Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Fatti e misfatti nell'antico Egitto

Ultimo Aggiornamento: 02/07/2021 17:15
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09/06/2021 10:49
 
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Re:
Horemhat, 25/05/2021 18:30:


...
...

1. -Le fonti sono incomplete o alcuni concetti non sono riportati perchè ritenuti superflui. La costruzione delle piramidi può apparire fatica sprecata, esiste però un'interessante teoria che dice che i monumenti venivano continuamente costruiti uno dopo l'altro a prescindere dall'effettiva necessità (vedi le molteplici piramidi di Snefru). Questo serviva a creare "posti di lavoro" specialmente durante i quattro mesi dell'inondazione durante i quali i contadini non lavoravano, non riscuotevano e sarebbero, dunque, morti di fame. C'è chi vede una forma di "stato sociale" in tutto questo.
...

2. Personalmente non sono un grande fan dell'eresia amarniana. Noi da monoteisti riteniamo le religioni monoteiste "superiori" allle politeiste; la modernità di Akhenaton (visto talvolta come precursore del cristianesimo) è un concetto ottocentesco secondo me discutibile. L'eresia aveva probabilmente un mero fine politico di "svincolare" il potere faraonico dal clero di Amon divenuto ormai troppo potente. 

3. Se devo dire un evento positivo che mi colpisce direi il trattato di Qadesh. Si tratta del primo trattato internazionale della storia, con un accordo di non belligeranza e mutua difesa. Secondo me la modernità del trattato è innegabile, così moderno che in patria, con la mentalità dell'epoca, non sarebbe stato compreso fino in fondo. I due Re infatti tornarono in patria dichiarandosi entrambi vincitori sul nemico.

Hor


Nel concordare quasi integralmente con quanto scritto da Horemhat, ho evidenziato tre argomenti che credo meritino una risposta più articolata:

1.
la costruzione delle piramidi.
ne abbiamo già scritto e, evitando discorsi su marzianetti e omini verdi, ancora tanto potremmo scriverne e tantissimo è stato scritto. Sotto il profilo strettamente storico non si può non tener conto di parecchi parametri che danno a queste immani costruzioni un valore che va aldilà della semplice elevazione di "inutili" montagne di macigni. 
Horemhat ha citato già una delle possibili motivazioni: fondamentalmente dare lavoro al popolo durante i mesi di inattività per l'inondazione.
Ma andiamo con ordine: l'unificazione dell'Alto Egitto a cura di un re predinastico, peraltro ventilata già nella testa di mazza del Re Scorpione, con gli stendardi che rappresentavano città o provincie sottomesse, era sintomatica di poteri centralizzati forti che non esistevano, tuttavia, nel nord del Paese a causa, specialmente, dell'autonomia delle città del Delta. Su questa situazione di stabilità al sud, si innesta perciò la figura di quello che viene indicato come il primo unificatore delle Due Terre ed il primo sovrano della I Dinastia, il mitico Menes/Narmer, quasi sicuramente identificabile in Aha "il Combattente" (poichè potreste trovare affinità con la voce di Wikipedia "Storia dell'antico Egitto", chiarisco che quella voce l'ho scritta io nel periodo marzo-maggio 2017).
Menes/Narmer/Aha c'è riuscito! Forse politicamente, o forse militarmente (vedi tavoletta di Narmer) ha riunito le Due Terre... già, le Terre... ma il popolo? Sparso su un territorio davvero immane (e poco importa se le aree abitabili e coltivabili siano solo quelle che fiancheggiano il Grande Fiume, di certo comunque più vaste delle attuali) questo popolo è diviso, non esiste legame, non esiste interesse comune e un Paese, un Popolo, per essere governato deve credere in qualcosa. 
Lungi da me l'idea di paragonare i "nostri" re primevi ad un folle sanguinario come Hitler, ma il motto "Ein Volk, ein Reich, ein Führer" ben può compendiare il bisogno antropologico di un capo di creare legami che saldino il popolo su cui ha deciso di governare.
Nel caso del "nostro" Egitto, per di più, il popolo è sparso per migliaia di kilometri e, quasi certamente, non ha neppure unità di lingua: se in Italia, certamente molto più piccola, non parlassimo una sorta di esperanto locale, l'italiano, e ognuno parlasse solo il suo dialetto, forse non ci intenderemmo mai.
Ecco che un primo passo per il nuovo re, e per i suoi successori, è quello di imporsi non come uomo, mortale, fallace, imperfetto, ma come DIO perfettissimo, che tutto può: chi oserebbe opporsi a un Dio? 
E arriviamo alle piramidi da cui eravamo partiti: il Dio decide di farsi costruire una tomba (o almeno questa è la motivazione addotta) gigantesca. Qualcuno può forse sindacare il suo intendimento? Qualcuno ha forse il coraggio di dire che è decisamente inutile mettere tutte quelle pietre una sull'altra solo per proteggere il corpo di un defunto? Quello non è "un defunto" quello è un Dio e un Dio non può essere sepolto nella sabbia come i comuni mortali, e se vuole una montagna in una terra che montagne non ne ha, beh, e ne costruirà una! Io sono inoltre fermamente convinto che i nostri scrupoli moderni non si affacciassero neppure lontanamente alla mente degli antichi egizi chiamati all'immenso lavoro.
Horemhat fa riferimento a Snefru come costruttore di più piramidi con intenti politici.
Fermo restando che io sono decisamente convinto, seguendo peraltro l'ipotesi di Kurt Mendellshon, che la costruzione delle piramidi sia stato proprio l'elemento unificatore del popolo della nuova entità di recente costituitasi, e che lavorare tutti assieme possa aver ben costituito un elemento aggregante e di reciproco scambio (non dimentichiamo che le piramidi NON sono state costruite da schiavi, ma da uomini liberi regolarmente retribuiti), ritengo che, nel caso di Snefru, si sia trattato più semplicemente di tentativi per giungere a un risultato "decente" poi affinato e portato a perfetto compimento con la IV dinastia.
Lo so, questa risposta è decisamente molto lunga (e questa è una pecca che qualcuno ha indicato anche nella voce di Wikipedia considerata troppo lunga... anche se nessuno ha avuto il coraggio di metterci mano, se non per modifiche minime, per adeguarla ai presunti standard di WP), ma risposte brevi possono valere per non appassionati e per foum non dedicati, come il nostro, all'Egittologia.

