| | | OFFLINE | | | Post: 101 Post: 101 | Registrato il: 23/06/2009 | EgiTToPhiLo/a | Suddito | |
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23/06/2009 23:00 | |
"Mi presento" non è difficile e lo faccio molto volentieri, sebbene non sia abituata ad intervenire nei forum :-)
Dunque io mi chiamo Elena Rasmini, sono di Trieste, ho 48 anni e sono felicemente single e senza figli, il che mi ha sicuramente favorito per ritagliare tempo e risorse da dedicare allo studio della storia, in particolare di quella antica, e soprattutto di quella egizia :-)
Non sono laureata e faccio l'impiegata nella pubblica amministrazione da quando avevo 20 anni. Più o meno dalla stessa epoca sto per conto mio... anche se non sono sempre stata da sola, e, anzi, fino ad una dozzina d'anni fa diciamo che la situazione della mia vita mi aveva fatto accantonare quelle che credevo fossero state "infatuazioni adolescenziali" per lo studio e la storia... poi però qualcosa è cambiato. La prima scintilla che mi ha fatto balenare come possibile, almeno per qualcuno molto fortunato, l'ipotesi di una vita diversa, be', è scattata proprio quando vidi un vecchissimo servizio televisivo, in un qualche programma di Piero Angela, dove Frank Goddio parlava e mostrava i suoi primi risultati di archeologia subacquea ad Alessandria. Non ho mai dimenticato quella trasmissione e quella cità, che, parecchi anni dopo, mi è tornata davanti agli occhi in occasione della costruzione della nuova biblioteca e, poco dopo, per l'esigenza personale di una mia collega di recarsi proprio là. E così andai in Egitto, con questa collega, nel 2001, a visitare Alessandria. Cinque giorni da sole, con le prenotazioni aeree ed alberghiere e basta. Ho potuto visitare la nuova Biblioteca appena finita la sua costruzione, prima della prevista inaugurazione (che poi slittò di altri 12 mesi a causa dell'11 settembre) ed ho avuto mille momenti per capire che avevo trovato la "mia" città, ma questa è un'altra storia. Fortunatamente, per andare ad Alessandria si vola su Cairo e fu inevitabile, nel giorno del ritorno, partire presto presto da Alessandria per stare a Cairo, anzi a Giza, almeno il tempo necessario per vedere le piramidi e cadere perdutamente intrappolata nel mal d'Egitto.
Nei tre anni successivi ho avuto altre complicazioni familiari ma sul finire del 2004 è scoccata l'ora della liberazione e mi sono concessa la crociera sul Nilo organizzata dalla rivista "Archeo", con tanto di professore di Egittologia al seguito, l'ottimo Marco Zecchi, ora di ruolo all'Università di Bologna eda cui davvero ho imparato l'impostazione seria e di base. Da allora per fortuna non mi sono mai fermata. Ho cominciato a leggere sempre più sistematicamente, ho imparato a consultare testi e la rete, ho la fortuna di cavarmela senza problemi con l'inglese e di arrangiarmi anche con spagnolo e francese e, se proprio proprio serve, perfino cn il tedesco :-) Ad ogni modo poi sono tornata in Egitto a fine marzo del 2006, per l'eclisse solare ad El Salloun, e in quella circostanza, tra l'altro, visitai Siwa per la prima volta. E poi, approfondendo contenuti e letture, mi sono un po' addentrata nella XXV Dinastia e così a gennaio 2007 sono andata in Sudan con Eugenio Fantusati, che insegna all'Università "La Sapienza" di Roma. Poi ancora, sempre nel 2007, una settimana a Luxor (con ABudos e Dendera) e un viaggio nelle oasi (Kharga, Bahareya, Farafra, Siwa e di nuovo Alessandria). Ultimamente, dal 18 al 25 maggio, ho fatto la crociera sul Nasser più quattro giorni ad Assuan per "saziarmi" di Nubia, eehhehe :-)
Perchè mi piace tanto l'Egitto? Be', perchè è stupefacente, ineressante, ricco. Di nessun'altra delle grandi civiltà del passato ci è arrivato così tanto materiale e così bello! Non sono minimamente interessata ai discorsi del tipo "civiltà misteriosa", anzi, mi piace la storia, mi pice la ricerca archeologica, mi interessa la massa di conoscenza che scaturisce ancora dai ritrovamenti, dalle riletture dei testi... è come se tantissimi studiosi, distanti tra loro nello spazio e nel tempo, concorressero alla ricomposizione di un puzzle gigantesco, ognuno con le sue tesserine che di volta in volta si cerca di combinare con quelle già collocate... insomma è appassionante e la vita è tanto tragica che se non ci si aiuta con le passioni, davvero non si potrebbe mica resistere, no?
Ok, seguo il consiglio di Kya e poi dall'altra parte vi racconterò meglio di Raed e dei viaggi che ho fatto con lui :-)
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