Christie's mette all'asta mummia di Neskhons

E' la più importante tra quelle battute negli ultimi venti anni

Dal 7 dicembre prossimo all'incanto a New York spoglie e sarcofago del gran sacerdote incaricato di abbigliare la statua divina, morto ventenne tremila anni fa

L'ultima volta era toccato a un sacerdote del dio Amun: mummia e sarcofago all'asta, nel 2003, per la cifra record di 1.3 mln di dollari. Maggior prezzo mai toccato per un reperto di questo tipo. E ora - dal 7 dicembre prossimo - sarà la volta di quella che gli esperti di Christie's definiscono la mummia più importante (Video Reuters) messa all'incanto negli ultimi venti anni. Roba da fare venire i brividi agli egittologi più esperti e ai musei di mezzo mondo, sempre a caccia di questo tipo di reperti. E che probabilmente sborseranno una cifra superiore a 1.5 milioni di dollari per mettere le mani sull''ultimo vestito' di Neskhons, sacerdote di alto rango e sulla sua 'dimora' in legno, risalente al 'terzo periodo intermedio', quando in Egitto regnava la XXI dinastia, tra il 990 e 940 a.c.

''L'eccezionalità di questa mummia è che essa è in uno stato di conservazione eccezionale, con dipinti di altissima qualità sul sarcofago - spiega G. Max Bernheimer, capo del dipartimento antichità di Christie's -. E' molto raro poi trovare nel sarcofago la mummia originale. Infine conosciamo esattamente la provenienza e la storia di Neskhons''. ''Il defunto era un sacerdote di grado elevato incaricato di abbigliare la statua divina custodita nel santuario, morto all'età di venti anni per cause sconosciute''. Un uomo di alto rango, anche giudicare dalle caratteristiche delle bende usate e dei geroglifici di eccezionale fattura dipinti sul sarcofago: ''il sacerdote - rivela Bernheimer - era stato imbalsamato, e gli organi estratti erano stati sostituiti, inserendo nel corpo del defunto amuleti e portafortuna per l'ultimo viaggio''.

La vita terrena di Neskhons era terminata così: destinato all'immortalità da chi lo aveva sotterrato. Poi un lungo sonno, fino all'inverno del 1900, quando mister Holden, americano di Cleveland, durante un viaggio sul Nilo, acquista la mummia nel sarcofago dallo sceicco Mahmud Hassan che l'aveva apena trovata a Luxor. Poi si imbarca per gli Usa, donando il suo acquisto alla Western Reserve Historical Society della sua città.

Ora dopo più di tremila anni dalla morte il sacerdote ventenne continua a far parlare di sè, per una (quasi) immortalità raggiunta che forse non era quella che si aspettava...

La notizia sull'Artdaily.com'

ma nessuno ha l'autorità di intervenire in tal caso?

mi sembra un abominio trattare una mummia alla stregua di un quadro (senza nulla togliere all'arte, naturalemente....)

anche io spero in un suo intervento. Ha già agito in tal senso qualche anno fa per una mummia di donna, se non sbaglio una cantatrice di Amon, che era di proprietà di una famiglia americana o cnadese, non ricordo, che l'aveva ereditata.....tutto andò bene....ora spero davvero che possa fare qualcosa...

Sono d'accordo con quanto espresso da Kiya.Anch'io auspico un intervento da parte di Zahi...

accidenti... e' comunque un cadavere, a prescindere dalla sua importanza archeologica...
insomma... vendere un cadavere mi sembra un abominio

e aggiungo che non sarebbe dovuta MAI finire nelle mani di chi l'ha venduta inizialmente!