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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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La piramide di Meidum

Ultimo Aggiornamento: 13/05/2008 22:10
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EgiTToPhiLo/a
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15/04/2008 15:31
 
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Non avevo in passato fatta molta attenzione alla piramide di Meidum. Avevo notato le strane forme della stessa e avevo letto le interpretazioni date dai vari Egittologi. Quest’ultimi si erano orientati per una costruzione in più tempi, forse legata all’opera di due faraoni: Huni (ultimo della III dinastia) e il probabile genero, Snefru (primo della IV dinastia).
Si è cioè ipotizzato che Huni abbia edificato una grande piramide a gradoni e che Snefru abbia, a circa metà del suo regno e dopo l’esperienza delle sue due piramidi di Dahshur, ricoperto i gradoni trasformandola in piramide regolare.
La struttura attuale sarebbe il frutto di uno scivolamento degli strati aggiunti da Snefru a causa di una carenza strutturale e/o di un terremoto.
La grande base ai piedi della grande torre piramidale, sarebbe ciò che resta del materiale franato, dopo il saccheggio delle popolazioni del luogo.

Queste anomalie sono state da me affrontate in un’interessante discussione sul forum

www.archeologia.com/forum/egittologia-edifici-sacri-civili-nellantico-egitto/2360-la-piramide-di-meidum-ipotesi-interpretat...

alla quale rimando per correttezza e informazione.

Dopo la discussione mi sono convinto che fosse molto probabile l’ipotesi della torre solare.
La curiosità e l’interesse scientifico ha spinto il nostro gruppo a organizzare una mattinata a Meidum.
E’ impressionante lo sterminato deserto che si vede. Un posto isolato e abbandonato da dio e dagli uomini. Se non fosse per la relativa vicinanza al Nilo, ci sarebbe da chiedersi perché alla fine della III dinastia si scelse quest’area come necropoli di personaggi di una corte, che fino a prova contraria rimaneva al Muro Bianco / Menphy.

Io ho cercato di dare, nel mio libro, una possibile spiegazione in linea con l’ipotesi di progetto unitario delle piramidi.

Mi interessa però affrontare anche qui l’aspetto architettonico. Abbiamo visto e fotografato come il così detto basamento di detriti sia in realtà un vero basamento alto varie decine di metri, costruito a regola d’arte e con inclinazione quasi uguale a quella di Cheope. La torre centrale è perfettamente rifinita e l’alternarsi di strati lisci e lucenti e strati grezzi sembra voluto e collegabile forse a giochi di luce del sole. Non è concepibile che su questa alta torre originaria sia stato semplicemente appoggiato uno o più gradoni e che Snefru abbia raschiato una sola fascia della torre originaria.

L’interno spiega chiaramente l’idea delle tre camere interne, propria delle piramidi della IV dinastia. E’ sorprendente la grande quantità di tronchi di legno contenuto nelle varie camere, utilizzato forse per le operazioni di costruzione o di carico dei pesi. All’interno non c’è alcun sarcofago, ma sembra impossibile che l’opera non abbia visto qualche cerimonia al suo interno (molto probabilmente la cerimonia funebre di Huni, seppellito poi da qualche parte nella piana di Meidum (forse nella vicina grande mastaba).

Non abbiamo potuto fare a meno di pensare all’apparente stoltezza degli Egittologi. Hanno a disposizione una montagna di reperti organici e si sono inventati il prelievo di elementi vegetali dagli interstizi dei vari monumenti dell’Antico Regno. Non si capisce poi perché Lehner e Hawass ritengano il legno di Meidum poco utilizzabile per il C-14. Le sue condizioni sembrano più che buone e un esame dettagliato di qualche scheggia di legno potrebbe effettivamente portare a risultati risolutivi.
Attualmente sono state effettuate solamente due datazioni del legno di Meidum, ottenendo le datazioni assolute 3570 ± 218 e 2669 ± 205 a.C. E’ evidente che le due datazioni non sono sufficienti a stabilire un valore medio e dei parametri statistici validi. La seconda è quasi sicuramente errata, mentre la prima avrebbe bisogno di conferme.

