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Amarna. Aggiornamenti dal Professor Kemp

Ultimo Aggiornamento: 29/08/2013 11:24
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24/05/2011 16:45
 
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A seguito di un nuovo aggiornamento dal Professor Kemp, che sto traducendo, ho deciso di raccogliere qui tutte le traduzioni delle mail finora ricevute, così da non risultare dispersivo consultarle.
26/05/2011 14:01
 
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News from Amarna, May 2011

Vedo che il mio ultimo report è datato 26 febbraio, ed era scritto con l’ottimismo che sgorga dopo una crisi appena passata.

Entro pochi giorni dall’arrivo alla casa (house = sito???) della spedizione, apparentemente senza nessun ostacolo, è emerso che il legame tra la polizia regionale e l’amministrazione delle antichità, non funzionava più come in passato. La polizia locale aveva fornito il solito contingente per equipaggiare il piccolo posto di polizia vicino alla casa, e ho continuato a vivere qui, senza obiezioni. Ma ad un livello superiore, la polizia aveva deciso che avrebbe avuto una cosa in meno di cui preoccuparsi, se non ci fossero state spedizioni straniere nella provincia. Amarna è rimasta il tranquillo posto rurale di sempre, ma nei villaggi e nelle città, dimostrazioni contro vari aspetti del governo sono continuati sporadicamente, creando una sensazione di disagio, rinvigorita dalle voci di banditismo, incolpati di aver fatto fuggire prigionieri, sebbene nel percorso dei gruppi turistici non fossero state posti ostacoli ulteriori.

Così, per due mesi e mezzo sono stato, o ho telefonato, settimanalmente alla polizia. Per cominciare, un po’ di membri della spedizione sono arrivati al Cairo, e sembrava possibile che il campo di lavoro fosse solo temporaneamente non accessibile. Ma quando la speranza è crollata, siamo stati costretti ad accettare il fatto che in questa parte d’estate non sarebbe stato possibile svolgere alcun tipo di lavoro all’aperto.

Alla fine, verso la fine di aprile, la polizia ci ha concesso che l’ultimo gruppo che doveva arrivare, gli antropologi dall’università dell’Arkansas, fossero ammessi a stare nella casa e a lavorare sui resti umani che avevamo stipato nel magazzino della casa. Nonostante ciò, la cautela della polizia fece sì che sembrasse incerto fino all’ultimo momento. Il primo gruppo è arrivato tre giorni fa, il magazzino è stato aperto, ed il lavoro è iniziato. Dato che un’ulteriore scavo alle tombe sud del cimitero non ha avuto luogo, lo scopo dello studio è di riesaminare certe aree della registrazione fatta in passato per assicurare consistenza, e, con il vantaggio di un giudizio retrospettivo, per riconsiderare aspetti in cui le registrazioni portano a stime, in particolar modo, riguardo alle età degli individui, e l’attinente discussione sullo sviluppo scheletrico infantile. È anche pianificata una revisione delle craniometrie, - il preciso schema delle misurazioni dei crani, che è un ulteriore modo di definire una popolazione.
Guardando oltre questa estate, la speranza è di impiegare l’autunno per portare a termine il lavoro sul campo rimasto in sospeso. Questo dovrebbe comprendere i restauri al Palazzo Nord, e gli scavi alle tombe del cimitero sud. L’autunno è anche il tempoprevisto per le elezioni del nuovo parlamento egiziano, che porterà alla formazione di un nuovo governo, e a seguire l’elezione del presidente. Per l’Egitto, queste sono acque inesplorarte. Potrebbe essere necessario un ulteriore periodo di paziente discussione con la polizia regionale, per portare avanti una nuova spedizione.

Spero che tenere la casa aperta per tutto questo tempo, abbia aiutato a mantenere la nostra credibilità, in quanto parte regolare della vita locale. Ciò ha anche abilitato lo staff della casa – tutta gente locale – per essere impiegata, se anche ad un livello inferiore. È un piacere poter riportare che, all’inizio dei disordini, quando la casa è stata chiusa per circa un mese, un benefattore ha donato una somma di denaro specifica per coprire i costi degli impegati della casa per quel periodo.

