Durante lo scorso anno ho avuto modo di confrontarmi con Antonio Crasto, davvero persona competente. Il libro non è di semplice lettura, specie alcuni capitoli.
Lo studio che ha fatto rielaborando i calendari è impressionate. Non c'è che da fidarsi. Lo studio sulle cronologie è davvero superlativo, anche se questo non significa che la ragione sia dalla sua parte. Certo è che varrebbe la pena che l'egittologia classica prendesse in consoderazione il testo per un'attenta analisi e discussione. Ricordo di aver fatto vedere il libro velocemente anche a Farncesco Raffaele alla stazione di Napoli...
Quando però l'autore ha voluto inserire nel libro argomenti legati ad Atlantide, Mu, interpretazione dei simbolismi del calendario di Dendera, ecc. a mio avviso ha voluto fare "troppo". Secondo me era meglio se l'argomento principe restavano le datazioni al radiocrabonio, i calendari e le cronologie manetoniane. ed è su quello che esprimo un giudizio positivo.
Però, ripeto; l'archeologia del predinastico contrasta un po' con le ipotesi di Crasto, che saluto con grande stima.
Ric[Modificato da Riccardo Banchi 21/02/2012 17:48]