per gli altri 2 punti... pazientate (se avrete il coraggio di leggere le risposte anche a quelli)😉
[Modificato da Hotepibre 09/06/2021 10:50]
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09/06/2021 12:08
 
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X Hotepibre, non quoto tutto il tuo intervento perché troppo lungo. 😁
Comunque ti faccio un paio di osservazioni: tu dai per scontato che le piramidi fossero tombe. Ne siamo sicuri? Io ho visto solo quelle di Giza, le altre non so. Comunque nella piramide di Cheope non è stato mai trovato ne un corpo ne un’iscrizione che dicesse che quella era una tomba.
Tra l’altro il processo di mummificazione e conservazione dei corpi raggiunge l’apice durante il nuovo regno, 1000 anni dopo. Abbiamo le mummie di tuthankamon, seti I, Ramses II ecc. ma quante mummie dell’antico Regno abbiamo? Dove sono le mummie di Cheope, Chefren, Snefru ecc.?
Per quanto riguarda la divinizzazione del faraone con le piramidi, perché questo avviene solo con la 3,4 dinastia cioè secoli dopo Menes/Narmer/Aha ? Che io sappia i faraoni della prima dinastia si fecero seppellire in tombe sotterranee molto più piccole di quelle successive. Io ho letto che durante la prima dinastia fecero delle campagne in Libia, Sinai e forse in Palestina. Non erano più utili delle campagne militari per unire il popolo piuttosto che creare piramidi?
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09/06/2021 13:42
 
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Re:
Alessandro (2oOD210522), 09/06/2021 12:08:

X Hotepibre, non quoto tutto il tuo intervento perché troppo lungo. 😁

1. Comunque ti faccio un paio di osservazioni: tu dai per scontato che le piramidi fossero tombe. Ne siamo sicuri? Io ho visto solo quelle di Giza, le altre non so. Comunque nella piramide di Cheope non è stato mai trovato ne un corpo ne un’iscrizione che dicesse che quella era una tomba.

2. Tra l’altro il processo di mummificazione e conservazione dei corpi raggiunge l’apice durante il nuovo regno, 1000 anni dopo. Abbiamo le mummie di tuthankamon, seti I, Ramses II ecc. ma quante mummie dell’antico Regno abbiamo? Dove sono le mummie di Cheope, Chefren, Snefru ecc.?

3. Per quanto riguarda la divinizzazione del faraone con le piramidi, perché questo avviene solo con la 3,4 dinastia cioè secoli dopo Menes/Narmer/Aha ? Che io sappia i faraoni della prima dinastia si fecero seppellire in tombe sotterranee molto più piccole di quelle successive.