Due mesi e mezzo di quiete ad Amarna, non sono stati senza benefici, soprattutto perché hanno consentito di trovare del tempo per scrivere. Ho portato alla casa della spedizione, copie delle registrazioni d’archivio degli scavi originali del Palazzo Nord , del 1923 e 1924. Durante tanti anni, di volta in volta, io e gli altri abbiamo lavorato per mettere insieme un rapporto completo sul palazzo, un progetto originariamente interrotto dalla morte dello scavatore principale, F.G. Newton, ai primordi della seconda stagione ( morì di encefalite letargica, nell’ospedale di Assiut, il giorno di Natale del 1924).

Tra le registrazioni ci sono copie in piccolo scala di frammenti in calcare incisi e decorati, fatti in quel periodo dai membri della spedizione che lavoravano e vivevano nella casa nord della spedizione. Ne enumerarono circa 600. Molti sono frammenti di disegni convenzionali, ma alcuni hanno mostrato tracce di alterazione in posti in cui era scritto il nome del possidente del palazzo. Le alterazioni sono un ulteriore esempio di un fenomeno documentato dalle altre parti di Amarna, che sono state a lungo discusse, e che sono in relazione conlo stato dei membri femminili della famiglia di Akhenaton, vale a dire la sua figlia più vecchia Meritaten, una moglie secondaria chiamata Kiya, e Nefertiti stessa. Stiamo assistendo alla nascita e alla caduta di una di loro durante uno sconvolgimento degli equilibri politici nell’harem?

Poiché le cancellature e le reincisioni erano fatti su superfici morbide di calcare, è rischioso capire quali fossero i segni originali. Chi ha fatto la maggior parte delle copie, nel 1924, C.R. Duncan Greenlees, lavorò accuratamente, ma senza i benefici degli studi paralleli di materiali. Questo non ha avrebbe importanza, invece, se i lavori in pietra fossero ancora disponibili. Difficilmente uno di questi è stato fotografato, e a parte uno sparuto numero di pezzi che sono stati mandati nei musei, non è più esistente. Il suo destino più probabile era quello di essere seppellito dietro la casa nord della spedizione. Sembra che il passo più logico sia cercare il luogo della sepoltura. La casa nord si trova, comunque, su parte del vecchio sito. Ogni disturbo al terreno diventa subito uno scavo, e questo non è una cosa da intraprendere con leggerezza. Finora la geofisica ha sbagliato nell’indicare tale una locazione probabile. Pertanto forse resteremo con uno studio in cui l’esercizio del giudizio sulle fonti d’archivio ha un ruolo importante.

Quanto possiamo fidarci delle copie di Greenless? Questa è la norma per gli storici, quando interpretano documenti del passato. In questo caso, come avviene non raramente, l’archeologia coincide con la ricerca sugli archivi storici. Avendo fatto una stima preliminare dell’evidenza, non sono persuaso che una semplice sequenza, in cui un nome di donna ne rimpiazza un altro, riflettendo I loro rispettivi ruoli sociali a corte, sia necessariamente la corretta spiegazione, ma c’è ancora della strada da fare, prima che il materiale sia pronto per la pubblicazione.

Nello stesso periodo, l’Assistente del Direttore, Dr Anna Stevens, è rimasta al Cairo a preparare l’ultima pubblicazione degli scavi e delle indagini fatte al Villaggio di pietra, svoltesi tra il 2005 ed il 2008. Contemporaneamente, con l’assistenza di Tim Kashmiri, uno specialista dei database, ha sviluppato un progetto di database perfezionato per le migliaia di oggetti che sono stati registrati dalla spedizione, da quando ha iniziato gli scavi, nel 1979.
La data finale per il lavoro ad Amarna è definita per il 12 giugno. Naturalmente abbiamo perso del denaro in tasse aeroportuali, e per spese al Cairo per il primo gruppo che è arrivato, ma non in maniera disastrosa. Il costo per tenere aperta la casa, sono perlopiù coperti dalle altre parti. I fondi donati per il Palazzo nord restano intoccati.
Nel frattempo, attraverso il sito Justgiving, abbiamo fatto un altro appello. Vedi:

www.justgiving.com/amarna-project0

questo per aiutarci ad andare avanti con una delle innumerevoli pubblicazioni del campo di lavoro, in questo caso l’intonaco dipinto di una chiesa cristiana primitiva, che era stata costruita sui resti di uno dei palazzi di Akhenaton ad Amarna, chiamato Kom el-Nana
Grazie a tutti per il supporto e l’incoraggiamento continuo

Barry Kemp, 21 Maggio 2011.


