Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Orione e i Magi [Generata da: Lezioni di astronomia]

Ultimo Aggiornamento: 11/10/2009 14:02
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proprio oggi, con riferimento all'argomento trattato, mi sono imbattuta in un articolo, o meghlio, come definito dagli stessi autori, una guida alla comprensionne del cielo stellato di dicembre, che reputo interessante ed esaustivo, alla portata anche di chi è profano della materia.

Lo posto qui di seguito, per non rischiare, fornendo il link, che poi venga rimosso o soppiantato.

La pubblicazione è sul canale MeteoLive di Leonardo e gli autori sono Luca Savorani e Valerio Zuffi del Gruppo Astrofili Rigel:






Guida alla comprensione del cielo stellato del mese di dicembre.


"Ma che stellata questa notte!"...
Quante volte abbiamo esclamato questa frase osservando il cielo durante una tersa serata invernale. In effetti, le costellazioni che occupano la volta celeste invernale a differenza di altri periodi dell'anno hanno un'alta percentuale di stelle molto luminose che sommate allo splendore del "vicino transito" dei due pianeti giganti Giove e Saturno, conferiscono al cielo un aspetto particolarmente brillante e suggestivo.

In prima serata, osservando ad Est poco sopra l'orizzonte, troviamo la costellazione dei Gemelli. La Costellazione prende il nome dalle sue due stelle principali: Castore e Polluce, i due gemelli che nella mitologia sono figli di Leda e Giove, protettori dei romani in battaglia e dei marinai durante le tempeste.

Polluce, la stella piu' brillante, di magnitudine 1,2 e di colore giallo, dista da noi 35 anni/luce (330.000.000.000.000 Km).

Castore, meno luminosa della sua gemella, splende di luce bianca, e' di magnitudine 1,6 e dista da noi 45 anni/luce. Quest'ultima e' una delle piu' interessanti stelle doppie, cioe' ha una stella legata gravitazionalmente che le orbita attorno in circa 4 secoli.

Nella Costellazione troviamo due "ammassi aperti": M35, un ammasso abbastanza luminoso e relativamente vicino situato a 2200 anni/luce da noi e NGC 2158, molto meno luminoso del primo si trova a ben 16.000 anni/luce dalla nostra Terra.

Sulla destra, sotto i Gemelli, troviamo la costellazione di Orione (in latino Orion, Orions). La costellazione è una delle più belle e spettacolari di tutto l'emisfero boreale, con una cintura centrale costituita da tre piccole stelle allineate. Grazie alla sua posizione, prossima all'equatore celeste, essa può essere vista da qualsiasi parte della Terra, ad esclusione dei due poli.

Vi sono contenute tre delle ventiquattro stelle più luminose del cielo: Betelgeuse, Rigel e Bellatrix. Queste tre stelle, insieme a Saiph, costruiscono un quadrilatero che rappresenterebbe poi la sagoma di Orione. Alfa Orionis è Betelgeuse, che in arabo significa spalla; si tratta di una stella gigante rossa di tipo spettrale M2, distante 270 anni luce.

La sua temperatura superficiale è di circa 3200 gradi kelvin ed il suo diametro è pari a 400 volte quello del Sole. Beta Orionis è detta anche Rigel (il piede del cacciatore Orione). E' una stella di magnitudine 0,3 e tipo spettrale B8. Il diametro di Rigel è 19 volte quello del Sole e la sua luminosità è 25.000 volte maggiore con una temperatura interna stimata di 50.000.000 °C. La distanza dalla Terra è di circa 650 anni luce. Gamma Orionis, o Bellatrix (che in latino significa "la guerriera") è una stella di magnitudine 1,9, distante dalla Terra 250 anni luce. Le tre stelle della cintura centrale di Orione sono Alnilam, Alnitak e Mintaka ("Cintura").

Queste tre stelle sono note con diversi appellativi, per es. i tre Re Magi, o i tre Re, o il rastrello. Alnilam e Alnitak significano ambedue "filo di perle". La costellazione di Orione ospita uno tra gli oggetti piu' affascinanti dell'intero cielo boreale: la Nebulosa di Orione o M 42, una nebulosa gassosa distante 1500 anni luce dalla Terra. Il diametro apparente di questa enorme nube di idrogeno, scoperta nel 1610 dall'astronomo Peiresc è di 3 gradi circa, e la sua magnitudine totale è di 2,9. Appena visibile con un binocolo, la Nebulosa possiede in realtà una massa totale pari a 10 masse solari. Poco più in basso a destra di Alnitak (una delle stelle della cintura di Orione) troviamo la famosa Nebulosa Testa di cavallo non visibile ad occhio nudo.

