Malaria e necrosi ossea responsabili della morte di Tut [era: Aspettando Indianapolis - " I misteri di Tut risolti"]

La serata inizia con la priezione di un breve filmato biografico, quindi Hawass propone un aggiornamento dei progetti archeologici avviati sulla Piana di Giza. L'attenzione è rivolta soprattutto alle porte scoperte all'interno dei cunicoli della Grande Piramide, che dal 2002 attendono di essere indagate.
Il progetto è nelle mani di un team della Leeds University, che lungo tutto l'arco dello scorso mese di luglio ha eseguito test nel deserto prospicente Giza, con il robot esploratore. Ciò che finora non era stato reso noto è che dal 31 luglio scorso il team ha iniziato la sua esplorazione dei cunicoli e delle porte e che avrebbe compiuto notevoli passi avanti.
Hawass non anticipa nulla nel corso della lettura e dice che non intende farlo fino al prossimo mese di dicembre, quando, afferma, "i segreti della Piramide saranno rivelati per la prima volta".
In realtà, durante l'intervista che ha concesso in chiusura, ha dichiarato che l'operazione, che interessa entrambe i cunicoli, verrà interamente registrata e che non verrà resa pubblica, al momento. Qualora si dovesse riscontrare qualcosa di realmente "eccitante", allora provvederanno, invece, a darne immediata comunicazione.
Restando sembre in tema "Giza", Hawass introduce poi l'argomento relativo al cosiddetto "Pozzo di Osiride", scoperto nel 1945 nei pressi dei Templi a Valle. Già dal 1999 ha avuto inizio un'operazione volta a drenare l'acqua che lo riempiva, affinchè potesse essere svuotato e esplorato. Sono state scoperte tre camere verticali, di cui, quella più profonda è situata a più di 100 piedi (30,48 m) sotto il livello del suolo. Al suo interno, al centro, si trova un sarcofago di basalto, circondato da un canale che in origine conteneva acqua. Il sarcofago, quindi, era situato su una specie di "isola", creata appositamente. Secondo Hawass si tratterebbe della tomba simbolica di Osiride. Particolarmente interessante è un piccolo tunnel scavato nell'angolo nord-ovest della camera che procede in direzione della Piramide del Re e che unirebbe, pertanto i Templi a Valle con la medesima.
Grazie all'esplorazione per mezzo di un robot è stato possibile appurare che dopo circa 21 piedi (6,41 m ) dal cunicolo principale si trova una diramazione, un cunicolo secondario. Attualmente i due cunicoli sono stati soltanto parzialmente esplorati: per 34 piedi (10,36 m) quello secondario e per un totale di 70 piedi (21,33 m) quello principale. Un team di ricercatori Cinesi continuerà l'esplorazione fino a raggiungere un totale di 150 piedi (45,70 m) nel tunnel principale, senza raggiungerne il termine. Per procedere oltre sarà necessario progettare un robot in grado di portare a termine l'operazione.

Da Giza si passa, poi, alla Valle dei Re con l'anticipazione che il prossimo mese di ottobre potrebbe essere teatro dell'annuncio della scoperta di una nuova tomba. Non riferisce dettagli, tranne il fatto che allo stato attuale si stanno concentrando in diversi punti della Valle e che, in realtà, le scoperte potrebbero essere più d'una. Vi son 3 donne quali possibili "candidate". Una di queste potrebbe essere una sconosciuta Regina, di cui possediamo soltanto una parte del nome: weret, secondo quanto reso noto dal rinvenimento di un'iscrizione trovata nell'area posta a sud della tomba di Tutankhamon, che la qualificherebbe come "Sposa del Dio". In secondo luogo, potrebbe tornare alla luce il sepolcro di Teie, madre di Amenhotep IV/Akhenaton e Grande Sposa Reale di Amenhotep III, presumibilmente situato nella Western Valley, dove era stato collocato lo stesso Re, suo consorte, nonchè Ay, che alcuni ritengono potesse essere legato alla Regina da parentela diretta. Il principale obbiettivo resta comunque quello che vorrebbe individuare la tomba di Nefertiti, per la quale si sta esplorando sempre l'area a sud della KV62, area che si sta dimostrando alquanto interessante.
La ricerca di Nefertiti, tuttavia, interessa più di una zona. Si sta perlustrando in proposito anche l'area che si trova a nord-est della tomba di Seti I, sotto la moderna "Rest House". E' forse questo il sito più probabile, tenuto conto che proprio lì sono stati individuati altri sepolcri appartenenti all'epoca Amarniana.
In ottobre, pertanto, potrebbe essere resa nota l'effettiva ubicazione della nuova tomba. L'identificazione seguirebbe dopo qualche mese, a cavallo dell'inverno. Entro il 2010 Hawass conta di poterne avere definitiva conferma del possessore.

Finalmente si passa ad introdurre l'argomento più atteso della serata: Tutankhamon e i test genetici condotti sulla sua mummia e su quelle dei feti rinvenuti nella sua tomba.
E' stato possibile sottoporre ad analisi soltanto uno dei due. Il più piccolo si è rivelato essere troppo deteriorato.
Il test ha avuto luogo in due fasi. La prima fase ha rivelato che il feto ha alte probabilità di appartenere a una figlia del Re. La seconda fase conferma la prima ipotesi. La conferma definitiva si avrà quando tutti risultati verranno messi per iscritto, affinchè sia possibile un effettivo confronto tra le parti, entro questa settimana.
Se verrà riscontrata la paternità di Tutankhamon, come sembra finora, si procederà poi, con lo stesso mezzo, all'individuazione della mummia della madre e, successivamente, a quella di Nefertiti e di numerosi reali apparteneti alla XVIII dinastia.

Come sempre, tutto quanto affermato è alquanto vago e, inoltre, non mi spiego quale strada si sia perseguita, tenuto conto che l'analisi del DNA mitocondriale fornisce informazioni sulla linea materna e non su quella paterna.... da quanto affermato sembra invece si stia procedendo in senso inverso, rispetto al metodo effettivo...

Continuando a parlare di Tutankhamon, Hawass ha affermato che la presenza di 130 bastoni da passeggio nella sua tomba non è casuale o semplicemente cerimoniale. Entro un mese promette di rivelare le effettive ragioni della morte del giovane Re, costretto, in vita, a muoversi con l'ausilio di un bastone.

La serata pubblica si è conclusa così, con tante promesse, con poche delucidazioni. In quello stile perfetto che configura il protagonista: Hawass, colui che si è prefissato di cambiare la storia d'Egitto. Resta da chiedersi se ne avrà il tempo, tenuto conto che, in sede di intervista, ha successivamente confermato quanto da tempo si rumoreggia: in base alle leggi che regolano lo Statuto dello Sca, Hawass ha superato i limiti di età imposti e dovrà quindi ritirarsi presto, lasciando il posto a un non ancora identificato successore. A chi andranno i meriti delle tanto acclamate future scoperte, se davvero ci saranno?
Rivela che comunque non intende abbandonare l'ambito archeologico e che continuerà ad occuparsi di scavi, oltre che di scrivere libri (anticipa l'uscita di una decina di titoli, entro pochio mesi) e di tenere conferenze a tema, in giro per il mondo.