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- ShemsetRa -
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27/05/2011 06:35
 
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Re:
Hatshepsut76, 26/05/2011 14.01:



Entro pochi giorni dall’arrivo alla casa (house = sito???) della spedizione,





Casa va benissimo, hanno proprio la casa lì [SM=x822713]
27/05/2011 09:04
 
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Sono contento che ti sia piaciuta! [SM=g999103] Solo, non mi sembra di aver lasciato la dicitura tra parentesi...
05/06/2011 18:15
 
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per correttezza, per mantenere un cammino comune ma soprattutto omogeneo, con le notizie di Kemp, riporto le altre mail da lui ricevute:

Dove si trova la sua area di scavo?
Lavoro ad Amarna, la capitale costruita dal faraone eretico Akhenaton, nel 14° secolo a. C. Il sito è una bella striscia di deserto, contornata da alte colline. Stiamo lavorando per mapare, scavare e restaurare i vecchi edifici

Cosa ha sentito riguardo l’insurrezione?
Sabato 29 gennaio abbiamo ricevuto dalla polizia l’ordine di chiudere. Domenica abbiamo impacchettato il nostro equipaggiamento, e la maggior parte della spedizione è stata evacuata dal Cairo lunedì. Io ed un’altra persona del team siamo restati.

Quali passi avete fatto per proteggere Amarna?
A causa degli attacchi ai siti archeologici nelle varie parti dell’Egitto, la polizia ci ha chiesto di bloccare le entrate ai nostri magazzini. Gli operai hanno costruito un muro di mattoni calcarei attorno alle porte di ferro, ricoprendo la porta principale con cemento, così da essere inespugnabile. Il 5 febbraio abbiamo viaggiato al Cairo, dove vivo. Poiché guidavamo lungo la parte ovest del deserto, la vita sembrava procedere serena, sebbene I treni non viaggiassero.

Com’era la situazione quando è rientrato al Cairo?
C’era traffico, i negozi ed i benzinai erano aperti. Il 10 febbraio sono andato all’ufficio del Supreme Council of Antiquities per richiedere il permesso per riprendere gli scavi. I cancelli erano chiusi e sorvegliati, ma una porta laterale mi invitava ad entrare, e così ho ottenuo il permesso. Il viaggio di ritorno verso casa è passato da Tahrir Square, il punto nevralgico della protesta. I marciapiedi erano affollati con i dimostranti, a non c’era un comportamento aggressivo, solo una tacita determinazione. Il 28 febbraio sono tornato ad Amarna.

Quali ricerche state facendo in questa stagione?
Vogliamo tornare a scavare il cimitero e studiare gli scheletri: sta emergendo un preoccupante dipinto di vita stressante. Stileremo anche un programma per restaurare il North Palace, uno degli edifici di Akhenaton

Quanto è serio il problema del saccheggio negli altri siti del paese?
Normalmente i siti archeologici sono protetti dalla Tourist and Antiquities Police. Ciascuna branca della sicurezza interna, sembra essere stata smembrata, e nell’atmosfera dell’incertezza, i lupi sono usciti allo scoperto. Gli obiettivi principali dei rapinatori sono i magazzini di antichità. Al momento è impossibile sapere quanto sia pericolosa la situazione circostante.

La cosa più pratica che la comunità internazionale possa fare a questo proposito, è farsi un’esame di coscienza. Il saccheggio di siti è fatto per soddisfare il mercato delle antichità, che continua a fiorire in Europa e negli Stati Uniti. È ragionevole supporre che qualsiasi reperto egiziano che sia in vendita, sia un falso, o sia stato saccheggiato.
05/06/2011 18:19
 
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La fonte dell'intervista su riportata è il New Scientist [SM=g999103]
05/06/2011 18:34
 
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Non giungerà come una sorpresa il fatto che sto scrivendo questo report della stagione non da Amarna, bensì dal Cairo. Le dimostrazioni per il cambio di governo, cominciate al Cairo il 25 gennaio, hanno portato alla sospensione dei lavori, ma auspico che tutto ciò non duri a lungo.

