Natali irripetibili

Non le orride settimane bianche in cui partivo il ventisei con la scuola nel caos,mentre avrei voluto starmene a casa a mangiare cioccolato noccioline e mandarini .
Parlo di quelle io Roberta e Quick ( o Gnocco) ad ascoltare musica aspettando di salire dai suoi genitori a mangiare glii anolini in brodo ( io con ripieno al formaggio) , oppure andare da mia madre e dai fratelli per il rito ( un po' stucchevole,per la verità) dell'apertura dei regali.
E quella volta che rientrando nel gelo della notte della vigilia abbiamo trovato un randagio intirizzito sulla soglia di casa , lo abbiamo rifocillato e Gnocco gli aveva offerto uno dei suoi giochini.

Che cosa è stato di lui?

La mattina freddissima di Natale il cagnetto randagio ( che avevo battezzato "Il Miserone" ) se n'è andato .
Generosamente ha deciso lui,mentre mi lambiccavo il cervello per trovare il modo di farlo restare senza creare guai (cercava di soppiantare Gnocco, lo spingeva via col muso ringhiando... perciò temporaneamente gli avevo fatto una cuccia calda con delle coperte di lana in un garage semiaperto , dove gli avevo portato cibo ed acqua). Per un po' girò voce che era stato catturato dagli accalappiacani .
Invece un giorno di aprile l'ho incontrato mentre attraversava la piazza del paese con aria svagata ,diretto chissà dove .Non ho potuto trattenere un sorriso augurandogli buona fortuna.
Da allora non l'ho più visto