Il Kamut è una varietà di grano duro che veniva coltivato seimila anni fa nell’antico Egitto. Con la scomparsa della cultura Egizia, anche la coltivazione del Kamut, fu ben presto abbandonata.
Si narra, che dopo la seconda guerra mondiale un pilota dell’aviazione americana abbia trovato una manciata di semi in un’antica tomba in prossimità di Daschare in Egitto, e che l’abbia inviata a un amico nel Montana (USA), il cui padre era agricoltore. Quest’ultimo seminò i chicchi ,ottenne un piccolo raccolto e presentò il cereale a una fiera regionale di prodotti agricoli. Sulla scorta della leggenda secondo cui i semi provenivano da questa tomba egizia, il cereale fu battezzato “grano del re Touth”. Questa novità tuttavia perse ben presto la sua attrattiva, fino a quando due agricoltori del Montana padre e figlio Quinn trovarono nel 1977 un vaso contenente chicchi di questo cereale. I Quinn selezionarono una serie di semi dal piccolo recipiente e cercarono di moltiplicarli. Le loro ricerche rilevarono che questo cereale proveniva dalla regione fertile che si estende dall’Egitto alla Mesopotamia.
La famiglia Quinn per molti anni diffuse questo antico cereale denominandolo “Kamut”: il nome deriverebbe da Ka’moet antica parola egizia che significa “anima della terra”.
Questo cereale presenta da un punto di vista nutrizionale delle caratteristiche molto interessanti.
Rispetto al frumento duro il Kamut presenta un contenuto in proteine di circa il 40 percento e data l’elevata percentuale in lipidi (2,6%) che liberano nell’organismo un maggiore quantitativo di energia rispetto agli zuccheri può essere classificato come cereale ad alto valore energetico.
Inoltre presenta un elevato contenuto in minerali quali: zinco indispensabile per lo sviluppo infantile, per l’efficienza del sistema immunitario, per la cicatrizzazione delle ferite e può ridurre l’acne, il magnesio che viene immagazzinato in tutti i tessuti ed è indispensabile per lo sviluppo e per l’integrità delle ossa e dei denti è essenziale per il funzionamento del cuore e del sistema nervoso.
E’ rilevante anche il contenuto in selenio il quale svolge un ruolo importante nei meccanismi antiossidanti che preservano le cellule dai danni provocati dai radicali liberi, potenzialmente responsabili dell’insorgenza di patologie gravi quali le cardiopatie e alcune forme di cancro, rinforza il sistema immunitario, ed è utile per l’acne.
Da un punto di vista scientifico secondo uno studio riportato dall’ IFAA ( International Food Allergy Association) condotto nel 1991 per la maggior parte delle persone che presentano una allergia al grano sembra che il Kamut possa essere un eccellente sostituto del frumento.
Ovviamente chiunque presenti una allergia al grano dovrebbe essere sempre consigliato dal proprio medico curante.
[fonte: www.capitanata.it]