4. Io ho letto che durante la prima dinastia fecero delle campagne in Libia, Sinai e forse in Palestina. Non erano più utili delle campagne militari per unire il popolo piuttosto che creare piramidi?



...spero, intanto, che "troppo lungo", non fosse un eufemismo per dire "troppo noioso"😁

Ma andiamo anche qui con ordine, e se anche questo post sarà lungo, sappi che la colpa non sarà esclusivamente mia (😁).

1. Non essendo i "granai di Giuseppe", come qualcuno ipotizzava agli albori dell'Egittologia, di certo le piramidi qualcosa dovevano pur essere. E su questo mi pare non ci siano dubbi. Proviamo perciò a ragionare non per partito preso, ma per passi successivi.
Escludendo le favolette sugli alieni e gli omini verdi, dobbiamo perciò cercare una loro utilità "terrena". Escluderei anche le fantasiose ipotesi di capacità radioniche, in grado di affilare le lamette da barba, giacché in tal caso ancor più sarebbe stato assurdo costruire quel po' po' di ben di dio solo per affilare il rasoio del re (meglio andare dal barbiere). Del resto, non mi pare che il brevetto ottenuto da Antoine Bovis abbia molto credito oggi...
Ssalterei anche la numerologia connessa alle piramidi poiché, come dimostrò Umberto Eco, si potrebbero ottenere gli stessi risultati anche dall'edicola del giornalaio che vedeva dalla sua finestra di casa.
Cosa resta di concreto? Ma certo, la gloria di un Dio che pretendeva di essere sepolto in un monumento degno di lui e le motivazioni le abbiamo mi pare già abbastanza sviscerate. Se andrai a leggere la voce di Wikipedia relativa alle Piramidi Egizie (che pure ho scritto nel 2017 e che non ho ancora ultimato essendomi fermato alla VI Dinastia), vedrai che già nei primi righi riporto: "...Si ritiene, benché in nessuna di quelle note siano state trovate tracce comprovanti tale utilizzo (corpi o corredi funebri), si trattasse di costruzioni facenti parte di un più ampio complesso funerario per sovrani dell'antico Egitto."
Ne deriva che il dubbio "attanagli" anche me, ma in mancanza di una spiegazione un po' meno cervellotica o decisamente campata in aria come quelle sopra descritte, direi che è meglio continuare a pensare fossero le enormi tombe di re lungimiranti che, da un lavoro fondamentalmente inutile, seppero forse trarre giovamento per l'unificazione di un popolo.
il fatto che non siano stati trovati corpi, poi, credo sia del tutto irrilevante: non sono stati trovati corpi anche in molte tombe ipogee non solo della civiltà Egizia. I profanatori di tombe sono sempre esistiti e se sono riusciti a trovare tombe ben nascoste sotto terra, come potrebbero non aver visto, e "visitato", in migliaia di anni, anche le visibilissime piramidi?
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Wab di Sekhmet
09/06/2021 13:52
 
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Io vorrei essere breve perché col computer guasto devo scrivere con lo smartphone e la cosa non mi piace...
Secondo me è bene precisare che in archeologia esistono fatti e teorie. I fatti sono inoppugnabili (sicuramente è esistito un faraone di nome Tutankhamon), le teorie nascono dall’interpretazione dei fatti e dei reperti archeologici, dunque ogni archeologo come ognuno di noi ci mette “del personale”. È scontato che esistano teorie alternative le une alle altre ed in assenza di fatti certi le teorie possono solo essere conosciute e prese come tali, poi ognuno di noi avrà quelle che lo convincono di più.
In questo contesto sulle piramidi abbiamo pochi fatti e documenti e molte teorie.

Personalmente non condivido i dubbi sulla piramide di Cheope. Io sono un uomo “di scienza” e la scienza è dominata dal principio del rasoio di Occam, ovvero la spiegazione più semplice ha più probabilità di essere quella giusta.

Analizziamo ciò che sappiamo:

- Le piramidi sono sepolture? Sono stati trovato sarcofagi in tutte e tre le piramidi di Giza (quello all’interno della piramide di Micerino, è poi andato perduto a causa di un naufragio) con decorazione compatibile con epoca coeva. Tutte le piramidi sono state depredate nell’antichità (forse hanno... attirato l’attenzione dei ladri...) non sono stati ritrovati i corpi dei faraoni e quella di Cheope è oggi completamente spoglia. Dovrei rileggere la letteratura sulle piramidi (che non è poca cosa) ma non credo che siano stati trovati resti di faraone in nessuna piramide precedente né successiva. Il fatto che ci siano, però, dei sarcofagi all’interno mi convince abbastanza sull’uso funerario del complesso, ovvero: credo che la teoria sepoltura sia ancora la più accreditata.

