| | | OFFLINE | | Post: 1.157 Post: 1.157 | Registrato il: 23/10/2009 | Scriba Guardiano | Scriba | Akhu-en-inpu Haw-erhefetkher-netjeru Gemet-ef-reh-neb | |
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24/10/2010 14:40 | |
Il fatto che potessero esistere conoscenze "iniziatiche" non fa di queste delle conoscenze necessariamente massoniche (comunque l'inizio "leggendario" della massoneria è fatto coincidere con l'erezione del Tempio di Salomone).
Certo è inevitabile osservare che la civiltà egizia è stata una civiltà in cui Architettura e Religione erano molto interconnesse (così come è stato per gli inizi della Massoneria moderna all'epoca delle corporazioni che si occupavano della costruzione delle grandi cattedrali gotiche).
Ma, ribadisco, non si può parlare di documentazioni che ci possano affermare che la massoneria nacque in Egitto.
Ameister Crowley sostiene che i tarocchi sono nati in seno agli egizi che hanno trasdotto in simboli le più alte e profonde conoscenze mistiche, che attraverso la diffusione dei tarocchi si è potuta tramandare.
E oggi, attraverso la meditazione sui tarocchi, queste conoscenze sono risvegliabili nelle nostre menti.
Aleister crowley chiama i tarocchi "il libro di toth".
Indubbiamente, tutto questo ha un certo fascino, ma è pura speculazione a posteriori, in cui si cerca di vestire dei nostri canoni mentali e spirituali una civiltà antica e misteriosa, la quale, tuttavia, poco ha a che fare con noi, per quanto riguarda le strutture mentali.
Potrebbe essere così? Certo. Potrebbe, come potrebbe essere il contrario e come la serie dei potrebbe, porrebbe essere infinita.
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