Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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L'inno ad Aton e il Salmo 104

Ultimo Aggiornamento: 03/11/2019 20:00
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Scriba del
Tempio di Thot

03/11/2019 20:00
 
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A integrazione del testo iniziale e del raffronto proposto a suo tempo da Kiya tra l'Inno ad Aton e il Salmo 104, ripoirto qui di seguito un altro inno, questa volta ad Amon, ricavato dal papiro Chester Betty IV da cui si può peraltro rilevare che il misticismo di cui è permeato il più famoso Inno ad Aton, già esisteva anche in preghiere rivolte ad altre divinità, fosse pure il "nemico" dello stesso Aton. Vorrei far notare quante volte nel testo si fa riferimento al Dio come a un "buon pastore":

Egli dice:
con le mani sull’arpa del cantore
io canto a Te, inebriato della Tua bellezza.
Che i figli dei cantori
Sappiano come lodare la beltà del Tuo viso.
Concedi una bella sepoltura al cantore che canta Te,
perché possa rinascere come spirito buono e vedere il Signore degli Dei.
Lode a Te, Amon-Ra, Atum Harakhte,
che parli con voce vera e da cui scaturisce la vita per uomini, divinità, bestiame e tutti i caprini e tutto ciò che vola e si posa.

Tu hai creato le nazioni e gli Habenu con le loro città, le fertili praterie impregnate dal Nun che generano ogni cosa buona in gran quantità quale nutrimento per i viventi.

Tu sei il forte pastore che li sorveglia per sempre, eternamente.
Tutti ammirano la tua bellezza e ti temono.

I loro cuori sono rivolti a te per la tua eterna bontà.
L’umanità intera vive quando ti vede.
Il forte e il debole uniti, il ricco ed il povero ad una sola voce, ogni cosa ugualmente dice: “Ti apparteniamo”.
La tua dolcezza è in tutti i cuori e non c’è corpo che non brilli per la tua bellezza.

Non dicono forse le vedove: “tu sei nostro marito”?
E gli orfani: “Sei nostro padre e nostra madre”?
I ricchi si gloriano della tua beltà
Ed i poveri adorano il tuo volto.
A te si rivolge il prigioniero,
ti invoca chi è malato.

Il tuo nome protegge chiunque è solo;
sii salvezza e salute per chi naviga sulle acque allontanalo dal coccodrillo;
sii buon ricordo nel momento dell’affanno,
e liberaci dall’attacco delle febbri.

Tutti sono supplici alla tua presenza.
Il tuo udito è attento per esaudire i loro desideri.

Oh nostro Ptah che ama il suo operato,
pastore che ama le sue mandrie,
donaci una bella sepoltura per il cuore che si compiace della verità.

Tu che ami esser la Luna, come un giovane, per il quale tutti danzano.
Tu giudicherai il cuore di coloro che sono radunati alla tua presenza.

Le piante si volgono verso di te.
Che possano esser belle, i gigli si rallegrano per te.

Tu che ami essere il re degli Dei in Ipet-Sut (Karnak).
E’ splendore il tuo volto e da esso deriva la vita.
E’ tuo il santuario del vento del nord, ed il Nilo ti scorre tra le dita
Discendendo dal cielo, come tu gli hai imposto, verso le montagne.
Forte è la tua forza.
Il pericolo è sotto il tuo sigillo.
Tuo il potere sui malvagi e la distruzione dei ribelli.

Si beve ciò che tu ordini.
Si mangia il pane che tu offri.
Cuori e corpi sono nel tuo pugno.
Non esiste piacere senza di te.
A te appartiene la gioia e l’esultanza di chi hai favorito.

Tu che sei Harakhte e risplendi nell’orizzonte del cielo;
ognuno ti celebra e i cuori esultano per te.
Tu sei il rimedio per gli occhi, la cura vera che ha effetto immediato,
il cosmetico senza pari che scaccia nuvole e tempeste.

Non sei forse tornato dal governare l’aldilà, giovane Horo portatore di scettro?
Non sei forse stato concepito da Nut e partorito come giovane toro?
Con i tuoi occhi hai illuminato le Due Terre e l’universo è ricolmo della tua bellezza.

Tu che trascorri il giorno come pastore di tutti

Ti acclamiamo nell’Occidente quando ci consegni alla notte.
Vieni da noi in vita, stabilità e forza, che tu possa udire le nostre suppliche.
La Verità è tua madre, o Amon,
essa appartiene a te,
esce da te e si trasforma in fiamma per i tuoi nemici.
Tua è la Verità, Amon, e di nessun altro prima di te.

