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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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La Mummificazione... questa sconosciuta!

Ultimo Aggiornamento: 02/11/2015 13:18
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07/09/2015 10:45
 
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...l'errore che noi uomini "moderni" commettiamo più facilmente, quando si tratta di ipotizzare qualcosa del passato, è quello di appiattire la storia, di bidimensionalizzarla , di distribuirla lungo una "time-line", dimenticando che, invece, è tridimensionale e si sviluppa, nel nostro caso, in oltre 3.000 anni ovvero ben più di quanto la nostra stessa civiltà abbia ancora vissuto.
Se tra mille anni uno studioso dovesse trovare la Bibbia, e gli studi compiuti nel '600 dall'arcivescovo Ussher, saprebbe che la terra è "nata", è stata "creata", a mezzogiorno in punto del 23 ottobre 4004 a.C., ma già Eusebio di Cesarea aveva indicato il 5199 a.C. (datazione peraltro accettata da Dante).
Ecco, noi ci troviamo nelle stesse condizioni dinnanzi ai testi di Erodoto: cerchiamo cioè di dare certezza a qualcosa che certo non può essere certa (scusate il bisticcio di parole) e cerchiamo di standardizzare nel tempo un comportamento, ipotizzando che esso sia rimasto invariato per quasi 3000 anni, secondo quanto ci dice uno storico vissuto nel 400 a.C.
Così non credo possa essere; ed è il motivo per cui sopra facevo notare che la mummificazione non è stata "creata" d'emblée, al primo colpo, ma sappiamo anche da riscontri pratici che si andò avanti, per tentativi, per secoli prima di raggiungere la "perfezione", ovvero ciò che venne considerata tale e che, forse, prevedeva proprio i tempi citati da Erodoto.
L'esempio da cui siamo partiti potrebbe essere proprio uno di questi passaggi iniziali: 272 giorni poichè a quei tempi la mummificazione avveniva in condizioni che imitavano, ad esempio, il decorso tanatologico naturale.
Se vogliamo aderire al racconto di Erodoto possiamo perciò dire che ai suoi tempi la mummificazione avveniva, orientativamente, in 70 giorni (può essere valido il discorso di una differente conformazione corporea del defunto), che forse anche in altri periodi il tempo previsto era lo stesso, ma non credo si possa standardizzare tale procedura per l'intera e trimillenaria storia dell'Egitto.
[Modificato da Hotepibre 07/09/2015 12:58]
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08/09/2015 20:34
 
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Sempre precise la puntualizzazioni di Hotep.
Continuando a citare Erodoto, per le persone un po’ meno ricche, il procedimento era più grossolano: niente incisioni, ma una macerazione degli organi interni grazie a un liquido corrosivo, a base di olio di cedro.
Erodoto:
Per chi invece, ad evitare forti spese, vuole il trattamento medio, si procede così. Riempiono senz’altro, con siringhe, senza praticarvi incisioni nè toglierne gli intestini, il ventre del morto di olio di cedro: iniettando il liquido, cui si impedisce di tornare indietro, dalla parte posteriore; si immette per il numero di giorni prescritto, il corpo nel sale. E l’ultimo giorno si fa uscire dal ventre l’olio di cedro che vi era stato prima immesso: il quale ha tale efficacia da trasportare con se gli intestini e i visceri disciolti.

In pratica gli organi interni venivano sciolti con olio di cedro, miscelato ad altre sostanze, aventi queste proprietà. (una ricerca in rete potrebbe chiarire qualche dubbio su tale mistura).

Per i “poveracci”, infine, il procedimento prevedeva una semplice “asciugatura” del corpo nel sale, natron, o similare. Questo, almeno, si è sempre creduto ?

Una nuova ricerca pubblicata daatata febbraio 2013 su Homo – Journal of Comparative Human Biology si ripromette di sfatare alcuni dei miti sull’imbalsamazione.. ecco il link:

www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0018442X12001278

Il testo è in inglese, penso sia interessante, se c’è qualche volenteroso che lo traduce è un aiuto per tutti.

L’ultimo appuntamento, è una domanda:
Oltre ai metodi per la mummificazione sopracitati, ve ne erano altri praticati nell’antico Egitto ?

[SM=g999100] ...Nec.
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EgiTToPhiLo/a
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13/09/2015 17:55
 
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Nessuno si è fatto avanti per tradurre l’articolo citato, ho fatto del mio meglio per provvedere.

