandstone - north from central Africa as far back as Cretaceous time, about 100 million years ago, but the course of these rivers is poorly known. The vast amount of sediments shed northward at this time was derived from uplift , some of which was responsible for formation of the rift basins that lie beneath the Sudd. No link can be established between the Cretaceous rivers and the course of the present Nile, because this system of rivers was obliterated when the sea invaded Africa from the north towards the end of the Cretaceous. Much of NE Africa was a shallow sea during early Tertiary time, about 70 to 40 million years ago. Sealevel slowly dropped throughout the early Tertiary, allowing new rivers to extend north after the retreating sea. River deposits of late Eocene-early Oligocene age (about 35 million years ago) are known from west of the present Nile, but these sediments did not travel far, indicating that this was a relatively small river. This may have been the precursor of the stream responsible for carving the great canyon following evaporation of the Mediterranean Sea about 6 million years ago. This is the so-called 'Messinian Salinity crisis' and is a critical event in the formation of the Nile.

The Nile system is traced back in time to the evaporation of the Mediterranean Sea. From this time on, five main episodes in the evolution of the Nile have been deduced. These are, from oldest to youngest: Eonile, Paleonile, and three Pleistocene Niles: Protonile, Prenile, and Neonile. The deposits of the Neonile are indistinguishable from those of the present river.

The Eonile formed in response to the Messinian Salinity crisis. More water evaporates from the Mediterranean Sea than is supplied by the rivers that flow into it, and this deficit is compensated by sea water flows into the Mediterranean from the Atlantic. When collision between African and Europe shut the Straits of Gibraltar, the flow of Atlantic seawater stopped and the Mediterranean slowly dried up. This was a huge depression, almost certainly a tremendous and sterile desert like the region around Dead Sea of Israel and Jordan. A major difference between the present Dead Sea region and the Mediterranean desert is that the former at about 400 m below sea level is presently the deepest spot on the continents, but the Mediterranean seafloor, lying as much as 3000m below sealevel, was probably a mile deeper and a thousand times more vast.

Evaporation of the Mediterranean profoundly affected the streams that flowed into it. As the level of the Mediterranean got lower and lower, streams that once flowed placidly into it began to cut down into the underlying rocks, becoming steeper and with more erosive power as sealevel dropped and the stream cut down into relatively soft limestones. The enhanced erosive power allowed its upper tributaries to extend into the headwaters and 'capture' upstream drainages. The increased water from the captured streams further increased the streams erosive power, further stimulating the expansion of the drainage system upstream. This led to the development of the so-called ïEonileÍ, which carved a huge canyon that was deeper than the Grand Canyon of Arizona and many times longer. This canyon is buried beneath all of the Egyptian Nile, but it cannot be traced south of Aswan.

In time, the barrier at Gibraltar ruptured and a tremendous waterfall brought Atlantic seawater to refill the Mediterranean basin. The "Grand Canyon of Egypt" became a drowned river valley or estuary, similar to the fjords of Norway but very different in origin. Slowly, this estuary filled with sediments brought in by the Paleonile flowing from the south, and a landscape not too different from the present was established by 3 or 4 million years ago. Sediments deposited by the Paleonile were not derived from Ethiopia; the distinctive mineral pyroxene - common in Ethiopian basalts - is not found. The Paleonile was probably fed by a drainage basin that was much more limited in size than the present Nile, probably restricted to SE Egypt. Paleonile sediments are very fine-grained, suggesting that it drained a moist and vegetated area more very different from the desert now found in NE Africa. The Paleonile flowed through Egypt from about 4 to 1.8 million years ago.

The interval between the Paleonile and the Protonile was marked by a dramatic change in climate. This was the beginning of Pleistocene time, a period of widespread glaciation in northern Europe and North America, but a time when a harsh desert was first established in North Africa. The Nile stopped flowing north during this transition, and sand dunes drifted into the abandoned river channel. Torrential winter rains occasionally filled the channel, but no water reached the Egyptian Nile from south of the Nubian Swell, until the flow regime of the Protonile was established about 1.5 million years ago. Coarse sediments characterize the deposits of this time, including conglomerate, gravel and coarse sand. There is no hint of material eroded from the Ethiopian highlands. It is not clear to what extent the Nubian Swell and the Bayuda Uplift blocked flow from the south at this time, or whether there was simply too little water flowing northward to cross the Sahara.

