shardanaleo, 30/06/2009 17.19:
Mentre , se Kiya non si arrabbia, vorrei precisare che il "Viaggio di Wen.Amon" non parla affato di FENICI, ma solo esclusivamente
- della città di Tiro
- di un funzionario egizio, inviato dal gran sacerdote di amon
- dei Tjekker di Dor (Popoli del Mare)
. Nessun popolo antico e tantomeno gli egizi parlano di "FENICI"
Il popolo chiamato da i greci con questo nome era semplicemente quello delle città RIPOPOLATE dai PdM nel 1200 a.C. (Leonard Wooley E Gerard Herm)... pura invenzione greca, il termine fenici ha lo stesso significato che può avere oggi EUROPEI ... ma chi sono gli europei? Vogliamo dire che un francese è della stessa natione di un tedesco o spagnolo (e CHI sono gli spagnoli? i Catalani, i baschi?...) stessa natione degli Italiani (ma chi sono gli Italiani? I Napoletani, i Veneti, i Romani?)...
Gli antichi parlavano di SIDONI, TIRII... mai di fenici. Fino all'VIII sec... i greci.. poi Moscati...
kum salude.
leo
Non mi arrabbio affatto, gentilissimo Leo. Anzi, converrai con me che è palesemente ovvio che il racconto de "Il viaggio di Unamon" non riferisca di "Fenici", in quanto questo termine fu di postuma concezione, coniato dai Greci, per l'appunto, e impiegato ancora in tempi successivi con preciso riferimento agli abitanti di una regione circoscritta. Tant'è che il nome "Fenicia" appare per la prima volta soltanto nell'Odissea Omerica.
Sebbene non sia possibile parlare di Nazione, bisogna rammentare l'esistenza di un Regno, composto da Città-Stato autonome politicamente, ma comunque rette da una figura Sovrana coadiuvata dalle famiglie più influenti (ragion per cui parlare di un'autorità centralizzata non è propriamente corretto).
Il racconto proviene da un papiro risalente alla XXII dinastia e narra di fatti accaduti durante la XXI, durante gli ultimi anni di regno di Ramesse XI. Gli episodi narrati hanno luogo in Libano, precisamente al cospetto del Principe di Biblo. Territorio ritenuto rientrante nei confini Fenici.
[Modificato da -Kiya- 30/06/2009 18:16]