Piramidi trovate nel cuore della Bosnia

La misteriosa, antichissima piramide identificata nella collina di Visocica, segnalata da un archeologo dilettante a Visoko, in Bosnia, sara' esaminata da un gruppo di esperti incaricati dall'UNECO, l'organizzazione scientifico-culturale delle Nazioni Unite.
"Invieremo una squadra di esperti dell'UNESCO a Visoko, per accertare esattamente di che cosa si tratti", ha dichiarato il segretario generale dell'UNESCO, Koichiro Matsuura, in un'intervista pubblicata oggi lunedi' dal giornale bosniaco "Dnevni Avaz".
La segnalazione era partita mesi fa da Semir Osmanagic, e aveva fatto scalpore, anche se la maggior parte degli archeologi europei accreditati non l'avevano presa sul serio.
Ma il mese scorso il geologo egiziano Aly Abd Barakat, inviato dal Cairo per collaborare alle ricerche di Osmanagic, aveva dichiarato che la collina di Visocica sembra una piramide artificiale primitiva, di epoca incerta, ed aveva rilevato che gli immani blocchi di pietra riscontrati sui tre lati della collina apparivano connessi con il medesimo cemento artificiale che fu utilizzato nella costruzione delle piramidi faraoniche dell'Egitto dell'Antico Regno.

Secondo Osmanagic sotto la collina si nasconde una piramide vecchia di circa 12.000 anni, a cui è stata dato nome "piramide del Sole", collegata con altre due più piccole da cunicoli sotterranei.

Semir Osmanagic, assieme ad un gruppo di geologi volontari dell'università di Tuzla, sta tentando di portare alla luce le testimonianze di monumenti di origine misteriosa, che potrebbero, addirittura, mettere in imbarazzo le conoscenze stesse sull'archeologia.

Anche le osservazioni satellitari hanno confermato la presenza di costruzioni.

Gli scavi sono cominciati nell'aprile del 2006, grazie a dei finanziamenti ottenuti da radio e televisioni locali e già dai primi mesi di lavoro sono venute alla luce tunnel, pavimentazioni e blocchi rocciosi che sarebbero stati accostati artificialmente gli uni agli altri. Si tratterebbe di una serie di lastre d'arenaria, alcuni metri sotto la superficie del terreno e l'arenaria e' un tipo di roccia che non si trova in quella zona. I tunnel, secondo Osmanagic, sarebbero condotte per portare aria all'interno delle piramidi, e spera di poterli datare studiando le stalattiti che si sono formate sul soffitto.

Tuttavia, i primi scavi di verifica, da dove trasse l'entusiasmo per continuare, furono effettuati nel 1995, allorchè comprese che sotto il muschio che ricopre per intero le colline, sembravano nascondersi ancora intatte le piramidi più imponenti del mondo.

La più voluminosa di esse raggiungerebbe l’altezza di ben 220 metri, al cui confronto la piramide di Cheope (alta 147 metri), la più grande piramide esistente, appare di media statura. Sulla parte superiore della cosidetta "piramide del Sole" si trovava un tempio, costruito dai pre-illirici, che vissero in quelle zone circa 27.000 anni fa. A fianco della piramide del sole ce ne sarebbero altre due, la "piramide del Dragone" e un'altra, quella della Luna, che si troverebbe sotto una collina chiamata Kri.

Sinora, a dispetto degli scettici, che parlano semplicemente di miniere di carbone scavate in epoca medievale, tutti gli indizi emersi dai lavori di scavo sembrano dare piena ragione all’archeologo bosniaco. Difatti le pareti della collina sono completamente rivestite con lastre di pietra e risultano essere perfettamente orientate verso i punti cardinali (proprio come le piramidi egizie) con una inclinazione di 45° esatti.

Semir Osmanagic su questo ritrovamento ha scritto il libro "La piramide del sole della Bosnia".