Part of our uncertainty comes from a lack of information about whether or not the Blue Nile existed at this time, and if so, how much water flowed through it. The Ethiopian highlands began to form about 40 or 50 million years ago as a result of tremendous volcanic activity as a mantle plume punctured the crust, but the distinctive basaltic sediments derived from these highlands is not recognized in Egypt until deposits of the Prenile were laid down, about 700,000 years ago. Increased strength of northward flow from the Ethiopian highlands may be due in part to development and intensification of monsoonal circulation in the recent past. Monsoonal circulation is due to the change position of atmospheric low-pressure cells, which lie over the equatorial Indian Ocean during northern winter and over south-central Asia during northern summer. The result is that cold, dry winds blow south from Asia during northern winter, but warm, moist winds blow from the sea towards Asia in northern summer. The westward deflection of summer winds due to the Coriolis Effect brings part of the moisture-laden air currents over Ethiopia, where the air cools as it rises. Cool air can hold less moisture than warm air, so clouds and then rain forms as the monsoon rises over the Ethiopian plateau. This brings the long, drenching rains in Ethiopia that cause the annual Nile flood. The monsoonal circulation has intensified over the last few millions of years due to continued uplift of the Tibetan Plateau. It would be a wonderful thing to be able to go back in time and tell the ancient Egyptians that the mystery of the Nile Flood could best be understood by knowing about mountain-building events that were occurring thousands of miles away! Water from the Ethiopian highlands may not have reached Egypt because the Nubian Swell acted as a barrier, perhaps deflecting the water to the west. It may be that only with the additional water provided as a result of the intensifying monsoon that the upstream Nile was able to erode its way through the Nubian Swell and continue north to the Mediterranean Sea.

The Prenile flowed from perhaps 700,000 until about 200,000 years ago, when a desert occupied N. Africa.. It can be safely said that the Prenile was the largest and most vigorous of the Nile precursors, with a wide floodplain. Its sources lay south of Egypt, and the presence of abundant pyroxene in these sediments indicates that the Ethiopian highlands were imprint sediment sources for the first time. A large proportion of sediments in the Nile Delta were deposited by this phase of the river, as much as 1000m thick. The Prenile marks the dawn of the present transcontinental river system, establishing flow from Ethiopia to the Mediterranean Sea and probably also from the Sudd.

The Neonile began about 120,000 years ago and was established at a time when North Africa was well-watered, with numerous lakes. Crude stone fashioned by humans are found in these sediments. The Neonile was significantly less vigorous than the Prenile. Contributions from the White Nile have grown slowly with time, and probably were important for the development of the Neonile. Lake Victoria did not exist prior to about 12,000 years ago. Before this time, the streams of the Ugandan highlands flowed west to join the Congo, which drains into the equatorial Atlantic. Very recent uplift tilted the region to make the lake and direct its excess to flow north. This was important because the waters of the White Nile provide most of the Nile's water during the Ethiopian dry season. Several episodes when the N. Africa was wetter or drier can be identified. It was after the last wet period, sometime after 10,000 years ago, that hungry nomads migrated to the Nile Valley and Delta and took up farming. This led in turn to the establishment of civilization in Egypt, about 5,000 years ago.



Da: www.utdallas.edu/geosciences/remsens/Nile/geology.html

Seguo nei prossimi post con la traduzione.
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Akhu-en-inpu
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18/08/2011 10:34
 
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Traduzione Parte I - Introduzione
Sebbene il Nilo sembri un antico fiume - dopo tutto, era lì molto prima che una delle prime civiltà cominciasse a svilupparsi sulle sue rive - è un fiume veramente giovane e ha attraversato molti cambiamenti lungo il recente (in termini geologici) passato.
Il Nilo consiste di una serie di zone piuttosto scoscese e di zone piuttosto piane, e si ritiene che ciò indica che molti sistemi di drenaggio indipendenti esistessero nella regione ora percorsa dal Nilo. C'è molto che non sappiamo di come il Nilo si sia formato, e molto lavoro rimane ai futuri scienziati per scoprirlo. Quello che segue è una sintesti di ciò che pensiamo di sapere ora.

