...beh, adesso scrivo anch'io sull'argomento, così se Diego vorrà dire qualcosa avrà motivo per farlo
.
Come mio solito, cercherò di argomentare il mio intervento proprio perchè, come sopra scritto, non intervengo per partito preso o per particolare spirito polemico, ma per cercare di
ragionare, in astratto, su qualcosa che, invece, viene proposto come abbastanza concreto.
Se io, ipotetico
pubblico ufficiale, sapessi che sta per essere commesso un delitto e non intervenissi commetterei intanto, certamente, un reato; non fosse altro quello di
omissione d'atti d'ufficio, se non altro reato più grave, poichè il mio dovere sarebbe quello di evitare la commissione del reato o, quanto meno, evitare che il medesimo venga portato ad ulteriori conseguenze.
Se io,
cittadino qualunque, senza incarichi di alcun genere, sapessi analogamente che sta per essere commesso un reato e non lo denunciassi, commetterei -specie per reati particolarmente gravi- ugualmente un reato sia pur meno grave, quello di
omessa denuncia.
Ovvio che, aldilà della violazione di precise norme di legge,
in entrambi i casi mi troverei dinnanzi ad una
questione morale forse ben più grave della violazione stessa: sapevo che una persona, o dieci, sarebbere state uccise e me ne sono fregato...
riuscirei a dormirci sopra? Riuscirei a convincermi davvero che, anche se avessi parlato, l'omicidio, o la strage, sarebbero stati commessi ugualmente?
Ecco, nel caso sin qui prospettato io credo ci si trovi proprio dinanzi ad una
questione morale di tal genere giacché, certamente, di nessuna violazione legale potremmo essere imputabili.
E credo che poco valga il
"titolo" accademico o il timore di essere presi
"per pazzo", specie se, almeno per propria esperienza personale, si ha certezza che il proprio metodo, qualunque esso sia e a qualunque campo sia applicabile, gode di un così esatto margine di certezza come quello da te, Diego, proposto.
In definitiva, io credo che il dare, o meno, una notizia come quella cui fai riferimento stia più nel grado di certezza che
TU STESSO dai ai tuoi studi o ai tuoi esperimenti, che in quel che potrebbero essere i risvolti per la tua persona.
Insomma, se tu fossi certo
al 100% della bontà del tuo metodo, come sembri proporre e come hai proposto in più occasioni,
preferiresti essere tacciato di "follia" oppure di insensibilità e di altrettanta "follia" dinnanzi, bada bene, non ad un furto di polli, ma a migliaia, o forse decine di migliaia, di morti e ad una incombente
"apocalisse", come è stata indicata da qualcuno speriamo con una punta di eccessivo pessimismo?
In definitiva, caro Diego, io sono convinto (e voglio esserlo proprio per rispetto della tua persona) che
neppure tu abbia quella sicurezza al 100% sul tuo metodo e, paradossalmnete, una tua ammissione in tal senso, non potrebbe che consentirti di rientrare in quell'alveo possibilistico e probabilistico che, se è fonte di presa in giro per
"maghi e chiromanti", può invece acquistare valore di serietà se a proporlo è uno studioso conscio dei suoi limiti, ma anche delle potenzialità del metodo da lui proposto.
[Modificato da Hotepibre 17/03/2011 19:30]