Attribuzione: Le piramidi sono parte di un complesso funerario ampio che comprende piramidi satellite, tempio funerario, tempio a valle, via processionale ecc. Ora, nei templi funerari di Chefren e Micerino sono state trovate statue che rappresentano il sovrano e ne attestano il culto. Dunque questo ne attesta verosimilmente l’attribuzione di tutto il complesso funerario. Dall’antichità le strutture sono conosciute come piramidi di Cheope-Chefren-Micerino. Due su tre hanno segni che confermano l’esatta attribuzione (a fronte di pareti prive di iscrizioni) dunque la cosa più semplice è che anche la grande piramide sia correttamente attribuita.

Mi piacerebbe sapere di più sulle teorie alternative, ovvero: se non è una sepoltura cos’è? Quale funzione alternativa propongono gli autori? Quale attribuzione alternativa propongono gli autori? Con quali indizi o prove?
Oltre a mettere in dubbio le teorie correnti (cosa sacrosanta e necessaria per il processo conoscitivo) occorre anche essere costruttivi e proporre teorie alternative.

Poi, come ho già detto: È scontato che esistano teorie alternative le une alle altre ed in assenza di fatti certi le teorie possono solo essere conosciute e prese come tali; possiamo solo dire quale ci sembra più probabile e quale ci convince di più.

Sto facendo concorrenza ad Hotep sulla lunghezza degli interventi...

A presto Hor
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Wab di Sekhmet
09/06/2021 14:02
 
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E comunque non credo che una campagna militare, con tutti i sacrifici, morti e sofferenza che ne derivano, abbia una un maggior effetto “collante” su un popolo. Forse neanche la costruzione di un monumento, ma sicuramente non una guerra.

Hor
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09/06/2021 14:26
 
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Sulle teorie alternative (extraterrestri ...) anch’io ho parecchi dubbi. Il discorso tombaroli però non mi convince tanto. Le tombe del nuovo regno, anche se depredate, hanno molte iscrizioni che dimostrano che erano tombe. E poi i corpi sono stati trovati, anche se non proprio nella tomba. I tombaroli rubavano i tesori, ma che se ne facevano delle mummie? A parte qualche braccialetto o collana d’oro che indossavano, le mummie non avevano alcun valore. Poi mi ricordo che c’è addirittura un papiro che parla dei saccheggi nelle tombe della valle dei re, ai tempi di uno degli ultimi Ramses. Non so se ce n’è uno che parla di saccheggi ai danni delle piramidi. Poi che io sappia le piramidi erano sigillate con blocchi di parecchie tonnellate all’ingresso. Il primo ad entrare nella piramide di Cheope fu un emiro arabo nel medioevo che scavo il cunicolo tuttora usato per entrare. Da dove entrarono eventuali tombaroli?
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Wab di Sekhmet
09/06/2021 14:59
 
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Probabilmente ti riferisci al papiro Abbot durante il regno di Ramesse IX. Le tombe esplorate sono alcune del Medio e Nuovo Regno, nessuno sa perché hanno esplorato quelle e non altre.

Sui resti dei cunicoli fatti nell’antichità sono poco preparato, serve un archeologo vero..., credo però che i pochi reperti trovati all’interno in ordine sparso nei cunicoli possano testimoniare una razzia/più razzie nel corso degli anni. Mi sembra plausibile che nell’oscurità della piramide, con le torce che si esauriscono, la mummia sia stata asportata in blocco ed aperta con calma una volta all’esterno. All’epoca d’altronde anche un solo braccialetto in oro era una ricchezza degna di nota e poteva valere la pena per un ladro profanare e distruggere un intero corpo. Su questo però, si apre il dibattito, è solo una mia opinione.

Una prova (mi rendo conto che sia assolutamente indiretta) sull’uso funerario della piramide potrebbe essere il non aver ritrovato alcuna sepoltura alternativa dei re costruttori di piramidi; mi spiego meglio, se avessimo trovato una tomba ipogea, mastaba od altro con i resti, che ne so, di Unis, potremmo ipotizzare che la piramide era un monumento di culto ma la tomba “vera” era altrove. Allo stato attuale dei fatti, alla luce dell’importanza che gli antichi faraoni davano alla dimora eterna, se da un lato non ci sono prove inoppugnabili sull’uso “tombale” della piramide, dall’altro non credo ci siano neanche grosse alternative.

