Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Calendario religioso egizio

Ultimo Aggiornamento: 28/12/2014 11:47
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28/12/2014 11:36
 
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Calendario Religioso Egizio
IL CALENDARIO LUNARE ORIGINARIO DEL RAMESSEUM

E’ evidente come nella Figura/Calendario di 360 gradi/metri/giorni la distribuzione dei Mesi nelle singole Stagioni stabilita sulla base della Levata Eliaca di Sirio (Fig.1), quale punto di minima declinazione di un Calendario fondato su di essa, proiezione del suo apparire all’orizzonte di Menphi nel 3070 a.C., diverga da quella stabilita secondo la posizione occupata dal Capodanno del Calendario Lunare Originario (Fig2).


Fig.1
La proiezione sul Calendario dei punti d’orizzonte dai quali sorgeva il Sole al Solstizio d’Estate e Sirio in Levata Eliaca a Menphi nel 3070 a.C.



Fig.2
Disposizione delle Fasi di Luna Nuova inauguratrici dei singoli Mesi nelle varie Stagioni secondo il Calendario Lunare Originario


Mentre infatti per il Calendario Lunare Originario è il secondo Novilunio che occupa la posizione corrispondente al punto di di minima declinazione del Calendario stesso, correlandosi al II° Mese di Akhet, nella Figura/Calendario di 360 gradi/metri/giorni il punto corrispondente alla proiezione della Levata Eliaca di Sirio inaugura il Primo Mese della Stagione di Akhet (Fig.2-3)



Fig.3

Tra il IV Mese della Stagione di Shemu del Calendario Lunare Originario (Fig.2) e il I° Mese di Akhet inaugurato dalla proiezione della Levata Eliaca di Sirio (Fig.3) è inserita una pausa di 30 Giorni + 5 Giorni Fuori Calendario che nel Calendario Civile Egizio furono detti dai Greci, Giorni Epagomeni.

Questi aspetti che caratterizzano il Calendario Lunare Originario basato sui Noviluni, hanno sollevato la questione sulla necessità di introdurre un Mese Intercalare nel Calendario Lunare Originario al fine di mantenerlo in fase con le stagioni.
Dice C.Gallo nel suo “ L’Astronomia egizia” Franco Muzzio editore 2010 pag.92-93

” Molto presto però, fu chiaro che era necessario che, per essere più consono alle
esigenze di cui abbiamo parlato, questo ciclo stagionale fondato sulle lunazioni fosse ancorato ad
un evento naturale di controllo, per poter definire il punto esatto da cui sarebbe nuovamente
ripartito. Esso doveva contenere 12 e a volte 13 mesi lunari che gli avrebbero consentito di
rimanere in fase con le stagioni…nacque così in Egitto il calendario lunare originario (lunistellare)
composto da mesi di 29 o 30 giorni, che necessitava di un mese intercalare…..Il mese intercalare
veniva inserito ogni 3 o, più raramente, ogni 2 anni “


Anche C.Leitz ( Scienza egizia. Astronomia e calendari Storia della Scienza (2001) Treccani), pur sottolineando i dubbi ancora diffusi sulla reale esistenza di un vero e proprio Calendario Lunare, eccezion fatta per il papiro Carlsberg 9 che risale soltanto al 145-146 d.C e che riporta una situazione del IV secolo a.C., richiama i lavori di Richard A. Parker, il quale ipotizza una regola secondo la quale era inserito il Mese Intercalare.

La questione non è per nulla chiara, né scontata e nemmeno, a mio avviso, del tutto giustificata. Rimane assodato che, secondo le fonti oggi disponibili, il Calendario Lunare Originario era composto da 12 Periodi/Mesi di 30 giorni ciascuno e non da periodi a volte di 29 e altre di 30 giorni.

Una corposa letteratura ribadisce queso dato.

In Enciclopedia Treccani si riporta “…Le fasi lunari suggerirono il mese; ma invece che di 29 giorni, 12h 44m 3s fu fissato a 30 giorni, raggruppati in tre decadi” e le fonti citate sono : K. Sethe, Die Zeitecrechnung der alten Ägypter, in Nachr. d. Gesellsch. d. Wissensch. zu Göttingen, Phil.-hist. Kl., 1919, p. 287 segg., 1920, pp. 28 segg., 97 segg.; si veda anche A. Erman e O. Ranke, Ägypten u. ägypt. Leben, Tubinga 1923, p. 398 segg.; A. Wiedemann, Das alte Ägypten, Heidelberg 1920, p. 402 segg.; H. Brugsch, Die Ägyptologie, Lipsia 1891, p. 347 segg. (con cautela!). Sui giorni fasti e nefasti cfr.: Wrezinski, Tagewählerei im alten Ägypten, in Arch. f. Religionswissensch., XVI, p. 86 segg.