Le più antiche parti del bacino del Nilo sono quelle associate al Sudd(1). Queste seguono gli assi dei rift pieni di sedimenti che si sono formati più di 65 milioni di anni fa, e che hanno continuato lentamente ad affondare e a riempirsi di sedimenti da allora. Questa parte di ciò che ora è il Nilo divenne parte del grande fiume transcontinentale solo negli ultimi 1 o 2 milioni di anni. La migliore registrazione del grande fiume è registrata dove la sequenza sedimentaria è meglio preservata, in Egitto.
Come risultato dello studio sedimentologico nel Delta e nel Nilo Egiziano, sappiamo che i sistemi del grande fiume hanno trasportato sedimenti - preservati oggi come la Arenaria Nubiana - dal Nord dell'Africa centrale indietro fino al Creataceo, circa 100 milioni di anni fa, ma il corso di questi fiumi è scarsamente noto. La grande abbondanza di sedimenti scaricati verso nord a quest'epoca erano derivati dal sollevamento, alcuni dei quali erano responsabili per la formazione dei bacini del rift che riposano al di sotto del Sudd. Nessun collegamento si può stabilire fra i fiumi del Cretacico e il corso del Nilo presente, poiché questo sistema di fiumi è stato obliterato quando il mare invase l'Africa dal Nord verso la fine del Cretacico. La maggior parte dell'africa nordorientale era un mare a basso fondale durante i primi tempi del Terziario, circa dai 70 ai 40 milioni di anni fa. Il livello del mare lentamente si è abbassato attraverso il primo Terziario, facendo si che nuovi fiumi si estendessero verso Nord dietro il fiume in ritiro. Depositi di fiume del tardo Eocene-primo Oligocene (circa 35 milioni di anni fa) si conoscono a ovest del presente Nilo, ma questi sedimenti non viaggiano molto, indicando che che questo era un fiume relativamente piccolo. Potrebbe essere stato il precursore della corrente responsabile dello scavo del grande canyon che ha seguito l'evaporazione del Mare Mediterraneo circa 6 milioni di anni fa. Questa è la così detta "Messinian Salinity Crisis" ed è un critico evento nella formazione del Nilo.

------------------

(1)Il Sudd (Dall'Arabo sadd, barriera) è una vasta regione paludosa formata dal Nilo nel nord del Sudan del Sud. La sua dimensione è variabile, ma durante la stagione delle piogge si può estendere fino a 130.000 km². Nel Sudd, il fiume scorre tra innumerevoli canali intrecciati tra loro, il cui percorso cambia di anno in anno. I papiri formano una fitta vegetazione nell'acqua bassa, che è frequentata da coccodrilli e ippopotami. Ci sono tre principali canali navigabili nella palude: il Bahr el Zaraf ("Fiume delle Giraffe"), il Bahr al-Ghazal ("Fiume delle Gazzelle"), e il Bahr el Jabal che è il principale collegamento al Nilo della Montagna, cioè la parte del Nilo a nord dei grandi laghi. I primi esploratori che cercarono la sorgente del Nilo, ebbero considerevoli difficoltà a districarsi nella palude del Sudd, a volte impiegando mesi per riuscire a superarla. - from Wikipedia.
[Modificato da ACUSinpw 18/08/2011 11:29]
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Akhu-en-inpu
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18/08/2011 10:47
 
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Traduzione Parte II - Eonilo
Il sistema del Nilo è tracciato durante l'evaporazione del Mar Mediterraneo. Da questo momento in poi, cinque episodi principali nell'evoluzione del Nilo sono stati dedotti. Sono, dal più antico al più recente: Eonilo, Paleonilo, e tre Nili del Pleistocene: Protonilo, Prenilo e Neonilo. I depositi del Neonilo sono indistinguibili da quelli del presente fiume.

L'Eonilo si è formato in risposta alla Messinian Salinity Crisis. Più acqua evapora dal Mediterraneo di quanto sia supplita dai fiumi che si buttano in esso, e questi deficit è compensato dai flussi di acqua marina nel Mediterraneo dall'Atlantico. Quando la collisione fra Africa e Europa chiuse lo Stretto di Gibilterra, il flusso dell'Atlantico si fermò e il Mediterraneo lentamente si asciugò. Si trattava di una immensa depressione, quasi certamente un deserto tremendo e sterile simile alla regione attorno al Mar Morto di Israele e Giordania. Una differenza sostanziale fra il presente Mar Morto e il deserto Mediterraneo è che il primo a circa 400 m sotto il livello del mare è ad oggi il più profondo punto dei continenti, ma il bacino del Mediterraneo, che sta a circa 3000 m sotto il livello del mare, era probabilmente molto più profondo e migliaia di volte più vasto.

