Dunque dunque, che dire. Le presentazioni sui forum sono sempre un po' strane, perchè non si capisce mai cosa sia bene dire e cosa no. Nel senso che non si sa mai cosa possa essere attinente, o comunque interessante da comunicare a persone che fondamentalmente non si conosce.
Inizierò con dire che il mio vero nome è Riccardo, 22 anni, studente all'Università degli Studi di Milano Statale, iscritto al corso di Scienze dell'Antichità nella facoltà di Lettere e Filosofia dall'anno scorso, dopo aver studiato per due anni Biotecnologie mediche e farmaceutiche al San Raffaele (sempre a Milano), con diploma di Maturità Classica.
L'Egitto è in me da quando sono piccolo. E' sempre stato un mito scolpito nella mia mente, un sogno ad occhi aperti quello di diventare, un giorno Egittologo, che è sempre rimasto, in ogni momento della mia vita, più o meno visibile, più o meno latente, ma è rimasto. Credo che l'antico egitto sia ben radicato nel mio inconscio, perchè da quel che ne so lo amo da quando ero tanto piccolo da non ricordarmene - a detta di chi invece se lo può ricordare.
Questa passione sta ora prendendo una forma di cui sono ben felice, nonostante sia al contempo ben consapevole che la prospettiva futura allo stato attuale delle cose non sia delle più rosee, anzi. Ho interessi poliedrici (non è difficile capirlo da uno che ha studiato per due anni qualcosa di molto distante da quello che studia ora), ho seguito un corso di lingua e letteratura ebraica, con un lettorato annesso di ebraico e aramaico, per imparare le basi di questa lingua lo scorso anno, ora seguo con famelica golosità il corso di Egittologia tenuto dalla Professoressa Patrizia Piacentini di cui già da anni conoscevo il nome e della quale devo dire che rispetto e ammiro profondamente, visto che sta riuscendo a rendere la mia passione per questo mondo sempre più forte. Sono fortemente convinto di laurearmi con tesi in Egittologia (quindi di seguire una probabile doppia annualità) e di fare dell'Egittologia la mia vita.
Ho sempre ritenuto che, al di là del luogo comune e della sua sterilità, che l'unica legge nella mia vita fosse "Do What Thou Wilt, shall be the whole of the Law; Love is the Law, love under will" e questo mio unico principio mi porta a ritenere che questo è il mio amore, questa la mia volontà, questa la mia unica strada e alternativa.
Non nascondo che fra i miei sconfinati interessi (che vanno dalla lingua e cultura giapponese, compresa la subcultura degli anime e dei manga, alla lingua e cultura russa, alle lingue e alle culture in generale, alla lingua e alla cultura ebraica, indiana, a quella, somma fra tutte, egizia, passando per le scienze più d'avanguardia, come appunto le biotecnologie, le nanotecnologie, la robotica, toccando psicologia e psicanalisi) c'è anche un forte e approfondito interesse per il mondo esoterico e occulto; penserete che sono uno di quegli "egittofili del mistero", ma non è così. O meglio, mi informo con interesse su tutto quel ventaglio di teorie para-archeologiche perchè credo che nulla sia da buttare via e che tutto possa contribuire a perfezionare la conoscenza. L'importante è il metodo.
Ma di questo forse ci si troverà a scontrarsi di tanto in tanto: per il momento vi basti sapere che l'unica Egittologia che chiamo tale è quella scientifica;
Detto questo: vi romperò le scatole a dovere eheh :)
(un breve cenno al mio nick : sono un fan di Anubis! eheh, oltre che di Ekhnaten)
[Modificato da ACUSinpw 24/10/2009 03:31]