Troppa confusione alla DC Comics

Quando da bambino leggevo gli Albi del Falco con le avventure di Nembo Kid ,Bat Man & Robin,Flash e i "minori" ( Lanterna Verde,il Segugio Marziano,Freccia Verde) mi dava un po' fastidio la continua comparsa di nuovi personaggi ( tutti i Superanimali, gli psicopatici Superman del pianeta Duplex,Supergirl ecc...).
Da quando ho smesso di leggere tali fumetti le cose si sono ulteriormente complicate : Superman muore e risorge,Flash perde la supervelocità ma rimane veloce,le complicate " Crisi sulle Terre Infinite" ( Flash muore e arriva un altro Flash) e così via .Una gara a mescolare le cose,forse per non perdere lettori o indurli all'acquisto del prossimo numero.
A me andava bene " buono contro cattivo" : Batman contro il Jolly ,Batman contro il Burlone.
Mi piacque la gara di velocità fra Nembo Kid e Flash ( io tenevo per Flash) che finì pari .Era il 1967.Leggo che da allora ha sempre vinto Flash.A quei tempi mi piaceva come i disegnatori reppresentassero il movimento superveloce ( in realtà impresentabile : pare che Flash corra al doppio della velocità della luce) , mentre negli scampoli TV o cinema che ho intravisto paradossalmente la corsa iperveloce mi pare sia resa peggio
Ma ovviamente adesso i Flash si sono moltiplicati creandomi confusione.
Quand'ero bambino c'era solo Barry Allen ( ricordo il nome !) che diventa superveloce per un incidente di laboratorio.
Sognavo di possedere il suo anello,contenente il costume scarlatto con le folgori gialle : lui schiacciava un bottoncino e il costume si espandeva a contatto con l'aria ( come poi lo indossasse non si sa).
Ma questo l'ho già scritto tanto tempo fa

fumettologica.it/2018/06/piu-veloce-flash-superman-fumetti/

I miei fumetti di riferimento dell' infanzia appartengono alla famiglia Disney, si sa.

Avevo poi quelli di contorno, con regolarità leggevo il " Corriere dei piccoli " poi " dei ragazzi ".
Anche " Il monello ", assiduamente e per un periodo.
Da giovanissimo, senza aspettarli in edicola proprio tutte le settimane, anche comperavo in ordine sparso, una miriade di altri giornalini.
Erano " Pugacioff ", " Nonna Abelarda ", " Geppo " e compagnia.
Ci furono anche due o tre albi derivati dal pupazzo televisivo " Provolino ".
Credo che a comprarmeli sia stato mio nonno paterno, fornitore ufficiale di giornalini.
Per tutti questi giornalini, il vantaggio era che insieme alle edizioni settimanali, in edicola si potevano trovare a poco prezzo, le buste con due o tre numeri arretrati.





Non ci ho mai legato con i personaggi designati decisamente antropomorfi, tanto meno con i numerosissimi supereroi.
Però ne ho sempre sentito parlare, non poteva essere altrimenti.
Come so, che poi la situazione si è evoluta, o se vogliamo un poco incasinata.
Personaggi appartenenti a piani narrativi paralleli, che ora interagiscono.
Forse nuovi personaggi.
Colpi di scena che stravolgono le trame passate.

Ora, anche le storie disneyane sono diverse.
Forse con effetti leggermente minori che non per i supereroi disegnati.
Quello che mi aveva colpito aprendo un Topolino moderno dei primi anni 2000, era stato il tratto del disegno.
Più chiassoso nei colori, e mi era subito sembrato che le vignette fossero anche ingombrate da mille oggetti.
Quasi, in stile Jacovitti.
Inevitabilmente anche le le trame delle storie erano cambiate.

Ma, al posto di Romano Scarpa, Carl Barks, e Don Rosa, altri giovani disegnatori si sono avvicendati.
Ed anche i lettori, sono quelli di un paio di generazioni dopo la mia.
Credo sia giusto così.

Mi tengo qualche raccolta delle storie dell' altro secolo.
Dei Topolino originari, non mi resta nulla.
Ed anche dalle ristampe, ora non riesco più a rileggere una di quelle storie per intero.
Mi torna in mente quando all' età della pietra, il martedi correvo in edicola per poterle leggere.
Prima o poi ci riesco di nuovo, a leggere tutta una storia completa.
Ci sto lavorando.

Per ora mi tengo i miei " graffiti " di un altro periodo della vita.
Non vedo alcun motivo per non farlo.

Tu ti interroghi su come il primo Flash potesse fare il suo cambio d' abito.
Io sono appena passato su una televisioncina di quelle solite, dove ( ri ) danno la versione con personaggi umani di " Wonder Woman " ( Marvel, si? ).
Ricordi il telefilm?
Anni '70, seconda metà.

La protagonista, interpretata da una allora nota miss ( Universo? America? ) del periodo, passava dal vestito borghese al costume di ordinanza, girando un paio di volte su se stessa.
Faceva la trottola, ma non le girava pure la testa, poi?

Già allora, il siparietto ripetitivo con tanto di musichetta standard d' effetto, mi era sembrato vagamente grottesco.
Rivedendolo adesso, dopo decenni, per quello che mi ispira, mi viene da sospettare che il mio umore sia peggiorato.
Oppure, è il mio senso critico-estetico ad essere migliorato.
Per non parlare del costumino stesso di Wonder Woman, ma probabilmente è quello che succede ficcando addosso ad un essere umano vero, il vestito concepito per un personaggio disegnato.

Non mi ricordo come si chiamava l' antica miss.
Poi vado a vedere.
Non credo che la sua carriera di attrice abbia avuto molto seguito.
Verificherò pure questo, per mia curiosità.
Ha avuto la sua stagione, spero che ci s sia divertita.
Il tempo è passato anche per lei, sicuramente.

So che in questi anni 2000 Wonder Woman, come anche tanti altri colleghi suoi supereroi, ha avuto nuove versioni umane, ma non saprei dire chi l' ha interpretata, in questo secolo.