La prima parte del programma 2011 è stato un campo scuola dedicato al rilevamento geofisico ad Amarna. È stato organizzato dall’Università della California, rappresentata sul territorio dal Dr Hans Barnard, con il Centro per le tecnologie saziali avanzate dell’Universià dell’Arkansas, con il supporto di due assistenti universitari, Jason Herrmann e la Dr Stephanie Sullivan, e Gwil Owen, del McDonald Institute per la ricerca archeologica, è venuto per due settimane, per descrivere la fotografia aerea a basso livello. Tra gli studenti c’era un gruppo proveniente dall’estero (Stati Uniti, Canada ed Australia), e tre ispettori dello SCA. È iniziato il 12 gennaio.

Con gli anni, si è sviluppata l’idea di creare per Amarna una serie di strati di rilevamento, organizzati a mo’ di Sistema di informazione geografica; in altre parole, un sistema in cui ciascuno strato è legato all’altro da un comune schema di punti di riferimento, tali che possano essere direttamente comparati. Possediamo strati di rilevamento sia geografici che topografici, un crescente strato di fotografia aerea e, più recentemente, l’inizio di una rilevazione di dati geofisici. Il primo passo verso questo, è stato compiuto nel 2009, con un progetto pilota nel nord della città, grazie anche alla University of Arkansas. Il campo scuola rappresenta un modo per continuarlo, utilizzando allo stesso tempo Amarna come un vasto aiuto per l’apprendimento, non solo per la geofisica, ma anche per la comprensione della comprensione della città in sé.

Tre sono le tecniche che sono state sviluppate una dopo l’altra: la magnetometria (con l’ausilio di un radiometro magnetico Bartington), un radar sonda terreno (GPR, avvalendosi di un kit GSSI GPR), e la suscettibilità magnetica (utilizzando un metro di conduttività Geonics EM-38). Il gruppo di studenti era diviso in team, così che ciascuno acquisisse esperienza con l’utilizzo della strumentazione. La raccolta dei dati ha impegnato ogni pomeriggio, lasciando il pomeriggio alle lezioni, ed all’elaborazione dei dati. Ciascuna tecnica è più o meno seguita ad un particolare tipo di terreno. Il risultato finale ideale è una fusione di dati da tutte e tre. Laddove la magnetometria produce risultati sotto forma di mappa in modo abbastanza immediato, i dati provenienti dagli altri due strumenti richiedono un’elaborazione considerevole.

Ciascun strumento deve essere trasportato o trascinato ad un’andatura uniforme lungo linee predeterminate, che saranno inserite in una griglia di relazioni. Lo scopo principale era continuare l’indagine iniziata a nord della città; ma prima di fare ciò, per questa settimana, la scuola ha compiuto un esercizio di pratica, relativo alla casa di spedizione: l’area circostante la casa di Ranefer, e una griglia di scavo 12. l seconda settimana ha visto la scuola impegnata tra le tombe sud del cimitero, dove il punto di maggior interesse era la pavimentazione della valle piatta. Contiene tombe? Il magnetometro ha completato il suo lavoro qui in pochi giorni. Mentre gli altri due strumenti si mettevano in pari, il magnetometro veniva portato nello Stone Village, e fatto lavorare per un giorno e mezzo.

A questo punto, sabato 29 gennaio, abbiamo ricevuto l’ordine da parte della polizia di sbaraccare. La domenica ha visto l’impacchettamento dell’equipaggiamento, e gli accordi per la rapida evacuazione della scuola, che ha avuto luogo il lunedì, culminando in un volo Charter dal Cairo in Europa il martedì.

Parte di ogni pomeriggio è stato devoluto all’elaborazione dei dati, e si è anche iniziato a preparare e ad analizzare appezzamenti di terreno. L’improvvisa chiusura ha significato, comunque, che l’ulteriore elaborazione e presentazione dei risultati abbia dovuto aspettare ancora un po’. A complemento della geofisica, è stato mandato in aria il nuovo pallone ad elio (acquistato grazie ad un’altra generosa donazione dall’Amarna Research Foundation), non solo sopra i siti di scavo, ma anche sopra il Grande Tempio di Aten, allo scopo di completare un dettagliato mosaico, iniziato un po’ di anni fa. La stesura di questo documento è in preparazione di un inizio sperato, sulla restituzione di quel poco che è rimasto dell’edificio, che inizierà nel 2012.