Si tratta di una nebulosa oscura, distante 1600 anni luce, detta anche Barnard 33. Intorno alla seconda metà di ottobre la costellazione di Orione sembra riversare sulla Terra uno sciame meteorico piuttosto generoso, detto delle "orionidi", che gli astronomi mettono in relazione con i vari passaggi della cometa di Halley.

La costellazione di Orione nella mitologia, rappresenta la figura di un uomo mentre affronta la carica del toro, rappresentato nella vicina costellazione. Le stelle Betelgeuse e Bellatrix (la combattente o l'amazzone) raffigurano le spalle d'Orione; in mezzo è posta la cintura (le stelle Mintaka, Alnilam e Alnitak). In alcune regioni d'Italia le tre stelle della cintura sono identificate con i re Magi. Più in basso, si trovano Saiph e Rigel, che segnano rispettivamente il ginocchio e il piede. La nascita di quest'asterismo risale ai Sumeri, che l'associarono al mito di Gilgamesh.

Per i Greci, invece, Orione era figlio di Poseidone, dio del mare, ed Euriale, figlia del re di Creta Minosse. Si narra che una notte, sull'isola di Chio, corteggiò Merope, figlia del re Enopione. Questo suscitò l'ira d'Enopione, che lo fece accecare e lo allontanò dall'isola.
Orione si diresse verso l'isola di Lemno dove Efesto, impietosito dalla sua cecità, lo affidò alla guida di Cedalione, che lo condusse verso est, da dove sorgeva il sole e lì riacquistò la vista. Il mito di Orione è legato anche alle Pleiadi rappresentate dall'omonimo ammasso nel Toro, M45), le sette figlie d'Atlante e Pleione, delle quali s'innamorò e perseguitò. Secondo la tradizione Orione trovò la morte a causa di uno scorpione. La costellazione di Orione fu oggetto di molte attenzioni anche da parte degli Egizi.

Sembra, infatti, che nell'antico Egitto le tre piramidi nella piana di Giza siano state disposte in modo da rappresentare la costellazione, col fiume Nilo come Via Lattea.
Inoltre un condotto d'aria della Grande Piramide è "allineato" con le stelle della cintura d'Orione, mentre l'altro condotto laterale è allineato con Thuban (alpha Draconis), la stella polare di allora.


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28/11/2007 18:57
 
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A complemento di quanto detto nell’articolo, può essere interessante considerare il cielo che si sarebbe visto a Gerusalemme il 25 Dicembre del 7 a.C. (data probabile della nascita di Cristo).
Il 25 Dic era grosso modo il giorno del solstizio d’inverno, l’alba si era verificata alle ore 06:46 e il tramonto alle ore 16:41.
Alla stessa ora del tramonto o meglio un poco più tardi, si sarebbero viste in cielo, guardando verso Est, le belle costellazioni dell’Auriga, Toro, Gemelli e Orione.
In particolare, osservando il cielo per un certo tempo si sarebbero viste arrivare da oriente le tre stelle della Cintura: δ, ε, ξ Orionis (Mintaka, Alnilam e Alnitak), i tre Magi orientali.


[Modificato da antonio crasto 28/11/2007 19:06]
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28/11/2007 20:45
 
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Re:
antonio crasto, 28/11/2007 18.57:

A complemento di quanto detto nell’articolo, può essere interessante considerare il cielo che si sarebbe visto a Gerusalemme il 25 Dicembre del 7 a.C. (data probabile della nascita di Cristo).
Il 25 Dic era grosso modo il giorno del solstizio d’inverno, l’alba si era verificata alle ore 06:46 e il tramonto alle ore 16:41.
Alla stessa ora del tramonto o meglio un poco più tardi, si sarebbero viste in cielo, guardando verso Est, le belle costellazioni dell’Auriga, Toro, Gemelli e Orione.
In particolare, osservando il cielo per un certo tempo si sarebbero viste arrivare da oriente le tre stelle della Cintura: δ, ε, ξ Orionis (Mintaka, Alnilam e Alnitak), i tre Magi orientali.



