Su National Geographic del mese di Novembre, un lettore fa notare che, sul cofanetto d'avorio ritrovato nella tomba KV21 della Valle dei Re, Tut è rappresentato mentre tiene un bastone con la mano destra.
Il giovane Faraone, soffrendo di una malattia al piede sinistro ed usando il bastone per sostenersi, avrebbe dovuto tenere lo stesso dall'altra parte. Se il bastone veniva effettivamente utilizzato a causa di un'infermità, perché mostrarlo in un'opera d'arte, in cui le figure erano idealizzate e stilizzate?
La redazione del mensile risponde che non si può affermare che l'immagine sul cofanetto intenda mostrare il ragazzo zoppo o malato e propende per la possibilità che la scelta della mano da parte dell'autore del cofanetto, potesse dipendere esclusivamente da necessità artistiche.
Tenuto conto che il bastone in mano a Tut non sembra l' ḥḳ3t usato del sovrano come simbolo del suo potere, con estremità arcuata e decorato a bande blu, debbo proprio pensare che l'artigiano abbia voluto effettivamente rappresentare la realtà e cioè l'infermità del giovane faraone.... forse uno degli ultimi retaggi dell'età Amarniana e della sua Arte, così esclusiva nello stile e nella capacità di raffigurare la quotidianità della vita e l'umanità di personaggi considerati semidei?. Comunque io del bastone nella mano sbagliata, proprio non me ne ero accorto...