Molti stranieri hanno lasciato le loro vacanze, o I posti di lavoro in cui lavoravano finora, e ci saranno molti resoconti di partenze forzate. Questa volta tocca a me. Lo stesso giorno in cui la scuola è partita, due ispettori provenienti dall’ispettorao Mallawi hanno compiuto la chiusura formale del sito e dei magazzini, prendendosi del tempo per farlo correttamente, ed entro mezzogiorno, esprimendo il loro disappunto per doverlo fare, e la speranza che possiamo tornare presto. Era presente anche il capo della polizia turistica di Mallawi. In vista di attacchi perpetrati ai danni di magazzini nelle diverse parti dell’Egitto, ha chiesto che costruissimo un muro in blocchi di cemento e calcare sulle due porte d’acciaio dei magazzini.

Il giorno seguente, uno dei guidatori che aveva evacuato il capo scuola (il cui nome è Ali) ha telefonato dal Cairo per dire che era inguaiato a causa del coprifuoco, e non gli sarebbe stato possibile tornare ad Amarna per venire a prendere me e un altro membro della spedizione (…) Questo è stato il primo passo in un rinvio che è durato fino a sabato 5 febbraio. Una volta che il campo scuola è partito, la polizia è sembrata rilassarsi. In quei giorni sono stati costruiti i muri da una parte all’altra delle porte. Nel caso del magazzino principale, la porta di ferro è aggiunta in profondità nel muro, permettendo al bloccaggio ed al suo rivestimento finale in cemento di essere lavato tramite un forte getto, ed apparire inespugnabile. Promette un interessante procedimento di riapertura.

Il viaggio di sabato verso il Cairo è stato privo di eventi. Ali ha ricevuto istruzioni dalla polizia di prendere la strada del deserto occidentale. Il consueto veicolo di scorta della polizia era avanti. La prima arte del viaggio, dopo Deir Mawas, attraverso Mallawi, e avanti fino a Tuna el-Gebel, ha mostrato la città e lo stile di vita scorrere normalmente, sebbene i treni non effettuassero percorrenza. Da Tuna, la strada si dirige ad occidente per raggiungere la principale strada del deserto. La scorta della polizia, come è normale, è andata oltre il limite tra le province di Minia e Beni Suef, e poi ci ha lasciato andare a casa e non è stata più rimpiazzata.

Il successivo checkpoint è vicino all’entrata al Fayum. È stato equipaggiato di uomini dell’esercito, munito di alcune cisterne, ed altri veicoli armati. I soldati, camuffati, senza eletti né giubbetti anti proiettile, facevano controlli superficiali su pochi veicoli , ma non tali da ritardare il lusso del traffico. Ci hanno ignorato. Un secondo checkpoint simile era stato allestito dove la strada principale inizia a scendere sotto la piana di Giza. Ancora una volta, ha causato un leggero rallentamento del traffico. Scendendo lungo la strada, sulla sinistra, una delle strade che portava in una nuova area residenziale, era stata parzialmente ostruita da una semplice barricata, sorvegliata da un gruppo di ragazzi, unico esempio visto in tutto il viaggio. Sulla sommità della collina, la strada gira a destra, e imbocca una strada vicino ad una svolta che porta all’entrata delle piramidi e al Mena House Hotel. Qui c’era una concentrazione di veicoli dell’esercito, ed anche una fila di camionette blu della polizia, le uniche viste durante il nostro viaggio.

La rotta di Ali era lungo la strada di Saqqara per raggiungere l’anello di strada che porta fino a Munib, il capolinea di bus e minibus che serve l’Alto Egitto. Non voleva andare oltre. Perciò ho reso accordi con un guidatore, Hussein, di cui mi servo regolarmente al Cairo, per incontrarci. A causa dell’aumento del bagaglio, che includeva cibo e documenti della spedizione, portò con sé un piccolo pickup. Ali si accomiatò e ci lasciò per tornare a casa.

Era ormai chiaro che buona ate del Cairo stava funzionando abbastanza normalente. C’era traffico, I negozi erano aperti, contenevano cibo, e i benzinai stavano lavorando. La parte successiva della strada incrociava il Nilo, dal ponte che scende verso Fustat, poi svolta a destra lungo la strada principale che college Maadi al Cairo; oltre questa, lungo la strada che fiancheggia il vecchio acquedotto e continua vicino alla Cittadella. Qui c’era un ulteriore segno degli eventi, un piccolo gruppo di uomini che vendevano bandiere nazionali.