Le descrizioni della preparazione di antiche mummie egizie, che appaiono sia nella letteratura scientifica e popolare, derivano in gran parte dai racconti fatti da parte degli storici greci Erodoto e Diodoro Siculo. La nostra dipendenza da queste descrizioni, oscura la vasta gamma di tecniche praticate, e così soffoca lo studio delle variazioni geografiche, cronologiche e sociali nella pratica di mummificazione.. Usando le descrizioni pubblicate in letteratura per 150 mummie e ricostruzioni 3D di dati di tomografia computerizzata per 7 mummie, questo studio mette a confronto i dati empirici, con le descrizioni classiche di eviscerazione, trattamento organi e trattamento cavità del corpo. Tecniche per l'accesso alla cavità del corpo, la rimozione e il trattamento degli organi, e il trattamento della cavità del corpo eviscerata variano con il periodo della storia, il sesso e lo stato, sono discussi in relazione al loro trattamento in letteratura e il loro aspetto radiologico. Gli stereotipi di Diodoro e Herodoto, che includono limitazioni di eviscerazione transaddominale alla sola “elites” e il clistere di olio cedro per eviscerazione di sola gente comune, sono falsificati dai dati. Le forme transperineali sono presenti solo nella élite, e l'eviscerazione chimico non è evidente a tutti. Inoltre, l'affermazione dogmatica che il cuore è stato universalmente mantenuto in situ, o sostituito se accidentalmente rimosso, è anche molto esagerato.

La frase che mi ha colpito di questo articolo è :
… La nostra dipendenza da queste descrizioni, oscura la vasta gamma di tecniche praticate

Ciò presuppone che esisteva qualcosa di diverso per rendere il corpo duraturo nel tempo, e vista la durata della storia egizia è più che probabile.
Una ricerca a questo riguardo chissà che non dia qualche risultato.

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14/09/2015 08:04
 
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Re:
nectanebo, 13/09/2015 17:55:

...
La frase che mi ha colpito di questo articolo è :
… La nostra dipendenza da queste descrizioni, oscura la vasta gamma di tecniche praticate

Ciò presuppone che esisteva qualcosa di diverso per rendere il corpo duraturo nel tempo, e vista la durata della storia egizia è più che probabile.
Una ricerca a questo riguardo chissà che non dia qualche risultato.

[SM=g999100] …Nec.



...direi che, né più né meno, è quel che avevo scritto io più sopra... ci siamo fossilizzati per secoli, addirittura per millenni, su quanto scritto da autori che scrivevano per sentito dire e riportavano cose a loro volta riportate e tramandate di generazione in generazione dando a queste versioni un valore universale che assolutamente non hanno.
Ben venga perciò il suggerimento di Nec a ricercare ogni altra utile notizia sulla mummificazione egizia. Sull'argomento richiamo l'attenzione su "I Segreti delle mummie" di Heather Pringle, ed. Piemme, pagg. 383, prezzo € 18.90



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19/09/2015 13:19
 
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Varianti al sistema di mummificazione personalmente non ne ho trovate, ad eccezione di una, che però risulta al di fuori del bacino del Nilo, ma sempre sotto l’influenza Egizia. Si tratta della tomba di Tibnit, re fenicio di Sidone del 5° secolo AC.

La tomba fenicia del re Tabnit, è stata scoperta da Osman Hamdi Bey a Ayaa, necropoli nei pressi di Sidone nel 1887. Il corpo di Tabnit è stato ritrovato completamente conservato nella "imbalsamazione" originale, ovvero immerso in un liquido sconosciuto. Ora il sarcofago, insieme con lo scheletro, sono attualmente conservati nel Museo archeologico di Istanbul.
Come appena detto, al momento dello scavo, gli operai che avevano aperto il sarcofago, hanno trovato il corpo in perfetto stato conservazione, ma immerso in un liquido particolare. Purtroppo, come troppo spesso accade, il pensiero va subito al reperto più interessante o di valore, il questo caso il sarcofago di squisita fattura. Hanno così rovesciato il sarcofago versando il liquido, quando il responsabile non era presente. Così il segreto del liquido misterioso è andato perso. Tuttavia, nel 1892, Hamdi Bey, ha osservato che aveva conservato una parte dei fanghi rimasti nel fondo del sarcofago.
Ora la nuova domanda è : che fine hanno fatto questi fanghi ?
Anche qui si apre un’indagine e una ricerca non facile. E’ passato oltre un secolo dalla scoperta e non se ne conosce l’esito.

La scoperta del sarcofago di Tibnit è estremamente interessante oltre che per la bellezza, anche per un altro particolare che magari sarà il caso di trattare altrove, contiene infatti una scritta Fenicia indicata come KAI 13 rara, su un manufatto di fattura Egizia, almeno io non ne conoscevo l’esistenza. Ecco la foto


da Vikipedia

L' iscrizione in caratteri fenici, è conosciuta come KAI13.
Le iscrizioni geroglifiche egiziane indicano che il sarcofago è stato inizialmente preparato per un generale egiziano chiamato Pen-Ptah.
Mi fermo qui, magari per trattare dopo il tema delle scritture, che per essere precisi non sono una trascrizione bilingue dello stesso testo.