L'evaporazione del Mediterraneo incise profondamente sulle correnti che scorrevano in esso. Come il livello del Mediterraneo divenne più basso, fiumi che prima gli si gettavano dentro placidamente cominciarono a scavare nelle rocce sul fondo, diventando più ripidi e con maggiore potere erosivo come il livello del mare scendeva e la corrente scavava dentro roccia calcarea relativamente più soffice. L'aumentato potere erosivo permise ai suoi tributari più in alto di estendersi fino all'acqua a monde e di "catturare" il drenaggio a monte. L'aumentata acqua dai flussi catturati accrebbe ancor più il potere erosivo dei corsi d'acqua, stimolando sempre di più l'espansione del sistema di drenaggio a monte. Questo condusse allo sviluppo del cosiddetto Eonilo, che scavò un enorme canyon che era più profondo del Grand Canyon in Arizona e molte volte più lungo. Questo canyon è sepolto sotto tutto il Nilo Egiziano, ma non è possibile rintracciarlo a sud di Aswan.
[Modificato da ACUSinpw 18/08/2011 11:26]
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18/08/2011 10:52
 
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Traduzione Parte III - Paleonilo
Appena in tempo, la barriera a Gibiliterra si ruppe e una cascata tremenda portò le acque dell'Atlantico a riempire il bacino Mediterraneo. Il "Grand Canyon d'Egitto", divenne una valle di fiume coperta d'acqua o un estuario, simile ai fiordi Norvegesi ma molto differenti per origine. Lentamente, questo estuario si riempì di sedimenti portati dal Paleonilo che scorreva da Sud, e un paesaggio non troppo differente dal presente si stabilì circa 3 o 4 milioni di anni fa. I sedimenti deposti dal Paleonilo non derivavano dall'Etiopia; il minerale Pyroxene, distintivo, - comune nei basalti Etiopici - non c'è. Il Paleonilo era probabilmente nutrito da un bacino di drenaggio che era molto più limitato in ampiezza rispetto al presente Nilo, probabilmente ristretto all'Egitto sud-orientale. I sedimenti paleonilotici sono di grana molto fine, suggerendo che drenasse un'area morbida e vegetata molto diversa dal deserto che ora troviamo nell'Africa nordorientale. Il Paleonilo ha attraverso l'Egitto circa dai 4 ai 1.8 milioni di anni fa.
[Modificato da ACUSinpw 18/08/2011 11:26]
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18/08/2011 11:19
 
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Traduzione Parte IV - Protonilo
L'intervallo fra Paleonilo e Protonilo è marcato da un drammatico cambiamento climatica o. E' l'inizio del Pleistocene, un periodo di glaciazioni nel Nord Europa e nel Nord America, ma un periodo in cui un deserto arido si stabilì per prima cosa nel Nord Africa.
Il Nilo smise di scorrere verso Nord durante questo periodo di transizione, e dune di sabbia si ammucchiarono nel canale abbandonato. Piogge invernali torrenziali occasionalmente riempivano il canale, ma l'acqua non raggiunse il Nilo Egiziano dal Sud della Nubian Swell(2), fino a che il regime di inondazione del Protonilo si stabilizzò circa 1.5 milioni di anni fa. Sedimenti ruvidi caratterizzano i depositi di quest'epoca, includendo conglomerati, ghiaia e sabbia ruvida. Non c'è traccia di materiale eroso dalle montagne Etiopi. Non è chiaro fino a che punto la Nubian Serll e ll risollevamento di Bayuda(3) hanno bloccato il flusso dal sud, o se semplicemente c'era troppa poca acqua che scorreva verso Nord per attraversare il Sahara.

-----------
(2)La Nubian Swell è un risollevamento geologico strutturale nell'Africa del Nord orientata E-O e separa il basso corso del Nilo d'Egitto dal bacino sudanese. - from Wikipedia

(3)Il Deserto di Bayuda è situato a nord della moderna città di Khartoum, Sudan, a ovest di Kadabas, e a sud del Deserto di Nubia, insieme fanno parte della sezione orientale del Deserto del Sahara. È situato alle coordinate di 18°N 33°E. - form Wikipedia
[Modificato da ACUSinpw 18/08/2011 11:27]
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18/08/2011 11:19
 
