Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Ea/Enki

Ultimo Aggiornamento: 26/07/2010 16:52
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- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
25/07/2010 05:48
 
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Nefertum, o Nefertem, è assimilato ad Atum, tant'è che è noto anche come "Giovane Atum". A volte lo si assimila anche a Ra, ma non ha alcun legame con Amon. Amon verrà infatti assimilato a Ra soltanto durante il Nuovo Regno.

Divinità solare del Basso Egitto, Nefertum è l'infante che emerge dal loto nato nel Nun, le acque primordiali, quando tutto ha inizio e dalle cui lacrime nascono gli uomini. Il loto sormonta infatti il suo capo, nell'iconografia. Fa parte della triade Menfita, in qualità di figlio di Ptah e Sekhmet, per questo, seppur raramente, è rappresentato in foggia antromorfa, come uomo con testa leonina.

Curiosità: la splendida scultura lignea rinvenuta nella tomba di Tutankhamon, la cui testa emerge dal loto, rappresenta il giovane Re come Nefertum (potete ammirarla qui, come elemento dello sfondo a destra: freeforumzone.leonardo.it/cartella.aspx?idc=662775
[Modificato da ACUSinpw 25/07/2010 20:46]
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Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
25/07/2010 18:43
 
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Re:
gizidda, 22/07/2010 20.03:

Rielaboro da Esopedia (che andrebbe corretta):

.... Il personaggio di Ea é identificato con il Ptah egizio, padre di Ra, a sua volta identificato come il Marduk babilonese.





Dai contenuti dell'Enûma Eliš apprendiamo che Marduk chiede consiglio ad Ea, suo padre, per creare il genere umano. Ma da quanto ho inteso non è Ea ad agire praticamente, quindi la creazione dell'uomo non si deve a lui direttamente.
Il caso dello Ptah egizio è ben differente, poichè fin dall'Antico Regno il dio viene riconosciuto quale demiurgo che genera tramite il cuore e la lingua, modellando il mondo tramite la sua parola. Questo gli valse l'epiteto di "scultore della terra", che lo riconosce quale artefice diretto. Ma il genere umano nasce dalle lacrime di Nefertum o dalle mani di Khnum, il vasaio.
Più che padre di Ra, attribuzione errata, potremmo associarlo in parentela con Horus per via indiretta, data l'assimilazione di Nefertum con il dio Falco. Una figura, quella di Horus, che si presta sicuramente più agevolmente, rispetto a Ra, al paragone con Marduk.

Detto ciò quale correlazione si instaurerebbe, dunque, tra Ea e Ptah e tra Marduk e Ra e chi ha ipotizzato queste identificazioni?
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26/07/2010 16:52
 
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-Kiya-, 7/25/2010 6:43 PM:




Ma da quanto ho inteso non è Ea ad agire praticamente, quindi la creazione dell'uomo non si deve a lui direttamente.



Nell' enuma elish la creazione dell' uomo é imputata ad Ea:

"Quando ciò fu fatto, quando Ea nella sua saggezza
aveva generato l'uomo e il suo fardello di lavoro,
ciò era un atto fuori dalla comprensione,
una meraviglia di finezza concepita da Marduk
ed eseguita da Nudimmud."


Lo stesso concetto viene espresso nel mito del' Atra Hasis, in cui é Ea a lanciare l' idea, viene convocata la dea Ninmah, la quale afferma che 'da sola non posso farlo' e consiglia di rivolgersi ad Ea.
Ea suggerisce l' utilizzo del sangue e della carne di un dio (Geshtu-e).
Viene preparata una mistura dalla quale Ninmah / Mami prepara 14 esemplari, 7 maschi e sette femmine.

"The gods agreed and asked Mami to produce such creatures. But the Goddess of Midwifery demurred. “It is not prudent for me to attempt all this. Choose Enki instead, because he is wise and makes things right. If he will prepare clay suitable to the task, I will birth it.”

Enki responded, “If we use pure clay to make these new creatures, they will be like the animals, without intelligence. To make them capable of bearing the yoke of Enlil, we must slay one of the gods so his flesh and blood can be mixed with the clay to be made into a man. Then what we create will be god and man mixed together.”


Questo mito trova un riscontro nel testo Enki e Ninmah, ove i due si cimentano nella creazione dei primi uomini. Ninmah ne crea 6, ognuno con un diffetto, ai quali Enki 'fissa un destino'.
Il settimo (anche questo diffettoso) é creato da Enki stesso:

il signore Enki allora disse a Ninmah:
“Tu hai finora creato gli uomini e io ne ho deciso i destini,
ora io proverò a crearli e tu ne deciderai i destini”
Enki creò allora una forma che aveva testa e bocca,
e disse a Ninmah:
“versa il seme maschile nell’ utero di una donna”
Ninmah si avvicinò al nuovo nato,
colui che la donna aveva partorito era deludente,
egli era Umul, la sua testa era malata, il suo (…) era malato[...]


Suggerirei di notare questo passaggio perchè éP molto importante: 'versa il seme maschile nell' utero di una donna'.

Se l' uomo non é ancora stato creato... quale seme maschile e quale utero femminile si sta utilizzando nel procedimento?
Non possono essere due dei, altrimenti nascerebbe un altro dio, e non l' uomo.

La chiave sta nel passaggio qualche riga sopra, quando la madre di Ea, Namma, gli dice di creare l' uomo.

Il verso é:

ama.gu10 mud mu.gar.ra.zu i3.gal2.la.am3 zub.sig3 dingir.re.e.ne keshe2.i3


che viene comunemente tradotta (ETCSL) come:

"My mother, the creature you planned will really come into existence. Impose on him the work of carrying baskets"

cioè

"Madre mia, la creazione di cui tu parli avverrà. Imponiamo ad essa il lavoro [degli dei]"

In realtà nella frase non si può distinguere il tempo verbale dell' espressione:

mud mu.gar.ra.zu i3.gal2.la.am3

che é composta da creazione / creato (mud) + collocare (gar) + situare / essere situato / esistere (gal2)

e può essere tadotta come:

la creatura di cui parli esiste (ha una collocazione).


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