Come sei contento, come sei contento! O Amon, come sei contento!
Tu che hai fondato le Due Terre. Hai ordinato i nobili
E sono distribuite le terre secondo il tuo volere ed il tuo piacere.

Come sei caldo, come sei caldo! O Amon, come sei caldo!
Tu, pazientemente, attendi che venga in esistenza la vita.
La fretta non si addice alla tua maestà e così ci saranno eredi sulla terra.

Come si buono, come sei buono! O Amon, come sei buono!
Tu che sei bontà, tu che sei pastore e conosci la compassione,
che ascolti il grido di chiunque a te si rivolge, che offri la vita.

Come sei bello! Tu che riposi dopo aver dato la vita agli esseri.
La terra è la tua bella isola, ed il male e la violenza ne sono banditi.

Come sei bello, oh Dio! Amon è Harakhte meraviglioso
Che naviga nel cielo e governa i segreti dell’aldilà.

Gli Dei dinanzi a te esaltano le tue trasformazioni.
Tu che appari nuovamente sulle mani del Nun misterioso nella forma di Khepri,
e, bello nel corpo, raggiungi le porte del Nun.

I tuoi raggi ti annunciano alle nazioni ed agli Hanebu.

Ti adorano gli spiriti dell’aldilà.

Si prosternano i viventi quando sorgi.
L’umanità intera danza dinanzi a te; la plebe e i ricchi ti celebrano.
A te si rivolgono i capridi ed il bestiame.
Per te spiccano voli gli esseri che volano.
Alla tua bellezza si rivolgono le piante.
Non c’è vita per chi non ti vede.

Come sei valido, come sei valido! O nostro Ra, come sei valido!
Hai governato l’aldilà e vi hai fatto vivere chi lo abita,
accogliendo le suppliche degli stanchi spiriti che lì si trovano.

Come sei valido, come sei valido! O nostro Ra, come sei valido!
Tu che splendi al mattino ed illumini il grande cerchio.
Tu che hai svegliato tutte le cose venute in esistenza; tu, il pastore, hai aperto le loro vie.
Tu le hai fatte vivere, tu le hai protette.

Come sei valido, nostro Ra, signore del cielo,
pastore che conosci il tuo essere pastore!
Non sono forse le tue orecchie rivolte ai loro cuori?
Tu che guidi ogni corpo,
il tuo potere li difende dal maldisposto.
Nulla ignori di quanto avviene sulla terra.

Come sei santo nell’Occidente, o Ra, signore della pace!
Tu che hai aperto le porte di Mesket ed hai riconosciuto Horo innocente.

Onnofri è in giubilo ed i signori dell’aldilà sono in festa.
La terra del silenzio giubila sotto i tuoi bei raggi.


Come sei santo nell’Occidente, tu che sei eterno!

A te giungano tutte le suppliche, Giudice di Verità, Dio grande,
governatore delle porte, che risponde a chi a lui si rivolge.
Tu che annienti i nemici rapaci, li riduci in cenere quando sorge l’alba.
Tu che governi la verità nella terra del silenzio.


Come sei santo nell’Occidente, tu pastore che sai come essere pastore!
Tu che hai governato ed ha restaurato le camere segrete.
La tua potenza è divenuta la loro protezione.
Tu infallibile.
A te si rivolgono i deboli quando sorgi .


Com’è bello il tuo sorgere all’orizzonte!
Noi ci rinnoviamo immergendoci nel Nun e tornando ad essere giovani.


L’uno è stato spogliato, l’altro rivestito.
Lodiamo la bellezza del tuo viso.
Trova la strada e guidaci lungo di essa ogni giorno!

Come è bello il tuo sorgere, o Ra, mio Signore!
Tu che operi come uno che agisce, che crea l’ordine
Che si volge indietro alla voce di chi grida.
Liberaci dal […]

Com’è bello il tuo sorgere, o Ra, mio Signore!
Tu che agisci come il pastore nei suoi pascoli!
Si beve la tua acqua e si respira la tua aria.

A te appartiene la vita, da te protetta, perché mi rivolgo al mio signore.


Com’è bello il tuo sorgere, o grande pastore!
Raccoglietevi tutti qui, bestiame!
Ecco la vostra protezione:
voi che passate il giorno nei pascoli davanti ai suoi occhi,
è lui che allontana il male.
Egli è pace nel suo orizzonte […]
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