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La "Cosmographia" di Claudio Tolomeo

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2007 20:11
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05/12/2006 17:33
 
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Re:

Scritto da: -Kiya- 04/12/2006 21.35
Wild mi complimento con te perchè hai fatto un lavoro davvero degno di nota e i risultati che hai ottenuto lo confermano [SM=x822713]

Confesso che però non ho mai approfondite le teorie che identificano Atlantide con la Sardegna e mi piacerebbe saperne di più. So che tu sei molto preparato a riguardo, visto anche l'amore che ti lega a questa terra. Mi chiedevo se volessi riassumerci qualcosa in proposito [SM=x822713]


p.s. come dice Maat, le acque in passato s'innalzarono, ma ora il loro livello si sta nuovamente abbassando. Ciò significa che, molto lentamente, queste terre hanno davvero buone possibilità di riaffiorare?



Grazie dei complimenti, ma il materiale xè vecio ostregheta! [SM=x822730]
La zona è interessata ad un fenomeno geologico, chiamato “Isostasia”. E’ un riassestamento verso l’alto di terre che, appunto, dovrebbero stare in superficie. E’ un po’ lunga da spiegare, e dovrei rimettere assieme i miei appunti per farne un breve riassunto. Però faccio presente che in geologia sono solo un dilettante…
Poi la zona si sta alzando molto lentamente. Di pochi centimetri ogni anno. Quindi bisognerà aspettare secoli prima di veder riaffiorare almeno la punta della montagna più alta.

Questa è una mappa del 1955 (l’unica che sono riuscito a trovare):



Il fenomeno isostatico interessa proprio la zona di cui ho scritto, prolungandosi per qualche centinaio di chilometri verso Nord-Est. Non C’è da stupirsi se ultimamente si dice che il livello delle acque del Mediterraneo si è alzato di 20 cm. Circa.


wild heart

05/12/2006 17:36
 
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Re:

Scritto da: pizia. 04/12/2006 23.44
Complimenti per il tuo lavoro W-h!

Ma... forse ci avrai quasi fatto l'abitudine, per la storia di Atlantide io non ho molta simpatia, ma se proprio devo pensare ad un'Atlantide per deformazione mia preferisco pensare all'Egitto!
A parte gli scherzi, la tua ricerca evidenzia una particolarità che ancora è leggibile sotto la superficie dell'acqua, ma vorrei capire se hai già vagliato delle ipotesi su questo fatto.
Potrebbe essere che un tempo, forse a causa della glaciazione il mare avesse un livello più basso e lasciasse emergere tratti di costa che poi vennero innondati?
Oppure fu quel lembo di terra ad inabissarsi, e questo movimento avvenne lentamente oppure traumaticamente?
E il fatto che compaia su una carta geografica, può voler dire che l'autore della carta non era mai stato lì a verificare e si basava per la sua opera su fonti più vecchie, magari copiate a loro volta da fonti più vecchie, magari ricopiate a loro volta... [SM=x822741]



Anche ate grazie per i complimenti (ho dimenticato qualcuno [SM=x822741] [SM=x822720] )

Neanche io ho simpatia per il mito di Atlantide. Preferirei parlare dell’Isola di Scheria descritta da Omero nell’Odissea.
Platone aveva i suoi buoni motivi per creare il mito di Atlantide (deformazione greca della parola semitica Atalu o Attàlu, detta poi da un sacerdote egizio… - studi di Giovanni Semerano).
Atene, sua città natale, si trovava all’epoca in una profonda crisi politica.

Come ho scritto nel post precedente, avevo già vagliato l’ipotesi dell’inondazione post glaciale, ma quel picco di montagna mi ha fatto cambiare idea. Credo, inoltre, che se si segue il racconto di Omero, l’inabissamento deve essere avvenuto in modo traumatico, ma non so dirti quali sono i motivi. Tutto il bacino del Mediterraneo era instabile, come lo è adesso. Ma qualche millennio fa lo era molto di più a causa dello scioglimento dei ghiacci in modo così rapido.
Poi secondo me le fonti da cui ha attino Claudio Tolomeo sono molto antiche. C’è da tenere in considerazione che il personaggio è stato un assiduo frequentatore della biblioteca di Alessandria [SM=x822745] , dove Tolomeo I vi custodì tutti i “documenti” che Alessandro Magno prese dalle città conquistate, e in queste c’è anche Tiro… [SM=x822732]

wild heart


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06/12/2006 22:22
 
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E' un'ipotesi che presenta non poche complessità, ma c'è una cosa che non mi è chiara: se questi "sprofondamenti" dovrebbero risalire a circa 10.000 anni fa, come poteva averli rilevati Claudio Tolomeo che è molto più recente? [SM=x822741]
Confesso di essere decisamente a digiuno dell'argomento.....
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06/12/2006 23:35
 
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credo che il nostro Ras-Algehu troverà particolare interesse in questa discussione e forse può dare una mano a Wild in termini geologici.

