| | | OFFLINE | | Post: 41.058 Post: 22.720 | Registrato il: 24/08/2005 | Sacerdotessa di ATON | Thiatj | - ḥtm mr r ry.t '3.t wts rn n ՚ḫ n itn, S3t n m3't - | |
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11/04/2007 22:46 | |
Questa la prima "Lezione" svoltasi al Museo Egizio di Torino, questa sera alle 18.00
L'argomento, di indubbio interesse, verteva sui rapporti tra la Valle del Nilo e i popoli dell'Egeo, nel periodo compreso tra il III e il II millennio a.C.
Da decenni ormai si riteneva che i rapporti tra gli Egizi e la civiltà minoica prima e quella micenea dopo, fossero stati incisivi. Oggi, alla luce di nuove scoperte fatte nelle isole dell'Egeo, anche dallo stesso Prof. Godard, relatore della serata, se ne ha definitiva conferma. E numerose prove ad avallo.
Il percorso affrontato riguardava la lavorazione della pietra per la produzione di vasi. Molti esemplari di vasi ritrovati nelle isole Egee infatti non slasciano dubbi a riguardo dell'istruzione di questo popolo da parte egizia; come anche frammenti di una ceramica di particolare lavorazione rinvenuti in Egitto, sono di chiara provenienza micenea.
La civiltà minoica si evolvette fino intorno al 1700 a.C. quando, un terremoto e i successivi disordini interni ne provocarono il declino e l'avvento della civiltà micenea.
Risalgono alla XVIII dinastia egizia numerosi affreschi di chiara ispirazione cretese, presenti soprattutto in tombe di dignitari, nelle quali un ruolo importante è infatti riservato ai tributari egei. Anche in un Palazzo di Amenhotep III è possibile ammirare i resti di un dipinto di chiara ispirazione egea, raffigurante delle teste di bovino.
Si ritiene che, data la scarsa presenza navale egizia nelle acque del Mediterraneo, gli Egei fungessero da tramite per loro conto nei commerci con la Siria, così perlomeno attesterebbe la presenza di zanne di elefante tanto in Egitto quanto a Creta, dove l'elefante non era presente.
In tal senso il porto di Cnosso e non di meno il relativo Palazzo, raggiunsero un ruolo chiave nei commerci marittimi.
Una statuina raffigurante la Dea dei serpenti (così denominata) raffigura una donna (la Madre Terra?) che stringe tra le mani dei serpenti e porta sulla testa una gatta. Il Prof. Godard non esclude l'influenza egizia in questa rappresentazione che rappresenterebbe la Terra, con Ra (gatto) e Apopi (serpenti).
La forte presenza di vasi micenei nell'area Amarniana, lascerebbe presupporre che tali contatti si siano particolarmente intensificati nell'epoca di Akhenaton o subito prima |