Non troppo oltre dalla Cittadella, un piccolo taglio attraverso la Città dei morti discende nel labirinto di strette strade che è la vecchia parte della città del Cairo, dove ho affittato due appartamenti, usati da me ed altri membri della spedizione, ed un magazzino. All’arrivo, Hussein ha detto di non andare a Tahrir Square per un po’ di giorni (dove l’Amarna Project ha la sua sede).
Sotto altri aspetti, specialmente nel vicinato dove sono conosciuto, non c’è nulla da aver paura. La vecchia città ha più il carattere di un esteso vasto villaggio in qualche modo separato dal resto del Cairo. È il suo proprio mondo. È più calmo del solito, ma questa mattina, per la prima volta da quando sono tornado, ho sentito il suono familiare dei ragazzi che distribuivano butagaz, facendo un rumore metallico con una chiave su cilindri pieni, che possono essere scambiati per vuoti. Per quanto riguarda la sede di Tahrir Square, la gente che è stata lì, mi dice che non ha subito danni.

Questa mattina (giovedì 10) sono stato a Zamalek per incontrare il capo delle missioni straniere dello SCA, il Dr. Mohammed Ismail, per chiedere riguardo al ritorno ad Amarna. I cancelli di fronte all’edificio dello SCA erano chiusi e sorvegliati, (…) una folla di uomini e donne, forse cinquanta , che chiedevano l’impegno del governo, tra le richieste delle dimostrazioni. L’entrata era nella porta a lato. Il Dr Mohammed spiegò che la creazione di un Ministero delle Antichità significa che lo SCA non ha più ragione di esistere, e tutte le procedure esistenti dovranno essere riviste, e creata una nuova gerarchia. Un comitato che è stato chiamato per discutere riguardo le missioni straniere non si è incontrato, in arte a causa della difficoltà che la gente incontrava nel passre il Cairo per raggiungere Zamalek. Chiamerò la prossima settimana per avere notizie.

Il viaggio di ritorno traverse il Nilo dal ponte Kasr el-Nil, che conduce direttamente a Tahrir Square. Era aperto al traffico, così abbiamo deviato a sud, lungo la Corniche, pria di entrare in piazza. Entrambe le pavimentazioni erano stipate di gente, quelli a nord che venivano dalla piazza, quelli a sud che vi stazionavano, portavano, o acquistavano bandiere nazionali da gruppi di bambini. Non c’erano grida, né alcun tipo di comportamento aggressivo, se non una silenziosa determinazione a mantenere la dimostrazione in una maniera ordinata. Un po’ di gente si è fermata a parlare con alcuni soldati, muniti di cisterne all’approssimarsi del ponte.

Sembra come se la storia fosse stata fatta.

I miei ringraziamenti spettano a tutti coloro che hanno chiesto della sedizione, e hanno espresso il loro dispiacere.


[il testo di questa mail risale al 10 febbraio]
05/06/2011 18:36
 
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La rapida tranquillità che si è sviluppata in Egitto dopo che le dimostrazionisono iniziate il 25 gennaio, ha rimosso gli ostacoli per la ripresa dei lavori in molti dei siti archeologici. Sono entusiasta di riportare la notizia che sarò ad Amarna lunedì 28 febbraio, per riaprire la casa della spedizione. Il team di archeologi arriverà più tardi, a breve distanza, e darà uno sguardo alle tombe a sud del cimitero, dove iniziare gli scavi. Saremo una settimana indietro con quanto avevamo pianificato, ma avremo una settimana in più da dedicare agli scavi.

[questo è quanto di più saliente riportasse una mail della fine di febbraio]

Da questo punto in poi, riprenderò con la traduzione in ordine cronologico. [SM=g999103]
[Modificato da Hatshepsut76 05/06/2011 18:38]
07/11/2011 09:31
 
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Questo è il testo dell'ultimo aggiornamento ricevuto dal Prof. Kemp:


La ripresa dei lavori, autunno 2011

Sto scrivendo questa mail in una bella e calda giornata, ad un tavolo situato sotto un gruppo di palme che occupano il centro del Palazzo Nord ad Amarna. Sono trascorsi sei mesi da quando ho inviato l’ultimo report. Ho aspettato a scriverne un altro, fino a che non avessi visto un percorso tra le incertezze. Il nostro permesso dallo SCA dura fino alla fine dell’anno, e la mia speranza è stata che fosse possibile portare a termine, durante gli ultimi mesi del 2011, il campo di lavoro che era stato pianificato per la primavera. Adesso posso riferire che tutto questo sta accadendo.