Ora gli segnalo il topic via mail [SM=x822713]
07/12/2006 06:37
 
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Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 06/12/2006 22.22
E' un'ipotesi che presenta non poche complessità, ma c'è una cosa che non mi è chiara: se questi "sprofondamenti" dovrebbero risalire a circa 10.000 anni fa, come poteva averli rilevati Claudio Tolomeo che è molto più recente? [SM=x822741]
Confesso di essere decisamente a digiuno dell'argomento.....



Claudio Tolomeo nella sua opera non cita mai di sprofondamenti avvenuti a sud della Sardegna. Essendo solo un'opera scritta e senza carte geografiche disegnate, non poteva saperlo. Lui ha solo "riportato" ciò che ha letto da un altro testo o mappa geografica', il cui autore era, secondo Claudio Tolomeo, Marinus di Tiro.
Claudio Tolomeo era in buona fede quando scrisse il "De Geographica", e in greco...
Era veramente convinto che la Sardegna fosse così come l'ha descritta, e non era sua intenzione di svelare misteri del passato. Ha copiato le coordinate delle cose dell'isola e basta. Il testo da cui ha copiato, secondo me, l'ha trovato nella biblioteca di Alessandria da un documento, o mappa, proveniente da Tiro o da chissà dove. Marinus è un nome Latino (Marino)! Che senso aveva dare un nome latino ad un cartografo di Tiro, dove si parlava il greco da un paio di secoli?
Non ci possono essere altre spiegazioni.

wild heart


07/12/2006 06:39
 
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Re:

Scritto da: -Kiya- 06/12/2006 23.35
credo che il nostro Ras-Algehu troverà particolare interesse in questa discussione e forse può dare una mano a Wild in termini geologici.

Ora gli segnalo il topic via mail [SM=x822713]



Ho ripescato nel mio computer la cartella di quel vecchio blog, in cui c'è anche l'articolo su questa anomalia geologico/geografica.
Entro questo fine settimana lo posto.
Comunque sia, preferirei non parlare di Atlantide. Questo è il nome dato da Platone, e grecizzato, ad una terra inabissata in epoca molto remota, posta in un grande mare ad occidente.
Non credo che il sacerdote egizio, col quale parlò Solone, abbia chiamato quest'isola Atlantide. Il vecchio sacerdote parlava una sola lingua, l'egizio o qualche altra lingua semitica, magari per farsi capire meglio.


wild heart

[Modificato da -@wild-heart@- 07/12/2006 6.47]

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07/12/2006 11:18
 
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Re: Re:

Scritto da: -@wild-heart@- 07/12/2006 6.37


Claudio Tolomeo nella sua opera non cita mai di sprofondamenti avvenuti a sud della Sardegna. Essendo solo un'opera scritta e senza carte geografiche disegnate, non poteva saperlo. Lui ha solo "riportato" ciò che ha letto da un altro testo o mappa geografica', il cui autore era, secondo Claudio Tolomeo, Marinus di Tiro.
Claudio Tolomeo era in buona fede quando scrisse il "De Geographica", e in greco...
Era veramente convinto che la Sardegna fosse così come l'ha descritta, e non era sua intenzione di svelare misteri del passato. Ha copiato le coordinate delle cose dell'isola e basta. Il testo da cui ha copiato, secondo me, l'ha trovato nella biblioteca di Alessandria da un documento, o mappa, proveniente da Tiro o da chissà dove. Marinus è un nome Latino (Marino)! Che senso aveva dare un nome latino ad un cartografo di Tiro, dove si parlava il greco da un paio di secoli?
Non ci possono essere altre spiegazioni.

