La differenza tra il punto 1 e il punto 3 è che nel primo caso l'autore si deve attenere strettamente ai fatti documentati, senza consentire alla sua fantasia di "condire" il romanzo. Tale vincolo viene tacitamente e inevitabilmente bypassato in assenza di informazioni. Assenza che "costringe" l'Autore ad attingere alle verità possibili, o magari a metterci del suo, per completare la trama. Un esempio, restando nel tema già affrontato da Franca:
Amenhotep IV, figlio di Amenhotep III sale al trono, a seguito della morte del fratello maggiore. Per l'incoronazione sposa Nefertiti, una principessa straniera, fortemente legata al culto solare del suo Paese d'origine. Complice il fascino della Regina e gli avvenimenti che da tempo ormai influenzano il Regno delle Due Terre, Amenhotep IV, sotto influenza della sua Sposa, conia il culto di Aton. Il Re vi crederà fermamente per buona parte del suo Regno. I canoni che contraddistinguono il modello religioso imposto si rivelano, in effetti, un valido strumento per limitare il crescente potere del Clero di Amon.
Affinchè l'intento del Sovrano possa realizzarsi in tempi risolutamente brevi è necessario optare per l'abbandono del Centro di Culto votato ad Amon. Amenhotep IV fonda una nuova città e la eleva a Capitale del Regno.
Intorno al XII anno, tuttavia, Amenhotep IV, che ormai si fa chiamare Akhenaton, ritorna sui suoi passi, ritenendosi ormai soddisfatto del risultato raggiunto. Il potere del Clero antagonista è stato arginato, i sacerdoti posti sotto il controllo sovrano e la figura di quest'ultimo è tornata ad occupare il posto privilegiato che da sempre gli spetta. Il Sovrano con la sua Corte possono rientrare nella vecchia Capitale, a Tebe.
Nefertiti disapprova la scelta del consorte e decide di ostacolarne i piani. Con l'appoggio di una ristretta cerchia di fedelissimi e potenti seguaci, forte dei sentimenti che il Re ancora nutre verso di lei, nondimeno indignata per la presenza di una Sposa secondaria che ha dato alla luce l'erede al trono d'Egitto, Nefertiti induce Akhenaton a riconoscerla come Coreggente, con il nome di Ankhekheperura Neferneferuaton.
Una volta conquistato il potere, Nefertiti si trasferisce nel Palazzo Nord e trama alle spalle di Akhenaton, commissionandone l'assassinio prima che questi riesca a rientrare a Tebe.
L'Autore, in tal caso io, si affida a quelle che sono ipotesi ventilate e intesse una trama storicamente attendibile, il che gli concede la libertà di non dover giustificare nulla dei contenuti proposti. Seppur non inventando nulla di sana pianta, offre tutti gli elementi che il lettore si attende di trovare in un romanzo, pur garantendo una certa veridicità.
In base a quanto espresso dal punto 3, le opzioni possono essere più d'una, in realtà. Scegliendo questa risposta, riconoscete all'Autore ampia libertà, pur garantendo un'adeguata conoscenza di fondo dell'epoca che si accinge a trattare.
L'Autore può scegliere di proporre un romanzo ambientato in un'epoca storicamente attendibile, popolato da personaggi realmente esistiti di cui può stravolgere la personalità nota, plasmandoli in funzione delle sue preferenze o necessità. Quello che proporrà al pubblico sarà un romanzo più vicino al genere fantastorico che non storico. Pertanto, dovrà attenersi all'onere di dichiarare esplicitamente al pubblico il suo intento, chiarendo nella Premessa/Introduzione/Presentazione, che parte del contenuto del suo libro è prettamente frutto di fantasia.
[Modificato da -Kiya- 12/10/2010 23:21]