Bello l'accostamento dei tre magi con le stelle della cintura di Orione, peccato che la data di nascita di Gesù è sbagliata, non dico l’anno che potrebbe pure essere giusto ma il giorno quasi sicuramente non lo è.
Per un approfondimento si veda questo link



[Modificato da Biceleon 28/11/2007 21:00]
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28/11/2007 21:34
 
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Caro Biceleon,
sono pienamente d'accordo con te.
Non vi è alcuna certezza sul giorno di nascita di Gesù.
Rimane il fatto che la costellazione di Orione era visibile in cielo e le tre stelle della cintura avrebbero potuto annunciare l'arrivo dei Magi per molti mesi dell'anno.
Da un rapido controllo sembra che Orione non potesse esser vista (in quanto percorreva il cielo di giorno) dal mese di Gennaio a quello di Maggio.
[Modificato da antonio crasto 28/11/2007 21:50]
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28/11/2007 22:31
 
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insomma il gap di ricerca e individuazione si restringerebbe ai "soli" mesi compresi tra Giugno e Dicembre?
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29/11/2007 12:15
 
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Re:
antonio crasto, 28/11/2007 21.34:


Rimane il fatto che la costellazione di Orione era visibile in cielo e le tre stelle della cintura avrebbero potuto annunciare l'arrivo dei Magi per molti mesi dell'anno.



Scusa Antonio forse mi sono perso qualcosa, ma non erano i Magi che seguivano la stella che annunciava la nascita del messia?

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29/11/2007 12:38
 
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in riferimento alla cometa, sì. Essa, secondo Matteo, il cui Vangelo è peraltro l'unico a riferire dell'evento, indicava la via che portava al nascituro.
Ma credo che Antonio si riferisca al fatto che sostanzialmente sovente si intenda che i Re Magi possano indicare simbolicamente le tre stelle della cintura di Orione.
E' pur vero, però, che non v'è certezza a riguardo del numero dei Magi che giunsero al cospetto di Gesù. Nè la scrittura citata, nè altre infatti confermano si trattasse di 3 (numero che pareggia quello delle stelle della cintura a cui sono assimilati). Tale deduzione, poi adottata definitivamente, scaturisce dal fatto che furono portati 3 doni (oro, incenso, mirra).
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EgiTToPhiLo/a
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29/11/2007 12:43
 
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Caro Biceleon,
sei libero di credere in ciò che vuoi.

Il riferimento ai tre Magi e alle tre stelle della Cintura di Orione nasce per cercare di spiegare una certa tradizione.
Si sta cercando di capire se è possibile che la storia dei magi e quella della Cometa possano aver avuto un'ispirazione astronomica.
Io ritengo di si.
E' possibile che il cielo della nascita di Gesù abbia presentato due particolari indicazioni.
Una particolare vicinanza di due o più astri potrebbe aver suggerito l'idea della Cometa ferma su Betlemme e tre stelle potrebbero aver suggerito l'idea dei Magi che da Oriente si recavano a rendere omaggio al divino bambino.
Ebbene nel cielo del 25 Dicembre del 7 a.C. si presentava nella costellazione dei Pesci la particolare visione di Giove e Saturno quasi affiancati, così da dare l'impressione di una stella allungata, mentre da est si presentavano le tre stelle della Cintura.
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29/11/2007 23:44
 
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E' indubbio che Orione desti da sempre particolare interesse nell'animo di molti.


In proposito, segnalo la discussione scaturita a riguardo qualche tempo fa su questo Forum, dove io stessa ho proposto un interrogativo al quale tutt'oggi non ho dato risposta, ossia quale sia la ragione per cui Orione volge lo sguardo all'indietro:




Mossa dal desiderio di approfondire a riguardo, ho fatto qualche ricerca e ho individuato un testo che, a colpo d'occhio, promette di essere interessante.
Si tratta di:



L'ho oridinato quest'oggi. Arriverà entro metà dicembre. Vi farò sapere se le mie aspettative saranno esaudite [SM=g999103]
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
29/11/2007 23:57
 
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Re:
antonio crasto, 29/11/2007 12.43:

Caro Biceleon,
sei libero di credere in ciò che vuoi.

Il riferimento ai tre Magi e alle tre stelle della Cintura di Orione nasce per cercare di spiegare una certa tradizione.
Si sta cercando di capire se è possibile che la storia dei magi e quella della Cometa possano aver avuto un'ispirazione astronomica.
Io ritengo di si.



Hai ragione, tutti sono liberi di credere in quello che vogliono, in genere lo si fa trovandone anche i fondamenti.
Quello che ancora non capisco è in base a quale ragionamento logico, tradizione o quant’altro, i magi potrebbero essere associati alle stelle della cintura di Orione.

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