wild heart





In effetti è possibile che "Marinus" non fosse il suo vero nome. Suppongo che Claudio Tolomeo parlasse però latino e probabilmente anche il greco. I quei tempi era abbastanza normale storpiare i nomi stranieri neòlla propria lingua, quindi potrebbe essere che "Marinus" fosse un nome dal suono simile, o semplicemente tradotto in latino......altra possibilità potrebbe essere che il Signor Marinus fosse proveniente da Tiro, ma vivesse in luoghi in cui si parlava latino e dove il suo nome sia stato così reso o tradotto. Non so, suppongo... [SM=x822741]

In quali anni Claudio Tolomeo dovrebbe aver studiato le carte di Marinus e prodotti i suoi documenti?
07/12/2006 12:00
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 07/12/2006 11.18
In effetti è possibile che "Marinus" non fosse il suo vero nome. Suppongo che Claudio Tolomeo parlasse però latino e probabilmente anche il greco. I quei tempi era abbastanza normale storpiare i nomi stranieri neòlla propria lingua, quindi potrebbe essere che "Marinus" fosse un nome dal suono simile, o semplicemente tradotto in latino......altra possibilità potrebbe essere che il Signor Marinus fosse proveniente da Tiro, ma vivesse in luoghi in cui si parlava latino e dove il suo nome sia stato così reso o tradotto. Non so, suppongo... [SM=x822741]



Le hai mai viste le mappe nautiche o terrestri dei Latini?
Non si capisce quasi nulla, eppure erano degli abili navigatori... E costruivano strade ovunque passassero.
Hai ragione quando dici che Marinus ("del mare", in latino), fosse un nome invenatato. Ma non capisco perchè scriverlo in latino visto che il greco era la lingua internazionale dell'Impero e dei scrittori edotti. Forse voleva ingraziarsi qualcuno appartenente all'elite dell'Impero Romano, o portare nuove e nuove rotte per la sua flotta commerciale.




In quali anni Claudio Tolomeo dovrebbe aver studiato le carte di Marinus e prodotti i suoi documenti?



Non si sa nulla in proposito. Non si nemmeno con certezza in che periodo sia vissuto. Probabilmente tra il I sec. a.C. e il II secolo d.C. Per il resto, quasi buio totale sulla sua vita,a parte che faceva parte dell'enturage della biblioteca di Alessandria e che viaggiò molto. Era anche un Astronomo, oltre che Geografo, e scrisse anche trattati sull'astronomia, ma non ricordo i titoli di questi testi.
[SM=x822732] In astronomia sono un somaro... [SM=x822718]

wild heart



07/12/2006 13:01
 
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Claudio Tolomeo
fu autore di due importanti opere scientifiche, la principale delle quali è il trattato astronomico noto come Almagesto.


L'Almagesto
Anche i metodi di calcolo illustrati nell'Almagesto (integrati nel XII secolo dalle cosiddette Tavole di Toledo, di origine araba) si dimostrarono di accuratezza sufficiente per i bisogni di astronomi, astrologi e navigatori almeno fino all'epoca delle scoperte geografiche.

L'Almagesto contiene pure un catalogo di stelle, probabilmente un aggiornamento di un analogo catalogo compilato da Ipparco. L'elenco di quarantotto costellazioni che vi è contenuto è l'"antenato" del sistema di costellazioni moderne, ma non poteva coprire l'intera volta celeste poiché questa non è completamente accessibile dalle latitudini del Mediterraneo, nelle cui vicinanze vissero Ipparco e Tolomeo.

(fonte: Wikipedia)
07/12/2006 16:24
 
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Re: Claudio Tolomeo

Scritto da: Hatshepsut76 07/12/2006 13.01
fu autore di due importanti opere scientifiche, la principale delle quali è il trattato astronomico noto come Almagesto.


L'Almagesto
Anche i metodi di calcolo illustrati nell'Almagesto (integrati nel XII secolo dalle cosiddette Tavole di Toledo, di origine araba) si dimostrarono di accuratezza sufficiente per i bisogni di astronomi, astrologi e navigatori almeno fino all'epoca delle scoperte geografiche.

L'Almagesto contiene pure un catalogo di stelle, probabilmente un aggiornamento di un analogo catalogo compilato da Ipparco. L'elenco di quarantotto costellazioni che vi è contenuto è l'"antenato" del sistema di costellazioni moderne, ma non poteva coprire l'intera volta celeste poiché questa non è completamente accessibile dalle latitudini del Mediterraneo, nelle cui vicinanze vissero Ipparco e Tolomeo.

(fonte: Wikipedia)




Grazie Hatshe. [SM=x822713]


wild heart

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