...aldilà del ricorrente aspetto certamente macabro
(forse qualcuno ricorda che qualche anno fa, nel quadro del "reality ad ogni costo" una TV mi pare inglese voleva sistemare una telecamera in una... bara per riprendere in diretta tutto il processo di dissoluzione di un corpo umano), leggo questa frase:
se gli scienziati risolvessero uno dei più antichi e duraturi misteri dell'antichità (il processo di mummificazione) ci svelerebbero uno degli aspetti più peculiari della storia egiziana con possibii sviluppi positivi per la ricerca medico-scientifica.
...e mi chiedo quali "sviluppi positivi" potrebbero mai scaturire da un processo di mummificazione che è in qualche modo distruttivo.
Di certo non abbiamo bisogno della "mummificazione" egizia per sapere come siamo fatti dentro e, se si volesse davvero seguire il processo originale, direi che sarebbe davvero ben poca cosa dal punto di vista medico: organi interni asportati, cervello distrutto...
Peraltro, si parla di "malati terminali", ovvero di "corpi" già di per se stravolti dalla malattia e, anche in questo caso, credo che scientificamente il risultato sarebbe falsato.
La sensazione è che quella frase voglia solo ammantare di "scientificità" qualcosa che di scientifico ha ben poco e che, semmai, troverebbe la sua ragion d'essere
(peraltro esperimento già fatto) solo nel voler verificare se i procedimenti noti siano efficaci; ma allora questo si fa nel chiuso dei laboratori e senza la necessità di platealizzare il tutto.
[Modificato da Hotepibre 12/01/2010 15:59]