Voyager, puntata del 04 Marzo 2009 | Ultimo Aggiornamento: 06/03/2009 10:55 |
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| | | OFFLINE | | Post: 41.058 Post: 22.720 | Registrato il: 24/08/2005 | Sacerdotessa di ATON | Thiatj | - ḥtm mr r ry.t '3.t wts rn n ՚ḫ n itn, S3t n m3't - | |
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05/03/2009 13:24 | |
Un'altra cosa che ho notato è la posizione altrettanto ammorbidita di Bauval,, almeno l'ho recepita come tale.
Non ho letto il suo ultimo libro "Il Codice Egizio", ma mi pare di ricordare che ne "Il mistero di Orione", assumesse una posizione alquanto rigida a riguardo dell'epoca di costruzione delle Piramidi, di molto retrodatata rispetto a quella ufficialmente nota.
Durante l'intervista trasmessa ieri sera, lo stesso ha invece affermato di non nutrire alcun dubbio a riguardo del fatto che le piramidi fossero state costruite (o forse ha detto "ultimate"?) dai sovrani della IV dinastia.
In merito al cosiddetto "Popolo delle Stelle" (per chi non ha seguito la trasmissione sottolineo che non ci si riferisce a un popolo alieno, bensì a un popolo che abbia inteso registrare delle date ritenute importanti, allineando specifici monumenti a costellazioni), dapprima si è affermato che costoro si spinsero verso Nabta Plaia intorno all'8000 a.C e che circa duemila anni dopo costruirono le strutture megalitiche che ci sono note. Quindi si è aggiunto che nel 3400 a.C. di questo popolo non vi era più traccia. Ma successivamente, si riferisce di una migrazione degli stessi verso Abu Simbel, in parallelo al sorgere della civiltà faraonica.
Mi sono persa qualcosa? |
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05/03/2009 14:49 | |
Buon giorno. Antonio ha inquadrato una situazione precisa relativa alla teoria di Bauval: è un errore. Non esistono, infatti, riferimenti testuali che indichino le tre piramidi essere una riproduzione in terra delle stelle di Orione. Il professor Ferreri dell'osservatorio di Torino, illo tempore, mi confermò (anzi scommise proprio!) che ad occhio nudo non è possibile distinguere quale delle tre stelle della cintura, è la più piccola. Per di più confermò che la precessione ha tempi abbastanza lunghi, relativamente alla vita dell'uomo, e quindi i suoi "effetti" non sono molto apprezzabili in tempi di tre - quattromila anni. Fissare una data basandosi sulla precessione per ricordare la costruzione di un complesso come quello di el-Giza non ha molto senso, anche perché i testi parlano di un altro tipo di rappresentazione. Lo spropositato impiego di mezzi e uomini per ottenere un simile risultato non rientra nelle intelligenti soluzioni logistiche ideate dagli E.A. Le "invenzioni" di Bauval, perché di questo si tratta, sono molto affascinanti, ma non rientrano nei canoni della ricerca scientifica. Sono abbastanza critico nei confronti di questi personaggi, per un semplice motivo: come evidenziò il professor Bongiovanni in una nostra discussione, non si può fare scienza attraverso il proselitismo, tanto meno fondando teorie su "illuminazioni" personali senza incrociare i dati a disposizione ma "creandone" ad hoc. La forza di questi ricercatori è che si sotengono a vicenda ed hanno a disposizione, verosimilmente, appoggi capitali e finanziamenti di una certa entità. E' vero, anche, come avete osservato che le poche informazioni corrette arrivano da Schoch, ma anche queste non c'entrano con la storia dell'E.A. L'unico merito, forse, di Bauval e gli altri, è il coraggio di esporsi ed agitare le placidissime acque degli accademici. Un saluto, a presto, Diego. [Modificato da Diego Baratono. 05/03/2009 14:51] |
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05/03/2009 16:15 | |
-Kiya-, 05/03/2009 13.24:
In merito al cosiddetto "Popolo delle Stelle" (per chi non ha seguito la trasmissione sottolineo che non ci si riferisce a un popolo alieno, bensì a un popolo che abbia inteso registrare delle date ritenute importanti, allineando specifici monumenti a costellazioni), dapprima si è affermato che costoro si spinsero verso Nabta Plaia intorno all'8000 a.C e che circa duemila anni dopo costruirono le strutture megalitiche che ci sono note. Quindi si è aggiunto che nel 3400 a.C. di questo popolo non vi era più traccia. Ma successivamente, si riferisce di una migrazione degli stessi verso Abu Simbel, in parallelo al sorgere della civiltà faraonica.