Ma è comprensibile come la divergenza nella durata di un anno lunare composto da 354,36708 giorni e un anno sothiaco di 365,25 giorni, abbia imposto una riflessione su quale rapporto stabilire tra la Fase di Novilunio del Calendario Lunare Originario che inaugurava il Periodo/Mese entro cui appariva la Levata Eliaca di Sirio e il Giorno esatto, all’interno di tale Periodo/Mese, in cui compariva effettivamente tale fenomeno astronomico.


Su questo delicato passaggio occorre, a mio avviso, considerare alcuni elementi strutturali del Calendario Lunare Originario.

Deve innanzitutto essere chiaro che nel concetto di Calendario Lunare basato sulle Fasi di Luna Nuova, queste inauguravano e rappresentavano interi singoli Periodi/Mesi di 30 Giorni ciascuno e tali Periodi/Mesi erano 12 nel Calendario Lunare Originario.

La Dodicesima Fase di Luna Nuova inaugurava sempre e indicava il Periodo/Mese Wp rnpt, ovvero L’uscita di Sopdet”, ciò è ben documentato nel Papiro Ebers. Il Dodicesimo Novilunio era quindi chiamato: Wp rnpt e questo è altrettanto ben documentato nella rappresentazione del Soffitto della Tomba di Senmut.


Ma quale relazione stabilire tra il Dodicesimo Novilunio Wp rnpt e il giorno in cui Sirio appariva in Levata Eliaca? Innanzitutto ritengo (ed è una considerazione personale basata sulla lettura del reperto archeologico che ho descritto nel libro “ Il Calendario Sothiaco del Monte Menna” Editore & My Book 2014) che gli Egizi fossero perfettamente in grado di prevedere il giorno esatto della Levata Eliaca di Sirio su osservazioni che non si basavano solo sul tempo intercorrente tra la comparsa del Dodicesimo Novilunio Wp rnpt e il giorno della Levata, bensì anche sulla Fase Lunare osservata all’Equinozio di Primavera che permetteva loro di prevedere esattamente il Solstizio d’Estate e, nel 3070 a.C. a Menphi, dopo 5 giorni, prevedere la Levata eliaca di Sirio.Ma questo, lo ribadisco, è un personalissimo punto di vista.

Ciò premesso, il giorno della Levata Eliaca di Sirio, nel corso degli anni si correlava in modo sempre diverso con il Dodicesimo Novilunio Wp rnpt a causa della discordante durata del Tempo intercorrente tra due successive Levate Eliache misurate secondo le Fasi Lunari e quello misurato secondo due successive riapparizioni del fenomeno astronomico. In parole povere, anno dopo anno il Giorno della Levata Eliaca di Sirio si separava sempre più dal Giorno del Novilunio Wp rnpt.

Facendo riferimento alle condizioni astronomiche di Menphi del 3070 a.C. dopo due ma più frequentemente dopo tre anni di progressive posticipazioni, il Giorno della Levata Eliaca di Sirio raggiungeva una tale distanza temporale dal Dodicesimo Novilunio Wp rnpt , da cadere nel Periodo/Mese annunciato non dal Dodicesimo ma dal Primo Novilunio,Tekhi, del Calendario Lunare.

Ogni due, ma più spesso ogni tre anni, perciò, il Novilunio Wp rnpt, quello del Capodanno, quello della “ Uscita di Sopedet” veniva ad identificarsi con quel Periodo/Mese del Calendario Lunare Originario che nella progressiva sequenza dei Periodi/ Mesi sarebbe dovuto essere il Primo Novilunio, pur essendo egli il Dodicesimo.

Il fenomeno astronomico della Levata Eliaca di Sirio rappresentava un tale assoluto riferimento nella strutturazione del Calendario Lunare Originario che l’intero Periodo/Mese in cui questo avveniva avrebbe preso il suo nome. Data l’intrinseca struttura del Calendario Lunare Originario che vedeva il Capodanno cadere nel Periodo/Mese del Dodicesimo Novilunio, ne derivò che il Dodicesimo Novilunio, quello del Capodanno, prese il nome dal fenomeno della Levata Eliaca di Sirio così come, anche il Periodo/ Mese all’interno del quale questi avveniva, fu sempre considerato il Dodicesimo Novilunio Wp rnpt.


Wp rnpt, poteva allora essere ritenuto contemporaneamente Primo o Tredicesimo Novilunio del Calendario Lunare Originario, ma in realtà, rimaneva sempre Wp rnpt, quello cioè, in cui cadeva il Capodanno del Calendario Lunare composto da 12 Periodi/Mesi di 30 giorni.