[SM=g999100] ...Nec.
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22/09/2015 19:40
 
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io credo che i 70 giorni servivano per imbalsamare la mummia, non per tutto il corredo funebre e la tomba, quello iniziava quando il sovrano saliva al potere, poi i giorni che servivano per completare tutto e riempire la tomba, sono sicuramente variabili, per esempio Ramsess II, ci avranno messo poco probabilmente a finire i preparativi, visti gli anni di tempo che hanno avuto per creare il tutto, invece per Tutankhamon per esempio c'è voluto sicuramente molto più tempo, vista la sua morte improvvisa e precoce [SM=x822709] . Poi ci saranno stati vari metodi perché nel corso del tempo questa pratica si è evoluta, non so... io la penso così
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EgiTToPhiLo/a
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26/09/2015 21:30
 
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Ci siamo qui soffermati sulla tempistica e sulle operazioni per eseguire la mummificazione.
Cosa offre la ricerca archeologica, in quanto a testimonianze di illustrazioni tombali e non, di questa avvenimento che valeva per tutti i ceti sociali.
Raffigurazioni se ne conoscono ben poche, e queste che allego sono alcune che sono riuscito a trovare.
In più sono solo copie a disegno, interessante sarebbe sapere da dove sono state copiate.





Come si può dedurre, si comincia dal lavaggio e si continua con quattro operazioni che lascio ai lettori approfondire. Io non sono sicuro delle fasi, e credo che i particolari riprodotti abbiano un significato ben preciso e attinente alla illustrazione .

[SM=g999100] …Nec.
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27/09/2015 14:20
 
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...non riconosco i disegni (a sinceramente, almeno quelli in bassso, mi sembrano così didascalici e fumettistici da poter essere falsi), ma direi che (disegno in basso) partendo da sinistra (ma la partenza potrebbe anche essere da destra senza nulla variare) abbiamo: l'asportazione degli organi e l'aspersione del corpo con resine; l'avvolgimento nelle bende; il posiozionamento degli amuleti e, segnatamente, vista la presenza di un funzionario o sacerdote (a sinistra), dello scarabeo del cuore; l'asportazione del cervello attraverso le narici mentre un altro lavorante incide qualcosa sulle lamine che stringono le bende.
Ripeto, tutavia, che i quatro disegni mi sembrano tratti da un moderno libro per spiegare didascalicamente le varie fasi.
Quelli superiori, benchè anch'essi non del tutto convincenti, sembrano rappresentare, a destra l'immersione del corspo in qualcosa di liquido... potrebbe essere ilnatron? ed il lavaggio del corpo...dopo la "salatura"?
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27/09/2015 18:33
 
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...l'ho trovato: il disegno in alto è autentico e dovrebbe provenire da un sarcofago conservato a Hildesheim, in Bassa Sassonia (così lo indica la Treccani) [dovrebbe trattarsi del Roemer-Pelizaeus-Museum: che contiene significative collezioni dell'antico Egitto e del Perù...per inciso e come curiosità che ho scoperto girovagando in rete, Oskar Schindler, quello della lista per intenderci, visse per qualche anno ad Hildesheim fino al 1974, anno della sua morte].
Il disegno proposto da Nec è solo uno dei tre che compongono il disegno completo (vedi immagine in calce).
Riporto qui di seguito la spiegazione fornita proprio dall'Enciclopedia Treccani:
"Come si vede nella fig. 2a, dove il defunto è rappresentato da una sagoma nera, s'iniziava con un lavaggio del cadavere, compiuto versando acqua e natron (carbonato di sodio idrato). In seguito, il cadavere era disteso su un tavolo a forma di leone coperto da una stuoia e i sacerdoti iniziavano il loro lavoro (fig. 2b). Durante la cerimonia d'imbalsamazione, il capo dei sacerdoti, indossando una maschera, svolgeva il ruolo del dio dei morti Anubi, dalla testa di sciacallo, che, secondo la leggenda, aveva presieduto all'imbalsamazione rituale di suo padre Osiride (fig. 2c)"

...trovato anche la seconda striscia: deriva dal sito "www.clipartlogo.com" che vende, o comunque mette a disposizione, clipart libere da ogni diritto per ogni necessità.
[Modificato da Hotepibre 28/09/2015 11:24]
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28/09/2015 13:21
 
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A volte i disegni lasciano il dubbio sulla loro autenticità, ma ci si deve ricordare che solo dallo scavo di Tutankhamon, la fotografia è stata usata in maniera professionale dagli archeologi.
Ha ragione Hotep. sul primo disegno, i dati del sarcofago sono giusti, e fortunosamente ho trovato la visualizzazione completa, o almeno credo lo sia:



Anche per i quattro disegni successivi ho un riferimento a una tomba tebana. (qui la ricerca continua)
Altre riproduzioni a disegno sono queste



provenienti dalla tomba di Tjai XIXa dinastia per ora non trovata.

Per andare sui particolari, da notare l'attrezzo (da taglio) del primo disegno a sinistra dei quattro, e del disegno di Tjai in basso, sembra una mezzaluna. Una domanda che mi pongo è se è un oggetto di rame o una lama affilata di pietra ?

Altri quesiti e informazioni alla prossima.

[SM=g999100] ...Nec.
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