Mi sono persa qualcosa?
Si, la mia versione!
Utilizzando lo stesso metodo di questi “archeologi canaglia”, cioè l'argumentum ad ignorantiam, sono arrivato a queste conclusioni:
Il “popolo delle stelle” che come tutti sanno proviene da Atlantide, intorno al 10.000 a.C. iniziò la costruzione delle piramidi ma per qualche motivo forse un asteroide, lo slittamento della crosta terrestre o non so che (ci sto lavorando) hanno abbandonato la piana di Giza, questi girovagarono per l’Africa all’incirca 2000 anni prima di trovare un posto adatto dove stare e cioè Nabta Plaia qui, dopo altri 2000 anni, pensarono di nuovo a darsi alle costruzioni megalitiche, queste però non vennero grandiose come le piramidi incompiute perché dopo 4000 anni avevano perso il loro know-how.
Trascorsi altri 2600 anni le condizioni climatiche divennero proibitive e si trasferirono sulle rive del Nilo, anche lì si dedicarono all’edilizia con risultati si notevoli ma non abbastanza da eguagliare quelli dei loro antenati. Nel 2500 a.C. uno dei discendenti del popolo delle stelle, che nel frattempo si era mischiato col popolo locale, volle verificare la storia tramandatagli di un passaggio situato sotto il livello del Nilo, la storia narrava che il passaggio porta all’interno di una galleria che arriva direttamente ad una camera segreta posta sotto la sfinge, con molta tenacia e un po’ di fortuna il nostro Indiana Jones trovò la camera segreta e il suo contenuto, qui trovò i progetti delle piramidi e cosa più importante il come costruirle. Dopo essere ritornato in superficie il nostro amico si fece ricevere dal faraone Cheope riuscendo a convincere questi che le piramidi potevano essere terminate a sua gloria, il faraone entusiasta fece iniziare subito i lavori, continuati a sua volta dal faraone successivo Chefren, al termine della piramide di quest’ultimo il nostro amico morì portandosi con se il segreti che aveva scoperto visto che non aveva fatta parola ad alcuno, infatti la piramide di Micerino venne eseguita da i suoi aiutanti e i risultati si vedono!
Ma oggi i segreti del nostro amico stanno per essere rivelati!
Forse non tutti si sono accorti delle ultime parole di Giacobbo, ve le ripropongo:
«Ci sono delle possibili novità, forse si potrà arrivare ad un punto di incontro tra teorie ufficiali e teorie alternative perché ci sono delle cose ancora da scoprire, c’è un nuovo luogo che sta per dare delle grosse sorprese chissà se quello che verrà trovato nel Nilo, proprio nel Nilo, aiuterà ad unire la storia classica con le ipotesi più recenti e forse in un punto si incontreranno e ci potranno svelare definitivamente i grandi misteri del antico Egitto.»
Il passaggio segreto è stato trovato!
Abbandono il faceto per ritornare serio: qualcuno sa a cosa si riferisce Giacobbo quando dice che c’è un nuovo luogo che sta per dare delle grosse sorprese… che verrà trovato nel Nilo, proprio nel Nilo?
P.s. Quasi, quasi divento anche io un “esperto in materia egizia”, magari ci ricavo qualcosa.
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05/03/2009 17:47 | |
Tempo fa si ebbe notizia che gli archeologi stavano cercando nelle profondità del Nilo reperti, o imbarcazioni inabissatevi ed altre cose ancora.