Hor
[Modificato da Horemhat 09/06/2021 15:07]
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09/06/2021 16:53
 
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Questa discussione è molto interessante e stimolante, credo che ogni argomento meriterebbe una discussione a se stante.

Ho ricontrollato un po’ e su “Complessi piramidali egizi” vol. II di R. Manzini a pag. 121 si legge che:
“L’attribuzione [della piramide di Cheope ndr] è stata possibile principalmente in base al ritrovamenti di un suo [di Cheope ndr] cartiglio su di una trave della quarta “camera di scarico”, confermata poi su numerosi altri blocchi della sovrastruttura. Anche la presenza di sepolture di familiari e funzionari di questo sovrano nei cimiteri adiacenti a questo complesso confermerebbe questa conclusione”.

Quindi l’autore avrebbe individuato una prova molto vincolante sull’attribuzione della piramide.

Sempre lui afferma che la piramide è stata ripetutamente violata a partire dal il primo periodo intermedio ed afferma che durante il periodo tolemaico almeno una parte degli appartamenti funerari fosse stabilmente accessibile; poi successivamente arriva il califfo Ma’amun che scava il cunicolo attuale. Non menziona però quali e quanti cunicoli fossero utilizzati ed in quale epoca

Hor
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09/06/2021 19:16
 
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A me tutto il discorso delle piramidi di Giza non torna.
Se è vero quello che è scritto nel libro da te citato come potevano le piramidi essere delle tombe se erano accessibili al pubblico? In genere le tombe con i loro tesori erano chiuse e nascoste (poi questo non ha impedito che venissero profanate lo stesso).
La maggior parte delle piramidi sono alte meno di 50 metri, mentre quelle di Cheope e Chefren quasi 150 m. la piramide di Djoser è alta 60 m poi aumentano fino a 150m. Gli archeologi dicono che ci è stata un'evoluzione e un progresso nella costruzione. Poi però le piramidi della V e VI dinastia tornano ad essere alte 50m.
la maggior parte delle piramidi è stata costruita con piccoli blocchi mentre quelle di Giza con blocchi pesanti parecchie tonnellate.
Il fatto che ci siano dei templi e delle costruzioni attorno vuol dire che gli Egizi utilizzavano quel sito ma non vuol dire necessariamente che le piramidi le hanno costruite loro. Ci sono stati tanti monumenti costruiti in un epoca e riutilizzati in epoche successive, anche a millenni di distanza. Solo a Roma mi vengono in mente il pantheon o Castel S.Angelo, costruiti dai Romani, ma utilizzati dai papi nel Medioevo/Rinascimento.
Una mia ipotesi (che ha più di un sostenitore) è che le piramidi di Giza fossero preesistenti alla civiltà egizia (costruita da qualche civiltà più antica per motivi non chiari) e che poi gli Egizi le abbiano usate per riti religiosi (un po' come Stonehenge, costruito 4000 anni fa ma ancora oggi utilizzato per riti esoterici) e hanno tentato di ricopiarle costruendo le altre piramidi.
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09/06/2021 19:39
 
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Re:
Horemhat, 09/06/2021 14:02:

E comunque non credo che una campagna militare, con tutti i sacrifici, morti e sofferenza che ne derivano, abbia una un maggior effetto “collante” su un popolo. Forse neanche la costruzione di un monumento, ma sicuramente non una guerra.

Hor



In realtà le guerre dell'antichità non furono quelle carneficine che sono state le guerre moderne. A parte forse guerre epocali come le guerre puniche le altre sono state battaglie con numero di morti relativamente contenuto. A Qadesh (1500 anni dopo le piramidi) si stimano non più di 10000 morti complessivi, a Maratona nelle guerre persiane si parla di 200 ateniesi e 6000 persiani morti, a Eraclea 4000 per Pirro e 7000 per i Romani. Nulla a che vedere con Verdun, la Somme o Stalingrado.
Una guerra difensiva (contro i libici o qualche popolo proveniente dal Medio Oriente, sempre pronti a piombare sull'Egitto) avrebbe avuto un effetto collante sul popolo. Un po' come le guerre persiane per i Greci, capaci di mettere insieme Atene e Sparta e tutte le altre città greche. Anche qualche guerra offensiva come nel nuovo Regno, capace di portare nuovi beni in Egitto, avrebbe potuto avere un effetto collante.
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