Be', allora i conti tornano!
Come dio padre e figlio la definizione della dea calza meglio!
La definizione di tempio o di casa in effetti si addice molto alla sua funzione di moglie.
E' certamente un dilemma individuare a quale Horus si riferisca allora la definizione, visto che ce ne sono tanti.
La spiegazione che mi posso dare, certamente semplicistica e non tecnica, è proprio che a causa dell'antichità di questi miti, essi parlino proprio di divinità differenti; laddove si riscontrano aspetti in comune o ambiguità attribuisco al sincretismo la causa.
Se possiamo dare credito all'ipotesi della generazione degli dei dai totem dei villaggi che divennero (più o meno) nomi, possiamo anche immaginare un tempo in cui non c'era comunicazione sistematica fra i vari insediamenti umani, in particolare fra quelli più lontani fra loro.
In tale situazione era possibile che un animale totem fosse usato da una certa famiglia a capo di una certa tribù, e magari ad una certa distanza da un'altra.
Poi il falco è certamente un animale affascinante, facilmente caricabile di simbologie, quindi giustificabile nel suo successo.
E' facile che siano esistite molte famiglie "Falco" contemporaneamente quindi, in zone diverse.
Ma con la tendenza all'unificazione e con la progressiva reciproca conoscenza, si poneva il problema di dare spiegazione di tale ambiguità, così si usò più o meno consapevolmente il sincretismo.
Quà e là però la mitologia così ricomposta ha prodotto qualche incompatibilità, come quella del marito padre e figlio.