Ciò che abbiamo esposto, di fatto, ci permette di affermare che la definizione del Calendario Lunare Originario nella struttura così come da noi descritta secondo le relazioni con i tempi e i luoghi della Levata Eliaca di Sirio, è del tutto coerente con la rappresentazione del Calendario Lunare Originario dipinto sul soffitto del Ramesseum, tempio funerario del Faraone Ramesse II costruito a Thebe, e che vediamo nelle figure 4 e 5


Fig. 4
Riproduzione delle parte sinistra del soffitto astronomico del Ramesseum



Fig.5
Riproduzione della parte destra del soffitto astronomico del Ramesseum, continuazione del dipinto
in figura 4


Se osserviamo le icone corrispondenti al Quarto, Terzo, Secondo Mese di Akhet rappresentate nella
parte alta del dipinto in figura 4 e che riproponiamo in figura 6


Fig 6

notiamo come nei rettangoli superiori siano illustrati i geroglifici corrispondenti a Tre dei primi
Quattro Mesi della Prima Stagione dell’anno, secondo una progressione da sinistra a destra e che
preludono al Primo Mese della Stagione di Akhet: Mese di Thoth per il Calendario Civile e Mese di
Tekhi per il Calendario Lunare Originario.

I singoli rettangoli corrispondono ad altrettanti rettangoli sottostanti ben delimitati l’uno dall’altro
da un separatore che termina in corrispondenza di una stella sovrastante il vertice della divinità.
Analizzando la rappresentazione del Primo Mese di Akhet che riproponiamo in figura 7 vediamo
qualcosa di diverso


Fig.7

Il rettangolo superiore in cui è contenuto il geroglifico indicante il Primo Mese di Akhet è seguito
da un rettangolo vuoto, mentre nel rettangolo sottostante nessun separatore si dirige in basso verso il
vertice della figura: Ramsess II porge offerte alle deità. Il separatore lo ritroviamo invece più avanti,
posto a metà del rettangolo superiore vuoto, mentre indica l’inizio di una nuova icona che vediamo
riprodotta in figura 8


Fig.8

Quella riprodotta è l’icona corrispondente al Quarto Mese della Stagione di Shemu, indicata dal
geroglifico posto nel rettangolo superiore, mentre a sinistra del rettangolo inferiore, la prua della
barca e la mano della divinità, interrompono il separatore e invadono il rettangolo inferiore a
sinistra.

L’immagine completa, da sinistra a destra, del Primo Mese di Akhet, del rettangolo vuoto e del
successivo Quarto Mese di Shemu li vediamo nella figura 9


Fig.9

Ecco riprodotta l’immagine d’insieme (Fig.10) con i geroglifici per i Quattro Mesi di Akhet, il
riquadro vuoto e i geroglifici per il Quarto Mese di Shemu; sotto di questi le corrispondenti icone
illustrate da eleganti figure.



Fig.10

Questa è l’identica situazione che abbiamo descritto per il Calendario Lunare Originario in figura 2 e che riproponiamo in figura 11 dove questi è inserito all’interno del Calendario di 360 gradi/metri/giorni con il suo punto di minima declinazione coincidente con la proiezione della Levata Eliaca di Sirio che inaugura il Primo Mese della Stagione di Akhet.




Fig.11

Da quest’immagine si può ben vedere come nella relazione tra Calendario costruito sulla Levata Eliaca di Sirio e Calendario Lunare Originario vi sia una separazione di trenta giorni che divide la Dodicesima Luna Nuova Wp rnpt che inaugura il Periodo/Mese eponimo, dal punto di minima declinazione del Calendario Sothiaco e che riproduce la posizione della Levata Eliaca di Sirio all’orizzonte di Menphi nel 3070 a.C. inaugurando il Primo Giorno del Primo Mese della Prima Stagione dell’Anno.

Le correlazioni, poi, tra Periodi/Mesi secondo il Calendario Lunare Originario e Calendario Civile ( a sua volta costruito sui Tempi dati dalla Levata Eliaca di Sirio) sono altrettanto ben espliciti nella stessa figura 11 dalla quale si evincono le seguenti relazioni:

CALENDARIO LUNARE ORIGINARIO- CALENDARIO CIVILE
XII Novilunio III Shemu
I Novilunio IV Shemu
II Novilunio I Akhet
III Novilunio II Akhet
IV Novilunio III Akhet
V Novilunio IV Akhet
VI Novilunio I Peret
VII Novilunio II Peret
VIII Novilunio III Peret
IX Novilunio IV Peret
X Novilunio I Shemu
XI Novilunio II Shemu

Queste correlazioni sono ben illustrate e documentate sul retro di quel fantastico rotolo di papiro che conosciamo come Papiro di Ebers e che proponiamo in figura 12 correlato di numeri romani in rosso ad indicare i singoli Noviluni.




Fig.12
Papiro di Ebers. A sinistra in rosso l’elenco dei Noviluni secondo quanto previsto dal Calendario Lunare Originario, ai quali corrispondono i rispettivi Mesi del Calendario Civile.


[Modificato da bcavagna 28/12/2014 11:47]
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