Senza voler ripetere qui la discussione, sarebbe interessante conoscere il parere degli utenti di questa community.

Ciao Antonio
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
15/04/2008 18:40
 
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Ho visitato la piramide in questione nel mio ultimo viaggio (marzo 2006) con il gruppo guidato da Alberto Elli.
Questi gli appunti su questo sito, che ho recuperato.
L'ingresso alla piramide è costato 30 lire egiziane.
In effetti non sono ancora state chiarite del tutto le successive fasi di costruzione che, secondo una teoria, sarebbero tre: fu Huni, ultimo faraone della III Din. a far erigere una struttura a sette gradoni, poi sopraelevata con un ottavo livello, mentre il successore Snefru, padre di Cheope, fece colmare gli spazi tra i gradoni con lastre calcaree dando luogo a una piramide vera e propria. Quest'ultimo rivestimento si sarebbe però rivelato instabile scivolando sugli strati sottostanti e formando l'ammasso di detriti alla base. Secondo un'altra teoria, semplicemente la piramide rimase incompiuta ed i detriti non sono altro che i residui dello smontaggio delle rampe usate durante la costruzione.
Per entrare nella camera sepolcrale si risalgono i detriti fino all'ingresso ubicato a 18 metri di altezza, poi si discende lungo un corridoio alto mt. 1,55 per raggiungere infine la camera situata a 58 metri di profondità.
La piramide di Meydum era parte di una vasta necropoli, dalla quale provengono alcuni dei più pregevoli reperti esposti al museo del Cairo: le famose oche provenienti dalla tomba del principe Nefermaat, e le statue in calcare colorato del principe Rahotep e della sua sposa Nofret.
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
15/04/2008 18:50
 
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
23/04/2008 00:23
 
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E' una teoria interessante Antonio [SM=g999105]
Concordo con te nel credere che in realtà l'edificio fosse una torre per uso astronomico-religioso, come del resto lo si è ritenuta la piramide di Kheope.
Spero venga approfondito questo argomento. [SM=g999100]
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di ATON
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- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
29/04/2008 18:45
 
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domanda:

quanti piani sovrapposti, si contano in tutto?

e nelle altre piramidi a gradoni?
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
29/04/2008 19:09
 
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La piramide di Djoser risultava fatta, nella configurazione finale, da sei strati più o meno dello stesso spessore, che ovviamente formavano cinque gradoni (sei se contiamo anche il piano di calpestio).
La piramide di Sekhemkhet fu interrotta abbastanza presto e gli egittologi non sono d’accordo se anche questa avrebbe presentato lo stesso numero di gradoni o un gradone in più.
La piramide di Khaba a Zawijet el-Arian non fu completata e non risulta chiaro se fosse stata progettata a cinque, sei o sette gradoni.
La piramide di Meidum sarebbe stata costruita, secondo la maggior parte degli egittologi, a sette gradoni e quindi ampliata con l’edificazione di un ulteriore gradone.

In realtà si può parlare di un alto gradone di base e un altissimo tronco di piramide, quasi completamente rifinito (pareti completamente lisce tranne alcuni incomprensibile strisce e in cui non compaiono regni di gradoni.
Sopra il tronco di piramide si distingue chiaramente un gradone più sottile, forse la base di un possibile piramidion.
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
29/04/2008 20:20
 
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secondo te è possibile che il progetto originale prevedesse sette gradoni complessivi e che, successivamente, sia stato modificato, volutamente o forzatamente?
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EgiTToPhiLo/a
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29/04/2008 21:52
 
