Programma conferenze CSAA

14.05.2009 - ore 18,30 - Corinna Rossi “La geometria delle piramidi egizie”

Le conferenze aperte al pubblico con ingresso libero, si terranno presso l’Aula Magna del Museo di Storia Naturale di Milano, Corso Venezia 55, Milano.

Incontri del gruppo archeologia/egittologia

08.04.2009 - ore 18,00 - Sabina Malgora “L’alba dei faraoni”.
22.04.2009 - ore 18,00 - Anna Pieri “Sepolture predinastiche. Il corredo funebre preistorico”
20.05.2009 - ore 18,00 - Daniele Savoldi “Magia di stato e magia privata in Età amarniana”

Gli incontri, riservati ai Soci del gruppo archeologia/egittologia, si terranno presso l’Aula Magna del Museo di Storia Naturale di Milano, Corso Venezia 55, Milano.

Daniele mi ha mandato due righe sul tema della conferenza. Eccole:

Magia di stato e magia privata in Età amarniana
Daniele Salvoldi, Università di Pisa

Attraverso l’analisi delle forme di magia in utilizzo durante l’Età amarniana, si vuole indagare la funzione che il concetto di magia e le pratiche magiche ebbero all’interno della nuova religione di Akhenaten. Si discuteranno due ordini di documentazione: una magia definita ‘di Stato’, praticata dal re, dalla corte e dal sacerdozio in vie ufficiali e monumentali; una magia ‘privata’, ad uso della gente comune, ritualizzata con mezzi poveri e con scopi assai meno nobili di quella pubblica. Nonostante il marcato carattere di novità della riforma religiosa amarniana, si scopriranno notevoli rimandi alla religiosità tradizionale e contemporaneamente elementi originali sviluppati dal pensiero teologico amarniano.

Tutti gli argomenti proposti sono decisamente interessanti!
Tra tutti, quello che mi sta, evidentemente, più a cuore è il terzo. Senza con ciò intendere togliere nulla ai precedenti, che vanno a toccare un'epoca di sicuro interesse.

Sul credo Amarniano, molto si è detto, ma molto di più si è contraddetto.
Sarei particolarmente interessata a conoscere l'opinione di Daniele in merito alla, cosiddetta, contradditoria presenza di altari votivi dedicati a divinità da molti ritenute "estranee" al culto di Akhetaton e, per tale ragione, classificate come "fuori luogo" e come manifestazione di un radicato attaccamento del popolo al culto precedente.
Dobbiamo effettivamente ritenere che gli egizi che popolarono Akhetaton non intesero abbracciare la religione del Re?
Personalmente non riesco a schierarmi pienamente a favore di questo punto di vista, abbracciando, puttosto, la teoria che vorrebbe Aton al di sopra degli altri Dei, e non quella di un culto esclusivo e, come da molti ritenuto, monoteistico.

"Monoteismo" o "Enoteismo"? ...questo è il problema avrebbe detto il "prence di Danimarca"... Shakespeare a parte, tuttavia, credo proprio che l'individuazione di quale "tipologia" di religione fosse quella atoniana possa essere una buona base per rispondere al quesito di Kiya.

Se si accetta l'equazione "atonismo=monoteismo", appare chiaro che la presenza di altari di altre divinità, specie nelle case private possa davvero essere sintomo di una NON accettazione da parte del popolo della religione "di Stato" (ed anche in questo caso, tuttavia, si dovrebbe valutare il potere "impositivo", da parte del Potere statale, di una religione innegabilmente "molto giovane" e decisamente "rivoluzionaria" rispetto a quelle ancestrali che esistevano, praticamente da sempre, nelle "Due Terre").

Ma se si dovesse propendere (come suggerito dalla stragrande maggioranza degli studiosi) per l'"enoteismo", allora le cose cambierebbero radicalmente.
Come noto, l'"enoteismo" prevede l'adorazione particolare di UNA divinità NON rinnegando, però, eventuali altre che, al massimo, vengono poste su un "gradino" più basso del Pantheon.
In tal caso, la presenza di altari di divinità differenti non sarebbe affatto strana giacchè, pubblicamente, la religione di Stato avrebbe mantenuto il Dio principale sugli altari pubblici, ma avrebbe tollerato la venerazione di altre divinità nel chiuso delle case private.

Come più volte ho sottolineato, io credo tuttavia che l'opera di Akhenaton, per quanto "rivoluzionaria" sia sotto il profilo religioso che politico, fosse -di fatto- poco nota all'intera popolazione delle "Due Terre" non fosse altro per il breve tempo di gestazione (sorvolando sulle azioni dei Re precedenti tendenti alla riduzione del potere di altre divinità, si intende) e reale manifestazione... del resto, stiamo pur parlando, nel complesso dei 3000 anni di storia dell'AE, di un "istante" durato al massimo 40 anni!

Proviamo a pensare quanto tempo ci vorrebbe oggi, nonostante i mezzi di duffusione di massa, per stravolgere ed anzi capovolgere, o addirittura annullare, la religione cattolica monoteista a favore di una politeista!

Personalmente sarei interessato alla seconda e alla terza conferenza. Le due righe che Daniele ha mandato a francis sono molto interesanti, ed invoglierebbero molto alla partecipazione

Di sicuro la conferenza di Daniele sarebbe interessantissima anche perchè, in Italia, sono certa che sia il maggior esperto del periodo amarniano.
La sua tesi (110 e lode) ha trattato proprio questo argomento.

Purtroppo so già che mi sarà impossibile presenziare.... il 20 maggio cade di mercoledì e questo, ahimè, rappresenta un ostacolo che non potrò superare.

Confido che Daniele opti quanto prima per la pubblicazione del suo lavoro, visto che, come ben dice Franca, il suo impegno è da ritenersi unico nel panorama egittologico italiano attuale.

Insomma, Daniele..... VOGLIAMO LEGGERTI!!!!!

Cercherò di fare di tutto per esserci, in particolare mi interessano le prime due e le loro date ravvicinate mi creano qualche difficoltà, ma proverò, mi piacerebbe proprio sentire la Malgora.
Oggi devo chiedere due giorni di ferie, vedremo se sarò accontentata.

Ricordo il prossimo incontro (per chi fosse interessato) che si svolgerà a Milano presso il Museo di Storia Naturale mercoledì 22 aprile alle ore 18.

Anna Pieri presenterà una relazione dal titolo "Sepolture Predinastiche. Il corredo funebre preistorico".
La conferenza permetterà di conoscere meglio l'Egitto predinastico attraverso l'analisi della maggior fonte di informazioni che esistono sul periodo: le sepolture ed il loro corredo.

Anna Pieri si è laureata a Pisa e attualmente fa parte della missione di scavo anglo americana che opera nell'importante sito predinastico di Hieraconpolis.
E' stata inoltre assistente curatore della mostra "Ur Sunu, grandi dottori dell'Antico Egitto". Si sta anche occupando del progetto finalizzato all'indagine su una mummia sottoposta a TAC presso l'Ospedale Fatebenefratelli di Milano.

Ricordo, per chi ne fosse interessato, il prossimo appuntamento dello CSAA:

20.05.2009 - ore 18,00 - Daniele Savoldi “Magia di stato e magia privata in Età amarniana”

Gli incontri, riservati ai Soci del gruppo archeologia/egittologia, si terranno presso l’Aula Magna del Museo di Storia Naturale di Milano, Corso Venezia 55, Milano