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Traduione Parte V - Prenilo
Parte dell'incertezza è dovuta dalla mancanza di informazioni riguardo l'esistenza o meno del Nilo Azzurro a quel tempo, e quanta acqua scorresse attraverso di esso. Le montagne etiopiche hanno cominciato a formarsi circa 40 o 50 milioni di anni fa come risultato di un'attività vulcanica tremenda come se un manto di piume avesse forato la crosta terrestre, ma i sedimenti basaltici distintivi derivati da queste zone montagnose non si riconosce in Egitto fino ai depositi del Prenilo, circa 700000 anni fa. Una forza accresciuta del flusso verso nord dalle montagne etiopi può essere dovuto in parte allo sviluppo e all'intensificazione della circolazione monsonica del recente passato.
La circolazione monsonica è dovuta a un cambiamento di posizione delle celle di bassa pressione dell'atmosfera, che sta sopra l'Oceano Indiano equatoriale durante l'inverno del nord e sopra l'Asia sud-centrale durante l'estate del nord. Il risultato è che venti freddi e secchi soffiano a sud dall'Asia durante l'inverno del nord, ma venti umidi e caldi soffiano dal mare verso l'Asia durante l'estate del nord. La deflessione dei venti estivi verso ovest dovuti all'effetto di Corioli porta parte delle correnti d'aria cariche di umidità sopra l'Etiopia, dove l'aria si raffredda mentre si alza. Aria fredda può portare meno umidità dell'aria calda, così nuvole e quindi pioggia si forma mentre i monsoni salgono sopra il plateau Etiope. Ciò porta le lunghe e inondanti piogge in Etiopia che causano l'annuale piena del Nilo. La circolazione monsonica si è intensificata lungo gli ultimi pochi milioni di anni a causa del continuo innalzamento del Plateau Tibeatano. Sarebbe una cosa favolosa essere in grado di tornare indietro nel tempo e dire agli antichi egizi che il il mistero della piena del Nilo potrebbe essere compresa meglio conoscendo gli eventi di formazione montuosa che stavano capitando migliaia di chilometri di distanza!
L'acqua dalle montagne etiopi potrebbe non aver raggiunto l'Egitto perché la Nubian Swell faceva da barriera, forse deviando l'acqua a ovest. Potrebbe essere stato che solo con maggiore acqua apportata dall'intensificarsi dei monsoni che la sorgente del Nilo fu in grado di erodere la propria via attraverso la Nubian Swell e continuare a nord verso il mar Mediterraneo.

Il Prenilo scorse circa da 700000 fino a circa 200000 anni fa, quando un deserto occupò il nord africa. Si può tranquillamente dire che il Prenilo fu il più largo e il più vigoroso dei precursori del Nilo, con un ampia area soggetta ad inondazione. Le sue fonti sono sotto l'Egitto, e la presenza di abbondante pyroxene in questi sedimenti indica che le montagne etiopi per la prima volta si fanno vedere. Una gran proporzione di sedimenti nel Delta del Nilo sono stati depositati da questa fase, spessi quasi 1000m. Il Prenilo segna l'alba del sistema presente di fiume transcontinentale, stabilizzando il flusso dall'Etiopia al Mar Mediterrano e probabilmente anche dal Sudd.
[Modificato da ACUSinpw 18/08/2011 11:27]
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Traduzione Parte VI - Neonilo
Il Neonilo ha cominciato circa 120000 anni fa e si è stabilito in un momento in cui il Nord Africa era ben provvisto d'acqua, con numerosi laghi. Pietre modellate dagli umani si trovano in questi sedimenti. Il Neonilo era significativamente meno vigoroso rispetto al Prenilo. Contributi dal Nilo Bianco sono cresciuti lentamente lungo il tempo, e probabilmente furono importanti per lo sviluppo del Neonilo. Il Lago Vittoria non esisteva prima di 12000 anni fa. Prima di allora, le correnti delle montagne dell'Uganda scorrevano a ovest per raggiungere il Congo, che drena nell'Atlantico equatoriale. Sollevamenti molto recenti hanno scosso la regione creando il lago e dirigendo i suoi eccessi a scorrere verso Nord. E' stato importante perché le acque del Nilo Bianco formano la maggior parte dell'acqua del Nilo durante la stagione secca etiope. Diversi episodi di quando il Nord Africa era più o meno secco si possono identificare. Fu dopo l'ultimo periodo umido, da qualche parte nel tempo attorno a 10000 anni fa, che nomadi affamati migrarono verso la Valle del Nilo e verso il Delta e cominciarono una vita agricola. Cosa che portò alla nascita della civiltà in Egitto, circa 5000 anni fa.

[Modificato da ACUSinpw 18/08/2011 11:30]
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