Ne sono coinvolti due progetti, e si stanno svolgendo uno dopo l’altro, per tutta la durata di novembre. Il primo consiste nel catalogare le cose da restaurare al Palazzo Nord. Il secondo consiste nella ripresa degli scavi nel cimitero delle Tombe Sud. Il fatto che questi due progetti stiano avvenendo, è un segno del fatto che poco a poco, l’Egitto post-rivoluzionario si sta stabilizzando in un nuovo ordine.

L’idea di effettuare lavori di riparazione al Palazzo Nord risale ai tardi Anni Novanta. A partire da allora, dopo settant’anni di esposizione agli elementi e, per più tempo, essendo usato da allevatori e dai loro animali come appezzamento ulteriore ai loro campi (solo nel 1984 era circondato un recinto di filo sprinato dentellato), la costruzioni in mattoni a sofferto molto. La parte posteriore, più alta rispetto al resto, sembrava vicina al maggior collasso. I tre giorni di pioggia violenta nel mese di gennaio di quest’anno illustra la gravità dell’assalto che il tempo può portare.

I nostri primi passi nel consolidamento furono fatti nel settembre 1997. le nostre stagioni successive non sono state annuali, talvolta sono state rimpiazzate da un lavoro simile al piccolo tempio di Aten. Il nostro team di mattonai, e tre team di costruttori, con il passare degli anni hanno sviluppato un buono stile di lavoro, che è sensibile ai materiali che usano, ed alle esigenze di un edificio antico. Per la supervisione di buona parte delle riparazioni, siamo stati fortunati ad avere Suresh Dhargalkar, l’architetto dei servizi di conservazione, che già in passato è stato responsabile per il restauro di Buckingham Palace e del Castello di windsor. Quest’anno è stato impossibilitato a venire. Ho fatto del mio meglio per svolgere il compito al posto suo, con l’assistenza di Atef Nagi, il conservatore dello SCA, e dell’ispettore Ahmed Fath.

Nelle ultime parti del palazzo, le intenzioni del lavoro sono state di preservare il più possibile il lavoro in mattoni originario, e lasciarlo visibile, aggiungendo una significativa costruzioni in mattoni solo dove l’originale era completamente scomparso. Così abbiamo aggiunto un mosaico di nuovi mattoni, talvolta ai lati delle pareti, per riempire le rientranze, talvolta per definire i montanti delle porte, ed altre in alto a mo’ di capitello. Abbiamo anche distinto gli elementi di pietra mancanti, assegnato ricambi di base di colonne e collocato sul terreno i profili delle pietre in blocchi di calcare. Su una vasta parte del palazzo, comunque, le mura sono conservate poco bene. Il tempo le ha ridotte a spigoli piccoli polverosi coperti da ghiaia, con forse solo un singolo percorso di mattoni originali più in basso. In questa condizione, e sono al di là del consolidamento che abbiamo applicato per erigere la costruzione di mattoni.

La parte del palazzo sul lato nord che è adiacente al retro meglio conservato era di un insolito design, una fila di tre edifici simili la cui funzione era quella di contenere animali ed uccelli. Una parte è stata provvista di file di mangiatoie di pietra ornate di pitture di animali che si nutrono. Tracce di decorazioni dipinte, e la vicinanza di edifici alla residenza reale, suggeriscono che il loro proposito era alquanto teatrale, ovvero: la reazione in forme solide del paesaggio idillico di palude di papiro, e vita animale che tanto incantarono gli antichi Egizi, e che costituiva un tema ricorrente nell’arte e nell’architettura di Amarna.

In questo modo sembra consigliabile chiarire la struttura di questa parte del terreno. L’unico modo verosimile per fare ciò consiste nello spazzolare i restanti mozziconi di muro, e disporre corsi di mattoni freschi sulla sommità. L’ultima tappa di tutto ciò è il lavoro, che sta attualmente andando avanti. Allo scopo di riflettere il crescente grado di erosione quando uno si muove ad occidente, verso i campi coltivati, l’altezza delle mura ricostruite di solito diminuisce, fino ad uno o due mozziconi nel punto più basso.

