Scritto da: antonio crasto 23/05/2007 8.53
Non capisco come si faccia a ipotizzare che un anello (forse d’oro) trovato nel 1987 su una spiaggia sia giunto all’inizio del secolo a causa dell'affondamento di una nave che trasportava reperti egizi.
A mio parere è pura fantasia.
Se effettivamente l’anello presenta un cartiglio o dei geroglifici che lo fanno risalire all’età di Tutankhamon, potrebbe essere associato alla fase storica che vide l’occupazione delle Isole Britanniche da parte dei discendenti della principessa Scota, molto probabilmente una delle figlie (Marytaton ?) di Akhenaton.
[Modificato da antonio crasto 23/05/2007 8.54]
quanto si sostiene è che l'anello si trovasse, insieme ad altri reperti, su una nave che affondò intorno al 1920 in quella zona. Poi, in seguito ad un uragano che colpi il sud dell'Inghilterra nel 1987, il reperto giunse sulla spiaggia dell'isola dove venne ritrovato grazie a un metal detector.
Ciò confermereebbe che si tratta di metallo e non di pietra, almeno questo....
Ciò che fa riflettere sta in tutte quelle "mezze voci" che si diffusero fin da qualche anno dopo la scoperta della tomba di Tut, in base alle quali Carnarvon e Carter entrarono nel sepolcro la notte prima dell'apertura ufficiale e sottrassero alcuni reperti. L'articolo, purtroppo, è molto elusivo a riguardo, puntando, come già detto, al clamore che crea l'idea della maledizione. Direi però che possa intuirsi un riferimento palese ai tesori trafugati a quell'epoca, in cui l'archeologia viveva un momento di gran fermento.