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La KV5: la tomba dei figli di Ramesse II

Ultimo Aggiornamento: 16/02/2009 12:40
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
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S3t n m3't -
15/02/2009 15:16
 
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La cosiddetta KV5, meglio nota al pubblico come la tomba dei figli di Ramesse II, si trova nello wadi principale della Valle dei Re.
Originariamente, probabilmente, si trattava di una tomba appartenente a un esponente della XVIII dinastia (composta dalla camera 1, dalla 2 e di parte della 3), ma fu usurpata da Ramesse II che ne fece il luogo di riposo per i suoi figli principali, dopo averla ampliata in più fasi successive. Non vi sono tracce di un suo riutilizzo dopo il Regno di Ramesse II.
E' certamente la più grande tomba presente nella Valle, almeno fino ad ora. Conta infatti più di 150 camere e misura un'area pari a 1266,47 mq. Grazie alla sua planimetria, di tipo simmetrico, si è stimato che potrebbe, in realtà, contenerne più di 200.
Altro primato è quello che riguarda la stanza identificata come Camera n. 3, la quale ha il pregio di essere la maggiore, per numero di colonne (16), tra quante sono state finora individuate nella Valle.
Allo stato attuale sono sei i Principi che riconosciamo come sepolti in questa tomba, tuttavia i rilievi riportano invece almeno venti di essi. Ciò lascia presupporre che ve ne fossero molti di più.
Lungo le pareti e i corridoi si incontrano scene relative alla cerimonia di Apertura della Bocca (la suddetta Camera 3 ne è un esempio) e rappresentazioni del Re, di Principesse e di Divinità (Camera 1, 2, 3, 8; ingresso 3 e 9; corridoi 7 e 12).
La pianta complessiva è alquanto insolita. Si rileva, ad esempio, un cambiamento nella direzione dell'asse, successivamente alla Camera 3; molte camere si trovano al di sotto di altri alloggiamenti; due dei corridoi si dirigono verso nord-est (l'orientamento complessivo è a Sud-Est), al di sotto dell'ingresso e dell'accesso che lo raggiunge. Un disegno che la rende unica, al cospetto di qualsiasi altra tomba reale. Anche la rappresentazione di Osiride che si ammira all'estremità del corridoio 7 è classificata come unica nel suo genere.



Si riconoscono similitudini soltanto con quella alloggiata nella KV7, tomba che appartiene proprio a Ramesse II. In essa riposò, infatti, il Re, prima che la sua mummia fosse trasferita da HeriHor, per volere di Ramesse XI, nella tomba di Seti I.


La KV5 fu scoperta, per la prima volta, nel 1825 da James Burton, ma successivamente se ne persero le tracce, nonostante sia noto che Howard Carter ebbe modo di visitarla ancora nel 1902. Fu Kent Weeks, responsabile del Theban Mapping Project, nel 1987 a riportarla alla luce e a individaure altre camere ripetto alle 9 individuate da Burton in origine. Si ritiene, tuttavia, che la tomba non abbia restituito tutto ciò che la compone, ancora oggi.
Allo stato attuale, si trova ancora in fase di restaurazione e consolidamento.

Nonostante sia stata oggetto di furti, già in epoca antica, al suo interno sono stati trovati reperti di ogni genere. Oltre a resti umini, si contano gioielli, resti di mammiferi, oggetti religiosi, corredi funerari di vario genere, documenti scritti.
Purtroppo le infiltrazioni d'acqua l'hanno danneggiata considerevolmente, riempiendola di detriti e distruggendo irrimediabilmente numerosi rilievi. Danni incrementati ulteriormente dalle vibrazioni causate dagli autobus turistici, che negli anni compresi tra il 1960 e il 1990 venivano pargheggiati al di sopra del suo sito.

Allo stato attuale non si fanno stime a riguardo del fatto che possa, o meno, venire aperta al pubblico.

A chi fosse interessato ad approfondire su questo argomento, consiglio la lettura del testo di Kent Weeks, dal titolo "La tomba perduta", edito da Piemme.





15/02/2009 17:44
 
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E' bellissimo che tu abbia aperto questa discussione sulla KV5... E' bellissimo il sito del Theban Mapping Project, al quale rimando se siete curiosi...
Ho letto il libro di Weeks anni fa, e l'ho trovato dettagliato ed interessante: sembra di trovarsi sul posto assieme a Weeks, la moglie e la loro équipe...
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Suddito
15/02/2009 20:49
 
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Re:
Hatshepsut76, 15/02/2009 17.44:

E' bellissimo che tu abbia aperto questa discussione sulla KV5... E' bellissimo il sito del Theban Mapping Project, al quale rimando se siete curiosi...
Ho letto il libro di Weeks anni fa, e l'ho trovato dettagliato ed interessante: sembra di trovarsi sul posto assieme a Weeks, la moglie e la loro équipe...



Ciao Hatshepsut76, quando dici " sembra di trovarsi sul posto "mi rimandi alle stesse sensazioni che ho provato ann or sono leggendo il libro di Carter sulla scoperta della Tomba di Tutankhamen..bellissime sensazioni che riprovo ogni volta che leggo qualche pagina del libro..
Anche io ho trovato interessante lo scritto di Weeks sulla KV5.

Ciao Luca

ps:ho avuto la fortuna di visitare il "tuo" tempio...la tomaba di di Hatshepsut alle prime luci della giornata senza nessuna folla di turisti, eravamo in 3...magnifici ricordi. [SM=x822709]


16/02/2009 00:05
 
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Ciao Luca, non ho avuto ancora l'opportunità di leggere il testo di cui parli, ma spero di farlo al più presto! Sai, credo che il testo di Weeks non possa non suscitare delle emozioni forti, di coinvolgimento... Ti potrà sembrare strano, ma finora non sono stato in Egitto, ma spero di riuscirci presto, e di vedere il mio tempio..
Ciao, Luca
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Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Scriba Reale

- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
16/02/2009 10:58
 
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Oltre al libro di Carter sulla scoperta della tomba, che si focalizza su questo evento glissando su tutte le problematiche sorte e le diatribe con il governo egiziano (e non solo) consiglio di leggere anche "Tutankhamon" di Thomas Hoving.
Sono testi che si completano a vicenda. Quello di Carter abbastanza freddino, a parte le emozioni nell'aprire la camera funeraria, e la particolareggiata descrizione dei reperti che, se non si conoscono o non si ha la loro foto sottomano, risulta un po' ostica.
Hornung, invece (egittologo e direttore del Metropolitan Museum di New York quando scrisse il testo) porta alla luce fatti e misfatti, scontri politici, congiure di scienziati che fecero contorno fino a minacciarla, a questa che fu la più grande impresa attuata dall'uomo per scoprire il suo passato.
Consiglio di leggere prima quest'ultimo saggio, e poi integrarlo con quello di Carter.
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
16/02/2009 12:40
 
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Grazie, grazie
Grazie, adesso cercherò questo libro, appena lo avrò letto ti rifferirò le mie riflessioni.


Grazie,Luca
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