Prof. Michel Valloggia: Costruzione di una Piramide, l'esempio di Abu Rawash
RISULTATI TECNICI DI UNA NUOVA RICERCA
Da quasi mezzo secolo, ossia dalla pubblicazione magistrale dei risultati dello studio architettonico delle piramidi menfite, eseguito da Vito Maragioglio e Celeste Rinaldi, l'esame dei complessi funerari dei sovrani dell'Antico Regno è stato continuamente segnato da nuove scoperte e dalla ripresa di indagini archeologiche su concessioni atiche.
Stranamente, il sito di Abu Rawash, situato a 25 km a nordovest del Cairo, è rimasto fuori da ricerche sistematiche dopo i lavori che E. Chassinat vi aveva dedicato nel 1900-1901.
Tale dimenticanza risulta ancora più grave se si pensa che questo monumento contiene tutti gli elementi costitutivi delle grandi tombe ragali della IV dinastia: un tempio in valle, una rampa ascendente e cinte costruite attorno ad installazioni monumentali.
Tuttavia il complesso funerario del Re Radedef fu devastato ed intensivamente sfruttato dai cavapietre fino al XIX secolo, e la scoperta di statue in frantumi al principio del secolo scorso aveva fatto sospettare agli storici di questo periodo una damnatio memoriae dovuta ad un'illegittimità del sovrano...
Le dimensioni dell'impresa hanno spinto l'Unità di Egittologia dell'Università di Ginevra a coniugare gli sforzi con l'Istituto Francese di Archeologia Orientale del Cairo per riprendere gli scavi, che in passato avevano prodotto i primi frutti di importanti informazioni storiche.
Alla fine di dodici campagne (1995-2006) si possiede oramai una conoscenza coerente di questo sito, il cui stato di distruzione ha al contrario permesso di verificare alcuni processi nella costruzione di una grande piramide.
Michel Valloggia