Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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La Stele dell'Inventario

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2016 11:28
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di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
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23/06/2006 14:43
 
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Scoperta da Mariette all'interno del Tempio di Iside di Giza, si tratta di un reperto che riporta un testo riguardante la IV dinastia, nello specifico Khufu che pone non pochi interrogativi a riguardo della Piana di Giza. La stessa Egittologia Accademica, in merito, si scinde. Da una parte lo schieramento che la dichiara apertamente un falso storico, dall'altra gli studiosi che valutano obbiettivamente sostenendo che in parte potrebbe essere vera e quindi acquisire una grande importanza. Nel testo in essa contenuto (mi riferisco a quello che si trova inscritoo sulla cornice he racchiude l'inventario vero e proprio delle statue che Khufu trovò all'interno del Tempio di Iside presente in loco - da qui il suo nome) se fosse davvero attendibile, si trovano risposte fondamentali in merito alla tanto discussa origine della Sfinge e anche della Grande Piramide.
Le informazioni che si leggono in proposito spesso stravolgono la realtà delle cose, vuoi per mancata conoscenza dei contenuti in essa espressi, vuoi per il gusto di accostare la fantasia all'Egittologia. Atteggiamento dilagante soprattutto in questi ultimi anni, ma presente da sempre.

In effetti, non è propriamente corretto affermare che essa sia dichiarata un falso storico dall'Egittologia accademica, ma, prima di proseguire, sottolineo la necessità di procedere con un'analisi differenziata. Ossia, tratterò della stele fine a sè stessa, ossia del manufatto, e infine del suo contenuto.

Partendo dall'analisi del blocco in sè, risulta corretto definirla un falso. La Stele dell'Invetario non è un reperto risalente alla IV dinastia (e questo è pacifico), ma si ritiene una copia redatta in epoca Saitica di un testo antecedente (precisamente durante la XXVI dinastia, probabilmente durante il regno di Amasi - la prova di questo la fornì Daressy, il quale individuò un geroglifico contenuto nella stele, che con un "giochetto" - tipico per altro degli scribi dell'epoca - trasformava un segno nell'identificativo del sovrano).
Ciò che permette di datarla è inoltre lo stile artistico impiegato, risalente ad Epoca Tarda e non all'epoca dell'Antico Regno (ravvisabile dalla poca cura applicata nel redigere le righe di testo e i segni geroglifici che le compongono). In più vi si riscontrano segni geroglifici in uso esclusivamente a partire dal Nuovo Regno e non precedentemente (proprio quelli utilizzati per il termine "Sfinge").

Trattando del contenuto, sicuramente la questione è più complessa. Su questo, da un lato troviamo Egittologi che affermano che il testo trascritto è mera invenzione dei sacerdoti di Iside (quelli della XXVI dinastia), i quali intendevano elevare il tempio della Dèa a costruzione più antica, rispetto alla Grande Piramide. Altri, invece, tengono in grande considerazione alcuni elementi presenti nel testo (non dichiarandolo apertamente un falso, ma in dubbio per mancanza di prove certe), in base ai quali si evince che: Khufu si occupò della restaurazione del Tempio di Iside (che quindi viene indicato come preesistente alla sua epoca, in effetti), il quale si trovava nei pressi del Tempio della Sfinge. Ora, affermare che esistesse un Temipio dedicato alla Sfinge è pari a dire che la Sfinge era già al suo posto quando Khufu regnava. Non avrebbe senso costruire un Tempio e poi il monumento a cui esso è intitolato, no? E tale affermazione è palesata nelle righe successive in cui si afferma che il Re la controllò o, addirittura, la restaurò. Si legge poi che il sovrano costruì la sua Piramide (quindi non dice che la Grande Piramide già c'era) e quella di sua figlia accanto al Tempio della dèa.
Quest'ultima però viene indicata come "Signora della Piramide".
C'è da chiedersi se questo nome le fu attribuito da Khufu (o se i Sacerdoti che "inventarono" il testo vollero intenderla così), a seguito della costruzione della sua Piramide, o se in loco una piramide c'era già.

