| | | OFFLINE | | Post: 2.316 Post: 1.739 | Registrato il: 22/05/2007 | EgiTToPhiLo/a | Scriba | |
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08/03/2008 11:45 | |
Caro davide.cool,
non capisco cosa intendi dire.
Se crediamo alla veridicità del testo biblico, la promessa da parte di Dio ai discendenti di Abramo è descritta in Genesi 15,18 con le seguenti parole:
«[…] Alla tua discendenza io do questo paese dal fiume d’Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate; il paese dove abitano i Keniti, i Kenizziti, i Kadmoniti, gli Hittiti, i Perizziti, i Refaim, gli Amorrei, i Cananei, i Gergeseo, gli Evei e i Gebuseo.»
Mosè sapeva dunque bene quale terra rivendicare per il suo popolo, ma sapeva anche che queste terre erano abitate da altre popolazioni e che esse dovevano essere conquistate con la forza. Per arrivare a queste terre non era pensabile percorrere le strade principali in quanto controllate dalle truppe del faraone, ma era necessario trovare dei sentieri poco controllati, quali quelli della regione desertica del Sinai. Gli egizi non li avrebbero inseguiti credendo sicura una loro morte a causa delle difficili condizioni climatiche e delle scarse risorse di cibo.
Ovviamente può essere data una lettura differente al sacro libro degli Ebrei. Non ci sarebbe stato nessuna promessa fatta ad Abram, ma questa storia sarebbe stata inventata da Mosè come incentivo per il popolo per affrontare le molte difficoltà del deserto e per giustificare le loro conquiste militari. Senza un’alta motivazione gli Ebrei si sarebbero pentirsi dell’Esodo alle prime difficoltà e avrebbero ripianto la pur difficile vita sotto gli Egizi.
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