| | | OFFLINE | | Post: 798 Post: 612 | Registrato il: 21/10/2006 | EgiTToPhiLo/a | Artista del Re | |
|
22/03/2008 16:10 | |
Ho iniziato a leggere un libro di Ralph Ellis I sovrani scomparsi dell’antico Egitto nella speranza di trovare qualche informazione utile per una mia ricerca, purtroppo il testo si presenta abbastanza fantasioso, un esempio? La Grande Piramide sarebbe il monte Sinai dove Mosè ricevette i dieci comandamenti. Per adesso ho resistito alla tentazione di riportare il libro in biblioteca.
Veniamo ora al motivo di questo post, R. Ellis scrive:
«nel mio libro Tempest & Exodus ho dimostrato che la storia di Sansone si basa sul mito egizio del quinto pilastro [segno geroglifico C 11b], i pilastri che stavano nei “capelli di Horus”» p.23
Riguardo Sansone il noto biblista Gianfranco Ravasi afferma:
«… il nome "Sansone" in ebraico evoca il termine che indica il sole; il suo villaggio d’origine, Bet-Shemesh significa "Casa del sole"; come il sole infuocato, egli incendia le messi (Giudici 15,1-8); i suoi famosi capelli assomigliano ai raggi della corona solare; la sua amica-nemica, Dalila, in ebraico ha un nome affine al vocabolo laj-lah, che vuol dire notte.
Siamo quindi in presenza di una narrazione popolare, piena di simpatia per questo personaggio celebrato accanto ai fuochi invernali o alle porte dei villaggi dagli anziani di Israele.
Una narrazione che non disdegna elementi fantasiosi, pittoreschi, folcloristici e persino mitici: le imprese mirabolanti di Sansone non richiamano forse le celebri "fatiche di Ercole", come il rapporto tra forza e amore o tra cecità e amore? La sostanza, però, della sua vicenda rimane profondamente biblica.» (Fonte)
Qualcuno sa dirmi di più sul mito del quinto pilastro e i “capelli di Horus”? |