Tra coloro che ritengono questi contenuti un falso, troviamo anche Zahi Hawass, che si fa forte del fatto che durante l'Antico Regno difficilmente si procedeva alla ristrutturazione di opere. Cosa che invece era abituale durante l'Epoca Saitica, quando, in effetti, la mole di monumenti appartenenti a epoche precedenti era di gran lunga maggiore.
Ragion per cui sostiene che il testo sia invenzione della XXVI dinastia.
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
25/06/2006 12:16
 
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Come ho scritto in archeologia.com...se alla stele affianchi la teoria di Schoch, le differenze stilistiche tra le piramidi di Giza e le altre, la posizione della sfinge e qualche altro dettaglio...
Le cose assumono un altro aspetto ;) come vorrei scavare sotto la Grande Piramide :D ma credo che, anche avedone le possibilità, dovrei passare sopra il cadavere di Zahi :D
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S3t n m3't -
26/06/2006 01:32
 
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Per chi non conoscesse Robert Schoch e volesse farsi un'idea delle sue teorie, rimando a questo


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EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
02/04/2016 18:19
 
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Ho ripescato questo post per fornire l’immagine della stele che era mancante. Occasione questa per farne un esercizio di traduzione (solo la cornice) a completamento delle citazioni di Kiya.

Questa stele, in calcare fine, è alta 70 cm. e larga 42 cm. Una cornice con iscrizioni geroglifiche riporta il testo più interessante, e si presenta rispetto alla parte interna leggermente più alta, dando profondità all’interno della stele.
Questa parte centrale, è divisa in quattro registri che presentano bassorilievi e iscrizioni in geroglifico. Le iscrizioni della cornice e della parte centrale della stele sono in discrete condizioni. La parte inferiore, lo zoccolo della stele, è invece in pessime condizioni , erosa dalla sabbia.



Per chi vuole cimentarsi nella traduzione le modalità sono le solite.
Il testo geroglifico è già evidenziato per facilitare il tutto.

[SM=g999100] ...Nec.
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Artista del Re
04/04/2016 14:25
 
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Ciao Nec,
ho provato a tradurre il primo pezzettino, giusto per rinfrescarmi un po' la memoria:



Il segno che ho evidenziato in rosso W122, non credo sia corretto, ma non sono riuscita a trovarlo uguale a quello della cornice.

Il nome Mezer , l'ho trovato nel libro di Breasted.

Ciao
Anna
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
05/04/2016 13:21
 
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Vedo che la memoria non ti ha abbandonato, la traduzione e traslitterazione vanno bene.
Il segno rosso:
Non è affatto comune, e anch' io ho dovuto fare un po' di ricerche. Si tratta di Aa24
che trovi nel Gardiner a pag. 543. Per la traslitterazione, ti rimanda al segno U35 che
risulta mDd.
A questo punto passa al Wb a pag.192 della lettera m.
Non ti resta che tradurre la parola come è traslitterata (inserendo le j / e, non ho trovato altre indicazioni.
Per il cartiglio di Cheope manca la w = xwfw.

[SM=g999100] ...Nec.
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06/04/2016 20:55
 
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Ciao Nec,
grazie per i tuoi chiarimenti; ho corretto il segno rosso , e ho tradotto in "Medjed", non so se è corretto.
Nel Worterbuch, dove c'è questo segno, dice "aggettivo del nome Cheope", non ho visto la traduzione vera e propria.

Ora proseguo con i segni verso sinistra, come mi hai indicato.

Grazie ciao
Anna
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
06/04/2016 21:48
 
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La traduzione è corretta con una w finale, almeno così riporta questa pag. di Wiki:

it.wikipedia.org/wiki/Cheope

L'appellativo fa parte del nome completo di Cheope chiaramente illustrato nel sito.

[SM=g999100] ...Nec.

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12/04/2016 15:15
 
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Ciao Nec,
proseguo con una breve frase (da terminare):



Ciao
Anna
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
12/04/2016 18:06
 
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Niente da segnalare, tutto OK... [SM=g999097].

[SM=g999100] ...Nec.
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