L’accesso ad ogni sezione delle tre case di animali era consentito da porte alte più di 2 m. le soglie originali furono rimosse tempo fa, lasciando solo pezzi rotti. Ciò chiarisce l’aspetto degli edifici, nel caso le porte avessero le soglie. In due delle case per animali erano stati lastre di arenaria, portate da cave lontane nel sud, cave che non sono più usate. Quest’anno stiamo creando entrate di arenaria finta per sostituirle, distribuendole come lastre in terriccio boscoso, utilizzando l’argilla del deserto locale per colore. Per questo motivo Simon Bradley – lo scultore che ha fatto la colonna a grandezza naturale che si trova ben in vsta nel piccolo tempio tempio di Aten – è ritornato.

È stato anche possibile effettuare ulteriori osservazioni e misurazioni che contribuiscono alla maggior pubblicazione del Palazzo Nord che è a buon punto. A tal fine, il terzo membro del team, Miriam Bertram, sta disegnando una serie di elevazioni di muri dalla parte posteriore del palazzo, a cui sta aggiungendo elementi che, sebbene adesso siano persi, possono essere – in una certa misura – ricostruiti dalle annotazioni, bozze e fotografie fatte negli Anni Venti, quando l’edificio fu esposto per la prima volta. Ciò include pareti con finestre, complete di davanzali di pietra, ed una parete nelle case degli animali dove parti della maggior parte dei gestori di pietra decorata erano ancora all’interno nel 1923.

Il lavoro al palazzo finirà il 12 novembre. Per allora, la messa in opera degli strati di parete delle tre case degli animali dovrebbe essere finito, sebbene alcuni piccoli ritocchi potrebbero restare per il prossimo anno. Ciò che mi auguro di portare a termine nell’area a forma di L, cui abbiamo prestato attenzione a partire dal 1997, è prolungare la vita del lavoro in mattoni meglio preservato sul retro, nella parte in cui abbiamo collocato nuovi muri, per rivelare più distintamente al visitatore un layout architettonico insolito, e per aiutare l’immaginazione stessa ad estendersi sulle ampie aree che rimangono intoccate.

I nostri contributi all’intelaiatura del Palazzo Nord sono esposti alle intemperie, e degradano gradualmente. Ha senso pensare di tornare nel giro di cinque anni a garantire all'edificio un servizio, un insieme di pulitura e riparazione. Allo stessio tempo, il progetto per il nuovo anno consiste nel trasferire le squadre di costruzione nella città centrale, ed incaricarsi di un lavoro di bonifica nel sito del Grande Tempio di Aten, un incarico che richiederà molti anni prima di essere realizzato.

La conferma finale ufficiale che possiamo intraprendere lo scavo pianificato nel cimitero delle Tombe Sud, è arrivata poco più di una settimana fa. Il 13 novembre Anna Stevens, il vice direttore, arriverà con un esiguo team di archeologi, con l’intenzione di proseguire lo scavo fino in prossimità della fine dell’anno. Nello stesso tempo, sarà aperto il magazzino alla casa di spedizione. Un incarico che dev’essere intrapreso è la conservazione dei frammenti di sarcofagi decorati, ricoperti nelle stagioni precedenti.

Vorrei ringraziare tutti colorio che sono interessati al nostro lavoro, soprattutto coloro che hanno continuato a supportarci, nonostante questo periodo di difficoltà. Immagini del lavoro attuale, sono caricate sulla pagina Facebook, e alcune ne ho inserite qui.

Il nostro sito Justgiving include un appello speciale per assistere al completamento di un progetto di pubblicazione (l’intonaco di un muro dipinto di una chiesa pre-cristiana, che è stata costruita sui resti di un palazzo di Akhenaten ad Amarna, chiamato Kom-el Nana). Vedi:

Justgiving

Sta per raggiungere il suo obiettivo. Posso ancora una volta contare sulla vostra generosità per completarlo?

E chi riceve questo report ma non la nostra newsletter gratuita semestrale, Horizon, e vorrebbe essere aggiunto alla mailing list, deve solo inviarmi il suo nome ed il suo indirizzo postale.

Barry Kemp, 31 October 2011.

09/11/2011 13:25
 
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Re:

E chi riceve questo report ma non la nostra newsletter gratuita semestrale, Horizon, e vorrebbe essere aggiunto alla mailing list, deve solo inviarmi il suo nome ed il suo indirizzo postale.



Naturalmente, ho provveduto a fornire i dettagli richiesti... [SM=g999103]


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