Poi non se ne parlò più. Forse Giacobbo intende dire che qualcosa è stato trovato. |
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05/03/2009 18:09 | |
Biceleon, 05/03/2009 16.15:
Si, la mia versione!
[...]Nel 2500 a.C. uno dei discendenti del popolo delle stelle, che nel frattempo si era mischiato col popolo locale, volle verificare la storia tramandatagli di un passaggio situato sotto il livello del Nilo, la storia narrava che il passaggio porta all’interno di una galleria che arriva direttamente ad una camera segreta posta sotto la sfinge, con molta tenacia e un po’ di fortuna il nostro Indiana Jones trovò la camera segreta e il suo contenuto, qui trovò i progetti delle piramidi e cosa più importante il come costruirle. Dopo essere ritornato in superficie il nostro amico si fece ricevere dal faraone Cheope riuscendo a convincere questi che le piramidi potevano essere terminate a sua gloria, il faraone entusiasta fece iniziare subito i lavori, continuati a sua volta dal faraone successivo Chefren, al termine della piramide di quest’ultimo il nostro amico morì portandosi con se il segreti che aveva scoperto visto che non aveva fatta parola ad alcuno, infatti la piramide di Micerino venne eseguita da i suoi aiutanti e i risultati si vedono!
ti confesso che per un attimo ho creduto tu stessi parlando seriamente.... costruzione coinvolgente, nulla da eccepire!
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05/03/2009 19:47 | |
Le ipotesi avanzate dagli Egittologi sull’origine delle civiltà egizia sono insoddisfacenti. Non viene spiegato per esempio come avrebbero fatto alcune popolazioni primitive africane a conquistare la valle del Nilo, dimostrando grandi capacità tecniche e organizzative. Non viene poi spiegato come la vera “civiltà” sia apparsa quasi all’improvviso nel periodo predinastico e come la cultura e la scrittura siano apparse praticamente formate così come si mantennero per vari millenni.
I testi delle piramidi e i nomi stessi di alcune piramidi rimandano a una “religione stellare”, cosa che rende la civiltà egizia collegabile alle antiche civiltà megalitiche, i cui monumenti hanno dimostrato una ricerca di allineamenti con i solstizi e gli equinozi, ma anche con particolari stelle.
Sembra dunque innegabile che la civiltà egizia abbia avuto contatti con le altre civiltà evolute del Mediterraneo e dell’Asia.
Un ulteriore problema è costituito dalla presenza significativa del popolo di El Gerza, dalle caratteristiche non africane né semitiche (cranio brachicefalo). Questa caratteristica rimanda a contatti con popolazioni dell’Europa occidentale (Cro Magnon) o dell’Asia orientale. Si potrebbe parlare di un popolo in qualche modo imparentato con i Sumeri.
E’ difficile però stabilire delle correlazioni sicure. Si possono solamente fare delle ipotesi più o meno realistiche.
Io ritengo che lo studio del mondo antico vada affrontato con metodo interdisciplinare. Gli archeologi non possono trascurare le recenti scoperte in altri campi del sapere. La geologia ci parla di catastrofi immani alla fine dell’Era Glaciale e le scoperte di siti in America ci parlano della colonizzazione di quel continente intorno al 30000-20000 a.C., colonizzazione da parte di popolazioni dell’Asia sud orientale e per via marittima.
E’ mio parere che fintanto ché non si scrive la vera storia della fine dell’Era Glaciale con i suoi diluvi e le sue catastrofi, tutte le ipotesi sono destinate a essere insoddisfacenti. Io concordo pienamente con quanto ha sostenuto Hanckok. Durante il Paleolitico Superiore esistette una civiltà altamente progredita che sapeva navigare e che si diffuse in tutti i Continenti. Le prove sono ormai consistenti e sempre più chiare. Questa civiltà fu distrutta da varie catastrofi e le civiltà più antiche che oggi conosciamo devono essere considerate le figlie di un’unica civiltà madre.
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06/03/2009 10:55 | |
Off topic doveroso.
Ho deciso di recarmi al castello di Montebello.
La storia del fantasma di Azzurrina mi ha incuriosito.
Chi viene con me?
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