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Secondo me è altamente improbabile che sia mai esistita una piramide a gradoni, quella definita E1 dagli egittologi.
E’ chiaro che il grande tronco di piramide oggi visibile ha le pareti completamente lisce, tranne due strisce di pietre abbastanza grezze. Non è pensabile che un eventuale crollo abbia tagliato di netto tre o quattro gradoni lasciando una struttura con una pendenza diversa da quella della E1.
Perché poi lucidare il calcare di strati interni, che non sarebbero stati mai esposti alla luce.
Mi sembra più che evidente che l’attuale struttura dovette essere un qualcosa di progettato e finito. E’ possibile quindi che a Meidum sia stato realizzato durante la III dinastia un tempio solare con tanto di obelisco gigante. E possibile ancora che Huni o Snefru abbiano modificato tale struttura particolare appoggiando al tronco di piramide i massi necessari a formare una struttura a gradoni.
Questi massi aggiuntivi sarebbero stati semplicemente appoggiati alla vecchia struttura e potrebbero essere stati asportati durante un’eventuale opera di smantellamento della piramide.
Ritengo meno probabile un crollo per instabilità o per terremoto e comunque il grande basamento che si vede ai piedi del tronco di piramide sembra proprio una struttura edificata a regola d’arte e non un ammasso di massi accatastati in modo confuso a seguito di un crollo.
Nei disegni illustrati dagli egittologi, andrebbe quindi aggiunto un livello E0, corrispondente alla situazione attuale e presentati alcuni seri dubbi sulla realizzazione effettiva dei livelli E1, E2 e della definitiva trasformazione in piramide regolare liscia.
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di ATON
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- ḥtm mr r ry.t '3.t
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29/04/2008 21:55
 
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la mia domanda era però riferita, non solo alla Piramide di Meidun, ma a tutte quelle precedenti alla piana di Giza e forse anche a Meidun stessa.

Il pensiero verte sulla possibilità di un cambio di culto, o meglio, di un cambio di riferimento nel culto, in principio stellare e quindi solare. In tal senso il gigante obelisco di cui ipotizzi l'esistenza, avrebbe un significato: quello di "imporre" la nuova religione.
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EgiTToPhiLo/a
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30/04/2008 07:51
 
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Ho qualche difficoltà a ipotizzare cambi di religione.
Secondo me le piramidi nacquero come omaggio al Dio creatore e gli obelischi per onorare la sua teofania, il Sole Ra.
E’ possibile invece che durante la III dinastia si sia svolta una lotta per la supremazia fra i centri sacerdotali di Iwn / Heliopolis e del Muro Bianco / Menphy. Le piccole piramidi a gradoni o in forma di tronco di piramide, edificate lungo il corso del Nilo, e l’eventuale tempio solare di Meidum potrebbero essere state edificate sotto la spinta del clero di Iwn, desideroso di imporre il culto di Ra e forse una nuova visione della vita celeste dei faraoni, in una barca al seguito della sacra barca di Ra.
E’ molto probabile che il clero del Muro Bianco abbia favorito invece la costruzione di piramidi reali, come elementi di un progetto unitario con valenza stellare, in una visione della rinascita dell’anima del faraone come stella di Orione. Non si hanno però elementi che testimonino tale possibilità. Le piramidi della III dinastia sono quasi tutte incomplete e non è possibile verificare se siano mai stati progettati condotti stellari rivolti a Orione.
Sembra invece appurata l’importanza delle stelle imperiture, così da consigliare tutti gli ingressi proprio nella parete nord.

E’ possibile che questo credo religioso sia cambiato con Djedefra e che sia stata riposta minor importanza alla rinascita celeste come stella di Orione, ma non per questo fu abbandonata la costruzione delle piramidi, come se fosse importante il completamento del progetto unitario.
E’ per altro vero che anche nella V dinastia alcuni faraoni edificarono piramide e tempio solare, quasi a voler significare che le due opere non erano in conflitto religioso, ma si riferivano a due momenti differenti, i riti funebri del faraone e forse il culto giornaliero di Ra.

Quale ulteriore risposta ritengo possibile se non molto probabile che il tempio solare di Meidum sia stato usurpato e forse modificato in piramide da Snefru per realizzare il suo terzo tassello del progetto unitario delle piramidi.
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