| | | OFFLINE | | Post: 7.073 Post: 6.865 | Registrato il: 12/02/2006 | Colei/Colui che siede alla destra della Sacerdotessa | Capo del Tesoro | - ShemsetRa - Architetto Reale | |
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24/01/2011 01:19 | |
Avete presente le “concubine del defunto”?
Si tratta di modelli stilizzati di donne, alcune realizzate come bamboline, altre geometrizzate al punto da essere difficilmente riconoscibili, altre ancora stese su modellini di letti.
Si dice siano la compagnia femminile da portare nell’aldilà, in grado di evocare, al momento giusto, le concubine ideali per il trapassato, nello stesso modo in cui, gli ushabti possono essere mandati ad eseguire i lavori pesanti a cui egli potrebbe essere chiamato.
Nel catalogo della mostra “Egitto mai visto”, ho letto una interpretazione alternativa.
Da un confronto comparato fra molti reperti analoghi e differenti, è emersa la forte tendenza alla stilizzazione, in un momento storico in cui gli aspetti naturalistici, realistici e narrativi erano particolarmente apprezzati e realizzati con risultati soddisfacenti, come durante il Primo Periodo Intermedio e il Medio Regno.
Infatti sono piuttosto comuni le sculture raffiguranti graziose statuine di donne, impegnate nel loro lavoro quotidiano, del tutto analoghe a quelle degli operai, dei funzionari, dei marinai e di tanti egizi, in gruppo o solitari, impegnati in ordinari mestieri.
Ma queste si differenziano proprio per l’isolamento di alcuni caratteri particolari, tesi a metterne in evidenza la femminilità: lunghi capelli acconciati, assenza di braccia e gambe o estrema stilizzazione, piccola testa e grande ventre (forma detta “a pagaia”), cinture e tatuaggi sul corpo, raffigurazione del pube come un triangolo nero puntinato.
Poi sono state trovate anche in sepolture femminili, e ci sono indizi in letteratura secondo cui sarebbero da collegare rinascita.
In pratica sarebbero delle madri magiche, in grado di garantire al defunto la nascita alla nuova vita
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